A €249.00 NUX presenta la NAI-24: qualità da studio in una scheda audio compatta
di redazione [user #116] - pubblicato il 08 settembre 2025 ore 17:00
Piccola, compatta e con un cuore analogico: la NAI-24 è l’interfaccia audio USB che non vuole essere l’ennesimo scatolotto digitale senz’anima. Tra preamplificatori in Classe A, compressori hardware e trasformatori da studio, questa scheda si candida a diventare il segreto meglio custodito dei chitarristi e dei produttori casalinghi che pretendono qualità da studio… senza indebitarsi con la banca.
Nel panorama delle interfacce audio dedicate all’home recording, la concorrenza è serrata e spesso la differenza si gioca su funzioni digitali, plugin in bundle e software aggiuntivi. La nuova Nux NAI-24 prende una direzione diversa: pur essendo una scheda USB 2-in/4-out moderna, lavora con una filosofia che mette al centro componenti discreti e compressione analogica, una scelta che strizza l’occhio ai musicisti che vogliono un’interfaccia dal carattere sonoro marcato, capace di restituire calore e presenza già alla fonte.
Costruzione e filosofia progettuale
La NAI-24 è una scheda desktop, solida, con chassis compatto (194 x 128 x 67 mm per 722 g di peso). Si alimenta via USB, quindi non richiede alimentatori esterni, ed è pensata per adattarsi tanto agli studi casalinghi quanto a setup mobili per musicisti e content creator. La vera differenza rispetto a molte concorrenti è la scelta di utilizzare transistor discreti in Classe A per i pre microfonici e trasformatori audio studio-grade sulle uscite principali. Elementi che tradizionalmente si associano a outboard di fascia alta, qui diventano accessibili in un prodotto compatto e semplice da utilizzare.
Il cuore della NAI-24 sono i due preamplificatori microfonici: entrambi lavorano in Classe A pura, con un guadagno massimo di 71 dB. Questo significa poter gestire anche microfoni dinamici a bassa sensibilità senza dover ricorrere a booster esterni.
Ogni canale dispone di una modalità Boost, che aggiunge ulteriori 8 dB di guadagno, ma soprattutto di quattro modalità di compressione analogica basate sul circuito 76PRE a FET:
Compressione vocale: attacco e rilascio ottimizzati per mantenere la voce stabile e omogenea.
Compressione chitarra/basso: attacco rapido e rilascio morbido per bilanciare dinamiche e sustain.
Compressione streaming live: la più aggressiva, per garantire intelligibilità e consistenza del segnale anche in broadcast.
Nessuna compressione: segnale trasparente e non trattato.
Questa scelta ibrida tra controlli digitali e percorso audio 100% analogico permette una flessibilità rara in interfacce di questa fascia di prezzo.
Conversione AD/DA e qualità del segnale
La sezione di conversione è affidata a chip AKM di ultima generazione, capaci di gestire campionamenti fino a 32 bit/192 kHz. La latenza dichiarata è estremamente bassa: 3,17 ms con buffer a 32 sample e frequenza massima, prestazioni che la rendono adatta anche a utilizzi live con monitoring diretto. Un dettaglio importante riguarda le uscite principali bilanciate (1L/2R): i trasformatori non solo donano calore al segnale, ma assicurano isolamento elettrico, eliminando il rischio di ronzii e interferenze loop di massa.
Controlli, monitoring e funzioni di routing
Nonostante la dotazione tecnica, la NAI-24 rimane semplice e intuitiva. Sul pannello troviamo:
Phantom power 48V indipendente per ogni canale.
Ingressi combo XLR/Jack da 6,35 mm, con possibilità di selezionare LINE/HI-Z.
Due uscite cuffie indipendenti, ognuna con routing personalizzabile.
Controllo soft/hard monitoring mix per bilanciare il segnale diretto con quello proveniente dalla DAW.
Loopback a un clic, pensato per streaming e podcasting.
Commutazione stereo immediata, utile per chi registra strumenti a due canali o lavora con backing track.
Un’altra chicca è la modalità Dual Listening A/B: la scheda permette di collegare due coppie di monitor (uscite 1L/2R e 3L/4R) e commutare rapidamente tra di esse. Una funzione tipicamente presente in controller monitor dedicati, qui integrata di serie, che aiuta a valutare il mix su diffusori diversi senza dover scollegare cavi.
Grazie alla combinazione di preamplificazione analogica, compressione hardware e convertitori di qualità, la NAI-24 si colloca come una scheda perfetta per chi registra voci, chitarre e strumenti acustici in home studio. Ma le funzioni di loopback e compressione dedicata allo streaming la rendono anche un alleato ideale per content creator e musicisti attivi su Twitch, YouTube e piattaforme simili. Il doppio output cuffie e il monitoraggio a bassissima latenza aprono anche scenari live, ad esempio per piccoli set acustici, situazioni di home recording condiviso o sessioni di registrazione rapide in mobilità.
Specifiche tecniche principali
Interfaccia USB 2-in/4-out, 32 bit/192 kHz.
Due pre microfonici in Classe A discreta, guadagno max 71 dB (+8 dB Boost).
Circuito di compressione 76PRE FET con 4 modalità dedicate.
Trasformatori audio sulle uscite principali (1L/2R).
Convertitori AD/DA professionali AKM.
Latenza minima: 3,17 ms (32 sample @192kHz).
Due uscite cuffie indipendenti.
Modalità monitor A/B (4 uscite totali).
Phantom power 48V indipendente.
Dimensioni: 194 x 128 x 67 mm. Peso: 722 g.
Perché scegliere la Nux NAI-24?
Il mercato delle interfacce audio è ormai saturo di proposte, dai modelli super economici pensati per i principianti fino alle soluzioni high-end che strizzano l’occhio ai professionisti di studio. In questo contesto la NAI-24 riesce a ritagliarsi una posizione interessante perché non si limita a offrire “più specifiche tecniche sulla carta”, ma propone una filosofia costruttiva diversa.
La prima ragione è la combinazione di analogico e digitale. Molti competitor puntano tutto su plugin in bundle, DSP interni e funzioni software. La NAI-24, invece, mette il valore nella catena analogica: preamplificatori discreti in Classe A, compressione FET hardware, trasformatori sulle uscite principali. Elementi che normalmente si trovano solo in outboard dedicati, qui sono integrati in un formato compatto e accessibile. Significa poter contare su un carattere sonoro già in fase di ripresa, senza dover dipendere da correzioni successive “in the box”.
Un altro vantaggio è la flessibilità del routing. Con quattro uscite indipendenti, doppia uscita cuffie, loopback e la possibilità di collegare due coppie di monitor in modalità A/B, la NAI-24 offre strumenti che spesso mancano in prodotti concorrenti della stessa fascia. Non è solo questione di comodità: per chi fa streaming, podcasting o produzioni ibride tra musica e contenuti multimediali, poter gestire più sorgenti in maniera immediata diventa un fattore decisivo.
Il terzo punto riguarda la qualità della conversione. La scelta di chip AKM di fascia alta assicura trasparenza e dinamica, riducendo al minimo la perdita di dettaglio. Se a questo si aggiunge una latenza che scende a poco più di 3 millisecondi, diventachiaro come la NAI-24 sia pensata non solo per chi registra, ma anche per chi suona in tempo reale con strumenti virtuali o lavora con performance live in streaming.
Infine, c’è l’aspetto della semplicità d’uso. Molte interfacce concorrenti caricano l’utente di software proprietari, pannelli di controllo complicati o funzioni che richiedono ore di manuale. La NAI-24, pur offrendo caratteristiche avanzate, resta intuitiva: pulsanti chiari, funzioni attivabili a un clic e un layout che privilegia la velocità. Per un chitarrista, un cantante o un content creator significa concentrarsi sulla performance, non sulla configurazione.
In sintesi, se molte interfacce puntano a essere “la più economica” o “la più accessoriata”, la NAI-24 sceglie di essere quella con più carattere sonoro. È la scheda audio per chi vuole che il proprio timbro abbia già una marcia in più prima ancora di aprire la DAW.