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Isle Of Tone Luxe 66: il germanio NOS che vorrai lasciare sempre acceso
Isle Of Tone Luxe 66: il germanio NOS che vorrai lasciare sempre acceso
di [user #17844] - pubblicato il

Componenti NOS rari, costruzione identica a come avrebbero fatto negli anni ’60 e un suono da paura. Il Luxe 66 è probabilmente il pedale più ricercato mai comparso in un video su Accordo.
Ci si chiede spesso cosa rende un pedale “boutique”. A volte si tratta di puro marketing, ma dietro un prodotto di fascia alta ci può essere lo studio di tecnologie avanzate, una ricerca del suono particolare o, come nel caso di Isle Of Tone, una cura impressionante capace di proiettare il musicista dritto negli anni ’60 delle valvole tirate a cannone, del point-to-point e del germanio.

Isle Of Tone Luxe 66: il germanio NOS che vorrai lasciare sempre acceso

Isle Of Tone è un laboratorio austriaco specializzato nella costruzione di effetti a pedale di stampo vintage. A differenziarli dall’agguerrita concorrenza non è solo un suono di qualità, ma una ricerca dello storicamente corretto a dir poco spasmodica. Pedali come il Luxe 66, protagonista di questo articolo, sono un viaggio nel passato fatto di componenti NOS selezionati, costruzione manuale, manopole artigianali e chassis custom. Nel caso del fuzz in prova, un rivestimento in tolex, il LED stile jewel e la placca in metallo sul davanti ricalcano i canoni estetici di un vecchio amplificatore Fender, con tanto di segni d’usura.

Isle Of Tone Luxe 66: il germanio NOS che vorrai lasciare sempre acceso

Tutto sposa una produzione interamente artigianale, con pedali fatti uno per uno, numerati e firmati da Joe e Steve di Isle Of Tone. Nel nostro, compare la dedica al 30esimo anniversario di SHG Music Show, occasione in cui i ragazzi hanno deciso di farcene dono.



Dentro la scatola
L’esperienza del Luxe 66 va oltre il semplice distorsore. Ci si confronta con un prodotto filologicamente corretto, nato oggi esattamente come avrebbe potuto negli anni ’60, un pezzo da collezione al cui interno ci sono componenti scelti come resistenze a impasto di carbone e transistor NOS al germanio. Qui si tratta di Telefunken TFK OC degli anni ’50 e Newmarket NKT12, abbinati a orecchio secondo la loro resa musicale. Niente PCB dentro la grossa scatola nera e rugosa, ma componenti saldati alla vecchia maniera con connessioni point-to-point e cavetti rigidi, disposti bene in ordine per diventare anche un piacere per gli occhi, grazie alla base in plastica trasparente che permette di sbirciare all’interno.

Isle Of Tone Luxe 66: il germanio NOS che vorrai lasciare sempre acceso

Cosa lo rende unico
Prima di etichettarlo come uno sfizio per collezionisti, bisogna ascoltare e sentire sotto le dita il Luxe 66, perché è davvero un fuzz come difficilmente si vedono in giro.
Per natura, il circuito è paragonabile a quello di un boost dal grande guadagno in volume, non estremo quanto a distorsione. In effetti, i costruttori ne parlano più come un fuzz/overdrive e, se si cerca di pareggiare il volume del pedale con quello dell’amplificatore in bypass, il risultato è quello di un crunch neanche troppo aggressivo.
Ma basta porlo a monte di un amplificatore spinto appena oltre la soglia di breakup per sprigionare un fuzz ricco, rombante ed estremamente reattivo al tocco.
Ciò che impressiona è, per l’appunto, l’eccezionale risposta dinamica. Basta plettrare più piano, con le dita, o tirare un po’ giù il volume della chitarra per riscoprire un suono perfettamente pulito. Solo reso più vivido da una gamma acuta brillante e maggiore presenza sonora in generale.

I controlli
Sulle prime, i tre potenziometri possono disorientare chi è abituato alla classica configurazione di volume, tono e gain.
Sul Luxe 66, Volume gestisce l’output generale e Clarity lavora sull’amplificazione dei transistor. Insieme, interagiscono scolpendo il modo in cui il suono distorce, il punto in cui si increspa e come risponde sotto le dita, comportandosi in una maniera paragonabile ai controlli di volume per pre e finale in un amplificatore valvolare vecchio stampo.
Fuzz sembra invece tornare utile per tenere a bada le armoniche più acute che emergono man mano che la distorsione si fa sostanziosa. Per certi versi lo si può paragonare a un controllo di tono, ma la sua escursione non è estrema e le sfumature diventano ottimali per bilanciare il timbro della chitarra che vi si collega oppure per muoversi tra saturazioni taglienti tipiche delle ritmiche retrò o leggermente gommose per toni più “intubati” nel solismo.

Isle Of Tone Luxe 66: il germanio NOS che vorrai lasciare sempre acceso

Always-on
Strano a dirsi per un effetto così graffiante, il Luxe 66 si rivela un pedale perfetto da lasciare sempre acceso in pedaliera.
Difficilmente troverà posto nelle pedalboard di un chitarrista d’impianto moderno, patito dei suoni complessi, cesellati nella somma di più effetti e fan del “tip-tap” tra le scatolette colorate ai suoi piedi. Non è quel genere di effetto, non c’è nemmeno la presa per l’alimentazione e si preferisce la cara vecchia batteria da 9 volt.
Sarà invece il compagno ideale di insegue il puro godimento, ama suonare con la chitarra dritta in un buon amplificatore, adora il blues e il rock - in particolare quello d’annata, psichedelico ma anche le derive indie e alternative più “fracassone” - e vuole massimizzare l’interazione tra le dita e il proprio strumento.
Perché, sul serio, il modo in cui il Luxe 66 risponde al suonato è qualcosa che va toccato con mano per crederci.

Dove trovarlo
I pedali Isle Of Tone, per la loro natura esclusiva, non sono facili da trovare in giro. Però il prossimo 14 maggio i chitarristi italiani avranno l’opportunità di incontrare i costruttori austriaci di persona e conoscere le loro creazioni.
Accadrà all’evento di vintage, rarità e collezionismo Vintage Vault, iniziativa dell’associazione culturale senza fini di lucro Accordiamoci, promossa da Accordo e in programma per il 14 maggio 2023 presso Fondazione Stelline a Milano.
effetti singoli per chitarra isle of tone luxe 66
Link utili
SHG Music Show
Vintage Vault
I pedali Isle Of Tone
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di BizBaz [user #48536]
commento del 30/03/2023 ore 16:19:20
Carino. Ce la si fa con un solo rene oppure serve anche quell'altro, il fegato e un polmone?
Rispondi
di Pietro Paolo Falco [user #17844]
commento del 30/03/2023 ore 16:22:24
Diciamo che un po' di frattaglie bisogna metterle in conto, ma con due note sotto le dita ci si innamora, impressionante!
Rispondi
di Ernestor [user #46937]
commento del 30/03/2023 ore 16:51:17
Di solito sono abbastanza immune ai richiami di questo tipo, ma nonostante la compressione di youtube si sente al volo che quest’accrocco ha la dinamica delle cose che suonano come piace a me. Aimè temo che potrò guardarlo solo da lontano🥲.
Rispondi
di Sykk [user #21196]
commento del 30/03/2023 ore 17:02:28
bellissima la costruzione interna, nei miei pedali povery, almeno quella potrei scopiazzarla.
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di Mm utente non più registrato
commento del 30/03/2023 ore 20:15:07
Adoro i chitarristi.....tre pot,due elettrolici un po' di filo telato e via verso cifre da capogiro.....
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di vicky utente non più registrato
commento del 30/03/2023 ore 21:41:20
da qualche parte ho un po' di OC71 e AC12X originali degli anni che furono , quasi quasi.....

p.s. se andate ai mercatini dell'usato e vi portate a casa le fonovaligie Lesa, Siemens, Geloso, Philips degli anni che furono, non quelle a valvole ma quelle successive a transistor, ci trovate dentro tanti bei transistor al germanio che vi aspettano..... Rischiate anche di portarle a casa con 10 neuri....
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di Mm utente non più registrato
commento del 30/03/2023 ore 22:31:49
Infatti,solo che se spendiamo 200 euro per un overdrive in smd va da sé che un elettrolitico ognuna resistenza a impasto le usiamo per pedali da 600 euro cablati a mano......chitarristi...che fessacchiotti(me compreso)
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di vicky utente non più registrato
commento del 30/03/2023 ore 22:41:14
Io penso che finché c'è chi compra, fanno bene.
Quello che mi lascia sempre perplesso nel replicare queste perle anni 70 e' il replicare anche gli errori. Le resistenze a impasto al 10% di tolleranza sono inguardabili. Non c'è niente di peggio per generare fruscio e rumore di fondo. E' come suonare con l'acqua della doccia aperta di sittofondo. Soprattutto su un circuito con guadagni elevati come questi
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di vicky utente non più registrato
commento del 30/03/2023 ore 22:43:13
Sia chiaro, imho, il pedale è costruito BENE. Impeccabile. Certamente già una costruzione del genere ha un costo di manodopera elevato.
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di Mm utente non più registrato
commento del 30/03/2023 ore 23:47:06
Certo,ma un ingegnierizzazione pari a zero...dai su,sono circuiti i che si facevano al primo anno di istituto tecnico sulle bread board....
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di ADayDrive [user #12502]
commento del 31/03/2023 ore 14:29:52
Oltretutto c'è il falso mito che il point-to-point suoni sempre bene mentre lo stampato è il male. Ed in giro si vedono pedali boutique con dentro 7 componenti ed un metro di cavi...
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di Mm utente non più registrato
commento del 31/03/2023 ore 14:48:53
L ultima fase poi,componentisrica militare....certo,come no.
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di ADayDrive [user #12502]
commento del 01/04/2023 ore 15:03:31
I famosi transistor military grade della guerra di Korea. Si vocifera che se li colleghi in configurazione push-pull parte in automatico la cavalcata delle Valchirie e poi giù di napalm.
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di Mm utente non più registrato
commento del 01/04/2023 ore 15:11:28
E che se metti la sesta e la terza di mezzo tono sotto la.accordo diventa minore,solo però con i cavi telati e i condensatori al tantalio
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di ADayDrive [user #12502]
commento del 01/04/2023 ore 16:40:53
Ah, ecco perché sono capace di suonare solo accordi maggiori, mi manca il tantalio. Grazie della dritta.
E comunque, da qualche parte su YT, ho visto un video dove uno provava due condensatori tropical fish vintage su una Les Paul, ed in effetti il suono era più scuretto rispetto a quelli originali di pari capacità. Poi li ha misurati col capacimetro, e la capacità era il 20% più grande del valore presunto. Abracadabra...
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di vicky utente non più registrato
commento del 01/04/2023 ore 16:52:31
Esattamente
Rispondi
di Mm utente non più registrato
commento del 02/04/2023 ore 14:36:27
Capita spesso,pure i pot del volume da 500k,che poi misuri e fanno 425....fantascienza?no,si chiama filtro RC...una roba da prima superiore....
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di Pucci utente non più registrato
commento del 30/03/2023 ore 23:15:02
Pietro Paolo, intanto, grazie per l'articolo, ben strutturato e dettagliato. Devo ammettere almeno per me, che solo a guardarlo fa innamorare. la costruzione interna e' impeccabile, e anche qui guadagna punti, e poi arriva il suono, e inizi a grattarti perche' la scimmia ti sta salendo fin sulla spalla, e sai che non ti abbandonera' fin che non lo avrai tra le mani, ( Sogno) ma a questo punto, mi torna in mente una canzone di Vasco in cui dice; ( mi viene il vomito ) proprio perche' devo spiegare alla scimma che non lo avro' mai ;-) Saluti.
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di Mawo [user #4839]
commento del 31/03/2023 ore 04:57:53
Suono pauroso ma tutta la storiella dei componenti NOS, cablature a mano, tolex con i segni di usura( e qui siamo alla follia) ha stancato.
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di meloins [user #52461]
commento del 31/03/2023 ore 08:56:15
Davvero molto bello ma parliamo di un pedale da cifre a tre zeri. Siamo alla follia.
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di Mm utente non più registrato
commento del 31/03/2023 ore 11:00:54
Questi costruttori boutique molto probabilmente non potrebbero lavorare neanche come riparatori di lavatrici,poi esistono i chitarristi che danno da mangiare a fantomatici guru che si definiscono ingegnieri....ripeto,tre pot due elettrolitici e qualche resistenza....ah già,la pila da 9 volt,perché progettare un alimentazione e gia un pelo più complicato...
Ora aspetto il fenomeno di turno che mi spieghi come un azienda abbia una serie di costi da mettere in conto,certo,ma non con un profitto del 1500 %
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di meloins [user #52461]
commento del 31/03/2023 ore 11:05:08
Avessi le capacità ci proverei anche io.
Rispondi
di Mm utente non più registrato
commento del 31/03/2023 ore 11:21:33
Parlo per e del mestiere,io per esempio non so fare una fattura al PC,questo non significa giustificare un servizio a 20 volte il suo prezzo,considerando che di un fuzz ne possiamo fare tranquillamente a meno
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di RedRaven [user #20706]
commento del 31/03/2023 ore 12:20:56
Suoni molto belli. Il carattere di fuzz che si pulisce completamente con il volume della chitarra, e molto dinamico sulla pennata, anche a questi livelli c'è nel Fuzz Face, specie in quello (al silicio) Hendrix Signature (quello azzurro). Molto più che in quello al Germanio tra l'altro. costa una frazione ed è un pedale fantastico.
Se cercate questo comportamento, provatelo. la versione mini ha la possibilità di regolare internanente il bias, ampliando le possibilità.
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di Lespo [user #18097]
commento del 01/04/2023 ore 17:35:55
Stiamo parlando di un pedale da 1500 euro?!?!?!
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di ADayDrive [user #12502]
commento del 02/04/2023 ore 12:22:21
Si, e con due componenti attivi. A confronto una borsa Louis Vuitton è regalata.
Rispondi
di Mm utente non più registrato
commento del 02/04/2023 ore 14:34:34
La wanna marchi e il mago brasiliano della chitarra...
Rispondi
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