Dopo il – in Brex ha mostrato come rendere interessante anche il groove più semplice del mondo – oggi si alza l’asticella. Ma non nel senso accademico del termine. Anzi: qui si parla di recupero creativo, di come rianimare un esercizio apparentemente sterile e farlo diventare qualcosa di musicale, potente, utilizzabile.
Quante volte capita di affrontare un pattern sul rullante, magari in sestine, solo per eseguirlo “perché ce lo hanno assegnato”? Lo studiamo, lo ripetiamo, poi lo abbandoniamo. Finisce lì.
Ma se invece provassimo a trasformarlo?
È proprio ciò che accade in questo secondo episodio di Ritmi. Brex parte da un pattern semplice, uno di quelli che giacciono dimenticati nei taccuini degli studenti di batteria, e inizia a scomporlo, spostarlo e riassegnarlo. In breve tempo, da quel singolo esercizio emerge un groove completo, pieno di carattere, pronto per essere suonato in mille contesti. Il bello è che non si tratta solo di una dimostrazione tecnica, ma di un approccio: ogni esercizio può diventare musica, se affrontato con la giusta attitudine. E non serve farlo complicato: serve farlo bene. Il pattern in sestine si trasforma, viene suonato su base, si adatta a figurazioni in sedicesimi e trentaduesimi… eppure resta coerente, funzionale, efficace.
Il groove? Questione di stile, non di complicazione
Si parte da una base semplice, davvero semplice, quella che ogni studente di batteria ha incontrato almeno una volta nella vita. Ma ecco che applicando una piccola variazione – ovvero la sottrazione del secondo sedicesimo – il groove cambia faccia. Non più solo un esercizio da metronomo, ma qualcosa che ha tiro, respiro e attitudine. È un’operazione minimalista, quasi zen: togliere per ottenere di più, e il bello è che funziona. Non è più solo una sequenza di colpi ben distribuiti nello spazio, con un accento spostato, un’apertura di charleston al momento giusto o un colpo sulla campana del ride, il groove si fa interessante e coinvolgente.
Più groove per tutti: una filosofia che batte su ogni superficie
Non c’è solo tecnica dietro a questo episodio, anzi, c’è una filosofia musicale, una visione democratica dello strumento: qualunque groove, anche il più basico, può diventare personale e potente, se suonato con consapevolezza e gusto. E non serve saper fare acrobazie da circo, serve soltanto capire dove e come fare la differenza.
Questo secondo episodio è quindi un invito a rimettere mano a quegli esercizi che pensavamo inutili. A usarli come materia prima, a farli suonare davvero e a divertirci nel processo.
Appuntamento al prossimo episodio. Ma prima: rullante, groove, sestine – e una buona dose di curiosità.

La batteria torna protagonista a SHG Music Show!
La regina della sezione ritmica si riprende la scena con l’area : oltre 1.000 m² dedicati a batteristi, percussioni e groove. Il progetto nasce e “I Batteristi Salveranno il Mondo”, per offrire un’esperienza immersiva tra espositori, artigiani e live demo, un’occasione imperdibile per chi vive il ritmo come vocazione: 1 e 2 novembre 2025 all' NH Congress Center di Assago.
Il ritorno di RITMI e la realizzazione di questa nuova serie di video, è possibile esclusivamente grazie al costante lavoro di , responsabile editoriale di questa collaborazione.
Appuntamento al prossimo episodio in compagnia di |