Chitarra e sintetizzatori, in casa Electro Harmonix, hanno sempre viaggiato su binari paralleli, molto vicini, e talvolta hanno finito per incrociare le loro strade. Ne è testimone l’intera serie 9, pedali con cui il laboratorio di New York ha messo a disposizione dei chitarristi alcuni dei suoni più famosi del mondo delle tastiere. È accaduto coi pianoforti elettrici del Key9, poi con i sintetizzatori vintage del Synth9, gli organi del C9 e persino i Mellotron del Mel9. Ora l’attenzione si sposta verso la sezione archi delle orchestre, sempre con alla base riferimenti celebri del mondo della sintesi elettronica.
Come gli altri effetti della serie 9, l’Electro Harmonix, l’S9 String Ensemble non ha bisogno di sensori specifici né adattatori o implementazione di sistemi MIDI per funzionare, e può lavorare con qualsiasi chitarra elettrica o acustica collegando semplicemente il jack come con un comune pedale.
Al suo interno offre 9 suoni, tutti personalizzabili e con funzione Freeze per trattenere una nota o un accordo all’infinito, prolungandone il sustain come in un’orchestra d’archi. Grazie alle modalità Latch e Auto, l’effetto Freeze può essere interrotto sia schiacciando il pulsante d’attivazione dello stompbox in maniera tradizionale, sia dando un leggero colpo alle corde quando si vuole che le note si fermino.
L’interfaccia è quella comune a tutta la gamma 9, con volumi separati per il segnale diretto della chitarra e quello generato dall’effetto, così da miscelare alla bisogna il timbro della chitarra agli archi, e due uscite jack per prelevare individualmente i segnali da inviare anche ad amplificatori separati.
Sulla destra, due potenziometri Control permettono di modificare i timbri ottenuti secondo una serie di parametri differenti per ogni simulazione.
La tavolozza sonora offerta dallo String9 attraversa alcuni dei suoni più famosi per la categoria.
La modalità Symphonic è quella più classica, studiata per ricreare il suono profondo e articolato di un’orchestra sinfonica al completo, con funzione per il raddoppio all’ottava inferiore dei bassi così da estendere ulteriormente lo splettro sonoro.
June-o si rifà al celebre sintetizzatore analogico Roland, per un sound tipico per la categoria.
PCM restituisce il suono di una piccola formazione d’archi virtualizzata mediante sample, con un risultato caldo e dal sapore vintage.
Floppy ricrea il suono di un Orchestron, sintetizzatore a dischi ottici basato su sample e caratterizzato da un timbro grattato, leggermente saturo.
AARP si ispira al sintetizzatore ARP Solina.
Crewman riprende il celebre Crumar Performer con cui i Punk Floyd realizzavano parti di archi e ottoni.
Orch Freeze è il preset orchestrale classico, con aggiunta di funzione Freeze.
Synth Freeze applica il concetto a un suono tipico da sintetizzatore.
VOX Freeze si rifà infine al Mellotron e offre il suono già sperimentato con il modello Mel9 con l’aggiunta di funzione Freeze.
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