Stewmac ha uno degli ultimi palissandri brasiliani
di redazione [user #116] - pubblicato il 24 maggio 2023 ore 16:35
Legale al 100%, in regola col CITES e con tutte le caratteristiche del palissandro che ha fatto la storia: spunta nel catalogo Stewmac una rarissima partita brasiliana che già promette di andare a ruba.
Anche quando l’allarme del 2017 circa la stretta sulle forniture di palissandro è rientrato, il livello di attenzione del pubblico è rimasto alto. Il CITES è diventato rapidamente pane quotidiano per i chitarristi che, mossi dal timore di vedersi privati dei loro legni preferiti, hanno fatto incetta di strumenti usati e si sono catapultati su ogni nuova serie limitata facente uso di un’essenza a rischio, dal palissandro indiano fino al frassino. Saltuariamente è venuta fuori persino qualche rarissima edizione con l’ancora più esclusivo palissandro brasiliano, muovendo cifre da collezionisti e finendo sold out in un batter d’occhio.
È quello che ci si aspetta per ciò che sta accadendo in queste ore su Stewmac, nota piattaforma di riferimento per l’approvvigionamento di legni e materiali per liutai e costruttori di chitarre.
Solo 35 set sono resi inizialmente disponibili, il sufficiente per costruire fasce e fondi per altrettante chitarre acustiche. Si prevede l’arrivo di alcune altre tavole nel corso del 2023, ma sempre in quantità estremamente ridotta.
Offerte per un prezzo decisamente importante - che comunque Stewmac sottolinea essere sensibilmente più basso di qualsiasi altro legno simile dovesse affacciarsi sul mercato in futuro - le tavole sono fotografate individualmente, così l’utente può selezionare i pezzi da portarsi a casa in base anche all’estetica e all’abbinamento tra le venature.
Tutta la documentazione del caso è inclusa per circolare entro e fuori l’Europa con la certezza di essere in regola con le normative CITES. Si tratta, di fatto, di un’occasione più unica che rara per vedersi realizzare una chitarra acustica in palissandro dei più classici, riveriti e apprezzati non solo in virtù della rarità, ma anche della bellezza, delle sonorità e dell’innegabile fascino storico che porta con sé.
Certo, per portarsene un pezzo a casa occorre sborsare l’equivalente di una buona chitarra acustica fatta e finita con altri legni più comuni ma, come si dice in questi casi, ognuno trarrà le proprie conclusioni.