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"Cameretta" o sala prove? Una scelta di vita
di [user #50760] - pubblicato il

Gli ultimi anni hanno modificato tutto, con tecnologia e social che ormai offrono a chiunque la possibilità di divertirsi a casa come dal vivo, dimenticando sbattimenti, compromessi e disagi che sono (quasi) sempre presenti se si prova in sala con una band. Però...

La progressiva diffusione dei sistemi digitali, i software sempre più intuitivi e alla portata di tutti, le app da smartphone ancora più semplici e immediate, la facilità e la gratuità con cui si accede alle backing track, la possibilità di avere un palco virtuale sempre a disposizione (cioè i social sui quali possiamo caricare, in un attimo e gratis, video registrati sempre meglio) ecco, questi sono solo alcuni dei fattori che stano stanno contribuendo a svuotare le sale prova, che infatti - perlomeno nelle grandi città - chiudono o faticano ad andare avanti. Aggiungeterci poi alcuni dati "sociologici": la gente suona meno di prima, per scarsità di tempo e perché il rock ha meno appeal; i ragazzi, con le dovute e benedette eccezioni, sono meno interessati alle chitarre e alla "musica suonata"; la gloriosa generazione che si è formata tra gli anni '60 e '70 ha smesso di imbracciare gli strumenti "per sopraggiunti limiti di età" (ovvio, qualcuno resiste, ma si tratta di qualche sparuto "ultimo giapponese").

In questo scenario, non proprio confortante, sento spesso puntare il dito contro "quelli che suonano in cameretta", condizione additata con orrore o sarcasmo da coloro che invece hanno una band (o più di una) e vanno in sala prove "come si faceva una volta". Provare con il gruppo è qualcosa di più nobile e più utile rispetto a suonare in casa e divertirsi con Logic, GarageBand, Instagram e TikTok? La risposta è forse un po’ meno ovvia di quanto sembri. Del resto, se uno suona per trovare una propria bolla di evasione (e nella maggior parte dei casi è così, visto che i professionisti sono pochi soprattutto tra le band), in che misura e perché farlo nella propria cameretta dovrebbe costituire un limite? A casa hai i suoni che vuoi, suoni quello che vuoi, lo fai quando vuoi e quando puoi, non devi correre e trasportare in giro i tuoi strumenti per poi magari sottostare a un repertorio scelto da altri, sopportare i volumi altrui, le imposizioni altrui, i difetti attitudinali e comportamentali altrui (che già i tuoi bastano e avanzano).
Qui sta il punto: Suonare con gli altri è faticoso per mille motivi pratici, ma per uno in particolare: tranne in rari, fortunati casi, ogni band è (da subito, oppure lo diventa col tempo) un luogo di estenuante diplomazia. Ho visto band, segnate per anni da livelli di tensione da Guerra Fredda, sbriciolarsi per il più banale dei litigi, altre spegnersi poco a poco a causa del malcontento di tutti, altre ancora resistere reggendosi su regimi dittatoriali da America Latina. Uno osserva queste situazioni e si chiede: ragazzi, ma chi ve lo fa fare? 

"Cameretta" o sala prove? Una scelta di vita
Ormai basta poco per trasformare una camera in un piccolo ma completo studio di registrazione

Per me quello con la sala prove il sabato pomeriggio è stato sempre, da quando avevo sedici anni, un appuntamento sacro, era la sola cosa (ehm, ok, la seconda cosa) a cui pensavo per tutta la settimana. Anche quando facevo molto più schifo di quanto non faccia ora, l'idea di avere una band, di essere parte di una band, bastava a ricompensarmi di ogni sforzo. Ed è in sala prove prima - e su un piccolo palco poi - che ho imparato a rapportarmi con gli altri, a capire cosa significa suonare ad alto volume, uscire dal mix, giocare con le dinamiche, capire gli errori tuoi e sentire quelli degli altri, le incertezze di tutti, le accordature imperfette, sentire i punti deboli nell'esecuzione di un pezzo. È chiaro che nel mondo ideale uno dovrebbe sia studiare a casa (non mi riferisco a studiare il repertorio, quello lo diamo per assodato, ma all'esercizio e alla teoria), sia mettere in pratica con un gruppo, ma non tutti hanno abbastanza tempo per fare davvero tutto questo: perciò ciascuno sacrifica quello che ritiene meno essenziale, o che gli restituisce meno benessere. Nel mio caso, io mi diverto a imparare i brani a casa (giocando, perché no, con le backing track e occasionalmente postando qualcosa sui miei canali social o su qualche community di appassionati), rinuncio ahimé allo studio vero e proprio (do la colpa di questa rinuncia al tempo tiranno, ma la verità è che sono molto pigro) e NON abbandono la band. Anche se questo significa accettare compromessi, scendere a patti con corse, orari, umori e scelte che non sempre mi vanno a genio. Ma ancora oggi, dopo 30 anni di chitarra, per me la dimensione della band, anche se non più romantica e idealizzata come allora, resta importante. Finché i piatti della mia personalissima "bilancia del benessere" penderanno da quella parte, continuerò così.

E voi amici di Accordo, avete fatto una scelta di campo? Siete irriducibili da sala prove, vi basta divertirvi nel vostro home studio oppure una cosa non esclude l'altra? Fatemelo sapere nei commenti!
curiosità musica e lavoro
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di latin28274 [user #45548]
commento del 17/03/2023 ore 17:03:0
band e sala prove!
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di Mm utente non più registrato
commento del 17/03/2023 ore 17:16:13
Band,cameretta e sala prove,ma se manca il live non ha senso compiuto,un musicista dovrebbe suonare in giro almeno tre giorni a settimana.
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di geoffmostoes [user #35723]
commento del 18/03/2023 ore 12:26:26
Se lo fai di mestiere forse....con un lavoro ed una famiglia tre giorni alla settimana in giro a suonare non saprei quanto duri :)
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di Mm utente non più registrato
commento del 18/03/2023 ore 13:35:58
Senza polemica,mi sembra una scusa bella e buona.....perdonami.
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di Oliver [user #910]
commento del 18/03/2023 ore 14:05:14
Curiosità (se non è lesivo della privacy): sposato, con figli e un normale lavoro da 36-40 ore a settimana?
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di geoffmostoes [user #35723]
commento del 18/03/2023 ore 15:21:43
Perdonato...ci mancherebbe altro
Ma come anche qualcun altro ti fa notare, almeno che tu non sia un ventenne single o un pensionato che sta poco con il/la partner, conciliare tre live alla settimana nei locali con la voglia di passare il tempo con i cari oltre ed essere anche fresco la mattina per andare a lavorare 8 ore la vedo dura....tutto qua.

Poi tempo per suonare a casa lo si può trovare quasi tutti i giorni ed una prova alla settimana con la band è sacrosanta ma se non lo fai per mestiere tre live alla settimana sono tanti da incastrare in una vita lavorativa e familiare senza ripercussioni

Poi mettere su famiglia non è obbligatorio certo...e neanche un lavoro al mattino di 8 ore comunque...
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di Mm utente non più registrato
commento del 18/03/2023 ore 17:54:4
Mi spiego meglio,non voleva essere un sindacare sulla vita altrui,ho famiglia e lavoro,credo per esperienza che se non si hanno certi altri vizi sia molto conciliabile l attività live,certo,ho conosciuto parecchi musicisti che non potevano,dove il non potevano era fare 4 vacanze l anno,andare a fare altro sport o semplicemente non avere la buccia di darsi da fare,salvo poi criticare il sistema,nulla di personale ma credo che se ci si ferma difronte agli impegni si vive la vita a metà,va detto che io vedo io mare due giorni l anno.....però ho scelto di non rinunciare alla musica
Rispondi
di Zoso1974 [user #42646]
commento del 19/03/2023 ore 09:09:30
Buon per te, ma credimi sei un caso abbastanza raro.
A 48 anni, dopo 8 ore di lavoro, mi mancano proprio l'energie per pensare di uscire a suonare più di una volta a settimana... l'ho fatto per un po', ma ho dovuto mollare perchè di giorno ero uno zombie e la cosa dopo un po' non mi divertiva più.
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di Mm utente non più registrato
commento del 19/03/2023 ore 09:43:41
Ripeto non volevo sindacare sulla vita altrui... a me e successo l'opposto,mi sentivo uno zombie a fare sempre le stesse cose
Sul caso abbastanza raro dissento con dati alla mano,tutte le band che vedo nelle piazze nei locali e in altri ambiti semiprofessionali sono composte da membri d età media 50/60 anni..... A 42 sembro un ragazzino.....e di giovani ventenni neanche l ombra....troppo dura la vita da live,devi pure scaricare e caricare la steumentazione,....troppo dura
Rispondi
di Zoso1974 [user #42646]
commento del 19/03/2023 ore 11:18:41
Sì sì che siano 50/60 anni lo so... che suonino tre volte a settimana però lo metto in dubbio... a meno che non siano in pensione o si dopino... :)
Rispondi
di Mm utente non più registrato
commento del 19/03/2023 ore 12:18:59
Beh i nomi li conosci pure tu....verifica pure
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 17/03/2023 ore 17:22:05
Potendo, band e sala prove for ever.
Sì bisognerebbe fare dei live spesso, è lì che si cresce molto, ma dalle mie parti è durissima.
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di sidale [user #29948]
commento del 17/03/2023 ore 18:07:59
La band è la situazione più appagante senza dubbio anche se suonare live ormai è una impresa dalle mie parti, la cameretta non da la soddisfazione di un ensemble che ci da dentro, l'emozione del suonare assieme ad altra gente a volumi decenti è impagabile, arrivare in saletta ,quattro chiacchere mentre si scaldano le valvole, birretta, commenti sul suonato... Che vi devo dire!!!
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di Ampless utente non più registrato
commento del 17/03/2023 ore 19:07:5
Come cambiano le mode e gli usi della cameretta..
una volta si stava nella propria stanzetta, con il dito sempre premuto sul tasto rew della piastra mangianastri, per riavvolgere i nastri sui brani da imparare perché in sala prove dovevi arrivarci con le parti imparate a memoria,
adesso in cameretta, o più che altro il mio studio ci si sta tranquilli, senza ansia e senza stress di dover imparare qualcosa da portare alle prove, si cazzeggia, si suona un po' l'acustica, un po' l'elettrica, un giorno attacchi l'ampli, il giorno dopo usi i virtual amps di Logic, il giorno dopo ancora usi lo Strymon dentro la Focusrite..
per me suonare con una band rimarrà sempre un bel ricordo, non escludo a priori che non lo rifarò mai più in futuro, però penso che le cose bisogna lasciarle andare così come vengono, non bisogna cercare una band a tutti i costi quando non si ha la voglia, ma soprattutto per esperienza personale, non bisogna per forza suonare con una band dove non ci troviamo bene o dove non ci piace il genere, o dove non c'è feeling con gli altri musicisti, negli ultimi anni dove ho provato a suonare con altra gente non ho più ritrovato quel feeling che avevo con le band mie storiche, e allora ho detto ciao dopo una prova, io penso questo suonare con un gruppo dove non c'è feeling o non c'è intesa, è un po' come andare a letto con una donna che non ti piace, è inutile fingere, come diceva Giovanni Lindo Ferretti a quel punto è meglio una sega ma fatta bene;)
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di claude77 [user #35724]
commento del 17/03/2023 ore 23:37:33
Mi trovo molto vicino alla tua analisi. Io ho avuto gruppi e costruito cose negli anni (niente di trascendentale) ma da alcuni anni vuoi per la famiglia vuoi per altri problemi non riesco più a costruire una band, ma la musica, il fuoco sacro della musica dentro di me è più vivo che mai. Continuo a studiare, comprare ampli, chitarre etc. per alcuni sono, probabilmente, un pazzo dato che suonerò live 2/3 volte l’anno. A me non me ne frega niente, la musica l’ho sempre fatta e vissuta per me perché è a me che fa stare bene. Vorrei nuovamente una band? Certo e la cerco anche! Vorrei suonare dal vivo? Certo, ma il non farlo non mi ferma certo dal volermi migliorare ogni volta che imbraccio la mia chitarra. Sono uno sfigato con strumentazione da migliaia di euro da appartamento? Probabilmente sì, ma a me non me ne frega niente! Viva la musica in qualsiasi forma essa sia.
Rispondi
di Ernestor [user #46937]
commento del 18/03/2023 ore 07:32:36
Mitico!🙌
Rispondi
di Ampless utente non più registrato
commento del 18/03/2023 ore 08:47:0
❤️
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 18/03/2023 ore 08:58:16
Certo, è imprescindibile avere un buon feeling con la band, se manca è un disastro, meglio soli.
Rispondi
di enrico t. [user #46959]
commento del 25/03/2023 ore 06:48:17
Certamente l'età conta in questo tipo di cose, quando hai 16 anni sei disposto a tutto pur di stare in gruppo e condividere le tue passioni, quando ne hai 60 non hai più voglia di accettare compromessi, fare centinaia di km,ma il periodo di quando stavo in sala prove è il periodo più bello della mia vita di musicista, e mi manca molto, sono un po'di anni che non ho più un gruppo e ho voglia di ricominciare ad averne uno, mi basta anche un trio chitarra, basso e batteria e sarei a posto, saluti a tutti.
Rispondi
di 77casual [user #25849]
commento del 18/03/2023 ore 07:08:19
Band e sala prove.
Sempre.
Rispondi
di fa [user #4259]
commento del 18/03/2023 ore 08:30:1
Entrambi! Sfruttare la cameretta per studiare il repertorio, fare meno prove e suonare comunque live con la band!
Questo il mio felice compromesso. 😊
Ciao Fab
Rispondi
di savakingyes [user #50496]
commento del 18/03/2023 ore 11:15:12
La musica (e solo la musica) è l'unica forma d'arte (rispetto allo scrivere poesie, il dipingere o fare sculture) che può essere esercitata da soli oppure in gruppo. Fare parlare l'aria, dipingerla con mille sfumature tonali e scolpirla armonicamente oppure a tutto volume è prerogativa dei soli musicisti.

La cameretta va bene se sei un aspirante youtubers, se devi studiare senza distrazioni onde soffri di disagi sociali tali da impedirti di interagire positivamente con la realtà o il tuo prossimo.

L'appagamento che può darci invece il suonare insieme ad altri all'interno di una saletta privata o di una sala prove a pagamento... è tutt'altra cosa, dire che sia la vera essenza dell'artista/musicista. Lì si sviluppano non solo teorie e tecniche ma si impara sia a convivere con altre anime (i loro bisogni ed aspettative) che a condividere la conoscenza... anche perché la conoscenza, se non condivisa, non serve a nulla o per meglio dire, serve giusto a masturbarci l'ego e farci dimenticare che siamo tutti dei malati terminali (non c'è cura contro l'invecchiamento).

Quindi chi è quel malato terminale che anela di passare la sua breve esistenza e poi morire in completa solitudine dentro la sua cazzo di cameretta?
Rispondi
di gibsonmaniac [user #21617]
commento del 18/03/2023 ore 13:25:32
Tra tutte le cose la sala prove è la mia vera passione: il ritrovarsi con persone con le quali hai un buon feeling è cosa indispensabile, visto che faccio un altro lavoro e suono puramente per passione e divertimento i rapporti interpersonali sono alla base, non suonerei mai con persone che mi stan sul cazzo anche se fossero i migliori musicisti del pianeta, è appagante per me ritrovarsi in sala, raccontarci e ridere su qualche cazzata mentre ci si prepara gli strumenti, suonare e mettere insieme ciò che si è preparato a casa, risolvere i dubbi, affinare gli stacchi, gli stop, definire i groove il tutto in un'atmosfera distesa e costruttiva....bellissimo.....e dopo le prove andarci a rilassare in qualche pub davanti a una birra...è quello che ho sempre cercato in quasi 50 anni e che, grazie a Dio, sono sempre riuscito a trovare....certo poi succede che per vari motivi la band non va più avanti, qualcuno se ne va e magari ci si ritrova da soli ma è solo uno stimolo per cercare di costruire qualcos'altro....si va avanti ed io a 60 anni suonati mi diverto ancora ad andare alle prove, è la mia serata e neanche Cristo in terra si deve provare a togliermela
Rispondi
di geoffmostoes [user #35723]
commento del 18/03/2023 ore 13:43:32
Parole sante
Rispondi
di Oliver [user #910]
commento del 18/03/2023 ore 14:13:23
Suonare con una band - anche solo in sala prove - è tutta un'altra cosa.
Suonare dal vivo, anche in uno sputo di locale con 10 persone, ancora un'altra.
La cameretta rimane una necessaria e utile palestra, ma non è molto di più.
Si imparano molte cose, ma soprattutto si impara che quando esci da lì... non bastano.
Cameretta e vita reale si complementano, e una senza l'altra non appagano del tutto.
E quando la vita reale non ti permette di gestire una band (anche se qualcuno pare non comprendere questa possibilità), la cameretta ti salva l'equilibrio psichico :)
In attesa di riprendere le prove con una band, naturalmente.
Rispondi
di DAME54 [user #53104]
commento del 01/04/2023 ore 05:09:05
Questa è saggezza
Rispondi
di SCHIZOFONIC [user #36909]
commento del 18/03/2023 ore 15:11:23
Ciao a tutti , personalmente , oggi a 53 anni ho la stessa voglia di suonare e spaccare in sala prove come su un palco , detto questo, il problema secondo me è anche e soprattutto che da una parte non c'è la domanda quindi a chi la offri la tua musica ( tra l altro siamo il paese delle cover band) per seguire un concerto ci vuole attenzione ed oggi un giovane ha un attenzione che va tra i 30 e i 40 secondi a brano dall' altra è stato detto se non tutto moltissimo nel trentennio 50/80 quindi c'è anche poco da dire , per questo mi sto attrezzando a malincuore un home studio , soldi che avrei potuto spendere per una chitarra o un bell ampli messi lì per farmi fare un mestiere che non è il mio , questo è quanto secondo me grazie e buona musica a tutti
Rispondi
di dvg [user #11506]
commento del 18/03/2023 ore 15:27:59
Io mi sento molto fortunato: dispongo di studiolo/ufficio con tutta la mia strumentazione (chitarre, synths e batteria del figlio) per suonare da solo o in duo trio roba tranquilla a volumi gestibili. Poi dispongo di una saletta in uno stabile dedicato solo a sale prova, per la roba loud. Sala condivisa con altre 4 band, 60 euri a gruppo al mese.
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di RedRaven [user #20706]
commento del 18/03/2023 ore 15:59:07
46 anni, suono da 27, suono a casa mia (non "in cameretta") in una stanza adeguata. Abito in una casa indipendente e tiro il volume che voglio, quando voglio. Non suono con una band da una vita, non ne ho tempo e trovare chi suona quel che piace a me sarebbe una sfida quasi impossibile per dove sono e che orari faccio.
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di RedRaven [user #20706]
commento del 18/03/2023 ore 16:00:46
E posso prendere una qualunque delle 9 chitarre senza girare con dei roadie, oso aggiungere. Poi se trovassi qualcuno con cui suonare senza piegarmi a fare cover di Vasco, volentieri.
Rispondi
di Gekomax [user #63150]
commento del 18/03/2023 ore 16:10:1
Sono due cose completamente diverse e faccio entrambe. In "cameretta" suono per lo più per comporre ed esercitarmi ma il vero di banco di prova è sempre la "sala prova" o meglio il "palco live" dove c'è vera interazione musicale. Non c'è alcuna interazione a suonare con sun software o con una backing track anche se all'orecchio consumistico quest'ultima cosa può sembrare la migliore.
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di tittis [user #28285]
commento del 18/03/2023 ore 16:39:28
brani a casa (giocando, perché no, con le backing track
Rispondi
di tittis [user #28285]
commento del 18/03/2023 ore 16:39:33
brani a casa (giocando, perché no, con le backing track
Rispondi
di tittis [user #28285]
commento del 18/03/2023 ore 16:41:20
"..brani a casa (giocando, perché no, con le backing track ...". Posso chiederti dove te le procuri? Oltre a quelle su YT naturalmente. ?na volta era comodissimo e sempre aggiornato il sito "GuitarBackingTracks" , ma l'hanno venduto...
Rispondi
di Telecaxx [user #48305]
commento del 19/03/2023 ore 12:12:24
Ciao, sono anche io un'utente di accordo...non scrivo spesso qui, ma leggo sempre articoli e commenti. Mi permetto di segnalarti il mio canale di backing tracks: vai al link
Tratto principalmente blues, funk e rock vecchia scuola e un po' di neosoul. Ho cercato di dare un po' di stile "suonato" e un po' di dinamica rispetto al solito piuattume da backing tracks... Non mi sto facendo pubblicità, però spero vivamente possa essere utile a qualcuno. Non lo faccio a scopo commerciale, solo tanta passione. Un salutone
Rispondi
di tittis [user #28285]
commento del 19/03/2023 ore 13:13:41
visto grazie, ma a me interessava un sito come il vecchio GBT...
Rispondi
di teppaz [user #39756]
commento del 19/03/2023 ore 19:03:32
Molto bello! Iscritto e sicuramente le userò per suonarci sopra.
Complimenti per la qualità delle bawsi e garazie.
Rispondi
di Telecaxx [user #48305]
commento del 19/03/2023 ore 19:10:52
Grazie! Buona jam! :)
Rispondi
di coprofilo [user #593]
commento del 18/03/2023 ore 16:51:39
Per me sala prove e live sono fondamentali per migliorare come musicista.
Con la tecnologia moderna puoi studiare molto meglio rispetto a 30 anni fa, ti puoi divertire alla grande a suonare sulle basi a qualsiasi ora del giorno e della notte senza trovarti il vicino incazzato alla porta, però suoni sempre da solo con una base sempre uguale a metronomo.
Come gestisci gli errori tuoi e degli altri? Come ti adatti ai cambi di tempo casuali? Come gestisci l'improvvisazione in tempo reale?
È quello che i grandi musicisti anglosassoni chiamano interplay, quello lo impari solo suonando con gli altri (possibilmente più bravi di te, non c'è niente di meglio per migliorarsi) e non con le backing tracks.
Rispondi
di E! [user #6395]
commento del 18/03/2023 ore 23:51:32
Totalmente d'accordo.
Rispondi
di Mm utente non più registrato
commento del 19/03/2023 ore 07:36:36
Sacrosanto,se suoni con gente più brava di te impari talmente tante cose che rischi di diventare pure bravo..
Rispondi
di pelgas [user #50313]
commento del 19/03/2023 ore 08:33:32
Per diventare musicista occorrono due cose:
1 iniziare a suonare con altri sin da giovanissimo
2 suonare poco ma senza errori
Tutto il resto è noia
Rispondi
di geoffmostoes [user #35723]
commento del 18/03/2023 ore 18:47:29
Fabio sono d'accordo con quello che dici nell'articolo

penso che una dimensione sia congeniale all'altra: preparare a casa i suoni, l'ossatura principale dei pezzi da provare e i passaggi più elaborati come i solo per non annoiare i compari in sala con prove continue dei volumi dei pedali o a "cercare" note o accordi

Poi in sala insieme si lavora sul sound, sugli arrangiamenti e sulle dinamiche, sugli intro o sulle chiusure (ed a volte capisci che come hai preparato la pedaliera non è funzionale...) ed è entusiasmante vedere un pezzo che prende forma

dal vivo succede la magia: una serata diversa dall'altra , l'adrenalina dei componenti della band che si somma, l'intrattenere e lo scambio con chi c'è ad ascoltarti dove capisci anche cosa funziona del repertorio e cosa non, l'andamento della scaletta da sistemare o meno....

Una figata insomma

provo a capire chi non è interessato a suonare in una band o dal vivo e sta bene così ad improvvisare sulle basi in camera ma si perde una bella fetta di felicità che per me è il fare musica con gli altri
Rispondi
di Mm utente non più registrato
commento del 18/03/2023 ore 19:56:5
Concordo,per qualche anno sono stato senza band,ero felice,ma quando mi sono ritrovato a suonare parecchio fuori la mia vita e cambiata,pur suonando cover commerciali e proprio il contatto con la gente e il vivere il live che e stupendo,non sarei in grado di farne più a meno,succederà un giorno di smettere,spero solo che sia fra tanti tanti anni.ci sono gli scontri coi colleghi,i momenti difficili,a volte diventa massacrante stare in piedi tante ore,ma la soddisfazione di quelle due ore ripaga tutto lo sforzo,poi che sia facile no,ma cosa e facile alla fine nella vita?
Rispondi
di pelgas [user #50313]
commento del 18/03/2023 ore 22:40:17
Nella vita tutto ciò che è facile e divertente è una fregatura. Io ho preso legnate su legnate senza nessuna colpa.
Qualcuno al posto mio avrebbe gettato la spugna.
Rispondi
di pelgas [user #50313]
commento del 18/03/2023 ore 22:34:52
Suonare a casa, o in cameretta o in studio, è come farsi una sega da soli. Ne più né meno. Suonare in saletta o comunque in gruppo è esattamente come sposarsi, e più dura e più è un matrimonio riuscito. Suonare infine dal vivo è come fare figli, l'impegno sublimato in amore. Quando poi duecento persone ti applaudono l'adrenalina si taglia con un coltello.
Rispondi
di BBSlow [user #41324]
commento del 20/03/2023 ore 09:52:02
La musica, come ogni espressione artistica, è comunicazione, quindi è per sua stessa natura destinata alla condivisione; e questo vale senz'altro per il risultato, ma può benissimo applicarsi anche al momento creativo (in questo, la musica è una piacevole eccezione: salvo casi particolari, le altre arti sono espressione individuale).
A me suonare "in cameretta" piace. Vado a cazzeggio, e scopro, provo cose che nel repertorio della band non ho occasione di esplorare. Se poi, per qualche motivo, voglio registrare un pezzo, allora esce fuori non solo la gratificazione di fare tutto da sé (a parte la batteria, suono da solo tutte le altre tracce. Indegnamente, magari, ma è una bella sfida, e aiuta a capire meglio come un pezzo è strutturato, le armonie, le frequenze, etc etc), ma anche l'opportunità di far uscire il pezzo esattamente come lo vuoi tu, cosa che in una band non è possibile (a meno che uno non sia il leader riconosciuto e assoluto, e gli altri esecutori fedeli).
D'altra parte, suonare con la band è -secondo me- il senso stesso del "fare musica", e tanto più questo si percepisce nei live (il lavoro di registrazione in studio è un'altra cosa). Io suono in una band di dilettanti (per fortuna campiamo di altro...), abbiamo quasi tutti una certa età, un lavoro e famiglie esigenti; anche se non ci ammazziamo per trovare serate, alla fine le nostre 10/15 uscite all'anno le facciamo. Ecco, in quelle occasioni io sento proprio che tutto ha un senso, che fare musica "insieme", band e spettatori, è davvero la cosa più bella e appagante del mondo (almeno, tra quelle che si fanno in più di tre persone). Quindi si, bella la cameretta, utile e perfino gratificante, ma, anche a costo di andare per strada e suonare all'angolo della metro, senza le esibizioni dal vivo (e meglio se con la band) la musica è devitalizzata.
Rispondi
di kross [user #16328]
commento del 20/03/2023 ore 11:15:54
Ho 40 anni e la fortuna e il privilegio di averne trascorsi più di 20 su palchi di -quasi- ogni tipo.
Ho vissuto il bello e il brutto del live, le serate stupende come quelle deprimenti, il pubblico che ti gasa come quello che ti annichilisce, le belle organizzazioni in grandi eventi e le infinite rotture con i gestori di locali poco "virtuosi". Le dinamiche di band, le incisioni in studio, le sale prova, le serate a caccia di date.
Oggi, anche a seguito della problematica fisica che ho dovuto affrontare, ho deciso di chiudermi in cameretta, concentrarmi esclusivamente sullo studio e grazie ad un maestro d'eccellenza, lavorare in maniera meticolosa e disciplinata sulla mia tecnica. Andando a far emergere tutte le zone d'ombra che avevo e che non tollero più e mirando a portare il mio livello tecnico dove non sono ancora riuscito.
Questo processo mi sta rendendo molto felice e mi sta mettendo alla dura prova con sfide impegnative ogni giorno ..ed è entusiasmante al punto da non farmi mancare per nulla il mondo live. Al quale tornerò sicuramente, ma non prima di essere riuscito a diventare quel tip di chitarrista che voglio essere.
Tutto ciò richiede tempo, tanto tempo e disciplina quotidiana e per raggiungere obiettivi importanti ho dovuto fare focus su un solo aspetto della musica suonata che, per me, per ora è questo e lo sarà sicuramente per i prossimi anni.
Sarà ancora ancora più bello al momento giusto tornare su un palco.
Rispondi
di pelgas [user #50313]
commento del 21/03/2023 ore 05:02:10
Suonare in giro ne vedo tantissime di band (parlo della mia zona, fra Roma sud e provincia nord di Latina), è una zona molto attiva, non c'è sera (o anche pomeriggio) che in un raggio di 25km non ci sia un live degno di nota.
Detto ciò, chi suona dal vivo qui? A parte gli stranieri e a parte le band "famose" e a parte i gruppi che vengono con i furgoncini dal nord, le band locali hanno le età più disparate! Tolto il jazz che ha un'età media almeno da 45 anni in su, e anche a parte il liscio o similare, che pure girano, tutto il resto, dal punk al rap suonato, trovi dai ventenni ai sessantenni tranquillamente! In zona soprattutto i ragazzini, band punk, metal, o post-punk attirano (e non scherzo) orde di adolescenti che pogano e ballano ogni venerdì/sabato sera qui è pieno. Forse è la zona "buona" ma qui la musica live è una realtà amata da ragazzini e ragazzine!! Non per caso qui sono "nati" i Maneskin (soprattutto il batterista)
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di Francescod [user #48583]
commento del 21/03/2023 ore 07:45:33
Musicalmente è come se abbia vissuto due vite enormemente diverse. Ci sono stati anni e anni in cui ho goduto come un pazzo ad avere tante band (ma ne ho avute davvero tantissime e per un lunghissimo arco di tempo), provare in saletta e godere della compagnia e del piacere impareggiabile di suonare in sala prove. Per non parlare della voglia di palco che avevo. Tutt'oggi penso che non ci sia modo migliore di passare il sabato sera di suonare dal vivo.
Da quando non suono più live, il sabato sera non è più la stessa cosa e l'appuntamento settimanale in sala mi manca tanto.
Ma ho fatto scelte lavorative molto impegnative, opposte alla musica, che mi hanno dato quel lavoro che avevo sempre desiderato avere e un ritorno economico notevole (a cui non avevo pensato, ma che ovviamente non disdegno, anzi). Risultato? Avere band e fare prove per me è diventato insostenibile da alcuni anni e ho mollato per non rovinarmi la vita nel tentativo di conciliare l'impossibile.
Ergo, man mano ho iniziato a costruirmi uno studio in casa. Ho tante testate valvolari che da giovanissimo sognavo di avere sfogliando le riviste, ho un attenuatore di alto livello, continuo a comprare e provare pedali e sono quello che altri definirebbero un collezionista di chitarre (io in realtà non so considerarmi tale, perché le suono tutte, non prendono la polvere e non stanno chiuse in una teca, e se qualcuna casca e si ammacca vuol dire che sta vivendo). Ne ho decine, ormai tutte di alta fascia e insomma cerco di fare virtù di quello che la vita mi consente oggi.
Ogni settimana cerco di imparare qualcosa di nuovo, mi piace studiare (dopo anni in cui ero rimasto asino perché odiavo studiare la teoria e credevo fosse inutile, roba per pignoli precisini), e mi piace farlo per conto mio. È bellissimo! Sto dando finalmente un senso alla tastiera della chitarra.
Che succederà in futuro? Tornerò a suonare dal vivo o in sala? Non ne ho idea. L'estate suono sempre con una band, in una sala. È molto poco, lo so. Magari quest'anno ci scappa l'esibizione live, chissà. Ma sento di aver dato.
Dentro di me sono sempre lo stesso, musicalmente parlando, di quando avevo sedici anni. Non so se rimpiangere qualcosa (oddio, chi non rimpiange l'energia di quando si era giovanissimi?), non so se cambiare qualcosa. Credo che vorrò imparare a registrarmi, finora non ho mai avuto un vero pc, una scheda audio e casse monitor! Di sicuro, nella vita si fanno delle scelte e la cosa migliore è cercare di trarre il meglio da ogni situazione.
Il vero traguardo per me è già stato raggiunto e rinnovarlo è un lusso che mi godo: passare dall'ascolto passivo della musica (cosa che comunque adoro) alla sua riproduzione su uno strumento. Questo per me è il vero traguardo, che lo si faccia su un palco, in uno stanzino, per strada, sul divano.
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di claude77 [user #35724]
commento del 21/03/2023 ore 09:00:01
Bel contributo. Totalmente in accordo con quello che scrivi. La musica, come la vita, è un percorso a volte si fa in compagnia altre volte da solo quello che conta è camminare!
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di magheggio [user #10968]
commento del 22/03/2023 ore 16:37:57
Ad avercela una Band...
Alla mia età 48 anni suonati un po' di tempo lo avrei pure... ma c'è chi ha famiglia ed ha smesso da tempo (il 95% dei centinaia che conoscevo), c'è chi lo fa per mestiere e qualunque cosa faccia deve monetizzare quasi istantaneamente... mi è capitato di entrare in una band (quando ero fuori casa per lavoro) che avevano intenzione di fare un tour in Scandinavia di almeno un mese... "io ho moglie, mi lascia se per un mese o più mi do alla macchia invece di tornare da lei!"
E poi nella mia zona è tutto morto. Non li trovo 4 o 5 svitati che si vogliono divertire con idee originali e proprie... che sarebbe il mio progetto.
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di pelgas [user #50313]
commento del 22/03/2023 ore 20:46:21
Vai sui facebook della tua zona, scrivi e vedrai che qualcosa esce
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di pelgas [user #50313]
commento del 22/03/2023 ore 20:43:37
Io non ho una lira, vivo senza genitori dalle superiori, sono mezzo separato da una stronza che probabilmente ha collezionato centomila euro di debiti sul groppone e che ricadranno sul mio stipendio, vivo in affitto da 22 anni, ho due figli da mantenere, eppure ho più di cinquemila euro di strumentazione, dopo 11/12 ore di lavoro vado in sala prove e chiaramente gli amici vedendomi allucinato pensano che mi drogo. Ma è solo stanchezza. La musica è ancora Vita per me
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di valerio66 [user #45650]
commento del 24/03/2023 ore 13:13:16
grande!!!! tieni duro e in bocca al lupo!
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di Stefanigno [user #59743]
commento del 27/09/2023 ore 17:35:10
Sempre, sempre e comunque!
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di pelgas [user #50313]
commento del 27/09/2023 ore 17:40:40
🥲
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di valerio66 [user #45650]
commento del 24/03/2023 ore 13:20:13
A casa uso la daw per mettere giu idee e arrangiare i brani, che poi propongo alla band, ho 56 anni e mi diverto molto a suonare con la mia band a cui ho dedicato tempo ed energie dal 2015 (con 13 cambi di formazione ovviamente), credo andro avanti ancora per 2/3 anni a fare concerti e quando smettero cercherò di migliorare la mia conoscenza dello studio casalingo per arrivare a produrre dischi a casa, è sempre una grande emozione trovarsi in sala, veder nascere le proprie canzoni e presentarle dal vivo. Con mia moglie ne abbiamo passate di ogni e ognuno ha il suo spazio, l 'intesa è buona da 23 anni, non abbiamo figli e ognuno ha i suoi spazi. Ogni giorno sono grato per quel che son riuscito ad ottenere che non è poco. La voglia di scrivere canzoni non manca ma non è l'unica cosa che faccio, senz'altro è molto gratificante. La motivazione è il motore, se hai qualcosa da dire lo dici, se suoni tanto per sentire qualcosa che esce dagli speaker mi sa che è meglio giocare a tennis, il rumore della pallina contro le corde della racchetta è molto piacevole! Valo
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di skitzato [user #57192]
commento del 26/03/2023 ore 18:16:4
Ciao a tutti, forse lo avevo gia' scritto ma mi tocca ripetermi. Da due anni circa sono in pensione e, per questo motivo, ho iniziato a frequentare regolarmente una scuola di chitarra, quindi, paragonato alla maggior parte di voi, sono un pivello, musicalmente parlando. Tanti di voi, hanno una band, una sala prove e magari fanno concerti live, magari tre volte a settimana, e francamente un po' di invidia ce l'ho, anche se non l'ho mai fatto per evidenti ragioni. La mia preoccupazione non è la sala prove e/o la cameretta, ma avendo una certa eta', la mia preoccupazione principale quella di saper suonare, e magari, quando ne saro' sufficientemente capace, penserò' ad una band e a tutto il resto, ma devo correre....presto che è tardi ;)
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di Tonyjoe81 [user #62093]
commento del 11/04/2023 ore 10:44:00
Lavoro con orari imprevedibili, famiglia, impegni di ogni genere e inprevisti... Sorry ma la "cameretta" è il mio studio, la mia band ed i miei live. Anche da soli, meglio suonare e dare sfogo alla propria passione, che abbandonare tutto.
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