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Ho finito il Conservatorio!

di E! [user #6395] - pubblicato il 15 agosto 2025 ore 16:44
Qualche giorno fa ho concluso il percorso al Conservatorio, indirizzo "Chitarra Jazz".
Mi ci sono iscritto per riprendermi da un periodo orrendo, dovuto a una doppietta di lutti di quelli che ti spezzano cuore e corpo.
E incredibilmente sono stati gli anni più belli della mia vita. E' stato un percorso indimenticabile, pieno di stimoli e di insegnamenti (che mi tornano utili, poiché sono tornato a suonare jazz e anche ad insegnare).

Non è facile frequentare un'Istituzione del genere, bisogna impiegare davvero tantissime energie e dedicarvi tantissimo tempo, ma io lo consiglio a tutti quelli che possono o vogliono farlo. Migliorare nel campo che amiamo è impagabile. 

Volevo rendervene partecipi, su queste pagine condividiamo tanta roba, ormai ci conosciamo abbastanza. Io sono molto più felice adesso. La musica serve, aiuta, salva.

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di Daffy Dark utente non più registrato
commento del 15/08/2025 ore 17:05:09
Bellissima testimonianza, congratulazioni!
Purtroppo chi prima o chi dopo i lutti li subiamo tutti, ma come tu saggiamente ai descritto, bisogna nei momenti più difficili seguire l'amore che ci porta verso le nostre passioni, ma soprattutto nei momenti difficili sentire la vicinanza delle persone più care quando ci sentiamo persi è di notevole importanza!
Giù il cappello, e grazie per avere condiviso con noi questo tuo grande passo!
Rispondi
di E! [user #6395]
commento del 16/08/2025 ore 00:35:09
Hai ragione, senza gli altri siamo fottuti.
Tra le altre cose, è stato proprio un mio amico batterista a dirmi "ma perché non ti iscrivi?". Lo ringrazio tantissimo.
Rispondi
di Big Muffin [user #63938]
commento del 15/08/2025 ore 18:36:26
La musica serve, aiuta, salva... parole sante le tue, e aggiungo; e' piu' forte di qualsiasi guerra, percio' volendo, anche portatrice di pace. Grazie per aver condiviso; ti faccio i migliori complimenti per il tuo percorso.. :-)
Rispondi
di OliverJR [user #60182]
commento del 15/08/2025 ore 19:43:11
Condivido in piena Big, la musica ha salvato quell'asolescente timido, introverso e privo di autostima che sono stato.
Grazie per la condivisione E! e congratulazioni per il percorso che hai fatto ❤️
Rispondi
di E! [user #6395]
commento del 16/08/2025 ore 00:38:11
"la musica ha salvato quell'adolescente timido, introverso e privo di autostima che sono stato"

Ha fatto lo stesso con me. E continua a farlo (quasi) ogni giorno.
Grazie (come si fa il cuore??? ci provo - edit: non me lo fa)
Rispondi
di OliverJR [user #60182]
commento del 16/08/2025 ore 07:40:11
Allora ci capiamo alla grande! Quando suono con i miei amici e le cose girano come si deve mi dimentico di tutti i problemi del mondo ed a volte se ne ha un gran bisogno!!!!
Per farr il cuore a me viene fuori l'icona se scrivo "cuore" sulla tastiera!
Rispondi
di E! [user #6395]
commento del 16/08/2025 ore 15:56:31
Se non decomprimiamo scoppiamo :-D

Per quanto riguarda il cuore con me non funziona...
E' un'ingiustizia!!!

Rispondi
di Big Muffin [user #63938]
commento del 16/08/2025 ore 14:04:15
Felicissimo di essere in sintonia con te Oliver JR ...e anche condivisione, dato che anche io timidamente introversavo nella mia poca autostima 😁 poi, la prima batteria della mia ragazza, una vecchia Hollywood Meazzi blu madreperla, e poi dopo la prima chitarra elettrica, sempre della mia ragazza, hanno fatto tutto.. percio' come dicevo, ho trovato la passione per la musica, la pace interna , e l'amore della mia vita, colei che sarebbe poi diventata mia moglie Stefania, la mia insegnante di batteria e chitarra elettrica. Ora, perche' ti ho raccontato questo ? Perche' come te, assieme alla passione per TEX, sono un ragazzo fortunato, e vorrei che tutti nel mondo lo fossero, anche se purtroppo, visto i fatti, non e' proprio cosi'. A proposito Oliver JR, ti racconto una cosa di Tex; conoscevo Bonelli, il creatore. Abitavo a Milano una parallela di via Mac Mahon, dove ora c'e' un giardino intitolato a lui con la statua di Tex inginocchiato assieme a Dinamite il suo cavallo, e credimi, magari lo sai gia', ma per chi non conosce la sua storia, lui era veramente TEX. Ti racconto questa ma non so' se ti interessa, un sabato mattina qui a Milano ero al solito locale per un aperitivo, e ad un certo punto, vedo un ombra dietro me, ma avevo gia' capito chi era dal suono delle sue scarpe.. mi giro e vedo sto tizio, che pareva catapultato direttamente dal vecchio West,... Cappello da texano largo uguale a quello del personaggio, stivali alti con speroni ( Non scherzo Oliver, portava gli speroni, sono serio ) la gamba pantaloni infilata negli stivaloni, ed abbigliamento old America con borsa in cuoio e tanto di orologio cipolla infilato nel taschino,.. mi si avvicina e mi dice... hai per caso qualcosa da prestarmi perche' ho fuori il taxi e devo pagare, arrivo dall'aeroporto e ho solo Dollari con me ... Credimi, era un personaggio unico e incredibile, come il personaggio creato da lui, e non poteva essere diversamente, solo che, per chi non lo conosceva, vederlo in giro vestito in quel modo, lasciava a pensare se far finta di nulla o chiamare la neuro 😁 hehehe! Ma lui era Tex, e poteva fare quello che voleva, ..ma cosa piu' importante; fregandosene degli altri... Un salutone Oliver JR. 😉
Rispondi
di E! [user #6395]
commento del 16/08/2025 ore 15:58:18
Vedo che siamo in tanti ad amare Tex.
Bellissima storia.

Rispondi
di Big Muffin [user #63938]
commento del 16/08/2025 ore 19:21:47
Bene, e bravo E! ;-) anche tu ami Tex e le sue avventure :-) allora sono felice di averla condivisa anche con te, e ancor di più che ti sia piaciuta. Tutto incominciò da mio Zio Carlo, lui aveva la casa piena di Tex tenuti come reliquie. La sua collezione iniziò dal primo numero e non smise di comprarlo fino al giorno della scomparsa 4 anni fa, perciò la colpa è in parte sua, poi l'aver conosciuto Bonelli contribui' ancor di piu' ad amare il personaggio di Tex con un forte debole pero' anche per il mitico Zagor.. 😉
Rispondi
di OliverJR [user #60182]
commento del 17/08/2025 ore 09:04:38
Bella la tua storia! Sei veramente un ragazzo fortunato!
Io ovviamente sono stato iniziato alla musica dal buon Oliver senior. Fino a 13 anni non me ne poteva fregare di meno, poi una sera con mia mamma e mio fratello siamo andati a prenderlo a prove ed ascoltando l'ultimo pezzo sono rimasto sbalordito dall'energia che mi ha investito! La sera stessa gli ho chiesto di insegnarmi a suonare, il giorno dopo ho iniziato e non ho più smesso. E da ragazzino molto chiuso ed introverso ho ritrovato fiducia in me, conosciuto un sacco di gente che stimo e mi stima e viaggiato suonando in lungo ed in largo!
Riguardo a Tex che leggo fin da bambino non conoscevo questa storia veramente affascinante! Sapevo che Bonelli aveva compiuto dei viaggi in America per trarre ispirazione ma non sapevo si fosse calato così tanto nel personaggio da lui creato. Tra l'altro altra grande valvola di sfogo per me!
Grazie Big per il messaggio davvero bello ed interessante
Rispondi
di Big Muffin [user #63938]
commento del 18/08/2025 ore 13:49:26
Grazie, bella storia anche la tua, veramente bella, soprattutto perche' hai avuto un padre invidiabile che ti ha lasciato la sua eredita' .... in anticipo, ;-), ma a costo di essere mieloso, devo dire che anche tu sei un ragazzo fortunato, e lo si vede qui su accordo dove sei seguito e rispettato da tutti come persona e bravo musicista.. .. Ok, bom, e da Brianzolo Doc trapiantato in Milano 30anni fa, a sto punto si usa dire abbreviando .. Cia', nem a bev.. 😉 Un salutone Oliver JR.
Rispondi
di OliverJR [user #60182]
commento del 18/08/2025 ore 23:02:31
Che dire big, il mio vecchio è uno davvero in gamba e non posso che essere orgoglioso di essere suo figlio! Moltissimo di me lo devo a lui!
E questo tuo commento mi fa davvero commuovere. È davvero molto bello sentirsi dire quello che mi hai detto. Grazie davvero ❤️
Rispondi
di E! [user #6395]
commento del 16/08/2025 ore 00:36:54
Grazie!
Spero sia come dici, sicuramente la musica è in grado di lenire (almeno) le guerre che abbiamo dentro. Ed è tantissimo.
Rispondi
di Cukoo [user #17731]
commento del 15/08/2025 ore 22:18:50
Bravo avvocato!
Rispondi
di E! [user #6395]
commento del 16/08/2025 ore 00:39:46

Grazie! Quello è l'hobby :-D

Rispondi
di WATERLINE [user #51250]
commento del 16/08/2025 ore 00:30:48
Complimenti!!! Un bel percorso appagante. Mi era balenata l'idea tanti anni fa ma poi non ho fatto nulla, il lavoro, la famiglia o forse perche' non mi credevo in grado. Dono molto felice per te!! 👍
Rispondi
di E! [user #6395]
commento del 16/08/2025 ore 00:42:03
Grazie!
Fino a quando non ho deciso la pensavo anche io come te. Anche io ho un lavoro "normale" (vedi il commento di Cukoo più su) e trovare il tempo è stato un casino. Ma ne avevo bisogno per tirarmi su.

Nel caso dovessi ripensarci fammi un fischio che te ne parlo.
Rispondi
di WATERLINE [user #51250]
commento del 16/08/2025 ore 01:00:24
👍 ti ringrazio molto
Rispondi
di Francescod [user #48583]
commento del 17/08/2025 ore 08:26:00
Congratulazioni per il traguardo raggiunto! Posso chiederti a quali chitarristi jazz celebri ti sei legato di più studiando questo genere? E li ascolti periodicamente nei loro lavori oppure preferisci selezionare pochi brani, magari da studiare, e concentrarti su quelli?
Rispondi
di E! [user #6395]
commento del 18/08/2025 ore 00:57:23
Grazie Francesco!

I chitarristi che amo di più, in ordine sparso, sono Kreisberg, Scofield, Jim Hall, Joe Pass, Peter Bernstein, George Benson...
Devo dire che da quando suono questo genere (più o meno dal 2005) spesso tendo ad ascoltare in misura maggiore sassofonisti, trombettisti e pianisti. Le loro frasi (e le loro armonie) escono dalla zona di comfort del chitarrista e sono di grande ispirazione.

Solitamente mi "fisso" su alcuni brani, da studiare o semplicemente da ascoltare attentamente per carpire l'estetica del loro pensiero.

Come mai me lo chiedi?
A presto
Rispondi
di Francescod [user #48583]
commento del 18/08/2025 ore 09:41:00
Te lo chiedo per approfittare biecamente dell'occasione! Sai quanti appassionati di chitarra jazz si incontrano in giro? E sai quanti di questi hanno fatto il conservatorio e dunque un ciclo di studio sistematico? Praticamente zero virgola qualcosa. :)
Quindi, dal momento che sono un rockettaro con un buona passione tanto per la chitarra jazz quanto per la blues, ho approfittato per trarre qualche spunto. Nel rock è facile: tutti sanno chi sono Gilmour, Blackmore, Page, Beck, Clapton e Hendrix (tanto per fare i nomi dei super celebri) e tutti sono in grado di dire quali sono alcuni dei loro successi. Approcciare la chitarra jazz è più arduo. Un Pat Martino o un Kenny Burrell hanno decine e decine di album all'attivo. Qualcuno poco pratico ti dice: inizia dal primo e senti tutta la loro discografia. Certo, come no. È il classico "metodo" che non porta a niente, perché dopo un po' chiunque si rompe. Ecco perché ho approfittato di un jazzista formato!
Rispondi
di E! [user #6395]
commento del 18/08/2025 ore 13:06:53
Capisco! Allora scendo più nel dettaglio.
E' vero, i musicisti jazz hanno discografie ben nutrite, prendere di petto tutta la discografia di un artista può essere fin troppo arduo e anche controproducente, come dici. Secondo me bisogna partire con pochi "titoli" e cominciare a fare l'orecchio, che poi è quello che conta!
Ad esempio, se l'orecchio non è allenato a comprendere (e gradire) certe tensioni, all'ascolto di Scofield (che altera significativamente... quasi tutto) si può andare in confusione.

E' anche vero che ogni chitarrista (per limitarci ai chitarristi) ha il suo mondo, la sua estetica. A me piace Kreisberg, ad esempio, mentre altri preferiscono Montgomery o Rosenwinkle. E' (anche) un discorso di gusti. Pensa che ci ho fatto la tesi su quest'argomento.

Ti do un po' di titoli. Non ti piaceranno tutti, ma se ti prendi il tempo necessario per conoscerli bene sicuramente saranno d'aiuto a sviluppare la tua estetica nel campo del jazz... E non mi limito ai chitarristi, perché nel jazz la chitarra è uno strumento "bastardo".

Wes Montgomery: Incredible Jazz Guitar e Smokin' At the Half Note
Joe Pass: Virtuoso
Jim Hall: Jazz Guitar e Concierto
George Benson: The New Boss Guitar
Peter Bernstein: Signs of Life
Miles Davis: Kind of Blue, Relaxin', Cooking
John Coltrane: Giant Steps, A Love Supreme
Chet Baker: Chet in Paris
Bill Evans: Sunday at the Village Vanguard, Waltz for Debby, Explorations
Thelonious Monk: Ruby, My Dear


Buon ascolto e approfitta biecamente quando vuoi, è un piacere parlare di musica
Rispondi
di Sparklelight [user #41788]
commento del 19/08/2025 ore 08:06:11
Complimenti per il percorso completato, bravo!
I lavori che hai elencato sono una parte della mia discografia casalinga :-)
Rispondi
di E! [user #6395]
commento del 19/08/2025 ore 10:04:19
Wow :-D
Io invece non li ascolto da un po' e quasi quasi me li vado a risentire....

Grazie!
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 18/08/2025 ore 18:52:18
Complimenti sinceri da uno a cui piace il rock, il blues e anche il pop, e che si è sempre annoiato abbastanza ascoltando jazz.
Un amico di mia figlia si è diplomato lo scorso anno con lode in chitarra jazz al conservatorio di Siena, e da quello che mi ha raccontato posso solo immaginare la difficoltà a chiudere questo percorso.
Buon cammino!
Rispondi
di E! [user #6395]
commento del 19/08/2025 ore 00:09:58
Grazie MM!
Beh, il jazz ha è un universo tra tanti, non deve piacere a tutti, capisco quello che dici.
Per quanto riguarda la difficoltà a me è andata bene, insegno da una buona ventina d'anni, quindi non arrivavo "bianco". Tuttavia ho imparato comunque molto, non si finisce davvero mai, anzi mi sono reso conto di quello che dovrei approfondire e adesso ho uno stimolo in più per studiare!
Il cammino è infinito...
Rispondi
di Francescod [user #48583]
commento del 22/08/2025 ore 10:52:18
Io credo che uno dei fattori per cui ci si annoia ad ascoltare il jazz è che... non capiamo cosa sta accadendo. Gli altri generi musicali sono tutti musicalmente intelligibili: c'è un ritmo che, lento o veloce, è sempre scandito nettamente (talvolta anche rumorosamente), c'è sempre una melodia chiara, che sia dolce o aggressiva, c'è sempre una struttura che il cervello segue molto facilmente: strofa, ritornello ecc. E soprattutto c'è sempre un basso che ti guida anche quando non ce ne accorgiamo.
Nel jazz la faccenda si fa spinosa, perché dopo il motivo iniziale inizia subito la sequela di improvvisazioni e il cervello si perde nel giro di pochi secondi perché nel 90% dei casi ciò che sta sotto l'improvvisazione è incomprensibile (un contrabbasso che saltella da una nota all'altra senza offrire un riferimento chiaro, una batteria che non scandisce nettamente il tempo, e stop, nessun altro riferimento), e se ciò accade diventa noiosa pure l'improvvisazione sovrastante.
Aggiungiamoci il fatto che parliamo di musica strumentale, senza neanche una voce a offrire una melodia o delle parole da seguire, e la frittata è fatta. Il cervello si addormenta perché si perde per strada, e torna a risvegliarsi solo quando i musicisti ci fanno la grazia di riprendere il motivo iniziale quando ne hanno avuto abbastanza di improvvisare. In mezzo, un buco nero.
Tra l'altro i jazzisti sono autoreferenziali: non gliene frega niente di essere capiti. Per cui mentre sul rock, sul pop e sul blues troverai una tonnellata di materiale di ausilio alla comprensione del brano (libri che ti spiegano i testi nel dettaglio, video che ti spiegano lo stile di tal guitar hero ecc.), il jazz rimane per carbonari felici di essere carbonari. Quando invece basterebbe pochissimo: spiegare cosa sta accadendo sotto l'improvvisazione.
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 22/08/2025 ore 20:44:47
Direi che mi trovo con quello che dici.
Poi è anche vero che quando si parla di jazz sono molteplici le declinazioni di questo genere.
È certamente vero che spesso “non capisco quello che sta succedendo”, e non ho difficoltà ad ammettere la mia ignoranza, e a riconoscere la maestria di tanti jazzisti.
D’altro canto, ritengo anche che la musica, come qualsiasi altra forma d’arte (fatico ad immaginare un mondo senza la musica, sarebbe tristissimo), non vada spiegata, o ti smuove emozioni piacevoli, o te le smuove spiacevoli, oppure ti lascia indifferente,
Col jazz, non sempre perché Matteo Mancuso difficilmente mi annoia, ma spesso non riesco ad ascoltarlo per più di qualche minuto.
Rispondi
di Francescod [user #48583]
commento del 23/08/2025 ore 09:12:19
"D’altro canto, ritengo anche che la musica, come qualsiasi altra forma d’arte non vada spiegata, o ti smuove emozioni piacevoli, o te le smuove spiacevoli, oppure ti lascia indifferente".
Questo è vero solo in parte. Nel mondo artistico non tutto è immediato. Non esiste solo Raffaello o Michelangelo o artisti immediatamente fruibili. Esistono anche i Dalì e i Kandinsky, la cui arte va compresa approfondendola (perché c'è un pensiero filosofico dietro e anche dei simbolismi), altrimenti lascia indifferenti moltissimi che pur si dicono appassionati. Il jazz è un po' così. La sua immediata fruizione è ridotta dalla maggiore complessità del linguaggio. Sarebbe intelligente favorire forme di commistione e contaminazione, come fa ad esempio Michael Landau, che nei suoi album solisti affianca al rock di Hendrix e di Cobain la fusion, il jazz e il blues.
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 23/08/2025 ore 12:27:11
Ma infatti Landau mi piace molto,
Vidi Larry Carlton assieme a Robben Ford e non mi sono certo annoiato, anzi.
Rispondi
di E! [user #6395]
commento del 23/08/2025 ore 17:34:11
Riscontro spesso quello che affermi (che affermate, tu e MM, sebbene non siate esattamente sulla stessa lunghezza d'onda).

E' vero, spesso il jazz è un po' elitario (soprattutto quello più moderno), suonato e composto con metodologie abbastanza "cerebrali". Oggi raramente sento, nel jazz, un pezzo come lo si poteva fare negli anni '60.
Considera(te) che un paio di mesi fa sono stato chiamato per registrare le chitarre su un disco di jazz moderno che uscirà a breve (spero). C'erano pezzi in 11 quarti, che poi diventavano 5 quarti etc etc.
Una bella sfida. I pezzi erano anche belli, belle linee.

Ma se non hai l'abitudine ad ascoltare quelle cose ti puoi perdere, certo, come ti perdi davanti a un quadro di Fontana o davanti a una scultura della quale non capisci il senso, ma non parlerei di carbonari.
La musica jazz era la musica pop negli anni 20, 30, 40, 50 e un pochino oltre, prima che la semplicità del rock la spodestasse.

Cosa accade sotto l'improvvisazione è materia che viene spiegata abbondantemente, se sai dove cercare. Io insegno da tanti anni e posso assicurare che l'improvvisazione ha una piccola parte che rimane mistica in quanto personale e dovuta al momento, ma per il resto è senza dubbio codificabile e decisamente spiegabile ed esercitabile, basta mettercisi con un po' di metodo.
Rispondi
di E! [user #6395]
commento del 23/08/2025 ore 17:46:25
Secondo me, se qualcuno ti spiegasse cosa succede sotto l'improvvisazione, ti appassioneresti.

Quello che è difficile da spiegare è il feeling, non la parte tecnica: di base considera (per farla brevissima) che un improvvisatore "mette" note e frasi su un'armonia, secondo alcuni criteri. Esattamente come si fa nel rock e nel blues. Però non ti limiti alla pentatonica minore, quella maggiore, quella con la sesta e alla scala blues (premetto che io AMO il blues), ma il materiale è più ampio. Aumentando il materiale, aumentano anche le possibilità nella combinazione del materiale stesso (e l'improvvisazione "outside" contribuisce a rendere il tutto meno ovvio da spiegare, seppure anche lì ci siano tanti metodi che spiegano quello che succede).

Ma il concetto rimane quello, dipingere il tuo quadro in una tela. E' solo che hai più colori, più "licenze" e un pennello diverso.
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 25/08/2025 ore 08:38:5
Molto probabilmente è come dici tu, resta il fatto che il risultato finale mi fa sempre propendere per certi generi dove scatta maggiormente il mio interesse. Io preferisco mille volte ascoltarmi Edoardo Bennato, o Battiato, solo per farti un esempio.
Poi una mia considerazione: molto raramente, per non dire mai, ho trovato qualcuno in grado di saper spiegare bene (e per "bene" intendo, come spiegarlo a un bambino), per fare in modo che mi appassionassi. Sembra sempre che questo genere sia per per pochi eletti.
Rispondi
di E! [user #6395]
commento del 25/08/2025 ore 15:36:45
Sui gusti non si discute.
Ma fidati, il jazz non è per pochi eletti. Io lo insegno da anni ed è bello sentire chi impara esclamare, con un sorriso: "AH!".

Partendo da ciò che si sa si può sempre chiarificare, con le giuste "lenti", qualsiasi concetto.
Rispondi
di DAME54 [user #53104]
commento del 19/08/2025 ore 22:10:44
La tua testimonianza è un'esortazione a non lasciarsi vincere dalle avversità, ma a reagire in maniera coraggiosa e positiva.
Grazie per aver condiviso questo tuo grande risultato.
Rispondi
di E! [user #6395]
commento del 19/08/2025 ore 23:52:34
Grazie a te per il tuo bellissimo messaggio.
Rispondi
di DAME54 [user #53104]
commento del 20/08/2025 ore 03:56:53
A quando un video?
Rispondi
di E! [user #6395]
commento del 20/08/2025 ore 15:02:0
vai al link

vai al link

Ti mando questi due, registrati qualche mese fa, in attesa dei prossimi!
Rispondi
di DAME54 [user #53104]
commento del 21/08/2025 ore 16:02:23
Grazie, Emilio, per i video.
Il diploma al Conservatorio ci stava.
Programmi futuri?
Rispondi
di E! [user #6395]
commento del 23/08/2025 ore 17:49:30
E' appena uscito un disco di musica elettronica (LOVE - Filibusta Records e Romolo Dischi) a nome Orange Mun, un progetto cui tengo molto (nel quale suona e canta la mia... Futura moglie!).

Sul versante jazz ci si muove di meno, c'è meno trippa per gatti, spero che nei prossimi mesi uscirà un disco in cui sono stato chiamato a suonare, vediamo.
Rispondi
di zabu [user #2321]
commento del 20/08/2025 ore 23:20:1
Anche se in ritardo, mi unisco a quanti ti hanno già fatto i complimenti per il traguardo raggiunto. Ottimo lavoro e ti auguraro che il futuro ti riservi tante altre soddisfazioni in ambito musicale 👍
Rispondi
di E! [user #6395]
commento del 21/08/2025 ore 00:08:57
Grazie mille Zabu!
Spero lo stesso per te
Rispondi
di accademico [user #19611]
commento del 04/09/2025 ore 10:06:44
Bravissimo Emilio, hai fatto un grande passo, grazie per tenere alta la bandiera del jazz e della musica improvvisata. dove l'hai fatto il conservatorio?
Rispondi
di E! [user #6395]
commento del 06/09/2025 ore 23:19:29
Mi ero perso il tuo messaggio!
Ti ringrazio :-D

L'ho fatto in Calabria, Nocera Terinese, c'è un insegnante molto in gamba e ho immagazzinato stimoli sufficienti a studiare altre 2 vite :D

Un abbraccio
Rispondi
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