VINTAGE VAULT SHG MUSIC SHOW PEOPLE STORE
Massimo Varini racconta Guitar Map
Massimo Varini racconta Guitar Map
di [user #17404] - pubblicato il

Guitar Map è un testo che offre una mappatura approfondita e dettagliata della tastiera della chitarra, aiutando i chitarristi a conoscerla e – soprattutto- padroneggiarla. Un manuale prezioso per supportare e organizzare lo studio, dal momento che aiuta a mettere in relazione - in maniera coerente e funzionale - scale, accordi e arpeggi. Il tutto partendo dalle 5 posizioni del CAGED, fondamenta di questo sitema didattico di organizzazione e sviluppo dell’apprendimento.


GUITAR MAP è un manuale che può vivere di vita propria ma che ci è parso straordinariamente utile soprattutto se considerato come strumento di supporto e integrazione a tutta la ricca manualistica didattica di Massimo Varini. Abbiamo incontrato Massimo Varini –che ha da poco raggiunto le oltre 300.000 copie vendute con Carisch – Hal Leonard Europe - per farci raccontare direttamente da lui il suo GUITAR MAP.

Nella presentazione video di GUITAR MAP fai un’accorata apologia del CAGED: dicendo che chi lo contesta ha dei preconcetti oppure, semplicemente, non l’ha capito bene.
Perchè un sistema portante della didattica della chitarra moderna ha ancora bisogno di essere giustificato e, soprattutto, chiarito nel suo ruolo autorevole di strumento di comprensione e non semplice “scorciatoia”? 

Credo sinceramente che organizzare la tastiera con il sistema CAGED abbia una marcia in più rispetto a chi la organizza con i “box”. Organizzando in box ti affidi alla memoria, se ti dimentichi – ad esempio – quale diteggiatura corrisponda al box n° X vai incontro a problemi. Invece è quasi impossibile che un chitarrista dimentichi come si suonano gli accordi di DO, LA, SOL, MI e RE! Mettiamo insieme la memoria visiva, l’orecchio e la memoria cinestesica. Ma continuo a sentire musicisti (anche insegnanti) che avendo usato un altro metodo criticano il CAGED come se fosse un trucco per non conoscere le note sulla tastiera o una scorciatoia. Se fosse così, cosa dovremmo dire della tablatura? (VEDI ANCHE RISPOSTA VIDEO)


 
Nel testo fai più̀ volte riferimento a “scorciatoie”, “trucchetti”, “segreti mai svelati “che i chitarristi (magari non così motivati a studiare) cercano per apprendere senza troppa fatica. Non credi che negli ultimi decenni, la responsabilità̀ sia anche di tanta didattica che è stata troppo in 24 ore, facile, per tutti? Con il merito – senz’altro – di aver spronato tanti a suonare ma favorendo, al contempo, un approccio forse più̀superficiale all’apprendimento? 
Io avevo un libretto che si chiamava “chitarristi in 24 ore” e queste “frasi a effetto” si sono sempre usate. Il problema che è con l’avvento di tonnellate di lezioni sul web si comprende che questa cosa è “fattibile” dal momento in cui ci sono “insegnanti” che hanno molto seguito e visualizzazioni, nonostante come performer siano sicuramente a un livello medio o medio basso. C’è anche tanta qualità, ma c’è anche tanta “fuffa”, fatta appunto di titoloni, belle miniature e frasi acchiappalike.

GUITAR MAP è un  testo rivolto a chitarristi con già un certo bagaglio di preparazione?
Pensi che un principiante assoluto possa servirsi di questo testo per costruire, dalle basi, una conoscenza solida della tastiera della chitarra? 

Nel mio piano didattico (che si può vedere a questo indirizzo ) inserisco GUITAR MAP all’inizio di un ipotetico terzo anno accademico, che per chi suona senza aver seguito una “scuola strutturata” può anche voler dire dopo 10 anni. Non ha la funzione – solo – di insegnarti le diteggiature, ma ho voluto fortemente comunicare ai miei studenti come “organizzare” le diteggiature sulla tastiera e come collegarle. Sostanzialmente dopo aver studiato GM chiunque conosca le forme degli accordi arriva a poter suonare nella medesima posizione i giusti accordi, arpeggi, scale pentatoniche, scale diatoniche collegando le forme adiacenti!

Massimo Varini racconta Guitar Map

GUITAR MAP contiene un ricchissimo prontuario di mappature che aiutano a visualizzare e connettere Scale, Arpeggi e Accordi. Non sono però presenti gli esercizi che mi sarei aspettato per fare pratica su questi elementi, esercizi magari funzionali a costruire e fissare geometrie e automatismi. Come va studiato quindi questo testo? Che tipo di supporto fornisci nei video? 
Il manuale è proprio inteso come una “mappa”: una mappa non ti dice quale strada percorrere ma ti mostra il territorio e le strade percorribili. Quindi, all’interno di un progetto didattico complesso, articolato e completo come il mio, questo manuale ha questa funzione. Gli esercizi sulle scale sono maggiormente sul La chitarra solista e Tecnica Razionale 2, così gli arpeggi (anche su Fingerboard Vol. 4 Arpeggiology). Qui mettiamo tutto insieme al servizio di chi vuole organizzare la propria tastiera indipendentemente dalla difficoltà tecnica che poi vuole affrontare.

Tra la tua ricchissima bibliografia che testo suggeriresti di affiancare o far seguire come naturale prosecuzione didattica a GUITAR MAP
Come ti dicevo prima il mio piano didattico è articolato, quindi già graficamente si può vedere bene come muoversi. Dopo aver capito come organizzare tutte le diverse diteggiature con GM si può efficacemente lavorare su diversi aspetti che consiglio: 
  • Corso Avanzato di chitarra (perché la lettura è importante, così com’è importante lavorare sugli stili);
  • La chitarra solista 1 e 2 (per gli esercizi ma anche per far sì che una volta organizzata la tastiera e la visualizzazione delle note suoniamo in modo consapevole, fluido e melodico);
  • La chitarra ritmica 1 e 2 (perché un buon chitarrista, anche solista, deve saper accompagnare bene e avere una consapevolezza ritmica).
  • Tecnica razionale 1 e 2 (il primo per sviluppare la parte “ginnica” dello strumento e il secondo per trasformare la tecnica in qualcosa di musicale).
guitar map massimo varini
Link utili
Acquista GUITAR MAP di Massimo Varini
Il sito di Massimo Varini
Il sito di Hal Leonard Europe
Mostra commenti     2
Altro da leggere
Massimo Varini: didattica internazionale
Chicago blues: shuffle e corde a vuoto
Giacomo Castellano: Mixolidio Penta Blues
Il ritorno dei frigoriferi: Castellano, Di Dio & Varini
Massimo Varini: laboratori di didattica
Massimo Varini: per suonare con più consapevolezza ci vuole ARTE
Billy Gibbons: esercitarsi a casa
Tommy Emmanuel: evitare i vuoti di memoria
Tommy Emmanuel: come scrivo una canzone
Billy Gibbons: suona quello che tu vuoi sentire
Scala diminuita Semitono Tono: come usarla nel blues
Massimo Varini: una fiera trasmette grandi emozioni
Paul Gilbert: usare la Scala Blues maggiore
Billy Gibbons: "Schiaccio i bottoni e vediamo che succede!"
1987: un assolo su una ballad hard rock
Articoli più letti
Seguici anche su:
Scrivono i lettori
Manuale di sopravvivenza digitale
Hotone Omni AC: quel plus per la chitarra acustica
Charvel Pro-Mod DK24 HSH 2PT CM Mahogany Natural
Pedaliere digitali con pedali analogici: perché no?!
Sonicake Matribox: non solo un giochino per chi inizia
Ambrosi-Amps: storia di un super-solid-state mai nato
Il sarcofago maledetto (e valvolare) di Dave Jones
Neural DSP Quad Cortex: troppo per quello che faccio?
Massa, sustain, tono e altri animali fantastici
Ho rifatto la Harley (Benton ST-57DG)




Licenza Creative Commons - Privacy - Accordo.it Srl - P.IVA 04265970964