di Burats [user #51340] - pubblicato il 15 febbraio 2021 ore 07:30
Nato per far urlare le valvole, è diventato il pedale fondamentale nella pedaliera di centinaia di chitarristi che hanno fatto la storia e di milioni di chitarristi che, semplicemente, lo adorano per il suo sound cremoso, mai acido. Il TS9 è così, piace a tutti.
Il progetto del Tube Screamer nasce nel ’82, come evoluzione del già famoso TS808 nato qualche anno prima.
Il cuore è il chip JRC4558D, ma la vera differenza risiede nel fatto che una parte del suono dry dello strumento viene sempre mandata all’output, sommandosi a quella distorta. Questo fa si che le note restino sempre intellegibili, anche quando si esagera con il guadagno e allo stesso tempo non si snatura più di tanto il carattere dello strumento. È un overdrive versatile e si adatta un po’ a tutto. Ecco perché nella sua ormai quasi 40ennale carriera è stato sotto i piedi dei chitarristi più disparati.
Lo troviamo tanto nella pedaliera di Stevie Ray Vaughan quanto in quella di Kirk Hammet. È passato tra le grinfie di Greg Howe e di Santana, per diventare il cuore del sound di Noel Gallagher e uno degli OD preferiti da The Edge.
Il segreto del suo successo sta sicuramente nella trasparenza e nella capacità di adattarsi un po’ a tutte le situazioni. È possibile utilizzarlo alla grande come clean boost tanto quanto vero overdrive spinto al limite per degli assolo blues.
Negli anni ha subito diverse modifiche ed è passato tra tantissime versioni diverse. Con micro valvole, in collaborazione con Vemuram, per citare due delle versioni più costose. Lo si trova in formato Tone Lock, economico e nello splendido chassis ormai diventato modernariato del TS10. Ogni versione ha qualcosa di diverso e unico, ma resta il TS9 a farla da padrone. Rimesso disperatamente in produzione dopo aver provato a toglierlo per qualche anno, resta ancora oggi il re indiscusso del mercato degli overdrive.
Il TS9 è un pedale che adoro, lo uso e ne ho abusato, in lungo e in largo. Spesso ho avuto pedali differenti in pedaliera, anche più costosi e blasonati, ma torno sempre all’ovile. Ecco quindi tre delle combinazioni che più mi piace utilizzare.
CLEAN BOOST (ma non troppo)
Come insegna il buon Vaughan, il TS9 dà il suo meglio se utilizzato come clean boost. In questa versione a me piace un sacco, soprattutto con gli humbucker. Siccome odio i clean e li utilizzo solo con una pistola puntata alla tempia, per principio anche sul TS9, quando lo uso per boostare l’ampli, sia in clean sia in crunch, tengo il drive a ore 9. I toni sempre leggermente chiusi, anche con gli HB, ma questo è colpa della Dangelo Vintage che è sguaiata sui cantini, bisogna sempre darle una limatina.
STANDARD CRUNCH (va bene con tutto, come il nero)
Quando voglio avere un bel crunchettino d’accompagnamento non vado mai oltre le ore 12 con il drive. Amo quando sento il sound che si sporca ma resta ancora gestibile con la pennata. Se si sale troppo, chiaramente, ci si sposta su sound più difficili da ripulire con il plettro. Con il TS9 però preferisco restare qui, a cavallo tra crunch e distorto. Ovviamente, se anziché PRS o LP collego la Strat, un po’ più di guadagno bisogna darlo, altrimenti si torna troppo verso il pulito e, come detto sopra, il pulito non fa per me.
LEAD SOUND (quasi…)
Il TS9 non è un pedale estremo. Anzi, resta sempre aggraziato, anche quando si sale molto col gain. Quando voglio farlo incazzare per davvero muovo sia volume che drive verso ore tre. Non mando mai il gain a fine corsa, ma solo perché mi piace mantenere il sound leggermente più scarico, per recuperare un po’ di dinamica e, nel caso, zappare di più con la mano per ottenere ritmiche più pesanti.
Nel video sentirete prima la versione CLEAN BOOST e poi LEAD SOUND registrate con la PRS CE 24 McCarty nella Dangelo Vintage, passato tutto in un TWO NOTES CAPTOR 8, al momento il mio personale Sacro Graal del setup.
Per la supervisione tecnica ringrazio Riccardo Zoletto di ZED&Venarossa che ha verificato non dicessi orrori elettronici e mi ha dato una mano nella raccolta delle info su artisti e circuiti.