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Le super band sono il Fanta calcio del rock'n'roll: soddisfano la fantasia di vedere e ascoltare in azione, super eroi musicali riuniti in ensemble da sogno. Ma l'euforia per questi progetti, quasi sempre musicalmente eccitanti, si accompagna alla sconsolata consapevolezza della loro natura effimera; difficilmente dureranno più del soffio di un disco, di un tour, richiamati al dovere dai loro progetti e band principali. |
Così pensavamo anche degli , super band costruita attorno alla batteria di Virgil Donati, con Marco Sfogli alla chitarra, Alex Argento alle tastiere e Andrea Casali al basso e voce. Il loro album di debutto (2017) era stato uno dei lavori Progressive Metal più freschi, eleganti e potenti ascoltati negli ultimi anni. Un progetto pensato e suonato benissimo, breve ma bellissimo.
E invece no: rieccoli! Gli Icefish annunciano un imminente tour europeo, assieme a una speciale opportunità riservata ai loro fan.
Ne parliamo con Marco Sfogli.
Ciao Marco, con gli Icefish questo tour è la prima attività ufficiale da cinque anni...
Esatto, il discorso Icefish è stato messo in stand by nel 2018. Dopo l'uscita del nostro primo disco e il conseguente tour promozionale, avevamo terminato le attività pianificate. Così, in maniera molto naturale e conclusa quella prima fase di vita del progetto, eravamo tornati alle nostre principali attività che, nel mio caso, erano soprattutto l'attività con la PFM. Tutti, comunque, eravamo motivati nell'idea di dare continuità al progetto Icefish, al quale si prevedeva di tornare ad affacciarsi a breve....
E invece?
Invece, come sappiamo, la pandemia ha bloccato tutto; oggi è come se ripartissimo da dove ci eravamo fermati...
L'idea è pensare unicamente ai concerti o c'è anche la volontà di ragionare su nuovo materiale?
Ovviamente! All'idea del tour tour si accompagna la volontà di scrivere nuovo materiale che - non appena ci saranno le idee giuste e il tempo necessario per lavorarci - sarebbe bello tradurre in un disco nuovo.
Chi ti ha visto nel tour degli Icefish nel 2018 si ricorderà di chitarre diverse...
Sì, è vero. Quando ho concluso il tour nel 2018, tutto quello che avevo in mano a livello di chitarre era Ibanez. Mentre oggi ci saranno le Jackson...
Niente di meno elegante di fare paragoni con le ex...però, che differenze avverti nel riprendere lo stesso repertorio con strumenti diversi?
Devo dire la verità: mi sto trovando molto bene.
Con Jackson sto utilizzando una chitarra a scala lunga, quindi uno strumento con dimensioni leggermente più importanti, una tastiera più larga, una distanza tra i tasti maggiore. Onestamente, ne giova l'intonazione!
Anche perchè vi spingete parecchio in basso con l'accordatura...
Esatto, suoniamo con gli strumenti accordati un tono sotto. E io, con la sette corde, tengo anche il B basso, droppato a A. Una scelta che su uno strumento con scala da 25.5 - ovviamente - per quanto tu possa utilizzare delle corde spesse, rende l'intonazione sulla corda più bassa, sempre approssimativa. Mentre con questa Jackson è una spada violenta!
Un piccolo sacrificio, ampiamente ripagato...
Esatto: un po' di difficoltà in più dal punto di vista dell'articolazione - perchè come detto lo strumento è un po' più grosso - ma maggiore consistenza per quanto riguarda intonazione.
Esattamente questa che modello è?
Si tratta di una Pro Series Dinky Modern Ash FR7. La mia Matrix...
...Matrix?
Sì, guardala: ha gli stessi colori! (ristate! NDR)
In occasione del tour, so che avete ritagliato uno spazio speciale per incontrare i fans...
Esatto: abbiamo pensato che sarebbe stato divertente - ma anche stimolante - offrire ai nostri fan la possibilità di incontrarci e conoscerci nell'habitat naturale della sala prove, tutti al completo: io, Alex Argento alle tastiere, Andrea Casali al basso e voce, Virgil Donati alla batteria. Così, il giorno 8 al Charleston di Roma abbiamo organizzato una prova aperta.
Per chi volesse prenotarsi alla sessione di prova degli Icefish, questo è il a cui iscriversi, trovando tutte le informazioni su costi e disponibilità. I posti sono limitati.
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