Era il 23 novembre del 1980, non esisteva ancora la "Protezione Civile" di cui ora ne faccio parte, nata proprio dopo questa tragedia nel 1981, premesso poi che ero stato solo da 9 mesi trasferito dal Compartimento di Torino a quello di Napoli, ricordo che era una domenica ed io mi stavo preparando a portare mia figlia Alessandra dalla madre che si trovava a casa dai genitori, quando alle ore 19:34 una scossa di terremoto fortissima mi fece ballare il pavimento della stanza dove dormivo dai miei, al civico n°152 di Via Duomo in Napoli, un palazzo che si ricordava l'occupazione spagnola e con le travi in legno ... poi fummo convocati dalla Direzione Compartimentale dell'ex Servizio Materiale e Trazione FS per prestare il nostro contributo all'approntamento di Carrozze Cuccette per gli sfollati, e di Bagagliai e Postali per realizzare una Stazione Provvisoria a Napoli Smistamento dotandola di rampe e scale in legno e rimanemmo in servizio per 19 giorni senza riposi, con l'invio di alcuni di noi sulla linea ferroviaria Avellino-Rocchetta Sant'Antonio. Anche a Napoli dovemmo aiutare alcuni abitanti che erano rimasti impietriti ed immobilizzati nelle loro automobili nei vicoli, con il pericolo dei cornicioni, ma l'entità del sisma ce la diedero sia la facciata del Duomo di Napoli, specialmente la croce sommitale, che il cartello, unico rimasto in piedi, a Sant'Angelo dei Lombardi, che dovemmo raggiungere via strada perchè la rete ferroviaria era fortemente danneggiata. Anche Napoli ebbe i suoi 53 morti, infatti crollò una delle tre torri gemelle di 9 piani di Via Stadera, Poggioreale, al numero civico 86, costruite nel 1952, un nostro ferroviere perse tutta la famiglia ma lui si salvò perchè andato a dare il cambio prima al collega che faceva il pomeriggio e che gli aveva chiesto il piacere del cambio anticipato per vedere una commedia di Eduardo De Filippo alla televisione. Requiescat in Pace, i morti furono 2914 ed 8.848 i feriti, con ~280.000 sfollati:
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