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Guild Guitars: storia di un sogno americano
Guild Guitars: storia di un sogno americano
di [user #3] - pubblicato il

Quella della Guild è una storia americana di successi, E come tante altre di queste storie nasce in Europa, esattamente a Varsavia in Polonia, a inizio secolo.
Dopo la nascita di Avram nel 1911, la famiglia Donge parte per Parigi alla ricerca di fortuna. Ma la capitale francese non si rivela accogliente con la guerra che incombe e nel 1916 i Donge decidono di fare il gran salto oltreoceano. Sbarcati a New York trovano accoglienza e opportunità di lavoro, come tanti altri ebrei in fuga da un'Europa in cui il loro futuro appare sempre più fosco.

Per sentirsi più americano Avram si cambia il nome in Alfred e comincia subito a guadagnare qualche soldo lavorando in due botteghe di strumenti musicali a Park Row, alternativa più economica ai negozi storici della 48esima strada.
È in quegli anni che nasce la sua passione per la musica. Alfred studia il banjo, la chitarra classica e poi la chitarra jazz. Suona nei club e sui battelli che percorrono l'Hudson river, diventando presto talmente bravo da poter cominciare anche a dare lezioni.

A soli venticinque anni corona il suo sogno: nasce Alfred Donge Music, accanto i due negozi in cui aveva lavorato negli anni precedenti. Le limitate risorse economiche lo costringono a specializzarsi negli strumenti usati e questa scelta farà la sua fortuna negli anni successivi, quando lo scoppio della Seconda guerra mondiale crea penuria di materie prime e difficoltà di produzione. Gli strumenti nuovi arrivano nei negozi col contagocce, scarsa qualità e prezzi altissimi, ma il magazzino di Donge Music è pieno di chitarre usate con cui Alfred riesce a far fronte alle richieste dei clienti.

Guild Guitars: storia di un sogno americano

La fine della guerra porta nuove opportunità, tra cui l'importazione di fisarmoniche italiane da Castelfidardo, con cui Donge consolida la propria presenza sul mercato. Ma la svolta vera avviene nel 1952, quando Epiphone decide di spostare la produzione da Manhattan a Philadelphia. Tanti dipendenti si licenziano, perché non vogliono trasferirsi. Tra loro anche il vicepresidente George Mann che, conoscendo bene Donge, gli propone di aprire una nuova fabbrica di chitarre. Si chiamerò "Guild", termine di origine medievale che indica un'unione di persone.
Alfred non si fa pregare: il 24 ottobre 1952 viene registrata la società "Guild Guitars, Inc.", che assume vari ex dipendenti della Epiphone, in gran parte di origine italiana, e si installa nel quartiere in cui ha sede anche Gretsch, a pochi passi dall'indirizzo del vecchio negozio di Alfred Donge. La rivista di settore Musical Merchandise Magazine del 1953 annuncia ufficialmente la nascita della "Guild Guitars, Inc., azienda specializzata nella produzione di chitarre di alta qualità".
Il successo è immediato e superiore a ogni aspettativa. La produzione Guild è inizialmente concentrata su alcune flat-top (F-30, F-40, F-50) e soprattutto sulle arch-top da jazz, con la serie X basata sulla cassa grande e con le innovative M-75 Aristocrat e Bluesbird, strumenti interamente nuovi con cassa piccola e struttura semisolida, che condividono la straordinaria qualità degli strumenti più tradizionali.

Guild Guitars: storia di un sogno americano

Le nuove chitarre Guild fanno breccia anche grazie alle buone relazioni di Alfred Donge con il mondo dei musicisti jazz, tra i quali Johnny Smith, una vera star dell'epoca che diventa consulente e primo endorser di Guild, la quale nel 1956 gli dedica il modello "Johnny Smith Award".
L'esplosione della musica folk tra la fine degli anni Cinquanta e l'inizio degli anni Sessanta dà ulteriore impulso all'azienda di Donge, che va talmente bene da quotarsi in borsa e spostarsi in una sede più grande. Le chitarre Guild in un decennio hanno raggiunto una popolarità e una reputazione pari a quella dei marchi storici.

Guild Guitars: storia di un sogno americano

La svolta definitiva che porta Guild a occupare un posto di prima fila nel mercato è data da Mark Donge, figlio di Alfred, che entra in azienda nel 1960. Fresco di laurea in economia e appassionato della moderna musica pop che suo padre non aveva mai considerato, avvia la produzione delle chitarre solid body che si stanno diffondendo a macchia d'olio dalla seconda metà degli anni Cinquanta. Thunderbird, Polara e Jet Star (anche in variante basso) compaiono nel catalogo del 1963 e danno una scossa al mercato con forme innovative e sonorità accattivanti. Guild consolida la propria fama di produttore di strumenti di pregio, ben costruiti, apprezzati dai professionisti. Se Johnny Smith cambia casacca, arrivano altri nomi importanti: Buddy Guy è inseparabile dalla sua Starfire IV, e Muddy Waters suona il blues con la Thunderbird.



Bonnie Raitt sceglie la nuova acustica Navarre F-50 - una variante della F-50 con fondo e fasce in pregiato palissandro - e resterà fedele al brand a lungo, sfoggiando spesso una F-50 blonde. Eccola in una eccezionale versione di “Angel From Montgomery”, il capolavoro scritto per lei da John Prine.



Tra gli altri endorser di rilievo vanno citati George Barnes, il mitico Duane Eddy con la DE-400, Bert Weedon.
E a coronare un successo ormai consolidato c'è Richie Havens, che nel 1969 scuote il mondo della musica aprendo il festival di Woodstock Festival con la sua Guild D-40. Anche grazie a questa incredibile vetrina le flat-top Guild D-40 e D-50 diventano best seller nella linea Guild.

Quando Al Donge perde la vita in un incidente aereo nel 1972 la sua eredità viene raccolta da Leon Tell, che garantisce continuità all'azienda.
Le jumbo Guild a 6 e 12 corde diventano best seller a inizio anni Settanta tra i musicisti, tra i quali Jimi Hendrix che compra una F-212 mancina da Manny's. La notorietà in costante espansione induce Guild ad ampliare anche la gamma di elettriche e bassi solid-body. Arrivano il basso M-85 e JS I & II, le chitarre S-100 e S-300, a cui si affiancano le M-75GS and M-75CS, versioni solid-body della M-75 Bluesbird recentemente rimessa in produzione.

Sul lato delle acustiche va notato che Guild progetta e mette in produzione la prima chitarra flat-top dreadnought cutaway (la D-40C) e la prima dreadnought a 12 corde (G-212, G-312).
Con gli anni Ottanta esplodono heavy metal e hard rock e Guild introduce chitarre e bassi solid-body con forme e design appropriati: X-82 Starfighter, S-80 Flyer, X-79 Skyhawk, SB-66E Bladerunner, SB Pilot basses tra tanti.
Sul lato acustico, sempre a inizio anni Ottanta, grazie a una partnership con George Gruhn nasce una gamma di nuove flat-top di assoluto rilievo, sintesi di tradizione e innovazioni: D-62, D-64, D-66, F-42, F-44, and F-46, oggi ricercate dai collezionisti.
Alla squadra degli endorser Guild si uniscono due nomi del calibro Hank Williams Jr., David Byrne e Stevie Ray Vaughan, che nel 1990 si esibisce in una rara e memorabile performance acustica con una JF-6512 su MTV.



Arrivano anche Slash e Brian May, rispettivamente con una doppiomanico e una replica della Red Special in edizione limitata. E poi, tra gli altri, Tom Petty, Sheryl Crow, Dan Auerbach, Norah Jones, Doyle Dykes.



Perfino Tom Waits sceglie Guild, una splendida M-65 degli anni '60 con cui suona una memorabile versione live di Jersey Girl.


   
Nel 1995 il marchio Guild è acquistato da Fender, che se da un lato mantiene salda la barra sulla qualità, dall'altra è un po' restia nella promozione, forse a causa di un eccessivo affollamento di marchi concorrenti della holding.
La svolta arriva nel 2014, con l'acquisto del brand da parte di Cordoba Music Group e soprattutto con l'arrivo di Ren Ferguson come vicepresidente operativo sia della produzione, sia del settore ricerca e sviluppo. La produzione delle Guild americane torna in California, la gamma si razionalizza e arricchisce, la qualità se possibile migliora ulteriormente.

Guild Guitars: storia di un sogno americano

La storia del brand Guild continua oggi con una proposta completa di strumenti in grado di soddisfare le esigenze di un'ampia gamma di consumatori. La produzione, sia americana sia orientale, è sempre coerente con il principio di qualità ed efficienza indicato dal visionario Alfred Donge, grazie al quale Guild occupa un posto di primo piano tra i grandi nomi della chitarra americana.
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