Premesso che io preferisco chiamarlo diapason anzichè scala, ma i termini sono equivalenti almeno nei casi sia delle chitarre che dei bassi elettrici, mentre prevale il termine diapaon per i cordofoni in genere, noi che abbiamo incominciato a "strimpellare" il basso elettrico a fine anni 60s, ci siamo trovati ad usare inizialmente bassi elettrici con lo stesso da 30,5 pollici, utilizzato all'epoca sia nella produzione nostrana che in quella germanica. Adesso perdonatemi su adopero parte della mia storia bassistica, non è per protagonismo ma sono le uniche fotografie che io reputo migliori e che rappresentano gli strumenti più utilizzati anche dagli altri colleghi. Fatto sto preambolo posso affermare, senza ombra di dubbio che anche ad inizio anni 70s, quando cioè ci potemmo permettere strumenti delle Brand più famose, i primi esemplari erano anch'essi a scala corta (vedi Gibson EB0, Fender Mustang Bass e Musicmaster Bass, con l'Hofner Violin Bass ancora tra i gettonati); io, per esempio, nel 1970 comprai per primo un Fender Mustang Competition Blue usato e a fine anno un Gibson EB0, ma questa volta nuovo. Solo un paio d'anni dopo con il Fender Jazz Bass agognato e preferito da quasi tutti, si passò alla scala da 34 pollici, anche perchè la Gibson fino dal 1966 aveva convertito il suo basso più venduto, il modello EB3, a questo diapason (oggi posseggo un Epiphone EB3 che ne è la riproduzione fedele anche come elettronica dei controlli, mentre il Gibson SG ha di nuovo adottato la scala da 30,5, ma con regolazione a 3 potenziometri, volume-volume-tono). Quello che io considero il mio 1° ispiratore come bassista, prima cioè di Jack Bruce che usava un Gibson EB3, è stato Jet Harris che all'inizio ha usato un basso Framus Star Bass modello 5/150, lo stesso usato da Bill Wyman e dal bassista dei Tornados:
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