È tutto fantastico, questo è un momento importante. Le prossime canzoni che ascolterete sono molto personali. Sono come delle lettere, molte di loro, per la famiglia, per gli amici, per i luoghi, per i nostri fan… sapete, per voi!
Bono
A volte capita, del tutto inaspettatamente, di imbattersi in un video che - tra le disparate proposte musicali che affollano la rete, e non solo - presenta qualcosa di diverso. Qualcosa che catalizza la nostra attenzione, desta il nostro interesse e fa sì (cosa non da poco nel 2025) che si abbia la voglia di vederlo dall’inizio alla fine, senza distrazioni, senza che il dito si muova per scrollare lo schermo in cerca di altri stimoli. Quel qualcosa ci tiene incollati allo schermo, si tratti di un singolo da classifica o di un concerto di due ore. Lo show che gli U2 hanno portato in scena, il 16 novembre 2017 presso gli Abbey Road Studios, rientra in questa categoria. In poco meno di sessanta minuti, nella meravigliosa cornice offerta dalla storica location londinese, Bono, the Edge, Adam Clayton e Larry Mullen Jr. danno vita ad un piccolo grande evento che, una volta visto, ne siamo certi, vi si appiccicherà alla pelle - e alle orecchie - per giorni e giorni.
Una scaletta all’apparenza normale, non troppo lunga, una manciata di canzoni prese qua e là dal repertorio dei “fab four" di Dublino. Alcuni classici intramontabili (All I Want Is You, With Or Without You), un paio di gemme relativamente recenti (Beautiful Day, Stuck In A Moment), altre notevoli tracce che fotografano invece il trend più attuale della band (You’re The Best Thing About Me, Lights Of Home e Get Out Of Your Own Way dall’album Songs of Experience). Quel che incanta, e in parte stupisce, è però la resa sonora della tracklist, catturata in un contesto intimo e raccolto, così come gli arrangiamenti orchestrali a cura del direttore John Metcalfe e la presenza di un intero coro. Live In London costituisce un tassello poco celebrato, forse, ma di indiscutibile valore per Bono e compagni, che il prossimo anno taglieranno un traguardo importante: cinquant’anni di onorato servizio, mezzo secolo!
Ho sognato che mi svegliavo in una stanza e la mia famiglia mi aveva abbandonato oppure io li avevo abbandonati, qualcosa del genere. Comunque, sono sceso in cucina e Ally era lì e mi chiedeva cosa volessi sui miei cornflakes… E questo mi ha ispirato una canzone. Sì, è vero. La devo a lei, lei la deve a me.
Bono, introducendo il brano You’re The Best Thing About Me
La performance comincia in bianco e nero con tanto di immancabile attraversamento pedonale su quelle strisce che chiunque, appassionato di musica o meno, non può non conoscere e che - ancora oggi - simboleggiano uno degli innumerevoli elementi leggendari all’interno dell’altrettanto leggendaria vicenda umana e artistica dei Beatles.
Ma siamo solo all’inizio. Live In London è anche la ghiotta opportunità di veder sfilare tra le mani di The Edge una serie superlativa di chitarre. Una più bella dell’altra, ciascuna registrata e mixata con gusto sopraffino, tanto da renderne spettacolare l’effetto on stage. Tra queste, spiccano una 1976 Gibson Explorer, una Fender Stratocaster, una Rickenbacker, una Taylor acustica il cui suono è talmente grosso e ben definito da “bucare” lo schermo, una Gretsch White Falcon.
Gli sguardi amichevoli, gli abbracci, i brevi aneddoti di Bono che - con pacatezza e simpatia - presenta e tiene banco con stile da navigato perfomer intrattengono piacevolmente lo spettatore che può assistere, quasi come se si trovasse a spiare dal buco della serratura, ad un momento irripetibile, dove la scenografia offerta dagli Abbey Road Studios ammanta e correda il tutto di note ancor più dense di fascino e poesia.
La prossima canzone è come una lettera, molte lo sono, ma questa è per le nostre figlie. Come sempre si predica ciò che si ha bisogno di ascoltare… Non è vero, Edge?
Bono, a proposito di Get Out Of Your Own Way
Last but not least, le luci. Poche, essenziali, calde. Tinte chiare e scure si alternano durante il set, mantenendo un’atmosfera da salotto di casa. Il gruppo raccolto al centro del palco, l’orchestra tutta attorno. Lampadine, parole, note e una cascata di emozioni da capogiro. Gli U2 di questo Live In London sono un tesoro prezioso. Chi non volesse perdersi il documentario, lo può trovare su Sky Arte e - in versione cd, dvd ed lp - su diversi siti di E-commerce e collezionismo, da eBay a Discogs. I prezzi sono variabili e non sempre accessibili, ma… lo volete un consiglio da amico? Ne vale proprio la pena.
You've got to get yourself together
You've got stuck in a moment
And now you can't get out of it
Don't say that later will be better
Now you're stuck in a moment
And you can't get out of it
U2, Stuck in a Moment You Can’t Get Of