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Che fine ha fatto Reinhold Bogner?
Che fine ha fatto Reinhold Bogner?
di [user #17844] - pubblicato il

In attività dal 1989 e, da allora, sulla cresta dell’onda come uno dei marchi di riferimento per l’amplificazione valvolare boutique e per la grande distribuzione. Ma qualcuno ha notizie di Bogner Amps?
Nel mondo della chitarra elettrica, alcuni personaggi sono diventati delle vere star pur senza imbracciare uno strumento. Liutai visionari o guru dell’elettronica come Michael Soldano, Howard Dumble, ma anche creativi come Susumu Tamura, Josh Scott, Robert Keeley fino a Reinhold Bogner vengono ammirati, talvolta idolatrati per il loro apporto - in diverse misure - allo strumento musicale e al sound chitarristico così come lo intendiamo. Tra questi, proprio Bogner spicca per il personaggio, oltre che per il genio.
Eccentrico, ma con idee ben chiare per ciò che riguarda elettronica e sound, Reinhold catalizza l’attenzione di chiunque incroci la sua strada.
I suoi amplificatori, il trittico Überschall - Ecstasy - Shiva, sono un riferimento per musicisti e tecnici di tutto il mondo, fino a trovare un posto fisso nei software di amp simulator più diffusi. Le più recenti esperienze negli effetti a pedale sono state altrettanto fortunate, e Bogner è tra i pochi artigiani a poter vantare una carriera in continuo crescendo, un’azienda propria e affermata su cui avere il controllo creativo completo. A differenza di altri, la dimensione industriale che Bogner Amps ha raggiunto nei decenni non è mai andata stretta a Reinhold, che non ha sentito il bisogno di uscirne per rinascere con una nuova realtà artigianale e boutique. Anzi, si è fatto volto di un piccolo impero, coi suoi cappelli appariscenti e i completi improbabili, come la tuta aderente che aveva indosso quando l’ho beccato al NAMM 2019. Il personaggio era semplicemente magnetico.
Eppure, a oggi sembra se ne siano perse le tracce.

Che fine ha fatto Reinhold Bogner?

A pensarci, è da un pezzo che Bogner non presenta novità. La pagina Facebook dell’azienda è ferma ad agosto 2021, quando il progetto Mini Amp dedica un tributo all’Ecstasy. Lo stesso si può dire del profilo personale di Reinhold, fermo - almeno per quanto riguarda i post pubblici - allo stesso periodo. Instagram? Uguale.

Sul sito, un aggiornamento datato 7 giugno 2022 promette un “Coming Soon” che però, a sette mesi di distanza, ancora non svela dettagli.
È possibile che, in qualche circuito di fan e forum specialistici, qualcuno abbia notizie di cosa sta combinando il buon Reinhold. La curiosità è tanta, e altrettanta è la preoccupazione che la pandemia abbia comportato una battuta d’arresto nell’attività.
Insomma, se qualcuno ne sa qualcosa, parli: che fine ha fatto Reinhold Bogner?
bogner curiosità
Link utili
Ecstasy Mini Amp
Bogner al NAMM 2019
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di Ghesboro [user #47283]
commento del 14/01/2023 ore 19:29:38
È in uscita la Uberschall MKII, si trova anche qualche video in anteprima su YouTube. Direi che è sufficiente per ora.
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di Repsol [user #30201]
commento del 15/01/2023 ore 08:40:52
Ho parlato con il proprietario di un negozio che vende Bogner in California, il quale mi ha detto che tra gli addetti ai lavori a Los Angels ci sono delle voci che dicono che Reinhold sta vendendo la sua quota d'azienda all'altro socio, Jorg. Ma era scettico, io stesso penso siano solo chiacchiere dovute al fatto che non ci sono più notizie ufficiali da molto tempo. Ci sarebbe poi un nuovo progetto ormai pronto per essere lanciato sul mercato, una rivisitazione della Jtm45.
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di Mm utente non più registrato
commento del 15/01/2023 ore 12:30:44
Soldano,fryette,e tanti altri Mesa in primis,solitamente un bravo artigiano a una certa età cerca di capitalizzare il proprio lavoro,non c e da usare il romanticismo,sembra abbastanza ovvio crearsi una bella.pensione vendendo la propria società sfruttando il brand che si e creato col duro lavoro....chi viene dopo,se capace fa crescere il brand...sennò invade il mercato con copie prodotte in Cina e il marchio sopra....dura due anni e chiude bottega....
Il valore di questi oggetti lo fanno la persona che c e dietro....quando passa di mano si impoverisce il tutto.....di certo a un imprenditore interessa monetizzare una vita di sforzi,non campare di romanticismo
Basta guardare i nuovi soldano slo e i vecchi... Componentistica completamente diversa,stesso prezzo,una filosofia che frega qualche cliente e una volta emersa fa chiudere bottega....la.mesa senza randall Smith e una scatola vuota,puoi tirare a campare un po' sfruttando il marchio,quando le idee giuste e la qualità però non rispecchiano quelle che hanno consolidato il marchio vai a zappare,intanto hai fregato un po' di clienti e smosso del capitale.....detto questo,una copia del jtm a 4000 euro ne faccio volentieri a meno......
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di Mm utente non più registrato
commento del 15/01/2023 ore 12:34:2
Queste sono realtà dove se una persona viene affiancata,istruita e instradata può portare avanti il brand mantenendo qualità e innovazione.... ma e un lavoro che dura anni.....bogner e bogner perché c e dietro un uomo con passione,idee,capacità e carattere,non basta comprare le quote societarie per definirsi imprenditori..... Aspetto con ansia bogner costruiti in Cina con componentistica che vale si e no un decimo dell' originale allo stesso prezzo.....avanti così......
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di Mm utente non più registrato
commento del 15/01/2023 ore 12:37:34
Del resto basta fare una rapida ricerca e vedere quanti Mesa boogie pronta consegna ci sono in tutta Europa dopo la vendita a Gibson da parte di randall Smith......zero!!!!!!!
Purtroppo il futuro dell' amplificazione diventerà come quello della telefonia,roba scarsa venduta a peso d oro....
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di ADayDrive [user #12502]
commento del 15/01/2023 ore 16:31:42
Sono parzialmente d'accordo, c'è anche roba scadente venduta a basso prezzo in ottica "usa e getta". Come gli smartphone da 120 euro, ampli che durano due anni, costano due spicci e poi finiscono nell'indifferenziata.
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di Mm utente non più registrato
commento del 15/01/2023 ore 19:04:49
Sacrosanto....scoccia però vedere la soldano slo in vendita alla modica cifra di ,4200 euro,trasformatori diversi,PCB diverso,cap diversi...un conto e pagare tale cifra a un artigiano di Seattle che ha inventato un suono,che segue personalmente la produzione e che usa componenti di ottima qualità(basta solomoensare che i trafo de young su sue specifiche non vengono venduti come ricambio)un altro conto e dare la stessa cifra a un signor x,che produce sfruttando manodopera a basso costo,utilizzando roba scadente...sfruttando il brand per chiedere la stessa cifra....certo la scritta soldano e rimasta......questo la chiamo imprenditoria di bassa lega....profitto subito,per poco e poi via,si lascia a casa tutti quanti e si va a distruggere un altro brand.....
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di Ghesboro [user #47283]
commento del 17/01/2023 ore 11:06:3
DI pronta consegna in ambito musicale (e non solo) al momento non c'è un cazzo, non è una cosa che riguarda solo Mesa eh...
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di Mm utente non più registrato
commento del 17/01/2023 ore 11:25:37
Staremo a vedere....scommetto che i Mesa non li vedremo più...come tutti i brand assorbiti...poi ribadisco,il buon randall a 70 anni suonati si e guardato in casa,l unico che poteva portare avanti il marchio era bendinelli(anche lui non un giovane di 30 anni)ma questo non se la e sentita,del resto per fare impresa non basta essere un genio in un settore,bisogna avere una visione più ampia,Jim Marshall insegna..... Gibson si e fatta avanti(sicuramente per un operazione finanziaria più che per un progetto da sviluppare)avrà sicuramente liquidato il buon randall che ora giustamente si godrà una vita di lavoro in giro per gli states a fare pesca sportiva...a una certa età se non ci sono eredi si chiude un capitolo e amen
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di Ghesboro [user #47283]
commento del 17/01/2023 ore 11:57:12
Ma non c'è niente da stare a vedere, i brand di chitarre stanno facendo pervenire ora sugli scaffali prodotti presentati a gennaio 2022, è chiaro che ci siano dei problemi di distribuzione, inutile farci tanti conti sopra.
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di Mm utente non più registrato
commento del 17/01/2023 ore 12:08:51
Credimi,sarò la persona più felice del mondo se ci saranno scaffali pieni di Mesa tweed,Mesa jo2,Mesa mark,Mesa Fillmore......sto ancora aspettando sugli scaffali le Valley arts,le Kramer,le hamer.....tutti marchi finiti sotto la mente geniale del marchio di Nashville....
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di Mm utente non più registrato
commento del 15/01/2023 ore 12:45:44
Solo per una rapida analisi
Vht vende il marchio,copie scadenti prodotte in china
Soldano vende il marchio,copie accettabili che valgono un terzo della originale
Mesa vende a Gibson,scomparsi dal.mercato
Cicognani vende a fbt,spariti
Senza contare i vari tentativi di produrre su progetto....
Jet city by soldano
Bogner alchemit
Line 6 by bogner
E ce ne sono altre decine di esempi così
Chi non e riuscito a vendere a chiuso bottega
Steavens
Diezel resiste ancora
Masotti/mezzabarba
Brunetti resiste ma c e sempre lui dietro a tutto
Cornford sparita,rinata come victory...ma non vedo un grosso mercato
Marshall Fender engl e compagnia non fanno testo,sono aziende con struttura societaria che ha come unico di e lo scopo di lucro
Poi ci sono i piccoli artigiani che costruiscono oggetti di qualità indiscutibile,ma vuoi per incapacità finanziarie o per semplice pigrizia mentale non diventeranno mai un brand strutturato....
Uno su tutti,custom audio.....spariti........e se non ce la fanno loro cosa vuoi mai che potrà fare un socio che rileva un marchio......tira a campare un po' e poi fine dei giochi
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di Ghesboro [user #47283]
commento del 17/01/2023 ore 11:50:52
Diezel ha esteso il proprio mercato affidandosi a distributori americani e alla produzione tramita Boutique Amp Distribution (quelli che assemblano Soldano adesso, Egnater, Bogner, Friedman etc);

Brunetti non è mai stato un marchio particolarmente esteso, anche a causa del fatto che, a parte pochi modelli, ha voluto mantenere la propria idea di suono, cosa che praticamente nessuno fa. Coraggioso.

Friedman e Suhr stanno facendo ottimi affari pur essendo "small operations", Friedman continua ad ampliarsi da quando ha fatto l'accordo con BAD.

Non tutti stanno male, alla fine della fiera...
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di Mm utente non più registrato
commento del 17/01/2023 ore 12:02:52
Certo che ci possono essere realtà che si sviluppano con un modello di business più strutturato,ma dietro rimane la mente della.persona che ha creato il brand,ma cosa vuoi mai che possa fare Gibson senza randall Smith???
Soldano può fare tutti gli schemi su carta che vuole ma io trovo truffaldino vendere un progetto uguale all originale con componentistica mediocre allo stesso prezzo(e pieno di foto del circuito vecchi slo nuovi slo,così a occhio ci sono 2k in meno solo di valore dei componenti)
Quello che intendo dire se ci riesco e che va benissimo strutturarsi ma se manca il capitano la nave affonda,e di nuovi capitani non ne vedo....tanti piccoli artigiani molto ma molto bravi si.....ma.di certo almeno per i casi che conosco di persona,incapaci di avere una mente imprenditoriale....
Posso permettermi di fare un esempio?
Ma se faccio i soldi e vado a comprare l.azienda mezzabarba senza più avere Pierangelo nel team....quando duro????
Anche avendo una rete di distribuzione mondiale e macchinari all' avanguardia.....
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di Mm utente non più registrato
commento del 15/01/2023 ore 19:08:18
Tutto questo scritto da uno Xiaomi che ha 5 anni pagato 180 euro...l i phone del mio batterista si e bloccato tre volte in due mesi,quello della mia compagna e durato quanto un gatto sullo Aurelia...e quando lavoravo come tecnico e avevo il telefono aziendale ne ho cambiati tre in un anno......polemica sterile lo.so.......
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di RedRaven [user #20706]
commento del 16/01/2023 ore 10:18:33
finire a parlare di smartphone è una boomerata senza alcun senso.
Posso dire solo che ho un marshall credo made in china (un origin) che è perfetto, se il marchio X produce in cina e fa schifezze non è colpa dei cinesi, ma del marchio stesso, dato che vale la legge del "dimmi tu quanto vuoi pagare": possono produrre dalla spazzatura all'eccellenza. basta pagare.
Rispondi
di Mm utente non più registrato
commento del 16/01/2023 ore 10:34:14
Che sia una boomerata porta poco valore alla discussione....oltre che essere un po' saccente....ma va bene così.
Rispondi
di dariothery [user #12896]
commento del 16/01/2023 ore 15:42:2
bellissimo l'Orogin!avevo quello da 20w ed era un bel amply davvero!
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 17/01/2023 ore 10:14:21
Quando lo vedo nelle sue mise, mi dico sempre che ci vuole del coraggio....
Quanto al suo brand, se vuole vendere lo posso capire, si arriva a un punto della vita che ci si vuole liberare dai pensieri, perché poi ne arrivano altri, diversi.
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di Mm utente non più registrato
commento del 17/01/2023 ore 12:06:38
Sempre per completezza,citi Brunetti,per me e un fenomeno ha portato avanti la sua idea e fatto impresa,certo poteva ingrandirsi,strutturarsi ma comunque per la sua dimensione ha un ottimo mercato,ma anche lì,senza il buon Marco chi dovesse subentrare un domani senza l apporto della mente che lo ha sviluppato dove va???e soprattutto,per quanto va??
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