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Pubblicità nei video, la scoperta dell’acqua calda
Pubblicità nei video, la scoperta dell’acqua calda
di [user #51340] - pubblicato il

La recente archiviazione del provvedimento contro i product placement nei video di Fabio Rovazzi da parte dell'Antitrust mi ha dato il La per una ricerca sulle pubblicità più o meno occulte e bizzarre dei video clip musicali che ho voluto condividere con voi, il risultato della ricerca mi ha sorpreso e divertito assai!
Questa mattina abbiamo ricevuto una nota informativa in cui Rovazzi parla dell’archiviazione del procedimento che era stato aperto dall’Antitrust per verificare la presenza di pubblicità occulte all’interno dei video di Senza Pensieri ma anche in quello di Mambo Salentino di Alessandra Amoroso.

«Il Garante per la comunicazione ha archiviato il procedimento relativo alla gestione degli inserimenti pubblicitari nei miei videoclip.
Sono felice per una serie di motivi: il primo è che siamo arrivati a un'intesa che fa giurisprudenza con un accordo equo che non rovina i video, equiparati ormai anche a livello europeo, a opere cinematografiche, ma fa chiarezza sulle inserzioni pubblicitarie anche se mancano ancora normative chiare e linee guida.
Proprio per questo mi sono battuto fin da subito non solo per una giusta causa, ma anche per farmi portatore di un interesse collettivo ed essere l'apripista di una materia tutta da disciplinare, per la quale non avrebbe avuto alcun senso sanzionare gli artisti solo per ottenere una cassa di risonanza mediatica. E meno che mai me, che ho sempre indicato gli “sponsor” a fine video.
Alla luce di queste considerazioni, con il Garante, abbiamo individuato una modalità da me proposta per fare chiarezza sull'inserimento di contenuti pubblicitari rendendoli chiari al consumatore, senza stravolgere i videoclip, esattamente come avviene per le opere cinematografiche. Insieme al mio avvocato abbiamo infatti raggiunto un giusto compromesso che prevede l'inserimento dell'avvertenza nei titoli di coda.
Questo serve a contemperare diversi interessi: quello di non “sporcare” il video, di essere trasparenti con gli utenti e di evitare confusione su cosa sia sponsor e cosa no. Per esempio, se indosso un mio orologio, per intenderci da me semplicemente acquistato, in un video, quello non può sicuramente rientrare fra i cosiddetti “product placement”.
Sono contento di essere il primo artista italiano a far passare questo messaggio, mantenendo intatta l'integrità delle opere. Ne approfitto per togliermi un sassolino dalla scarpa nei confronti del presidente dell'Unione Nazionale Consumatori che qualche mese fa si era lasciato andare ad accuse pretestuose e, alla luce di questo accordo, totalmente infondate. E colgo l'occasione per ringraziare chi nell'Antitrust in questi mesi ha lavorato fra incontri e audizioni insieme al mio team legale per arrivare a questo importantissimo accordo.»

Ammetto di essere stato molto sorpreso nel constatare che l’inclusione di pubblicità all’interno di videoclip musicali non fosse regolamentata in Italia, paese dove abbiamo sentito Cannavacciuolo dire “Mi passi un panno carta” almeno 10 fantastiliardi di volte o dove non esiste un programma televisivo in cui non ci sia almeno una capsula di Caffé Borbone, insomma son finiti i tempi in cui Corrado durante la Corrida lasciava lo studio per spostarsi nella zona dei “consigli per gli acquisti”.

Nei videoclip musicali, però, l’inserimento di sponsor più o meno occulti non è una novità tutta Italiana ecco quindi il risultato di questa mia mini ricerca con alcuni dei placement più bizzarri, o più nascosti in cui mi sono imbattuto.

Verrebbe da pensare che l’inserimento di pubblicità all’interno dei video sia una trovata da rapper, magari Italiani, magari J-Ax, invece è una cosa che ci portiamo dietro da un bel po’ di tempo.

Andando a naso uno dei più datati è quello Converse nel video di Smells Like Teen Spirit. Sembra sian stati proprio i Nirvana e sdoganare questa pratica. C’è da ammettere che il placement è veramente sottile, però c’è.



A seguire, un altro video in cui vengono pubblicizzate sempre delle sneakers è quello dei Run DMC ft Aerosmith. Cercate delle Adidas, non vi sarà difficile trovarle…




Se i primi due erano davvero sottili non possiamo certo dire la stessa cosa per Avril Lavigne e Sony. Nel video di Rock N Roll, infatti, la scena di apertura vede la cantante seduta sul letto, squilla un telefono in un bicchiere d’acqua e… “Oh, my new Sony phone is ringing,”, Avril dice esattamente “sta squillando il mio nuovo telefono Sony”. “Delicatissima” direbbe De Sica.
 


La CGI, computer-generate imagery ha letteralmente rivoluzionato il mondo del cinema. Ci ha permesso di avere i dinosauri di Jurassic Park, le ambientazioni de Il Signore degli Anelli e le casse bluetooth della Beats in mano a delle scimmie nella foresta come. nel caso di Adventure of a Lifetime dei Coldplay.



Per finire vi lascio con un giochino. Avete presente “Dov’é Wally” i libri per bambini in cui bisogna cercare il personaggio con maglietta e cappellino a righe bianche e rosse? Ecco vi sfido a farlo con i marchi nel video di Lady Gaga ft Beyoncé di Telephone. Io sono arrivato a nove.  Nei commenti potete mettere tutti quelli che avete trovato, insomma, la canzone è così così, ma il video merita!




Di musica e pubblicità ci eravamo già occupati su Accordo. Se volete approfondire l’argomento e vedere quanti musicisti son diventati dei provetti venditori vi lascio il link a nostro articolo: Le stelle e le stalle: salumi, musicisti e spot 
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di Ernestor [user #46937]
commento del 29/10/2020 ore 18:13:3
Molto interessante e mi da modo di fare una considerazione. A me scoccia molto per esempio andare a guardare una partita di basket o pallavolo e gridare forza Ariston o forza Esselunga piuttosto che forza Roma o Milano. Ma se loro pagano e senza loro lo sport langue allora me la faccio andare giu anche se a forza. La musica nel 2020 non guadagna più nulla. Zero! Nisba! No money! Billie Eilish no, lei va alla grande e vabbè, ma chi su Accordo ha qualche miliardo di visualizzazioni su YouTube ci faccia sapere come si fa così ci si organizza anche noi. A parte un gotha di pochi artisti baciati dalla dea della musica a tutti i milioni di altri resta farlo per hobby, beneficienza, lezioni o produzioni e live a quattrosoldiquattro. Oppure, si sta presentando una possibilità; visto che la musica non viene pagata, ma viene passata, perché la musica piace anche se non piace pagarla, gli si attaccano prodotti fisici perché la si riconosce un veicolo adatto a fare pubblicità. La musica si trasforma sempre più in gingle pubblicitari da tre minuti. Tutto sommato siamo tornati indietro ai tempi di Carosello. Ma riflettendoci non è così per tutto? Se guardo un Mission Impossible non c’è un oggetto, un’auto, un vestito che non stia là per contratto. E tutto sommato anche Leonardo e Michelangelo avevano per sponsor Big Lorenzo e il Papa... Dunque farà anche un po’ schifo ai puristi dell’arte a tutti i costi senza condizionamenti (ammesso che gli sponsor condizionino o siano gli artisti stessi a paraculeggiare alla fonte su un pezzo — da compositore voto la seconda conoscendo l’ambiente —), però guardiamo le cose come stanno: è tutto già così! Se a me proponessero di inserire pubblicità nel video di un pezzo mio direi di sì alla grande, se poi ho anche un qualche potere contrattuale allora magari chiederei anche una certa attenzione artistica.
Triste o no, questo è il panorama davanti. Personalmente non sto a giudicare spero solo di riuscire a conviverci per viverci.
Ciao 👋
Rispondi
di Denis Buratto [user #16167]
commento del 30/10/2020 ore 11:29:20
Hai centrato alla grande il punto. Si è sempre pronti a gridare alla marchetta, ma poi tutti vorrebbero una bella sponsorizzazione. Chi non la vuole è solo perché non vuole farlo di mestiere probabilmente. :D
Rispondi
di Ernestor [user #46937]
commento del 30/10/2020 ore 12:09:40
Grazie Denis, ad avercene di marchette. Sono il pane quotidiano che sviluppa l'umiltà, affina la tecnica e permette di dedicarsi anche alle produzioni artistiche senza passare dalla Caritas a togliere il pane di bocca a chi non ha nemmeno la musica.
Ciao 👋
Rispondi
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