Basta farsi un giretto su Youtube e guardarsi un qualunque test-drive di una moto per notare che il suono della chitarra elettrica, possibilmente distorto, nelle colonne sonore la fa sempre da padrone. Il connubio è praticamente perfetto, anche considerando che per ogni genere di moto esiste un suono di chitarra adatto allo scopo!
Ad esempio: se la prova è di una bella Suzuki GSXR in pista, sotto ci metterai il ruggito potente di una Dean Razorback nelle mani dello shredder più scatenato alle prese con scale e virtuosismi mozzafiato al pari delle pieghe "al limite" affrontate dal pilota in pista!
Se invece si parla di moto più "english", che so, di una bella Triumph Bonneville, salta subito alla mente il movimento "rocker" di fine anni '60 e allora ci si può sbizzarrire con Gibson Les paul o SG lanciate in assoli kilometrici e suoni pieni di Overdrive e Binson echo-delay nelle mani del più nostalgico chitarrista pre-punk che conosciamo!
Se poi, dulcis in fundo, il tester dovesse inforcare una cromatissima Harley Davidson Softail custom, ci si può sbizzarrire nella scelta di suoni dal twang country di una bella Telecaster fino all'urlo rock-blues southern di una Stratocaster suonata dal più "voncio" dei Fenderisti.
La passione per le moto è qualcosa che assomiglia molto a quella per le chitarre, proprio per la similitudine in fatto di varietà di ultilizzi che contraddistingue questi due campi. Ci sono moto per ogni utilizzo, stradale, da viaggio, da grande raid, da corsa, da fuoristrada, ecc. Come esistono chitarre adatte ad ogni genere musicale.
Ma vogliamo parlare del suono e delle vibrazioni? Forse i fattori più "tangibili" che accomunano queste due passioni. Io quando suono con la mia Strato a volte vengo percorso da un brivido che è lo stesso che mi attraversa quando apro la manetta della mia "Kawa" e lascio sfogare in suoi 120 cavalli. È una sensazione che è molto bello riuscire a riprodurre standosene in piedi senza correre a 250 km/h (cosa, quest'ultima, che ha sicuramente i suoi pro ma anche i suoi contro, specialmente se non sei in pista e dalle tue parti ci sono degli autovelox!)
In effetti molti dei chitarristi che conosco sono anche motociclisti, forse perché l'anima di un chitarrista, indifferentemente dallo stile musicale prediletto, è attratta dall'ideale di libertà e di ribellione ispirato da due ruote e un rombante motore. Mi viene in mente una scena che mi capitò di vedere alla fine di un motoraduno: un tizio in sella alla sua mostruosa Harley, ricoperto da pellami maleodoranti che si allontanava sulla statale con alle spalle la sagoma inconfondibile di una custodia per chitarra.