Un mio ricordo della Meazzi ... sia chitarre che P.A.
di FBASS [user #22255] - pubblicato il 31 ottobre 2022 ore 21:14
Quando nel 1967cercai d'entrare stabilmente nel gruppo che provava nell'Oratorio Salesiano di Bellavista, ove già ricoprivo il ruolo di armonicista e qualche volta suonavo il sassofono contralto, che però stavo imparando ed ero ancora alle prime armi, visto poi che era partito per il servizio militare il mio amico chitarrista Peppe (lui mi aveva insegnato i primi accordi sulla sua Wandrè TRI-Lam azzurra, poi mi vendette al ritorno la sua Hofner Galaxy mod.176 che ho ritrovato dopo 30 e passa anni ad Ercolano), volendo assumere il suo ruoloda chitarra solista, io riuscii a comperarmi usata dal mio amico Franco una Meazzi modello Supersonic che aveva incorporato nella cassa un piccolo amplificatore con transistors al Germanio da 2 W, speaker da 5 pollici compreso. Non sto quì a raccontare il mio passaggio al basso di fine 1968 e l'abbandono per motivi di lavoro del 1972, però, per passare le serate a Torino dove ero stato destinato come Capo Tecnico Elettromeccanico alla Squadra Rialzo di Torino Porta Nuova, a Capua un collega mi procurò una chitarra Meazzi un po' più versatile che mi portai al seguito. Era una Hollywood Meazzi modello Mustang a 3 pickups, visto che di Mustang avevo avuto già un basso della Fender color Competition Blue, permutato con un Gibson EB0 nuovo. Da allora poi di Meazzi non ho comperato più nulla salvo, per 40 mila lire, un impiantino modello Factotum che rivendetti quasi subito allo stesso prezzo a dei ragazzi molto più giovani di me che me lo avevano chiesto per iniziare a provare. Ci fu solo il tentativo di comperarmi una Old Jazz usata da un altro amico bassista pure lui, andato però buca.