“Polychords”, la guida definitiva all’armonia stratificata per chitarristi nel nuovo volume edito da Volontè & Co.
di redazione [user #116] - pubblicato il 21 marzo 2025 ore 07:03
“Polychords For Guitar” di Giovanni Cretella è la guida pratica e creativa per portare sulla chitarra l’arte della sovrapposizione armonica. Un viaggio tra voicing complessi e soluzioni inedite, pensato per chitarristi curiosi e arrangiatori in cerca di nuove tavolozze sonore. Con esempi chiari e applicazioni concrete, il volume sfata il mito dell’irrealizzabilità dei polychord sullo strumento!
Volontè & Co. pubblica “Polychords For Guitar”, il nuovo volume di Giovanni Cretella che affronta la pratica dei polychord sulla chitarra, smontando il pregiudizio che li vuole riservati ad altri strumenti. Un metodo che affianca teoria, analisi e applicazione pratica, rivolgendosi a chitarristi, arrangiatori e compositori in cerca di nuove possibilità armoniche.
Cosa sono i polychord
I polychord sono la sovrapposizione simultanea di due accordi distinti, spesso collocati su piani differenti di un arrangiamento orchestrale o sovrapposti all’interno della stessa voce strumentale. Nella pratica, la loro struttura genera estensioni, contrasti tonali e tensioni che ampliano le possibilità espressive dell’armonia tradizionale.
Sulla chitarra, i polychord sono stati a lungo considerati complessi da eseguire per ragioni legate alla diteggiatura e all’ergonomia dello strumento. Il volume di Giovanni Cretella si propone di dimostrare il contrario, fornendo al chitarrista strumenti concreti per affrontare queste strutture complesse in modo pratico e musicale.
Dalle parole dell'autore:
Nel novecento musicale la rincorsa ad avanguardie e innovazioni fece sì che compositori di musica classica e colta come Igor Stravinskij, Bela Bartok e Arnold Schonberg si spinsero verso una ricerca politonale e atonale sviluppando, fra le varie tecniche, quella della sovrapposizione di triadi creando suoni del tutto inusuali e dissonanti per l'epoca. Con il tempo altri generi musicali vennero ad impossessarsi di questa tecnica, nel jazz il suo utilizzo è di uso molto comune nelle big band, fra i pianisti e tastieristi specialmente in ambito post bop e fusion.
Sia nella musica classica che nel pop e nel jazz queste armonie più complesse sono siglate tramite due tipologie di sigle: una triade o una quadriade con un basso diverso da un chord tane indicato con una stanghetta obliqua come fosse un rivolto (quindi il basso non è una nota dell'accordo scritto ma ha ruolo di fondamentale reale dell'accordo che vogliamo ottenere), oppure con un accordo sovrapposto ad un altro accordo indicato con una stanghetta orizzontale posta fra i due. Entrambi possono essere sia triadi che quadriadi. I primi vengono chiamati "Compound Chord" e i secondi "Polychord"
Cosa si trova nel volume
“Polychords For Guitar” è strutturato come una guida progressiva che parte dall’analisi teorica per arrivare a soluzioni applicative. Non si limita a illustrare i voicing di polychord, ma accompagna il lettore nella comprensione delle loro funzioni e possibilità. Le sezioni principali includono:
Costruzione teorica dei polychord: come derivarli dalla sovrapposizione di due triadi o quadriadi differenti.
Analisi funzionale: come interpretare il polychord rispetto al contesto armonico, scalare e tonale.
Voicing pratici per chitarra: diteggiature efficaci per rendere eseguibili i polychord sul manico, spesso attraverso l’uso di drop voicing e posizioni aperte.
Applicazioni musicali: come utilizzare i polychord nell’accompagnamento di brani jazz, nell’armonizzazione di melodie o nella scrittura per ensemble e orchestre.
Esempi pratici
Il cuore operativo del volume è rappresentato da numerosi esempi di polychord pronti all’uso, illustrati sia con diagrammi che con partiture in notazione standard. Alcuni esempi significativi includono:
Sovrapposizioni semplici, come C/D (triade di Do su basso di Re), sviluppata in diversi voicing che enfatizzano il colore modale.
Polychord derivati da accordi estesi, come Fmaj7 / G, che creano sonorità sospese e ambigue, utili nell’ambito modale o nella scrittura orchestrale.
Soluzioni orchestrali ridotte per chitarra, in cui vengono adattati polychord normalmente affidati a sezioni diverse di un ensemble, dimostrando come possano essere gestiti su uno strumento polifonico come la chitarra.
Esercizi di sviluppo
A completare la parte pratica, il volume propone esercizi pensati per sviluppare:
La padronanza delle sovrapposizioni intervallari
La gestione delle voci interne nei voicing di polychord
L’integrazione dei polychord nell’improvvisazione e nella composizione estemporanea
Giovanni Cretella in breve
Chitarrista, arrangiatore e compositore, Giovanni Cretella si è appassionato al jazz fin da piccolo prendendo le prime lezioni di chitarra e armonia con il M° Nicola Di Tommaso e il M° Nicola Cordisco. Si è formato al Saint Louis College of Music di Roma, dove oggi collabora con le orchestre interne come copista e arrangiatore. La sua ricerca è rivolta all’esplorazione delle potenzialità armoniche della chitarra in contesti orchestrali e contemporanei.