Anche se con la vecchiaia (malattia incurabile che quando la becchi non ne guarisci più, anzi ci si muore anche) ho quasi messo da parte il ruolo di bassista che ho espletato fin dal lontano 1968, cioè da quando mi fu imposto per la partenza per il Servizio di Leva, allora obbligatorio, di Giovanni, il bassista titolare del gruppo, io poi che aveva svolto sempre quello di solista sia con l'armonica che con la chitarra. Però, dopo le madornali cavolate fatte a metà anni 70s (vedi un autentico Hofner Cavern del 1962 ed un Dynacord Texas Bass, un Ampeg Gemini VI del 1966 ed il mio fedele Gibson EB0 del 1969, quest'ultimi due però ad inizio anni 80s), giurai a me stesso che non mi sarei mai più privato di un basso o di un amplificatore per gli stessi strumenti. Ora, anche se ne ho di più, uso prevalentemente quelli nell'immagine d'apertura, riservando il Fender Supertwin 180 per amplificare il mio basso Squier VI, ed i bassi che sono sempre nella stessa, tenendomi per le prove gli "entry level":
|