VINTAGE VAULT SHG MUSIC SHOW PEOPLE STORE
Allargamenti e cromatismi: stile di Corrado Rustici
Allargamenti e cromatismi: stile di Corrado Rustici
di [user #46004] - pubblicato il

Decodificare il fraseggio solista di Corrado Rustici non è una questione affatto semplice, non solo per la velocità spesso proibitiva d'esecuzione ma soprattutto per le diteggiature e posizioni piuttosto rare nell'arsenale del comune chitarrista rock.

Ecco allora che con piacere possiamo svelarvi qualcuno degli innumerevoli “little secrets” del chitarrista partenopeo che eccezionalmente ci ha dedicato un video con un breve, ma piuttosto intenso, fraseggio che esprime al meglio il suo articolato e acrobatico approccio durante le linee soliste. Ecco il video che inaugura una serie di appuntamenti con l'artista.



E questa la trascrizione integrale.



Il fraseggio si snoda all'interno della tonalità di Do minore. Oltre ai chiari cromatismi facilmente riscontrabili anche a un primo ascolto, risulta interessante l'uso di intervalli non consequenziali. Solitamente la tipologia di scala a tre note per corda contribuisce a un playing per gradi congiunti. Ad alte velocità infatti, mediante la tecnica del legato o dell'alternate picking è facile farsi assorbire dall'esecuzione di una porzione della scala (o addirittura di tutte le sei corde) procedendo per gradi congiunti, grazie alla semplice memorizzazione del pattern a tre note per corda. Un modo che non preclude dal modello “3 notes per string” ma che permette l'utilizzo di intervalli più larghi è quello di utilizzare note tratte da due box posti su posizioni vicine. È proprio ciò che fa Rustici nell'esempio riportato sopra. 

Allargamenti e cromatismi: stile di Corrado Rustici

Proviamo a capire quale processo potrebbe essere stato adottato per riuscire a concepire una linea melodica del genere. Innanzitutto consideriamo due box a posizioni fisse, tenendo a mente che nel nostro esempio il secondo box può essere pensato interamente in dodicesima posizione con il dito 1 che si allarga verso sinistra, (andando a premere quindi l'undicesimo tasto), sulla sesta, quinta e prima corda della scala minore naturale di Do(lettere B). La tonica in tutti i box è evidenziata con il simbolo ^.
 

 
Il segreto per realizzare dei “mash-up” tra due box congiunti è quello di considerare una nota del primo e due note del secondo (o viceversa) in maniera tale da ottenere il classico pattern a 3 note per corda che risulterà di immediata assimilazione per la mano sinistra anche se impegnata in un leggero stretching.
La misura marchiata con la lettera presenta la seconda battuta della trascrizione dell'improvvisazione di Corrado “epurata” dai cromatismi. Come potete notare sulla quinta e quarta corda sono anche presenti pattern di due note che arrivano al considerevole intervallo di quarta. Il sound risultante è quello di una pentatonica minoreadd 2 (1, 2, b3, 4, 5, b7 = do, re, mib, fa, sol, sib). Possiamo così facilmente inserire fraseggi utilizzanti questo espediente in contesti rock raggiungendo velocità da capogiro, tramite i comodi box a tre note per corda, altrimenti difficilmente conseguibili con i tradizionali box a due note per corda.

Allargamenti e cromatismi: stile di Corrado Rustici

Aggiungendo una nota cromatica di passaggio tra le note fa mib, invece ci avventuriamo in un territorio decisamente più fusion e il risultato e ciò che avviene alla lettera D. Prendendo spunto dall'esempio di Rustici proviamo a utilizzare altre soluzioni provenienti dai due box incriminati aggiungendo un cromatismo sulla quarta corda (E).
 


Il prossimo esempio invece prende in considerazione due box lontani tra loro (lettere G) ma utilizzati con un approccio melodico simile che balza all'occhio per l'uso intenso di cromatismi. Il disegno diatonico di base (H), viene arricchito con cromatismi (I) che non sono sempre di passaggio in mezzo a due note distanti da essi un semitono (vedi le note si e solb rispettivamente su terza e quarta corda a battuta 10). Inoltre è presente l'uso della tecnica della legatura a eco (hammer-on from nowhere) tra seconda e terza corda a battuta 9. Questa tecnica, in uso sulla chitarra almeno sin dai primi anni del XIX secolo, consiste nel martellare con il solo ausilio della mano sinistra una corda diversa rispetto a quella in cui si stava suonando precedentemente. Tale espediente anche se qui solo accennato è in realtà usatissimo da Rustici e permette, una volta metabolizzato propriamente, di rendere più semplici e immediate le nostre “run” su e giù per la tastiera. Infine abbiamo realizzato una variazione nei passaggi cromatici delle due posizioni (J).
 

 
Ora invece mescoliamo posizioni allargate e note cromatiche. Dopo aver mostrato i box da cui sono tratti gli esempi (KLM) uniamoli per realizzare dei lick diatonici a tre note per corda aventi ognuno rispettivamente un tono e mezzo e un tono di distanza tra i tre gradi che li compongono (N). Ora, ciò che Corrado mette in atto è la sostituzione dell'ultima nota diatonica con una cromatica, a distanza di un semitono dalla seconda nota del lick. Il risultato sarà quindi quello di un tono e mezzo tra la prima e la seconda e di un semitono tra la seconda e la terza. Si è quindi creato un lick simmetrico che avanza tra le posizioni scendendo gradualmente di corda in corda (O).
 

 
Infine terminiamo questa breve esposizione di spunti frasistici creativi introducendo le posizioni allargate connesse tra loro tramite salti di corda (string skipping). Le due  posizioni utilizzate (Q) sono il terreno fertile per tracciare fraseggi utilizzanti salti di corda tra la prima e la terza corda e tra quest'ultima e la quinta. Ecco la sequenza lineare in quindicesima posizione allargata (sezione R). Se analizziamo le note utilizzate possiamo notare che si dà forma a un arpeggio di Cm11 o Cm7/11 (do, mib, sol, sib, fa = 1, b3, 5, b7, 11). Questo approccio utilizzato per suonare arpeggi contenenti estensioni è un'ottima alternativa allo sweep picking e oltre a una sostanziale differenza di tecnica meccanica consente di ottenere voicing differenti (per non parlare del timbro “liquido” tipico del legato). La modalità d'esecuzione di Corrado è quella di spezzare i settori a tre note per corda suonando una sola nota su una delle due corde aventi il salto di corda e l'intero set di tre note sull'altra (S).

Allargamenti e cromatismi: stile di Corrado Rustici

Se questa tipologia di approccio è usatissima nell'ambito chitarristico moderno (non può non venire in mente Gilbert e la sua “Scarified”, anche se Rustici si è sicuramente rifatto a chitarristi come Holdsworth per sviluppare tale approccio), è anche vero che il modus operandi del nostro risulta digitalmente più ostico. Infatti comunemente la prima nota del “trittico” su una sola corda è la più acuta, suonata con il dito 4 o a seconda dell'entità dell'intervallo con il dito 3 a cui seguono le altre due con moto discendente, Rustici invece oltre a questo pattern ne utilizza un altro. Esegue per prima la seconda nota del trittico, quindi il dito 2 (o 3) che in questo specifico esempio si lega alla nota superiore (dito 4). Inoltre nell'approccio “tradizionale” la nota sulla corda inferiore (da un punto di vista visivo, corda acuta da un punto di vista sonoro) si suona con il dito 1 e compie (se questa non rimane isolata) un moto ascendente alle restanti due. Rustici invece può iniziare la sequenza anche con il dito 2 in maniera tale da avere la possibilità di ascendere o discendere (come in questo caso). La sezione mostra una variazione del pattern prendendo spunto dalle idee del partenopeo.
Speriamo davvero che questa lezione vi sia stata utile e possa arricchire il vostro vocabolario.
Buono studio!



 
corrado rustici lezioni
Link utili
Il sito di Corrado Rustici
"Interfulgent" di Corrado Rustici
Mostra commenti     3
Altro da leggere
Studiamo gli Arpeggi Modali
Artisti diversi, scalette diverse, suoni diversi: come gestire tutto?
Più opzioni, meno lavoro
Accordi e memoria muscolare
Marty Friedman: due buone ragioni per iniziare a suonare la chitarra
Endless Sweeping Technique
Articoli più letti
Seguici anche su:
Scrivono i lettori
Manuale di sopravvivenza digitale
Hotone Omni AC: quel plus per la chitarra acustica
Charvel Pro-Mod DK24 HSH 2PT CM Mahogany Natural
Pedaliere digitali con pedali analogici: perché no?!
Sonicake Matribox: non solo un giochino per chi inizia
Ambrosi-Amps: storia di un super-solid-state mai nato
Il sarcofago maledetto (e valvolare) di Dave Jones
Neural DSP Quad Cortex: troppo per quello che faccio?
Massa, sustain, tono e altri animali fantastici
Ho rifatto la Harley (Benton ST-57DG)




Licenza Creative Commons - Privacy - Accordo.it Srl - P.IVA 04265970964