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Harley Benton si veste d’oro per i 25 anni
Harley Benton si veste d’oro per i 25 anni
di [user #116] - pubblicato il

I classici della chitarra e del basso elettrico ricevono manici trattati ad alte temperature, elettronica inedita e, per la prima volta, fret in acciaio inossidabile per celebrare il quarto di secolo in casa HB.
Nella mente dei musicisti moderni, rappresentano l’archetipo dello strumento accessibile con cui portarsi a casa un pezzo di legno bello da vedere, divertente da suonare, sborsando poco. Le chitarre Harley Benton compiono la bellezza di 25 anni e, nel tempo, hanno messo sempre più nel mirino le necessità e i gusti degli appassionati. Un’esperienza che ora si concentra in una serie speciale, celebrativa, radunata sotto la finitura appariscente di un dorato Firemist.

Harley Benton si veste d’oro per i 25 anni

Forti di una progettazione tedesca e rese più abbordabili da una costruzione orientale, le HB sono diventate una scelta privilegiata per gli esordienti e per chi è alla ricerca di strumenti dal rapporto qualità/prezzo vantaggioso con cui ampliare la propria collezione senza mettere a dura prova il portafogli. Ora il ventaglio già ampio dell’azienda si estende con caratteristiche costruttive degne di nota, senza pesare sulla cifra riportata dal cartellino.

Le chitarre e i bassi della gamma 25th Anniversary scelgono meccaniche autobloccanti, manici in acero canadese trattati ad alte temperature e, per la prima volta, fret in acciaio per un ciclo vitale virtualmente infinito. I modelli, tutti disponibili anche per mancini, si rifanno ai classici della liuteria elettrica, sono accompagnati da una custodia morbida e arrivano col badge commemorativo dell’anniversario.



Tutte di stampo essenzialmente moderno, le chitarre si dividono in modelli più tradizionali e altri smaccatamente aggressivi, come le due Fusion.
La Fusion III è la super-Strat del gruppo, con body in nato, 24 tasti su raggio da 12 pollici e profilo Modern C su cui svetta un capotasto in TUSQ nero. Il ponte Wilkinson 50IIK promette stabilità nell’accordatura e buona tenuta durante le escursioni decise, mentre i pickup Tesla in Alnico 5, con humbucker al ponte, garantiscono un timbro pieno, con un output consistente.



La Fusion T reinterpreta le linee della single-cut californiana più famosa di sempre con un profilo maggiormente rivolto al comfort e alla performance. Condivide gran parte della scheda tecnica offerta dalla Fusion III, ma si differenzia per i due pickup Tesla. Come per la III, i trasduttori vengono montati direttamente nel legno per massimizzare la trasmissione delle vibrazioni e il corpo delle note.



Più tradizionali sono i modelli come la ST, che preferisce l’intramontabile body in ontano con battipenna color crema a tre strati su cui siedono tre pickup Roswell. Non rinuncia comunque a un tocco di modernità scegliendo un mini-humbucker di tipo hotrail per la posizione ponte.
La tastiera in alloro conta qui 22 fret e il profilo del manico, come per tutti i modelli successivi, è a D.
Il ponte è un classico a due viti con sellette chiuse per un approccio più tradizionale, mentre la paletta in tinta col body sottolinea la volontà di creare un prodotto comunque distintivo.



Non può mancare la controparte a spalla singola della TE, anche lei con body in ontano e 22 fret su un manico dal profilo a D, 12 pollici di radius come per il resto del catalogo. I pickup Roswell qui sono due single coil nella classica configurazione Tele-style, con quello al ponte montato sulla piastra in metallo di un Wilkinson con tre sellette in ottone.



La SC ammicca alla controparte a cassa bombata. Spalla singola, top in acero e body in okume si abbinano qui a un paio di pickup Rowsell LAF, sempre in Alnico 5, con push pull sui due toni per lo split.



Completa la sfilata un altro classico vintage: la JA è l’unica del gruppo a contare 21 fret e, per lei, due single coil di grosse dimensioni sempre su progetto Roswell siedono su un battipenna tartarugato.



Non restano a guardare i bassisti, che nel JB ritrovano un evergreen delle quattro corde.
Il body in ontano trova avvitato un manico con tastiera in alloro, 20 fret su raggio da 12 pollici e profilo a D per un approccio familiare a tutti gli amanti del genere, completato da due single coil Roswell in Alnico 5.



L’Enhanced ha invece un approccio sensibilmente più moderno, con un manico a C tutto in acero e 22 fret posati su un raggio da 14 pollici. Per lui, un humbucker al manico e uno split-coil montato sul battipenna regalano una voce flessibile e corposa.



Le celebrazioni per il 25esimo anniversario di Harley Benton sono appena iniziate, e l’azienda racconta gli strumenti che vi prenderanno parte sulla pagina a questo link.
bassi elettrici chitarre elettriche harley benton
Link utili
Harley Benton 25th Anniversary
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di giambibolla [user #5757]
commento del 30/03/2023 ore 16:36:45
"You can't polish a turd"
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di MuddyWaters [user #47880]
commento del 30/03/2023 ore 20:00:11
L'hai detto.
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di coldshot [user #15902]
commento del 31/03/2023 ore 10:58:53
Io ho appena preso una harley benton sc-special tv yellow, b-stock da battaglia a 198 euro, la chitarra suona una meraviglia, l'action è perfetta, l'accordatura tiene sostanzialmente bene, devo ancora cambiare le corde, nessuna sbavatura costruttiva, i pick up da quando hanno iniziato ad usare i Roswell invece degli Wilkinson hanno migliorato e non poco, mi viene da pensare che uno parli male a prescindere della roba Harley Benton, forse sono stato fortunato.
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di ADayDrive [user #12502]
commento del 31/03/2023 ore 14:22:39
Io ne ho quattro, e tre bassi. Sono chitarre per nulla professionali (soprattutto quelle della serie standard) ma con un po' di lavoro e di know-how possono diventare buoni strumenti, assolutamente competitivi con concorrenti che costano il doppio e anche di più. Chiaro poi che se chi critica ha solo Custom Shop non c'è gara, ma si parla di due cose diverse.
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di coldshot [user #15902]
commento del 31/03/2023 ore 14:32:20
Io ne ho avute mi pare tre con questa, e poi ne ho prese altre per amici che volevano iniziare a suonare, le altre due che ho avuto non erano fatte bene come questa, anche se non ricordo grosse magagne, ed i pick up erano peggiori però le pagai ancora meno, ricordo che alla Tele Thinline che era molto bella esteticamente cambiai i pick up ed andava come le bombe, invece la Les Paul Gold Top mi piacque meno, però come ho detto prima, i pick up che montano ora sono meglio, io non avrò problemi a suonarla dal vivo
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di gerlop [user #44005]
commento del 04/04/2023 ore 13:33:20
Ho una fusion 3 e davvero non capisco le critiche. Rispetto i gusti ma dire che fanno schifo non mi pare proprio. Ero scettico anche io ma dopo che l'ho ricevuta e provata ho capito che sono tutte pippe mentali. In 40 anni ho avuto e provato molte chitarre, anche di marchi prestigiosi, e di queste ne ho trovate diverse che suonavano da schifo, altre invece no ma gridare al miracolo è a dir poco aberrante...il prezzo delle HB è abbordabile perché il circuito di produzione/vendita è fabbrica/thomann, senza intermediari. La provi, se ti piace la tieni, ci suoni e l'apprezzi fregandotene che sulla paletta c'è scritto Harley benton piuttosto che "zio Nicola, altrimenti la mandi indietro e ti fai rimborsare. A me è andata benissimo e sono molto soddisfatto!
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di Jumpy [user #1050]
commento del 30/03/2023 ore 22:06:27
Ho una HB cst24t, va bene come chitarra da battaglia, ma, a parte la tastiera davvero molto comoda, si nota che è uno strumento molto economico (l'elettronica è proprio scadente). La Fusion III sulla carta sembrerebbe molto interessante e ad un prezzo estremamente competitivo, certo, con 455€ non puoi aspettarti la Charvel di Guthrie Govan...
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di MuddyWaters [user #47880]
commento del 31/03/2023 ore 08:21:10
Vedi che 455 herbie, in soldi veri, sono quasi un milione. Io non lo so tu che lavoro fai ma per i miei standard, se pago UN MILIONE, non voglio le porcate che fa Harley Bettola.
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di Jumpy [user #1050]
commento del 31/03/2023 ore 10:32:44
questo si, anch'io per un'HB non spenderei più di 200-250€, c'è da dire però che, in proporzione, nei primi anni '90 con un milione di lire prendevi un'american standard, adesso per una player Mexico (quindi la più basilare tra le Fender "vere") si va sui 700€ (quasi un milione e mezzo in lire)
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di dariothery [user #12896]
commento del 31/03/2023 ore 11:11:01
Pensa che il tuo MILIONE di oggi vale, a sua volta, 10 milioni di LIRE del 1970.
Diciamo che questi discorsi sul valore del denaro andrebbero sempre contestualizzati.

Io vorrei solo capire una cosa: se Harley Benton riesc a produrre chitarre a prezzi così bassi le cose sono due: o il resto dei marchi ci frega tutti ed i ricarichi sono giganteschi oppure le HB fanno schifo.

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di MAURIZIO [user #49375]
commento del 31/03/2023 ore 11:48:31
Condivido il discorso sul valore reale del denaro. A distanza di 20 anni dall'introduzione dell'euro trovo - parere mio, sia chiaro - ormai poco sensato continuare a ragionare in lire. Anche perché il valore attuale reale di £ 1.000.000 non credo affatto che equivalga a € 500. Senza contare l'abbondanza di strumenti musicali a basso prezzo, che un tempo semplicemente non esistevano.
Ragionando in termini concreti, la mia prima chitarra elettrica (era il 1981) costò ai miei qualcosa come un terzo di uno stipendio dell'epoca; ed era la più economica in negozio. Oggi la chitarra più economica costerà 1/15 di uno stipendio medio e suona anche meglio della più scarsa di allora.
Comunque io ho una HB versione Les Paul; per quanto è costata la trovo divertente, ma non mi azzardo ad affermare che valga dieci volte tanto. Alla fine preferisco le mie altre Ibanez, Strato, Tele etc.
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di MM [user #34535]
commento del 31/03/2023 ore 14:16:23
La verità, come spesso succede, sta nel mezzo.
Il "resto dei marchi" ha ricarichi notevoli, e su questo non c'è dubbio.
Le chitarre che costano poco (in questo caso HB, ma anche tanti altri brand), non è detto che facciano schifo, ma una cosa è certa, vengono prodotte con alcuni materiali più scadenti (e questo sarebbe niente), ma soprattutto con una mano d'opera fortemente sottopagata rispetto ai canoni occidentali... è un brutto mondo, è un vortice infernale, ma questo è.
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di zabu [user #2321]
commento del 01/04/2023 ore 01:09:58
Aggiungerei che con HB poi si salta anche il passaggio del distributore: Thomann le fa costruire in Asia e poi le vende esclusivamente nel proprio sito. In teoria quindi sono strumenti più competitivi rispetto ad altri marchi anche per questo.
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di MM [user #34535]
commento del 01/04/2023 ore 13:39:22
Esatto
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di cop [user #45933]
commento del 31/03/2023 ore 14:19:13
"Pensa che il tuo MILIONE di oggi vale, a sua volta, 10 milioni di LIRE del 1970.
Diciamo che questi discorsi sul valore del denaro andrebbero sempre contestualizzati."
... è il contrario, il milione di oggi vale forse 100mila lire degli anni 70...

Sono vere entrambe le cose, se paragoni una HB con una Fender Mexico o con una PRS SE non so quanta differenza ci trovi come realizzazione ma la fender la paghi il doppio. O, se ci sono differenze, non sono tali da giustificare il doppio del prezzo.
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di giambibolla [user #5757]
commento del 31/03/2023 ore 20:55:56
la seconda che hai detto (cit.)
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di GigioBigio [user #60117]
commento del 01/04/2023 ore 13:43:24
Un distributore può arrivare a portare un ricarico anche del 30%, costo che un HB non ha. Aggiungi un 30% al prezzo finale e sei di un 20-30% sotto a una Squier che è uno strumento migliore per elettronica e Pick-up.
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di reca6strings [user #50018]
commento del 02/04/2023 ore 08:08:31
Mi spiace, ma proprio no. Le HB di tre anni fa, forse, ma ti garantisco che i modelli usciti fra 2021 ed oggi sono ottime chitarre e danno dei km a Squier.
Buona musica
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di zabu [user #2321]
commento del 01/04/2023 ore 00:51:11
Nel 2001, ultimo anno della lira, 1.000.000 di lire equivaleva a € 687,52 attuali: ci sono vari siti online che forniscono tabelle di rivalutazione del capitale in base ai cambiamenti dei prezzi al consumo. Nel 2001 € 450 circa di oggi equivalevano a circa 650.000 lire dell'epoca. Non ricordo che comunque con 650.000 lire ci prendevi sul nuovo chissà cosa nemmeno a inizi anni 2000.
Rispondi
di deviha [user #15757]
commento del 31/03/2023 ore 09:32:34
Certo che la scelta del colore va contro le tradizioni! il 25° anniversario è silver, il 50° gold e così via... :D
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di Acc0rdian0 [user #48606]
commento del 31/03/2023 ore 21:16:54
Ne ho avute 2. Una fusion II da 400 euro e una sc custom 2 da 270 euro e le ho rivendute quasi subito. Esteticamente sono belle, nulla da dire, ma suonandole io sinceramente non mi ci trovavo bene, in mano sembravano delle mezze chitarre, un vorrei ma non posso.
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