Dai primi modelli JP che hanno segnato l’ingresso di John Petrucci tra le file Music Man fino agli esperimenti in liuteria che hanno permesso di modellare geometrie e forme originali della Majesty, il chitarrista dei Dream Theater racconta vent’anni di evoluzione in un documentario filmato con Ernie Ball Music Man.
La joint venture tra Petrucci e la famiglia Ball dura ormai da due decadi, nel corso delle quali John ha contribuito a realizzare una delle più proficue serie di strumenti signature di casa.
Sempre alla ricerca della suonabilità assoluta, di uno strumento “che non ti stia di mezzo mentre suoni” come lo stesso John aveva commentato i primi vagiti della sua Majesty, il percorso dell’artista nel roster Music Man giunge al ventennale con due edizioni celebrative. Da un lato, la JP con manico avvitato aggiorna uno dei design più classici legati allo shredder, dall’altro, c’è appunto la Majesty in un’edizione rinnovata e dall’estetica inedita.
La JP e la Majesty della 20th Anniversary Signature Collection sfoggiano continui richiami al chitarrista che presta loro il nome, senza lesinare grazie e abbellimenti sfarzosi.
Così le iniziali JP compaiono al primo tasto e i caratteristici segnatasti a scudo si fanno dorati per tutta la tastiera. Su entrambi i modelli l’hardware è nero satinato per far spiccare al massimo la finitura dorata di interruttori, poli dei pickup e viti del ponte.
Sul retro, il coperchio per le molle del ponte riporta il logo dell’artista, la sua firma e l’indicazione del ventennale incisi a laser.
Sul piano costruttivo, JP e Majesty scelgono legni simili, con rese estetiche profondamente diverse.
Il body è in mogano su entrambe, abbinato a un top in acero fiammato. Occupa tutta la superficie quello della JP, mentre descrive il caratteristico scudo centrale sulla Majesty, lasciando intravedere al di sotto la struttura neck-thru con porzione mediana anch’essa in mogano.
In mogano è anche il manico, abbinato a una tastiera in ebano per una scala di 25,5 pollici.
I due strumenti si differenziano per dettagli legati alla tastiera e alla suonabilità stessa, con la JP che riporta un raggio da 15 pollici per 24 fret in acciaio di tipo High Profile, mentre la Majesty adotta un raggio più piatto da 17 pollici e tasti di tipo Medium Jumbo.
Il ponte Custom John Petrucci Music Man con sellette piezo Fishman Powerbridge è un must su entrambe, come an che le meccaniche bloccanti Schaller M6-IND.
Come da tradizione, le due si distinguono per il manico avvitato in cinque punti della JP contro la struttura neck-thru della Majesty, e anche l’elettronica vede cadere la scelta su diversi modelli di pickup, tutti a marchio DiMarzio.
Sulla JP sono presenti un Liquifire al manico e un Crunch Lab al ponte, mentre la Majesty opta per un Rainmaker al manico e un Dreamcatcher al ponte.
In entrambi i casi i vani sono schermati alla grafite e i controlli sono posati su una placca di alluminio. L’elettronica è attiva con push-push sul volume per un boost di gain e un push-push sui toni per configurazioni alternative dai pickup.
Per l’occasione, a entrambe è applicata una finitura Honey Butter, un caldo burst che esalta le tinte naturali dei legni sottostanti sfumando in un marrone profondo e coprente lungo i bordi, avvicinando concettualmente i due strumenti ma rendendo le differenze tra JP e Majesty ancora più evidenti all’occhio.
Sul sito ufficiale, la Majesty 20th Anniversary è , mentre la JP 20th Anniversary può essere vista .
In Italia, le chitarre Music Man sono distribuite da . |