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Di chitarre buone, pedaliere e dello stare bene
Di chitarre buone, pedaliere e dello stare bene
di [user #5] - pubblicato il

"Cosa serve a un chitarrista da birreria e festa de L'Unità? Tutto e niente" racconta il nostro lettore kelino, in una disamina impeccabile sulla passione per la musica e per gli strumenti musicali.
All'alba dei miei prossimi 48 anni, 30 dei quali passati a suonare in pub, birrerie, feste di piazza e feste private, mi sento in grado di tirare le somme su capricci e necessità dei miei simili. Sia chiaro, non rinnego quello che ho fatto, comprato e venduto. Solo vorrei esprimere un mio pensiero ormai razionale e disincantato.
È innegabile che il piacere che lo shopping compulsivo e immotivato dà abbia pochi pari. Spesso però non tutti possono permettersi questa o quella chitarra, una pedalboard zeppa di roba boutique e un ampli valvolare point-to-point. E qui scatta la frustrazione.
D'altra parte ci sono quelli che se ne fanno una ragione e sposano la causa orientale. Sono quelli che chiamo "chitarristi incoerenti". Gente che fino a ieri decantava le lodi della propria Squier con al ponte un Hot Rail che poi, complice il regalo dei 18 anni, entra in possesso della tanto bramata Custom Shop. A quel punto ti guarda dall'alto in basso. E se la tua chitarra non viene da oltreoceano, di che stiamo a parlare?
Poi ci sono quelli che alla chitarra ci arrivano in età adulta. Gente che tutto sommato può permettersi quel quid in più, perché uno stipendio ce l'ha. E questa cosa può sfuggire di mano. Questi sono i chitarristi a cui si annebbia il cervello e, pur capendolo in cuor proprio, sono convinti che il bending poco intonato dipenda solo dal fatto che la chitarra sia messicana e non made in USA. E via di carta di credito.

Di chitarre buone, pedaliere e dello stare bene

Le tipologie di musicanti gear addicted sono tante. Ma dov'è la verità?
Io credo che la verità sia insita nello stesso posto dove risiede il piacere di fare musica.
Se una chitarra bella ti fa stare bene e sentire più sicuro di te, perché non dovresti comprartela?
Se una bella pedalierona sotto i piedi ti dà tanta soddisfazione e il tuo stack Mesa Boogie dietro le spalle ti fa godere tantissimo, perchè dovresti vergognarti di aver speso più tempo a scegliere e configurare sta roba invece che suonare?
Siamo tutti bravi giudici, quando si tratta di criticare le scelte altrui. Specialmente quando non arriviamo all'uva, qualunque essa sia.

Il mio pensiero personale in questo momento si discosta molto da quello che affermavo vent'anni fa. Adesso non suono più in una band e mi diverto a strimpellare nel mio studietto casalingo. Con gli anni ho raccimolato una strumentazione dignitosa. Ma mi rendo conto che PRS e HX Stomp sono più che sufficienti per quel che faccio. Probabilmente sarebbero sufficienti anche se tornassi a suonare dal vivo in birreria... ma vuoi mettere che figata quando prima di un concerto c'era la processione di ragazzi a spiare la mia pedaliera anaolgica?

In conclusione dico che non ha ragione nessuno ma nessuno ha torto. Less is more but more is una figata!

Di chitarre buone, pedaliere e dello stare bene

Tanto ormai la rincorsa sembra essere verso il solo "viaggiare leggeri". Come se tutta sta gente facesse un concerto al giorno. Ma che ne sanno i 2000 dello spostamento d'aria del Mesa a valvole e dell'ernia al disco in età acerba?

Ho scritto queste due righe d'impulso, senza nemmeno rileggere. Perché? Perché dopo tanto tempo che non bazzicavo Accordo, mi rendo conto che nulla è cambiato.
I discorsi sono sempre gli stessi, le domande uguali e i dubbi inutili. Ma questo vale in ogni campo: mountain bike, motociclette, apparecchiature fotografiche, ecc.
Enjoy, ragazzi... enjoy!
curiosità gli articoli dei lettori musica e lavoro
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di Lespo [user #18097]
commento del 27/06/2022 ore 10:21:22
Queste seghe mentali ce le facciamo noi chitarristi per intero, la metà i bassisti, un quarto i batteristi, basta gli altri musicisti ci guardano come alieni.
Ho 48 anni e due figli musicisti ma non chitarristi, uno dei due frequenta il liceo musicale e di conseguenza sono circondato di ragazzini che bene o male suonano.
Mio figlio sassofonista ha due strumenti, uno per suonare in orchestra classica ed uno per fare jazz, punto. Al resto non ci pensa mai, non lo vedi leggere recensioni su bocchini e ance. Talvolta cerco di stimolarlo aggiungendo pedali al microfono ma si lotta sempre con il Feedback allora scheda audio e computer, lui mi fa fare ma lo vedo che mi guarda come se fossi un alieno. Impiega molto molto tempo a studiare teoria, si esalta quando scopre scale con sonorità nuove ma date dalla musica non dalla strumentazione, è un approccio completamente diverso, non dico giusto o sbagliato.
Io adulto mi diverto come un bambino a far fischiare la chitarra con l'ultimo fuzz al germanio comprato dopo aver letto simposi di 4 lingue, lui si esalta con le sostituzioni di tritono.
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di marcoecami [user #54447]
commento del 27/06/2022 ore 15:22:17
Vero, i pipponi sulla strumentazione sono una caratteristica del chitarrista. Anche a me dà più emozione leggere uno spartito, piuttosto che riuscire a sentire le differenze sonore tra un valvolare ed un digitale. Tuttavia, è anche bello ricercare quel suono che pensiamo possa "regalare" qualcosa agli altri o a noi stessi. Quando diventa una cosa fine a sé stessa o da fanatici (come spesso si legge), secondo me toglie solo tempo allo strumento
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di KJ Midway [user #10754]
commento del 27/06/2022 ore 20:32:45
Il tuo confronto potrebbe valere con un chitarrista acustico, che come come il sax è uno strumento "finito", la chitarra elettrica è per sua concezione e sviluppo storico una paletta infinita di possibilità sonore.

E comunque ho più di un amico sassofonista e non sai le pippe che mi tirano ogni volta sui loro Selmer Mark IV....
Secondo me siano noi che passato un certo periodo ci trasformiamo e prendiamo in considerazione anche l'orientamento dei componenti sui circuiti.
A ogni età comunque la sua, per contro adesso si vedono discussioni su quale sia la miglior simulazione di pkexi, senza che ne abbiano mai accesa una vera...
Rispondi
di Smite [user #62426]
commento del 04/07/2022 ore 12:24:39
"per contro adesso si vedono discussioni su quale sia la miglior simulazione di pkexi, senza che ne abbiano mai accesa una vera..." Amen
Rispondi
di lorenzofranco [user #19049]
commento del 28/06/2022 ore 09:10:09
Ok,
Come sempre si può dire di tutto e di più e il contrario di tutto.
Il business musicale sta' in piedi grazie a noi eterni insoddisfatti che rincorriamo sempre il suono ideale dimenticando che più che nella strumentazione tale suono sta sulle dita e nella testa.
Ma va bene così, mi viene in mente un chitarrista come Mike Stern che ha ha un suono immenso e suona sempre la stessa chitarra, lo stesso apli e il suo Vecchio chorus.
Ci si può divertire anche con poca roba se c' è la musica, altrimenti per quanto la tua strumentazione sia super ,se non hai idee, musicalità e tocco ,il divertimento sarà scarso!
Rispondi
di Ampless utente non più registrato
commento del 27/06/2022 ore 11:32:19
Tu dici:
"Siamo tutti bravi giudici, quando si tratta di criticare le scelte altrui."
Ma perché mi chiedo, bisogna criticare le scelte altrui..
Se qualcuno mi dicesse qualcosa di storto sulla mia strumentazione, gli risponderei semplicemente che deve andare bene a me e non ad altri..
comunque anche io sto raggiungendo quota 48, e come te non suono più nei locali, ma a casa riesco comunque a divertirmi alla grande;)
Rispondi
di aleck [user #22654]
commento del 27/06/2022 ore 12:22:57
Ciao Michele, mi fa piacere rileggerti. La corsa al "viaggiare leggeri" mi fa sempre sorridere, specialmente quando a farne una ragione di vita è il giovane chitarrista della domenica, che suona una volta ogni tanto e generalmente nel proprio comune o giù di lì. Mi pare l'equivalente digitale della corsa alla "chitarra versatile", che quasi sempre, specialmente in fascia bassa, significa né carne né pesce. Poi, chissà perchè, la gioia maggiore viene sempre dai sapori decisi. Non che non ci sia cascato anche io... Attorno ai famosi 18 anni mi facevano molto gola le Vigier che avevi in negozio.

A proposito di point-to-point: lo hai ancora il VHT? L'ho sempre apprezzato, nel suo piccolo.

Rispondi
di biribero [user #11719]
commento del 27/06/2022 ore 12:29:33
Ragazzi io ne ho 55 e proprio a causa del mio amato Mesa Boogie dc-5, in dicembre mi è uscita un ernia discale con conseguenze gravi al nervo tibiale anteriore........però al suo suono non rinuncio. Ho preso una minitestatina dv-mark per le situazioni dei locali piccoli, ma non è la stessa cosa. Quando c'è lo spazio continuo ad usarlo e me lo faccio caricare e scaricare :-))
Rispondi
di coldshot [user #15902]
commento del 27/06/2022 ore 13:02:29
I miei ampli in sostanza sono a prendere polvere sul mobile, io vado di IR, preamp e DI, nessuno lo nota, a me il suono piace, del calore delle valvole e novelle simili ne faccio a meno.....):):):):
Rispondi
di OliverJR [user #60182]
commento del 27/06/2022 ore 17:17:35
Non so ragazzi...giocare con gli strumenti secondo me è una piacevolissima perdita di tempo! Ovvio che tre quarti (se non di più) di quello che abbiamo/compriamo/sognamo/vogliamo non ci serve, ma che belle giornate si passano quando ci mettiamo lì a spippolare! È vero che a volte snerva e frustra, ma quando ti fa felice è una sensazione impagabile
Rispondi
di Floyd [user #143]
commento del 27/06/2022 ore 18:16:26
D'Accordo su tutto. Non dico la mia età, ma il numero utente vi può dare un'idea.
Buona musica a tutti
Rispondi
di Ernestor [user #46937]
commento del 27/06/2022 ore 19:20:21
Ero circondato a semicerchio da pedaliere in multilayering, rack e 4x12, sembravo un tastierista più che un chitarrista. Non rimpiango quegli anni ma oggi voglio solo un valvolare fender con tremolo e riverbero, un pedale echoplex (col suo pre) e un fuzz. Tanto mi basta per avere tutto, e per viaggiare leggeri oggi un vibro champ 5w è l’ultima tentazione.
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di NorwegianWood [user #18676]
commento del 27/06/2022 ore 20:17:50
A dire il vero, nonostante l'età, continuo a suonare non poco.
Esattamente un anno fa son passato dal suonare con due combo (stereo o pseudo wet-dry) a un rig composto da una piccola testata e un cabinet 2x12 verticale. Tuttavia capita che l'organizzazione fornisca il cabinet, a quel punto viaggio con un paio di chitarre, la pedaliera "grande" e la testatina. Basta così.
Ho fatto una scelta di praticità. Ma non ce la faccio a rinunciare ai suoni che negli anni ho creato ai miei piedi, scegliendo i pedali uno per uno. Tutto quello che ho ai piedi lo uso. Quello che non usavo l'ho venduto, senza troppe pensieri.

A casa chitarra spenta. La danelectro si sente lo stesso anche così.
Se proprio voglio lavorare sul palm muting...scheda audio e simulatori digitali.
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di fureb utente non più registrato
commento del 27/06/2022 ore 22:47:07
questi articoli mi tagliano le gambe,mi fanno venire la nostalgia,da un anno e mezzo che non imbraccio la chitarra
Rispondi
di latin28274 [user #45548]
commento del 29/06/2022 ore 13:10:07
senza pensarci troppo: va, prendi la sei corde e suona, qualunque cosa, anche la canzone del sole.
Rispondi
di JoeManganese [user #43736]
commento del 28/06/2022 ore 00:28:22
Aggiungo che ogni buon pedalierista trae godimento dal cablaggio e montaggio della pedaliera, non dimentichiamolo.
Ciao Kelino!!!
Rispondi
di KJ Midway [user #10754]
commento del 28/06/2022 ore 12:14:21
Io son messo ancora peggio, allineamento e scelta cromatica dei pedali sono due cose a cui sto altrettanto attento....
Rispondi
di JoeManganese [user #43736]
commento del 28/06/2022 ore 13:52:12
Correttamente oserei dire. Così come la menta è verde, l anice azzurro, ecc. Io mi rifiuto di mangiare un ghiacciolo al limone se non è giallo. Queste sono le basi.
Rispondi
di Francescod [user #48583]
commento del 28/06/2022 ore 14:00:33
Mi complimento per l'ottimo articolo. La (mia) verità è che ci costruiamo degli alibi ma come diceva l'esperto Bernays "gli uomini raramente sono consapevoli delle vere ragioni che stanno alla base delle loro azioni".
I discorsi del viaggiare leggeri (anche se non si viaggia), del suonare con gli auricolari per sentire meglio sul palco (anche se in realtà sono i vicini di casa che è meglio non irritare), del sentire il calore della valvola (ma in realtà si è solo spaventati dalla tecnologia e magari si ha un carattere poco computer friendly) li abbiamo sentiti spesso, a volte dalla nostra bocca.
Ma sai che c'è? Vanno benissimo. Chi se ne importa. Personalmente ho suonato decenni sempre con la stessa attrezzatura, ma oggi ho i finalmente mezzi per espandere il tutto, soddisfare le mie curiosità e perché ho un'inclinazione caratteriale da ricercatore per cui mi piace esplorare la natura degli strumenti e familiarizzare con le loro caratteristiche, che sia il manico enorme di una Les Paul 57 custom o quello a sottiletta di una Ibanez Frank Gambale.
L'unico punto su cui non sono d'accordo è il finale. Non è vero che i dubbi, i discorsi e le domande sono sempre gli stessi. L'avrai scritto per sfogo. In realtà in ognuno di noi c'è un mondo diverso e se ci aprissimo e se chi ci stesse di fronte fosse disponibile ad ascoltare aprendo la mente e tenendo i bollori a freno, queste differenze emergerebbe ancora più nette.
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di pelgas [user #50313]
commento del 28/06/2022 ore 18:21:06
Studiare ti fa migliorare.
Comprare no.
Se però per studiare devi comprare e se puoi permettertelo, allora ok, compra, così studi.
Sennò, studia con la Squier.
Rispondi
di fa [user #4259]
commento del 28/06/2022 ore 21:37:30
Io mi porto sempre il mio bel Twin con pedaliera analogica e godo come un riccio. Causa Covid non ho fatto date per diversi mesi ma appena ho usato nuovamente il mio ampli live è stata una soddisfazione enorme!!! Anche questo suonavo tanto in giro, bastava lasciare l’ampli in macchina nel box e il problema era risolto. Con l’età e uno stipendio magari ci si può togliere qualche soddisfazione…. E se una bella chitarra o un bello strumento in generale ti fa venire voglia di suonare, a mio parere vale la spesa. Ciao Fab
Rispondi
di latin28274 [user #45548]
commento del 29/06/2022 ore 14:20:26
Come sempre, dipende dalla funzionalità, dalle situazioni, dalla necessità.
Io ho praticamente 3 set up diversi:
1) Testata Marshall 100 watt, cassa Framus 2X12, pedaliera analogica.
2) Combo Brunetti Maranello 20 watt, pedaliera analogica.
3) Pod Go
Quale preferisco? tutti e nessuno. Mi capita, soprattutto ai matrimoni, di portare solo il Pod Go: palchi ridotti, necessità di suonare soprattutto clean, facilità di gestione del volume.
In altre situazioni, preferisco la soluzione analogica.
Rispondi
di mario60 [user #9182]
commento del 29/06/2022 ore 20:43:24
Buonasera a tutti, breve premessa: suono abitualmente l' acustica per piacere personale, ne ho un paio di buone da boh... vent'anni. Mai sentito il bisogno di cambiarle. L' elettrica per me è puro divertimento, suono quello che mi viene ma c'è un problema, ho impiegato molto tempo e anche speso molto, almeno per me, per avvicinarmi e ribadisco avvicinarmi al suono che vorrei sentire. Questa cosa della ricerca del suono è implicita nel tipo di strumento, non se ne esce
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