Ci ho provato a farne senza, ma alla fine ci ricasco alla grande! All'inizio della mia "carriera", quando ancora prediligevo la tecnica a discapito della qualità dei suoni, c'era la moda dei multieffetti, come lo Zoom 9030, minirack di ottima qualità. Lo acquistai in un negozio di Milano che ora non c'è più, ma la finanziaria alla quale chiesi il prestito mi rompe ancora le balle oggi con la sua pubblicità! Lo Zoom lo usai per parecchio tempo, fino a quando qualcuno mi fece notare che molti suoni "simulati" dall'effetto, possono essere prodotti semplicemente collegando la chitarra a "certi" ampli. All'epoca possedevo un Huges&Kettner Attax40, un ampli solid state piuttosto neutro. Si sposava bene con lo Zoom e per le sonorità anni '80 andava bene... ma alla fine mi sembrava di suonare una tastiera KORG M1 e non più una Stratocaster!!! Quando cominciai a "maturare" e ascoltare musica seria, prodotta con vecchie Strato pluggate direttamente a vecchi Twin Rewerb, mi resi conto di aver perso un bordello di tempo! Nel frattempo la mia vita chitarristica prese una strada inaspettata e per diversi anni, sia la chitarra, che l'ampli e relativo Zoom rimasero chiusi in un armadio. Quando, metaforicamente, molti anni dopo riaprii quell'armadio, a parte la Stratocaster (quella rimane, anzi è come il vino buono) tutto quello che avevo davanti a me puzzava di artificiale e "plasticoso". Così feci un bel repulisti e dopo un breve tour di negozi & internet mi portai a casa un bel Marshallone da 100 watt... qui però fui vittima della mia inesperienza: gli effetti c'erano ancora (incorporati nell'ampli) e quel nome "Valvestate" mi aveva tratto in inganno. In realtà si trattava di un ampli solidstate con una valvolina da qualche parte che aveva la pretesa di suonare come un vero valvolare. Niente da dire, ottimo ampli, ma non c'eravamo ancora. A questo punto mi rivolsi ad un esperto che mi consigliò un buon ampli, un Fender valvolare da 60watt. Ritornai a vedere la luce (se mai l'avevo vista). Ci suonai per un bel po' di tempo senza effetti, coadiuvato solo da un CryBaby. Ma la "effettopatia" di cui ormai ero ammalato da anni non ci mise molto a conclamarsi. Questa volta però mi documentai e mi misi alla ricerca dei pedalini giusti, con i suoni giusti, per suonare la MIA musica. Suoni Rock, ruvidi, texani, sudisti, ma anche cristallini e potenti. La prima scelta cadde sull'overdrive, Ma l'Overdrive per eccellenza era quasi impossibile da trovare, lui, il TS808 Tube Screamer, modello della Ibanez. Chi ce l'aveva già se lo teneva stretto e nei negozi era introvabile tranne che in quel fortunato giorno nel quale, dalla vetrina di un negozietto lambratese aperto da pochi mesi, spiccò il verde pisello di quell'oggettino molto "reissue" che mi diceva: -"sono quiiii!!!" Come per tutte le malattie, cominciò la fase acuta mi riempii la casa di pedalini di ogni foggia, colore, utlilità e... inutilità.
Poi guarii.
La mia pagina di aste online cominciò a riempirsi di effetti e decisi di "scremare" e tenere solo quelli che mi sarebbero serviti veramente. Invece di dovermi ricordare, canzone per canzone, la combinazione corretta di effetti, avrei dovuto al massimo cliccare su uno o due tastini, senza troppe preoccupazioni ed elucubrazioni mentali.
Adesso posso dire di essere finalmente riuscito a uscirne fuori, ma ho capito che non posso comunque fare a meno di questi aggeggi, l'importante è che siano pochi ma buoni. Senza spendere troppo, acquistando prevalentemente roba usata, sono riuscito, un mattoncino per volta, a crearmi la mia pedaliera ideale: Boost MXR, Tube Screamer Ibanez, Blues Driver Boss, Compressor-Sustainer Ibanez e l'immancabile, vecchio caro Crybaby.
...ma nonostante tutto, qualcosa di iper tecnologico ce l'ho ancora...giuro: non è stata colpa mia, me l'hanno regalato a Natale!!! Balla stratosferica!!! Chi mai ti regata a Natale un impianto Wireless Samson per la chitarra elettrica?!?!?!??!
Ciao a tutti, alle prossime!