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"Rocket": Tony Iommi e Robbie Williams insieme in un singolo tra metal e pop
di [user #116] - pubblicato il

Quando il padrino dell’heavy metal incrocia la strada con il pop da stadio, il risultato è una collaborazione che sfida le leggi dei fan più convinti. Tony Iommi presta i suoi riff apocalittici a Rocket, nuovo singolo di Robbie Williams. L’incontro? Un’epopea surreale tra borchie e brillantini, doom e dancefloor.
Quando i Sabbath incontrano i Take That...
Ma è non esattamente così... In un mondo in cui i confini di alcuni generi musicali sembravano ormai scolpiti nella pietra — riff oscuri da una parte e pop mainstream divisi da un oceano — ecco che arriva una collaborazione capace di far vacillare ogni certezza: Tony Iommi, l'architetto del doom, colui che ha insegnato al mondo che un tritono basta per evocare l’Apocalisse, ha prestato la sua chitarra a Robbie Williams.

Sì, proprio quel Robbie Williams. L’ex ragazzo prodigio dei Take That, lo showman da stadio, l’uomo che ha fatto del britpop zuccheroso una religione da karaoke di massa.
Eppure, è successo davvero: Rocket, il singolo che apre all'arrivo del nuovo album, Britpop, ospita un solo di chitarra firmato dal Signore Oscuro in persona, Mr. Tony Iommi.
Il risultato? Un brano ad alto tasso di adrenalina, con un ritornello da cori da stadio, batterie pestate con zelo e — attenzione — un assolo vero. Non una delle tante svisate pettinate da radio commerciale, ma una buona manciata di fill e di linee solistiche con le dita (mozzate) di Iommi a fare da guida. Fermi: niente per cui strapparsi i capelli, ma neanche una comparsata tanto per avvicinare i nomi dei due artefici della collaborazione. Il tutto è incastonato in una canzone che - allo stesso tempo - potrebbe tranquillamente chiudere una puntata di X Factor.



Dall'inferno a Glastonbury (con scalo a Birmingham)
Il videoclip ufficiale di Rocket riesce nell’impresa di essere ancora più sconcertante della collaborazione in sé. Robbie, con pantaloni scozzesi dal piglio punk, catena al collo e giubbotto in pelle da motociclista preso in prestito da un film con Sid Vicious, balla in mezzo a una Londra da cartolina, accompagnato da un flash mob che sembra uscito da un musical della domenica pomeriggio. Ma il vero colpo di scena arriva quando la telecamera si sposta a Birmingham, e si vede Iommi suonare fianco a fianco con Robbie come se fosse la cosa più frequente delle sue giornate post-sabbathiane. Sarà stata l’aria di casa, o forse il profumo del nuovo deodorante Deified (per chi non lo sapesse Tony ha anche una fragranza con il suo nome), ma la magia è avvenuta.

L’uomo che sussurrava ai metallari
Sono onorato di essere nel nuovo singolo di Robbie Williams”, ha detto Iommi, probabilmente con lo stesso tono con cui una volta disse che Iron Man era solo un riff buttato giù per caso. E ha aggiunto: “Un ragazzo genuinamente in gamba, con una band davvero talentuosa.” Insomma, il papà di Children of the Grave si è trovato a suo agio fra cori britpop e coreografie da flash mob. Chi l’avrebbe mai detto?
Il brano anticipa l’album Britpop, dichiarato omaggio agli anni d’oro della musica inglese anni ’90, quando Robbie lasciava i Take That per lanciarsi da solo contro Oasis e Blur, a colpi di giacche Adidas e testi autocelebrativi. Ora Robbie dice: “Volevo fare l’album che avrei voluto scrivere nel 1995. È pieno di chitarre, è grezzo, è antemico”.

"Rocket": Tony Iommi e Robbie Williams insieme in un singolo tra metal e pop

Britpop, Black Sabbath e profumo al patchouli
È difficile non notare il contrasto: da un lato, Tony Iommi, reduce da un’operazione alla gola, un passato di chemio affrontato con la stessa grinta con cui si suona uno di quei power chord che da Birmingham hanno conquistato il mondo. Dall’altro, Robbie, che presenta l’album indossando lo stesso tutone rosso con cui andò a Glastonbury nel 1995, all’apice della sua ascesa da boy band survivor a semi-deus del pop britannico. Il disco uscirà in autunno in tutte le salse: CD, deluxe, cassetta, cassetta alternativa (non si sa cosa significhi, ma fa vintage), versione digitale e ovviamente bundle autografati — perché se hai collaborato con Iommi, almeno una firma gliela devi far mettere da qualche parte.



L’improbabile tour che unisce le masse
Il tour, inizialmente previsto come Robbie Williams Live 2025, ha cambiato nome in Britpop — come a voler sottolineare che sì, ora ci sono tutti quegli elementi necessari al giusto rimando a quell'era tanto discussa della musica britannica. È partito da Edimburgo e toccherà Londra, Manchester, Bath e le maggiori capitali europee. Chissà se Iommi salirà sul palco per una comparsata, perché - in maniera un po' perversa - l’idea di vedere il Riff Master di fronte a migliaia di fan accorsi per Angels, si prefigura come un’immagine degna di essere immortalata. Nel frattempo, però, Iommi si prepara al gran finale: Back to the Beginning, il concerto evento dei Black Sabbath previsto il 5 luglio a Villa Park, Birmingham. Una chiusura epica per una carriera leggendaria, supportata da leggende come Metallica, Slayer e Pantera.

Siamo davanti sufficientemente assurdo da risultare intrigante. Tony Iommi e Robbie Williams nella stessa canzone è come vedere Clint Eastwood recitare in una commedia romantica con Hugh Grant: disturbante, ma in fondo irresistibile. È un segno dei tempi? Una boutade da fine carriera? Probabilmente entrambe, ma è anche un buon passo verso un superamento di confini spesso troppo rigidi a dividere i generi musicali.

"Rocket": Tony Iommi e Robbie Williams insieme in un singolo tra metal e pop
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