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Gibson LPJ Billie Joe: a volte ritornano
Gibson LPJ Billie Joe: a volte ritornano
di [user #116] - pubblicato il

La Les Paul Junior con P90 dei Green Day è di nuovo in catalogo, con nuove finiture ed elettronica con cancellazione del rumore.
Il frontman dei Green Day è tra gli artisti Gibson più prolifici. Nella sua rastrelliera spiccano strumenti di ogni marchio ed è indimenticata la Fernandes Strat-style che ha accompagnato il boom della band con DOOKIE ormai tre decadi fa, ma Billie Joe Armstrong non ha mai tenuto segreta la sua passione per il marchio statunitense, imbracciando spesso acustiche di casa e legando la sua immagine alla Les Paul Junior.
L’essenzialità della piccola flat-top elettrica sembra immergersi alla perfezione nel sound granitico dei Green Day, e Gibson ha più volte ricambiato la preferenza dedicando all’artista numerosi modelli signature.
Le LPJ sono comparse nel tempo in diverse vesti, per ogni fascia di prezzo. L’ultima a marchio Gibson, con pickup humbucker e battipenna squadrato di grosse dimensioni, arrivava nel 2018, poco prima del cambio di rotta condotto dal nuovo CEO JC Curleigh.
Nel 2021 è stato il turno di Epiphone con due modelli basati su pickup P90: uno più impegnativo con manico incollato e custodia rigida inclusa, uno rivolto agli esordienti, con manico avvitato e disponibile anche come Player Pack comprensivo di amplificatore e accessori.

L’attenzione torna ora sulle fasce alte riprendendo la Junior nella sua veste forse più iconica.
Semplice, senza sellette regolabili e con un solo pickup, la LPJ non riserva alcun orpello quanto a binding né intarsi elaborati. L’unico vezzo estetico è l’opzione di una finitura argentata per fornire un look più moderno a uno strumento fortemente legato alla tradizione più spartana di casa Gibson.

Gibson LPJ Billie Joe: a volte ritornano

Più che classica è anche la configurazione dei legni. Il body in mogano rifinito alla nitrocellulosa è disponibile nelle finiture Vintage Ebony Gloss o Silver Mist, e in mogano è anche il manico incollato. È del tutto originale invece il profilo di quest’ultimo, uno Slim Taper personalizzato su specifiche dell’artista e completato da 22 fret di tipo medium jumbo posati su una tastiera in palissandro.
In cima, un capotasto GraphTech assicura la stabilità d’accordatura e un set di meccaniche Vintage Deluxe conferisce un look piacevolmente datato.

Gibson LPJ Billie Joe: a volte ritornano

Sul top, accanto al sinuoso battipenna - nero per la versione argento e tartarugato per la nera - siede un solo pickup P90 DC di tipo dogear accanto al ponte in pezzo unico stile wrap around, senza sellette regolabili.
Il trasduttore nasce su una versione modificata del Sidewinder a doppia bobina sviluppato da Seth Lover nel 1958, allo scopo di conservare il timbro tipico del P90 senza il rumore tipico della bobina singola. Il caratteristico ringhio e la fascia media comunque evidente del P90 promettono un suono reattivo, dolce sui puliti ma ben propenso a spingersi in distorsione quando serve.

Gibson LPJ Billie Joe: a volte ritornano

La signature è frutto diretto della collaborazione tra Gibson e Billie Joe Armstrong, che ha voluto progettare uno strumento capace di sintetizzare il suo stile e i suoi gusti, senza necessariamente voler essere la replica di un pezzo già esistente nella sua collezione. Lo fa con discrezione, nascondendo la firma solo sulla cover del truss-rod, salvo poi sbizzarrisi con gli accessori: la chitarra viene accompagnata da una vistosa custodia rigida rosa rivestita di peluche leopardato, in pieno stile Green Day.

Sul sito Gibson, è possibile vedere la Les Paul Junior di Billie Joe Armstrong a questo link, con scheda tecnica completa e altre foto ravvicinate.
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Link utili
La signature del 2018
Le Epiphone del 2021
La Les Paul Junior di Billie Joe Armstrong sul sito Gibson
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di Skywalker8 [user #40706]
commento del 27/03/2023 ore 17:03:39
Ponte senza sellette regolabili.
Tasti con estremità non arrotondate
Tastiera con bordo non smussato
Verniciatura coprente per mascherare la scelta dei legni per il body, verosimilmente in 3-4 pezzi.
Una ottima chitarra...per 200 dollari.
A 300 è già "vabbè, vale il pickup e il condensatore Orange Drop"
A 400 si può quasi dire "vabbè ma è verniciata alla nitro".
Per 500 dollari solo un/a fan dei Green Day la troverebbe sensata facendosi intortare dalla custodia rigida inclusa.
A 2200 dollari è follia totale.

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di TB [user #1658]
commento del 27/03/2023 ore 17:48:5
Costa il 30% in più della versione standard. Il che, trattandosi di una signature con estetica ed elettronica particolari, ci sta, commercialmente parlando.
E poi, ehi, non mi dire che non muori dalla voglia di avere un protector case rosa confetto con l'interno leopardato, dai! ;-)
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