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Una domanda che ogni tanto mi faccio. Sicuramente ...

di Gemgem [user #49546] - pubblicato il 26 novembre 2022 ore 09:27
Una domanda che ogni tanto mi faccio. Sicuramente fra gli utenti di accordo ci sono chitarristi dalle prime armi fino a gente che suona molto bene.Ebbene, quanti sanno suonare leggendo lo spartito, sono curioso.

Dello stesso autore
Gibson Chet Atkins Ce vs Godin multiac nylon.
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di Ampless utente non più registrato
commento del 26/11/2022 ore 10:01:58
Io per questioni di handicap visivo causa malattia grave alla retina, per cui non vedo na fava, non posso di sicuro leggere uno spartito, però nonostante ciò, ho frequentato lo stesso un accademia di musica, facendomi il culo doppio imparando tutto ad orecchio e conseguendo agli esami di tutti e tre i corsi che ho fatto, il corso avanzato master jazz poi l'ho superato con il massimo dei voti che la commissione mi aveva dato.. il saper leggere la musica a prima vista con lo spartito e il saper suonar bene uno strumento sono due binari che camminano separatamente, puoi essere bravo in tutti e due i percorsi, come puoi essere bravo solo in uno dei due percorsi..
Il mio vecchio insegnante Giuseppe La Monica, pace alla sua buon anima, che è stato lo stesso insegnante di Massimo Varini, mi ha sempre detto che l'orecchio è importantissimo, senza di quello fai poco, è chiaro che se vuoi insegnare e fare un lavoro come turnista la lettura è fondamentale, ma prova a pensare nel mondo della musica quanti talenti non sapevano nulla di teoria o di lettura dello spartito e sono diventati delle leggende, sicuramente avevano una dote e tanto orecchio;)
Rispondi
di Gemgem [user #49546]
commento del 26/11/2022 ore 10:42:38
Beh, tu sei uno di quelli a cui mi riferivo dicendo “suonano molto bene” ,Hai sicuramente delle basi solide di teoria e molta pratica, ergo il tuo modo di suonare.Io invece ho poche basi teoriche anche se suono molto, ma tutte le volte che dico : mi metto d’impegno a Studiare, ciao, forse riesco a stare sui libri una serata, figuriamoci se dovessi mettermi a studiare il pentagramma.
Rispondi
di BizBaz [user #48536]
commento del 26/11/2022 ore 15:20:13
Io so leggere lo spartito, nel senso che non conoscendo un brano lo posso suonare (entro certi limiti di difficoltà alla mia portata) dopo averlo letto e studiato, battuta per battuta, senza leggerlo perché lo imparo a memoria, rendomi indipendente dalla lettura.
Ho iniziato a studiare qualche anno fa dopo anni di orecchio, senza sapere esattamente cosa stessi suonando, perché non volevo più dipendere dalla conoscenza a orecchio di un brano per poterlo suonare.
Suonare a prima vista leggendo lo spartito
invece è tutto un altro discorso e ti dirò, non è nemmeno un'abilità che mi interessa raggiungere
Rispondi
di Gemgem [user #49546]
commento del 26/11/2022 ore 20:39:42
Parlando da ignorante, perché di fatto parlo di una lingua che non conosco e che quindi non posso trasporre sulla tastiera, mi sembra enormemente difficile collegare e trasportare una lettura di simboli su un rigo , alla tastiera di una chitarra,per brani che magari richiedono velocità di esecuzione elevata. Certo hai chiaramente tutt’ altra consapevolezza di quello che fai, ma lo vedo un percorso veramente ostico al punto che invidio e ho un grande rispetto per i musicisti veri che conoscono e parlano questo linguaggio
Rispondi
di BizBaz [user #48536]
commento del 27/11/2022 ore 00:13:12
No, nessuna difficoltà insormontabile. La lettura si insegna anche a bambini di pochi anni (e non parliamo del piccolo Mozart che a 4 anni già si esibiva e componeva, ma di qualunque bambino). Serve solo un po' di costanza e tempo da dedicare, niente che non si possa raggiungere suonando un tre quarti d'ora la sera anziché sbracarsi sul divano.
La cosa più impegnativa non è tanto la lettura delle note, ma la scansione ritmica del brano, quello che, in poche parole, si impara solfeggiando.
Poi c'è l'armonia, che però è tutt'altro discorso
Rispondi
di pelgas [user #50313]
commento del 26/11/2022 ore 22:09:57
Da ragazzino ho fatto lettura, armonia, ecc. quindi se mi metto ore e ore, con una matita, lo spartito e un pianoforte, piano piano, molto piano piano, riesco comunque a farmi un'idea di un brano. Cmq i chitarristi non devono sapere lo spartito, spesso basta la tablatura, oppure per i principianti la notazione jazzistica (cioè gli accordi scritti). Un terzo modo molto usato in America è la Nashville, che è una cosa strana.
Rispondi
di BizBaz [user #48536]
commento del 27/11/2022 ore 00:21:06
Sì ma dietro quella notazione jazz c'è lo studio di tanta armonia e quella va saputa come l'ave Maria, altrimenti col cavolo che suoni jazz
Rispondi
di pelgas [user #50313]
commento del 27/11/2022 ore 07:27:59
Lo so. Lo so. La musica è l'arte suprema
Rispondi
di Gemgem [user #49546]
commento del 27/11/2022 ore 08:50:51
Studiare , l’armonia sicuramente ti apre un mondo, sono anni che periodicamente me lo dico e il giorno dopo me lo dimentico
Rispondi
di Francescod [user #48583]
commento del 27/11/2022 ore 09:08:22
Studiare l'armonia però non c'entra nulla con la lettura degli spartiti. E onestamente non conoscere l'armonia è come voler fare l'università senza essere passati dalle scuole dell'obbligo e dalle superiori. Tra l'altro l'80 per cento dell'armonia è di una facilità assurda a livello di comprensione, la capirebbe qualsiasi ritardato. Quello che è davvero difficile è renderla automatica sulla tastiera, che invece richiede pratica e pratica e pratica.
Non conoscere l'armonia è come entrare in una gelateria e ordinare dei gelati a gesti: li si compra, eh, mica è difficile, basta indicare i gusti, i coni e guardare la cassa per capire quanto costano. Ma conoscere la teoria ti permette non solo di ordinare dei gelati come si deve, ma anche di tenere un discorso interessante se vuoi portare la gelataia fuori a cena e a cinema. C'è chi riesce a conquistarla anche a gesti perché ha qualcosa in più degli altri (così come c'è chi fa cose magnifiche sulla chitarra senza avere nozioni teoriche chiare) ma è un caso su diecimila. E non mi affiderei alla possibilità di esserlo, perché è completamente improbabile. Poi oggi YouTube è pieno di lezioni gratuite che ti fanno fare un salto di conoscenza teorica da zero a cento, quindi basta un clic gratis.
Rispondi
di Gemgem [user #49546]
commento del 27/11/2022 ore 09:44:40
Certamente questo è un discorso che potrebbe durare giorni, come dicevo prima, suono da una ventina d’anni , basi di armonia abbastanza raffazzonate, ma grazie ad un buon orecchio e parecchia pratica me la cavo, chi mi sente suonare mi fa anche i complimenti,il punto, a questo punto, perdona la tautologia,è, come dici tu , buttarsi nello studio a capofitto per riuscire ad applicare le nozioni al suonare, (e secondo me da YouTube non è che puoi fare sti gran percorsi) o, come faccio paraculamente io dire: va be’non suono poi male, certo, anni di teoria mi migliorerebbero, ma quanto migliorerebbe il mio modo di suonare?
A proposito, questa estate al mare ho conosciuto un chitarrista piuttosto famoso, di cui non faccio il nome, al quale mi sono prostrato per la sua bravura , e dopo avergli fatto i complimenti e baciato le mani gli ho chiesto: ma tu quanto hai studiato?Questo mi dice: “guarda io sono assolutamente autodidatta”,ah, dico io, e a livello di teoria e armonia, applicazione di scale su accordi di nona, undicesima, tredicesima e chi ne ha più ne metta?-Mi risponde:” troppo difficile, non ci penso neanche, suono e basta”
Rispondi
di pelgas [user #50313]
commento del 27/11/2022 ore 16:19:00
La chitarra è innanzitutto uno strumento ritmico. A maggior ragione l'elettrica. Il ritmo può essere innato, cioè soltanto pratica, senza teorie.
Una volta acquisito il ritmo si ragiona sul solismo. Qui occorre un minimo di capacità melodica, non armonica. E la melodia, se si è intonati, si sa cantare, si ascolta buona musica, pian piano arriva, senza teoria, soltanto pratica.
Infine le cadenze, i tecnicismi, gli arrangiamenti, gli accordi, il jazz, i cromatismi, le scale, i toni e i modi e tutte ste cose servono a "chiudere" un cerchio che già funziona. Ma non servono assolutamente a nulla se non si ha la musicalità nel sangue.
Rispondi
di Gemgem [user #49546]
commento del 27/11/2022 ore 08:36:24
Beh, io suono da diversi anni, più o meno tutti i giorni e per i primi 5-6 anni non meno di 3-4 ore al giorno, il mio limite e forse fortuna è che probabilmente ho un discreto orecchio e ho acquisito una buona, diciamo, manualità, per cui chi mi ascolta dice che suono bene, a orecchio riesco a imparare soli e canzoni abbastanza velocemente, certo , magari non uguali all’originale, ma a quello poi ci si arriva, certo, se improvviso su una base di uno standard jazz, non so collegare mentalmente una scala locria, dorica, misolidia o quant’ altro, agli accordi, ma a volte il risultato non fa neanche schifo, e questo è il motivo per cui mi sono sempre “accontentato”
Rispondi
di zabu [user #2321]
commento del 26/11/2022 ore 23:05:24
Ho preso un po' di lezioni di chitarra per 3 anni ai tempi delle superiori. Il primo anno più o meno l'insegnate lo dedicò (tra le altre cose) a darmi dei rudimenti di lettura degli spartiti con la classica. Non sono ovviamente mai arrivato, purtroppo al punto di saper leggere a prima vista, ma con un po' di impegno posso studiare un brano con uno spartito. Sempre il mio insegnante (purtroppo scomparso) sosteneva sempre che ormai la lettura a prima vista era comunque un requisito per entrare nel mondo professionale come turnista. Se ti chiamano in sala di registrazione per una sessione, in molti casi ti passano uno spartito con già una bozza di quello che devi suonare, per cui diventa fondamentale saper leggere lo spartito. Ovviamente poi ci sono chitarristi bravissimi che non sanno leggere a prima vista e va benissimo così, ma sono altri percorsi.
Rispondi
di Francescod [user #48583]
commento del 27/11/2022 ore 09:00:00
Completamente inutile a meno che non si debba fare il turnista o non si pratichino generi classici. Conoscere la teoria è una cosa, ed è fondamentale. Saper leggere uno spartito è tutt'altra e nell'ambito della musica "popolare" (rock, blues, persino jazz, country, metal, pop ecc.) non serve granché.
Rispondi
di BizBaz [user #48536]
commento del 27/11/2022 ore 19:04:28
Serve a non essere dipendenti dalle tablature, che sono un pessimo sistema di scrittura che non ti dice nulla sulla scansione ritimica di un brano. Serve a suonare con altri musicisti che le tablature non le conoscono e non le usano. Serve a suonare un pezzo mai sentito prima. Serve a capire la differenza tra tempi semplici e tempi composti anziché tirare a indovinare tra l'uno e l'altro (banalmente, quello che a te forse può sembrare un 3/4 magari invece è un 9/8, quelle che possono sembrarti terzine in un 4/4 magari invece è un 12/8). Serve a fare pratica su tutta la tastiera imparando a leggerla in orizzontale per non essere inchiodato alla verticalità dei box. Serve a trascrivere un pezzo che hai composto senza essere costretto a fischiettarlo sul cellulare per non dimenticartelo. E a tante altre cose.
Non sono esattamente dettagli da niente. Poi, per carità, si può anche farne a meno, si vive lo stesso.
Rispondi
di WATERLINE [user #51250]
commento del 27/11/2022 ore 10:16:08
Dopo anni di studio di un altro strumento e del solfeggio conosco la musica e so leggere uno spartito a prima vista. Nonostante cio' suono la chitarra in maniera mediocre direi. Le due cose, purtroppo, non coincidono
Rispondi
di pelgas [user #50313]
commento del 27/11/2022 ore 16:25:01
Ho un conoscente, chitarrista in una band, lui è diplomato al conservatorio statale in violino a pieni voti.
Nel tempo libero, di sera, talvolta suona la elettrica in qualche gruppetto, per sfizio e per conoscere un po' di ragazze. Sinceramente, lui lo ammette, suona maluccio, strano, senza groove, senza cattiveria, senza "orecchio" rock/blues. A dimostrazione che lo studio, il diploma, il conservatorio, nel rock non conta un C.
Rispondi
di ENZ0 [user #37364]
commento del 27/11/2022 ore 11:33:35
Sono un eterno principiante e non so leggere uno spartito.
Di recente, però, sto prendendo lezioni, in questo periodo sto solfeggiando e mi sta piacendo tantissimo nel senso che mi esercito volentieri e sto vedendo risultati per me impensabili fino a qualche mese fa.
Questo per dire che avevo escluso categoricamente dal percorso imparare a leggere ma ci sto prendendo gusto col pentagramma e sto realmente valutando di cominciare.
Ho già un lavoro che mi porta via tempo e aggiunge problemi ma ammetto di farlo solo per una soddisfazione personale.
Rispondi
di Gemgem [user #49546]
commento del 27/11/2022 ore 12:26:08
Insomma, la chitarra alla fine è, credo, uno strumento a se’ , assodata l’oggettivita ‘ e l’innegabile valore che ha una cultura musicale teorica, alla fine l’ approccio allo strumento è diverso in ognuno di noi, le variabili sono tante, e l’equazione tanto studio = tanta bravura non sempre è valida.La crescita nel suonare il nostro strumento può venire anche dalla curiosità e dal suonare tanto, magari non sai benche note metti a volte , ma se il risultato è buono,(almeno per me chitarrista da cameretta o da cena con amici) va be, va bene lo stesso, anche senza farsi tante paranoie
Rispondi
di Cym utente non più registrato
commento del 27/11/2022 ore 12:26:45
Nel mio caso, che me la cavavo bene suonando a orecchio,
a un certo punto mi sono reso conto che per salire di uno
scalino mi serviva qualcosa di più dell'orecchio, e mi
sono fatto un bel corso di chitarra blues e jazz. Dopo tanti
anni di pratica con la chitarra, nella teoria partivo da zero.
Lettura delle note e dei tempi, posizione della note sul
manico della chitarra, studio delle scale blues e jazz,
ma anche e soprattutto il giusto modo di esprimermi con
gli altri musicisti per capirsi al volo assemblando in
gruppo una canzone. Lo scalino era superato, tutto aveva
più senso. Ora non leggo lo spartito in scioltezza
anche perchè alla fine non sono un professionista (ma
se lo fossi sarebbe indispensabile), e chi frequento
è più o meno al mio livello. Ti consiglio di iscriverti
a un corso vero, quello che devi pagare e alzare il culo
per andare dal maestro/a, meglio un corso singolo senza
altri studenti in modo da ottenere, nel caso tu lavorassi,
spostamenti di orario più facilmente, ed essere seguito
in prima persona. Magari sono cose che già ci arrivi con
l'intuito, ma capire come sono strutturate le note e non ultimo
i "trucchetti" per passare da una scala all'altra dando
quel tocco in più a una eseguzione, non ha prezzo.
Rispondi
di Sykk [user #21196]
commento del 27/11/2022 ore 17:15:5
Molto ma MOLTO lentamente, in pratica dovrei dire che non so fare
Rispondi
di bulgi81 [user #45146]
commento del 27/11/2022 ore 19:34:32
Io so leggere lo spartito perché ho fatto 2 anni di scuola di musica (lezioni di canto), ma se intendi suonare leggendo lo spartito a vista assolutamente no... Cioè, dammi lo spartito, lasciami tempo per studiare e metabolizzare il pezzo e, capacità tecniche a parte, credo di riuscire a suonarlo.
Rispondi
di lolloguitar [user #48123]
commento del 27/11/2022 ore 19:44:09
ciao da ragazzo suonavo il piano e con il pentagramma andavo abbastanza bene se non era in qualche chiave strana... con la chitarra non riesco, uso lo spartito assieme alle tablature solo per il tempo delle note.
Rispondi
di coprofilo [user #593]
commento del 28/11/2022 ore 00:00:12
Totalmente incapace.
Non mi ci sono mai messo a dire il vero, ho qualche nozione di solfeggio e riesco a capire a che note corrispondono i pallini ma mi fermo lì.
Per il genere che mi piace suonare non è necessario, di certo se uno ha una visione più aperta della mia saper leggere lo spartito ė un valore aggiunto; non deve essere facile comunque suonare sulla chitarra uno spartito mai visto prima, col fatto che la stessa nota la trovi in diversi punti del manico c'è il rischio di trovarsi nella posizione sbagliata e non riuscire a proseguire...
Rispondi
di bizero [user #50677]
commento del 28/11/2022 ore 14:53:17
Per grave mancanza di orecchio e peggio senza memoria strimpello con lettura a vista. Strimpellare e suonare sono due cose diverse. Le tablature possono a volte servire come prima indicazione della posizione da adottare sulla tastiera. Musicisti si nasce, strimpellatori si diventa...con l impegno costante. Ciao
Rispondi
di satch76 [user #19713]
commento del 28/11/2022 ore 17:44:04
Pur non essendo un fulmine, sono in grado di leggere uno spartito in chiave di basso e/o violino senza particolari problemi.

L'aver studiato anche batteria (in particolare i solfeggi sul Dante Agostini) e pianoforte di certo mi ha aiutato. ;-)
Rispondi
di Gemgem [user #49546]
commento del 28/11/2022 ore 21:12:28
Normalmente io proprio le tablature non riesco a seguirle, per gli assoli poi proprio dopo mezza riga già mi passa la voglia, per cui mi segno gli accordi sui quaderni e poi cerco di armonizzare fra un accordo e l’altro.Devo dire che ascoltando un pezzo, riesco abbastanza a seguire suonando,magari omettendo qualche nota.Penso comunque che più che sapere leggere uno spartito, per i generi pop, rock blues, sia più importante l’ automatismo che si crea, chiaramente, con tanta pratica,nel memorizzare e riuscire a trovare sulla tastiera i suoni che ti servono
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