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Il BluesBreaker sta per tornare? Marshall non ne fa parola
Il BluesBreaker sta per tornare? Marshall non ne fa parola
di [user #116] - pubblicato il

L’overdrive più ricercato della tradizione Marshall sembra essere tornato in produzione: a suggerirlo sono alcune foto su Instagram, ma Marshall non conferma.
Con notizie del genere bisogna andare cauti, perché le aspettative sono davvero alte e qualche cuore potrebbe infrangersi: dopo un’interminabile assenza dai cataloghi, sembra che Marshall abbia rimesso in produzione l’overdrive BluesBreaker che ha gettato le basi per prodotti boutique universalmente apprezzati quali Analog Man King Of Tone, JHS Morning Glory e Rockett Pedals 45 Caliber.
L’azienda britannica non ha ancora diffuso comunicati a riguardo, ma le foto che in queste ore fanno il giro dei social parlano chiaro.

Il BluesBreaker sta per tornare? Marshall non ne fa parola

Per il settore degli strumenti musicali e nell’immaginario rock in generale, Marshall è un’icona, al punto che la sola dimensione degli amplificatori sembrava andarle stretta e, negli ultimi anni, a rubare la scena sono stati prodotti extra-settore, generalisti e di lifestyle come uno smartphone, cuffiecasse Bluetooth, persino un jukebox e una collezione di birre. I chitarristi, messi in secondo piano, si sono sentiti un po’ orfani e non ci è voluto tanto perché si attaccassero alle grandi figure del passato. Tra questi, il BluesBreaker ha vissuto davvero una seconda giovinezza negli ultimi anni, complici la scarsità di pezzi in buono stato sul mercato dell’usato e l’elevazione a status di leggenda per mano di musicisti noti - John Mayer su tutti - e costruttori di cloni in tutto il mondo.

Il BluesBreaker è un overdrive dalla distorsione contenuta, ma con tanta riserva di volume. Spesso è usato come booster, ma regala una voce inconfondibile quando increspa appena il suono o lo si spreme per bene al fine di spingere un amplificatore valvolare in una saturazione dolcissima.
Introdotto nel 1991 sulla scia dell’amplificatore reso celebre da Eric Clapton all’epoca di John Mayall & The Bluesbreakers a metà anni ’60, il pedale BluesBreaker è oggi un oggetto del desiderio, imitato da innumerevoli brand - o usato come base per tantissime creazioni originali - e reperibile sull’usato a prezzi da capogiro.
Per questo il suo ritorno sulle scene fa tanto rumore.
Tutta la storia si snoda sul profilo Instagram di luca.guitars, musicista e collezionista con un discreto seguito nel settore. Il primo indizio un anno fa: una grafica rimandava in maniera inequivocabile alla livrea del BluesBreaker. Nel post, l’autore taggava personaggi come Josh Scott di JHS Pedals, Brian Wampler, Chris Buck e John Mayer. Tuttavia, Marshall negava il coinvolgimento nel progetto.

Il BluesBreaker sta per tornare? Marshall non ne fa parola

Ora quella pagina Instagram è tutta un fermento, perché sembra che i primi esemplari di produzione in serie siano arrivati a destinazione. Il BluesBreaker sarebbe tornato davvero, costruito in Inghilterra, non come una serie limitata ma un prodotto da inserire in pianta stabile in catalogo, in tutto e per tutto identico all’originale.

Il BluesBreaker sta per tornare? Marshall non ne fa parola

Fin quando il pedale non comparirà sul sito ufficiale dell’azienda occorre andarci coi piedi di piombo. Certo, sarebbe un modo gustoso per rientrare a gamba tesa sotto i riflettori della chitarra elettrica all’alba del 2023.
bluesbreaker effetti singoli per chitarra marshall ultime dal mercato
Link utili
Cuffie Marshall
Smartphone Marshall
Jukebox Marshall
Casse Bluetooth Marshall
Birre Marshall
Instagram Luca Guitars
Marshall nega la reissue
Sito Marshall Amplification
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di Mybloody [user #34722]
commento del 14/02/2023 ore 14:43:32
Di volume in realtà ne ha pochino.. però vince come miglior overdrive a mani basse. E' una gran notizia. Già mi immagino gli annunci "vendesi Bluesbreaker prima edizione, nulla a che fare con la produzione attuale"...
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di giambibolla [user #5757]
commento del 14/02/2023 ore 17:16:39
sicuramente "a malincuore".
Certo che è molto strano che sul sito ufficiale non ci sia nulla, se è un fake è fatto senza dubbio molto bene.
Non conosco Luca Guitars, ma deve essere uno ben introdotto se riesce ad avere in anteprima prodotti del genere, neanche Josh ne fa menzione...
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di ADayDrive [user #12502]
commento del 14/02/2023 ore 23:14:44
E' in effetti un bel pedalozzo, probabilmente l'iniziatore della specie di overdrive progettati per suonare trasparenti al fine "aggiungere un canale" al proprio ampli, piuttosto che ad aumentare saturazione e proiezione su determinate frequenze come, ad esempio, il Tube Screamer o il Boss SD-1. Sulla produzione vintage stendiamo il solito velo pietoso, se si guarda lo schema non si può non notare che i (pochi) componenti elettronici sono assolutamente commerciali e facilmente reperibili. Tra l'altro su vari siti ci sono kit da saldare che costano cifre ragionevoli.
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di Mimmo66 [user #26026]
commento del 16/02/2023 ore 12:35:45
io ho il BBK II acquistato anni fa usato a costi umani che mi piace molto, ma il primo (il "Vintage") già viaggiava a cifre fra i 120/180 euri. una volta me ne capitò uno su ebay a € 40,00 euro ma poi mi dimenticai di fare l'offerta... sarebbe stato un bel investimento. 😂
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di Mimmo66 [user #26026]
commento del 16/02/2023 ore 12:39:42
OK tenetevi forte e sedetevi 😂 vai al link
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di Mm utente non più registrato
commento del 17/02/2023 ore 13:00:47
Il bello e che anni fa veniva considerata schifezza(per carità lo e tutt'oggi)
I chitarristi sono i numeri uno ad alimentare speculazioni e valutazioni fuori da ogni raziocinio.
700 euro per un pedale che non ne vale 40........per poi vedere sull usato delle masotti sotto i mille euro....meritiamo di pagare per suonare al pub sottocasa
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di adriphoenix [user #11414]
commento del 14/02/2023 ore 16:06:34
Beh, la scritta "re-issue pedal" che campeggia sul manuale d'uso non sembra lasciar spazio a dubbi :-) Sullo stesso sito IG di Luca Guitars, nelle chat lui parla di riedizioni di tutta la serie di pedali di quel periodo, c'è da aspettarsi quindi anche il Guv'nor, il Drivemaster e lo Shredmaster... benvengano, perchè i prezzi sull'usato di quei modelli (spesso malconci) hanno raggiunto cifre vergognose in nome del "vintage"
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di BizBaz [user #48536]
commento del 14/02/2023 ore 18:49:20
No vabbe', buonanotte. Sono andato a vedere giusto per curiosità a quanto li vendono quelli della prima serie: il più economico sta a 490 sacchi. Per un pedalino vecchio con un circuito stampato che sembra quello di un PCB di una lavatrice di quarant'anni fa.
Ciaone
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di coprofilo [user #593]
commento del 14/02/2023 ore 18:51:1
Che dire, sicuramente sarebbe un'ottima mossa commerciale da parte di Marshall, mi stupisce che non ci abbiano pensato prima visto che sono anni che un sacco di costruttori campano su un loro vecchio circuito.
Di certo il prezzo degli originali non calerà, si sa che quelli vecchi suonano meglio :-)
Mi lascia un po' perplesso il fatto che ormai non ci sia più nulla di nuovo o quasi sul fronte del suono della chitarra. Il digitale punta esclusivamente sulle emulazioni, sono decenni che si sente la frase "la simulazione più realistica di sempre", c'è un minimo di movimento nel settore dei riverberi ma per il resto si cerca di copiare i suoni vecchi.
L'analogico guarda al passato, gli ampli a transistor sono ormai solo in fascia economica.
Ogni tanto esce qualche nuovo ampli hi gain valvolare, tutta roba fighissima e costosissima ma con livelli di sarurazione talmente elevati che alla fine tendono a suonare molto simili, anche perchè con tutto quel gain non puoi spaziare troppo con gli speakers.
Siamo giunti alla fine della evoluzione del settore?
Rispondi
di ADayDrive [user #12502]
commento del 14/02/2023 ore 22:53:25
Da appassionato di autocostruzione di pedali direi proprio di si, quantomeno per quanto riguarda il comparto overdrive, booster, distorsori, fuzz, dove oramai c'è veramente poco da inventare. Stesso discorso per gli amplificatori, oramai ci sono ampli con un sacco di canali, possibilità infinite per scelta di valvole, equalizzazione etc...
Non che per me sia un grande problema tuttavia, alla fine bastano poche cose che suonino bene, avere troppe opzioni può essere dispersivo.
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di GigioBigio [user #60117]
commento del 16/02/2023 ore 08:13:13
Siamo giunti alla fine della evoluzione del settore?

Beh probabilmente sì, ma il mercato lo fa sempre il consumatore, mai il produttore, e i chitarristi, a partire dall'inizio degli anni 90, sono diventati, così come la musica rock di per se', conservativi, non alternativi e/o innovativi. Chi lo è oggi suona elettronica e magari in quel contesto inserisce la chitarra (penso a Ben Frost).

A livello di produzione qualcosa di nuovo si sente nei pedali d'ambiente e questo perché rispondono anche a generi più recenti.

L'unica azienda che sta osando un po' anche nell'ambito della distorsione è Gamechanger.
Rispondi
di TB [user #1658]
commento del 15/02/2023 ore 00:10:00
Campagna di marketing geniale... vedo-non vedo, esce-non esce, lo-dice-Luca-(?)...Chapeau a quelli della Marshall!
Speriamo solo che non se ne approfittino troppo con il prezzo, che un Blues Breaker volevo proprio provarlo, ma senza svenarmi per un Morning Glory o un Pantheon...
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di Merkava [user #12559]
commento del 15/02/2023 ore 10:53:44
ב"ה
Tra i due che hai citato ti consiglio il Morning Glory V3. Li ho provati entrambi ed il JHS e' molto piu' silenzioso ed "a fuoco" del Wampler.
Ci sono molte opzioni sul mercato per ogni tasca: vai al link
Puoi vedere il Nux Morning star
Rispondi
di TB [user #1658]
commento del 15/02/2023 ore 11:10:4
Grazie dei consigli!
Ottimo canale quello di The Pedal Bored, peccato che sia in stand-by da tre anni... :-(
Rispondi
di giambibolla [user #5757]
commento del 15/02/2023 ore 14:29:44
211 euro a quanto pare
Rispondi
di TB [user #1658]
commento del 15/02/2023 ore 14:43:0
Cento euro almeno di "mojo". Troppi per me, peccato...
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di giambibolla [user #5757]
commento del 15/02/2023 ore 17:19:0
Dipende , quei cento di troppo oggi potrebbero diventare duecento in tasca domani.
Prendi il Klon, io ne ho uno comprato 4 anni fa a 900 euro e adesso volendo lo rivenderei a 5000, come pure i King of Tone acquistati a prezzo di vendita da analogman e che adesso girano a 900-1000 euro.
Mi dirai , è un reissue, non raggiungerà mai cifre alte; forse è vero oppure accadrà come per il KTR che adesso viaggia anche lui a 1000 euro . Secondo me è da comprare.
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di TB [user #1658]
commento del 15/02/2023 ore 17:47:5
Sì, vedendolo come un investimento potresti avere ragione, anche se per aumentare di valore in futuro dovrebbe trattarsi di una reissue limitata.
A me, però, interessa proprio come pedale in sé, per il suo suono e per il suo look, ma oltre i 120-150€ non intendo andare. Un Big Muff NYC reissue (stessi quattro componenti e stesso scatolone vintage) sta intorno ai 100€: se pagassi un Bluesbreaker molto di più meriterei di essere preso a ceffoni da Mike Matthews...
Poi, fare affari con gli strumenti musicali non fa per me: a proposito di Klon, ne comprai uno a 400.000 lire e lo rivendetti, dopo due-tre anni, a 500 euro. Mi sembrava una cifra enorme, sicuramente il massimo che avrebbe mai potuto raggiungere... ;-)
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di GigioBigio [user #60117]
commento del 16/02/2023 ore 07:49:14
Teoricamente Marshall ha la possibilità di abbattere tutti i costi del prodotto rispetto a un produttore botique, non parlo solo dei costi di produzione, ma anche di quelli successivi (distribuzione, promozione, tasse). Però credo che se un Morning Glory costa 250 euro, Marshall non abbia nessun interesse a farlo pagare meno di 100. Il prezzo sarà simile alle versioni Mxr di Timmy e Tone, o appena sotto.
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di TB [user #1658]
commento del 16/02/2023 ore 08:57:49
Marshall, come tutti, ragiona in termini di prezzo massimo accettabile dal mercato, indipendentemente dai costi che sostiene (comunque bassi, per un pedale così).
Era ovvio immaginare che sfruttasse l'alone "mistico" che si è creato intorno al Bluesbreaker negli ultimi anni, ma speravo che comunque rimanesse intorno ai 150 € (tipo i Boss Waza).
Non sarà così, buon per loro (che ne venderanno tanti comunque) e per me (che risparmierò o, più probabilmente, indirizzerò la GAS da un'altra parte).
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di go00742 [user #875]
commento del 15/02/2023 ore 09:07:26
Il mio l'ho venduto a 70eu quando ancora nell'usato non valeva granchè, non si capisce per quale motivo chiedano minimo 250eu ...tra l'altro è pure grosso occupa spazio in pedaliera e i 2 jack di input/output sono pure frontali e non laterali...mah se alla gente piace così adesso che esce la reissue potranno venderlo a 700eu ...
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di Mybloody [user #34722]
commento del 15/02/2023 ore 10:52:31
Già lo vendono a 700.. ll pedale è tra i migliori in circolazione. Vale quella cifra? Assolutamente no... I prezzi per questa reissue dovrebbero essere accessibili a tutti.
Rispondi
di francesco72 [user #31226]
commento del 15/02/2023 ore 11:28:35
Se realmente quello in foto è la riedizione del pedale originale, avrei preferito anche una revisione degli ingombri, come sta facendo Electro Harmonix.
Ciao
Rispondi
di GigioBigio [user #60117]
commento del 16/02/2023 ore 08:01:2
L'importante è che non avvenga come con i Rat. Sulla scia dell'aumento dei prezzi di quelli contente il famigerato LM308, vedi gente che vende l'ultima versione, quella contente l'OP07, a prezzi assurdi. Su MM c'è uno che vende quest'ultima versione a 100 euro non trattabili. Su Thomann costa 2 euro in meno nuovo. Boh, rimango allibito di fronte a cose simili.
Rispondi
di adriphoenix [user #11414]
commento del 25/02/2023 ore 00:18:00
Su il sipario, usciti ufficialmente i 4 pedali Marshall, dai 200€ in su vai al link
Rispondi
di adriphoenix [user #11414]
commento del 25/02/2023 ore 00:18:00
Su il sipario, usciti ufficialmente i 4 pedali Marshall, dai 200€ in su vai al link
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