di Filippo Bertipaglia [user #46004] - pubblicato il 16 dicembre 2020 ore 10:30
Chitarra Classica. Heitor Villa Lobos è uno dei più noti e apprezzati compositori per chitarra classica. La sua opera probabilmente più conosciuta sono i "12 Etudes", considerati una pietra miliare del reperto di questo strumento ed apprezzati per il loro approccio moderno alla chitarra. Nella scrittura di Villa Lobos, la chitarra si esprimeva con un’intensità e una drammaticità inedite. Elementi poi arricchiti da inserti melodici e armonici attinti dalla musica brasiliana a lui molto cara.
In questa lezione prendiamo spunto da due brani iconici della sua produzione, brani che sono riferimenti imprescindibili nello studio della chitarra classica. Da ciascuno estrapoleremo due pillole didattiche che ci permetteranno di analizzare due dettagli tecnici esecutivi, fondamentali per la corretta esecuzione ed interpretazione del brano.
Il primo esempio è tratto dal bellissimo “Prelude 4”. Questa sezione pur potendo apparire a un primo sguardo semplice in realtà nasconde al suo interno qualche insidia. In primis gli armonici devono essere suonati appoggiando senza pressione il dito della mano sinistra in corrispondenza del tasto (sbarretta) richiesto. Appena il suono viene prodotto mediante il pizzicato, il dito sinistro deve allontanarsi repentinamente dalla corda per permettere a quest'ultima di vibrare, ottenendo così un suono limpido e di lunga durata. Attenzione infine all'armonico sul quarto tasto della quinta corda (C#). Il dito 1 in questo specifico frangente deve posizionarsi leggermente prima del tasto.
Il secondo esempio è tratto dallo studio 1 facente parte dell'opera che forse è il capolavoro chitarristico di Villa-Lobos, i celeberrimi “Douze Études”. In particolare il frammento di due battute che abbiamo voluto evidenziare consiste in un arpeggio di Em che si articola in maniera differente lungo la tastiera.
Inizialmente il pattern ritmico della mano destra (identico lungo l'intera durata del brano) esegue l'accordo in prima posizione, ma successivamente si sposta in settima. Durante la seconda battuta invece, tramite la tecnica del legato si suona un arpeggio di Em7. Nella fattispecie ogni nota dell'arpeggio viene anticipata dalla nota cromaticamente inferiore. La diteggiatura più immediata per questo passaggio è l'uso del dito 1 e 2 ma vi consigliamo anche di sperimentare con il dito 3-4 per il primo gruppo di note, così da rafforzare queste dita “naturalmente” svantaggiate.
Nel video della lezione è stata utilizza una chitarra Salvador Cortez CC-20, strumento da studio con tavola in cedro massello canadese e una finitura satinata a pori aperti e l'attacco del manico di tipo spagnolo.