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Plexi Breed: il suono di una testata storica a portata di pedale
Plexi Breed: il suono di una testata storica a portata di pedale
di [user #41556] - pubblicato il

Un nostro lettore racconta la sua esperienza con il Plexi Breed, overdrive ispirato alla tradizione britannica costruito da Colombo Audio Electronics.
Il Plexi Breed è un pedale realizzato dalle abili mani di Colombo Audio Electronics e che davvero mi ha stupito. Magari qualcuno ne ha già sentito parlare ma, per chi ancora non lo conoscesse, vi invito a fare una piccola ricerca e ad ascoltare qualche sample a riguardo. Lascerò anche un video con una mia prova qui sotto la recensione.

Tengo a precisare che tempo addietro ho posseduto un Wampler Plexidrive, un pedale parecchio costoso ma, a oggi, posso dire che non ho mai provato un emozione tanto forte quanto quella di utilizzare questa nuova creazione di Luca Colombo, persona fantastica e simpaticissima.

Plexi Breed: il suono di una testata storica a portata di pedale

Il pedale è composto da quattro controlli: il volume, il tono (che a seconda di dove si posiziona cambia totalmente l'equalizzazione, praticamente al massimo sarebbe come avere tutti i pot della testata a 10), high treble e il canale normal. Chiude la configurazione una levettina che fa passere il suono dal JTM45 al 1959 e infine al 1987. Tre suoni iconici.
Nella prova che sentirete, però, ho usato soltanto la selezione su 1987.

Sotto le dita è letteralmente fantastico: suono potente, chiaro e volume da vendere. Io l'ho tenuto a ore 12 perché di più era troppo in casa.
Per testarlo ho usato un Marshall Origin 20 combo. Il suono di partenza non era "pulito pulito", ma giusto un po' crunch. Già così, come sentirete, sembra di avere sotto mano una plexi vera. La chitarra, una Les Paul Studio 1993 equipaggiata con un JB al ponte, ruggisce sotto le dita e fa valere tutta la sua potenza.

Plexi Breed: il suono di una testata storica a portata di pedale

Tanto sono rimasto soddisfatto dell'acquisto che ora non credo avrò bisogno di altri pedali di overdrive, ma di sicuro Luca avrà ancora la mia fiducia dopo questa prova.
A chi sostiene che la spesa di questo pedale sia eccessiva (come ho già letto su questo sito in una domanda fatta da un utente) dico soltanto che, essendo fatto a mano, il prezzo è giustificatissimo poiché non stiamo parlando di pedali costruiti in serie in fabbrica ma di artigianato, per altro pure italiano. Quindi impossibile da paragonare a prodotti industriali di basso stampo. Nemmeno lontanamente io farei un tale paragone.
La sensazione che si prova a suonarlo è davvero da pelle d'oca. Sebbene il volume del mio amplificatore fosse a 2 su 10, già così il piacere di suonare supera qualsiasi cosa, pure il fatto di non spingere completamente le finali.
Se siete curiosi e volete provare anche voi questo piacere non dovete far altro che informarvi, parlare con Luca e provare sotto le vostre mani ciò di cui parlo. Nel frattempo vi auguro buona visione.

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