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Rickenbacker 660
di [user #3] - pubblicato il

Leggera, slanciata, perfetta nella struttura, con una linea più attuale che mai anche mezzo secolo dopo, ogni Rickenbacker è una gioia per occhi, mani e orecchie e meriterebbe una fortuna almeno pari a quella di altri strumenti a cui nulla ha da invidiare. Invece vai nei negozi e ti senti dire che le chitarre di Santa Ana non suonano, non hanno sustain, sono obsolete, non le vuole nessuno. Palle. Il problema è solo che non le vedi al collo di Clapton, Springsteen e Slash.
Sarà stato il musical Eppy a influire nel subconscio, un disco di Tom Petty, una raccolta dei Byrds o non so che, fatto sta che, dopo decenni di fendergibson mi sono sentito pronto alla prima Rick. Messo sul piatto il giusto mix di passione. incoscienza, denaro e tempo da perdere ho aperto la caccia.

La scelta del modello
Qualche sporadica strimpellata nel passato e la lettura di tonnellate di pagine web mi avevano convinto a concentrare la scelta su strumenti con pickup a tostapane vintage-style. Gli antichi sogni di adolescente hanno preteso l'allestimento deluxe (triangoli, abbondante binnding) e colore fireglo. Modelli ritenuti idonei: 620, 360V64 (riedizione della semiacustica in stile 1964), 360VP (l'attuale 360 con i pickup a tostapane opzionali).

La verifica del mercato
Accertata l'impossibilità di acquistare in Italia uno strumento nuovo così particolare di regolare importazione (non ce ne sono, bisogna ordinarli e in genere ci vogliono mesi) comincia la caccia oltreoceano.
Con un paio di veglie notturne seleziono una decina di strumenti (nuovi, mint e near mint) a cifre che vanno da 750 dollari a 1100 circa. È chiaro che in queste situazioni conta molto anche la notorietà del negoziante (da questo punto di vista tendo a dare la preferenza a quelli che fanno parte del circuito di VGM) e il suo modo di relazionarsi. Cioè, se all'approccio trovi uno sgarbato, che risponde alle mail a monosillabi o tre giorni dopo, che non prende in considerazione un minimo ritocco del prezzo, eccetera lo scarti senza nemmeno dirgli "non avrai i miei soldi".

Rickenbacker 660

L'acquisto Il simpatico e cortese Laun Braithwaite di Dave's Guitars mi propone:
  • Rickenbacker 360VP, New, Turquoise & Sea Foam Green in stock, Vintage pickup option $995
  • Rickenbacker 360V64 '00, Fireleglo & Mapleglo, Near Mint, $1095
  • Rickenbacker 620VP Sea Foam Green $895
Però, accanto a queste, c'è elencato uno strumento che non avevo considerato, ma che non manca di colpire l'attenzione:
  • Rickenbacker 660, New, Fireleglo, Sea Foam Green, Turquoise, & Desert Gold in stock $1225
Mmm.... La 660 è una chitarra splendida, un super miscuglio nato in tempi recenti tra 620 e Tom Petty, look retrò (pickup, attaccacorde, eccetera), materiali eleganti (acero con bella venatura) e finiture deluxe. Dice il sito Rickenbacker:
The Model 660 and 660/12 feature a charactered Maple cutaway body based on an innovative design from the 1950's. A Rosewood fingerboard is punctuated beautifully with triangular pearloid inlay markers, while the maple double bound neck and body are solid through and through. Rickenbacker's trademark "checkered" black and white binding set off the body, while white binding graces the neck. The 660 is electronically engineered to the exacting standards of the vintage reissue series, complete with Rickenbacker's own vintage reissue-type pickups.
La differenza di prezzo con gli strumenti tradizionali è significativa (circa il 30% in più), ma fatti due conti non è difficile convincersi che in fondo è un modo per ammortizzare le spese di spedizione.
La scelta è fatta. La chitarra prende la strada dell'Italia via UPS. Costi:
  1. la chitarra 1200 USD
  2. il trasporto franco Milano 180 USD
  3. IVA e dazio 280 USD
Il totale è un bel 1660 che, a conti fatti, fa un bel 3.600.000 lire circa. Non sono noccioline, certo. Ma la chitarra è splendida e la spesa totale equivale al prezzo scontatissimo chiesto in Italia per una normale 360. In più c'è da dire che una 660 in Italia - differenza di prezzo a parte - non sarebbe stata reperibile in tempi realistici.

Rickenbacker 660

Arrivata!
La tempestività di UPS stavolta mi sorprende. Dopo 96 ore dall'ordine lo scatolone entra nel mio garage. Nuotando nelle patatine di polistirolo apro la bella custodia grigia deluxe e metto le mani sull'oggetto. Allora:
  • vernice, finiture, parti in plastica, eccetera impeccabili. Un a cura cosi' su una chitarra da poco più di mille dollari non la vedevo da tempo;
  • anche la tastiera mantiene le promesse: non c'è una sbavatura, i tasti sono perfettamente collocati e limati;
  • accordo e noto che il manico è un po' troppo concavo per i miei gusti. No problem. Basta togliere il copri truss-rod e avvitare di un quarto di giro entrambi i dadi (le Rick hanno due tiranti, complicano un po' la vita quando si deve intervenire, ma garantiscono stabilità e danno la possibilità di correggere anche lievi torsioni assiali). Dopo l'operazione il manico è perfetto, l'azione è bassa, le corde non friggono.
Come suona
I due pickup tostapane sono un miracolo di chiarezza e calore. A mio modestissimo avviso con questa chitarra si invertono i classici ruoli ponte/lead - manico/rythm. Il p.u. al manico è più presente e grosso, accetta meglio il mio overdrive (rigorosamente Chandler Tube Driver anni '80) producendo un bel suono pieno e ricco. Il p.u. al ponte invece è un brillante jingle-jangler, perfetto per ritmiche pulite, strummate o arpeggiate. Ovviamente questi pickup non sono dei P-90, ma questo lo si sapeva.
La sezione controlli invece è un po' caotica. Il circuito vintage-style è noto per l'eccesso di interazione tra i pickup, la manopolina miscelatrice agisce (incredibilmente) anche quando il p.u. al manico è selezionato da solo, quindi il settaggio del suono usando questo controllo diventa parecchio macchinoso. Per ora ho comunque capito che girandola tutta in senso antiorario e dimenticandola riesco a escluderla. Del resto i volumi tagliano molto le frequenze acute, quindi conviene lavorare con tutto ben aperto, al massimo pelando un po' il volume al ponte per le ritmiche più discrete.

Conclusioni
Per un istante, durante un "Rock 'n' Roll Music" particolarmente ben riuscito è uscito dal mio The Mojo Amp un accordo (ma uno solo però) che suonava 100% John Lennon. Cosa si può chiedere di più? Quanto alla spesa, certo il mio conto in banca non l'ha presa bene. però mi resta una soddisfazione: la mia 660 è stata pagata una cifra realistica considerando i problemi di lontananza. Spiace solo pensare che se ero un americano con gli stessi soldi quasi quasi ce ne compravo due, ma in fondo... ci sono infinite altre ragioni per le quali essere italiani non è poi così male, no?

Aggiunta di novembre 2016
Sono trascorsi parecchi anni, la Rick 660 non fa più parte del mio parco chitarre, pesantemente ridimensionato anche per ragioni di anagrafe, che ormai l'elettrica la suono proprio poco e se la suono è una Fender costruita prima del 1957. A volte però la rimpiango, quel suono lì non lo trovi con nessun'altra chitarra. Quello che invece non rimpiango sono quegli anni in cui comprare uno strumento un po' diverso dal solito era un affare di stato. Oggi è tutto più semplice, per varie ragioni. La prima è che negozianti e distributori in gran parte si sono evoluti, comprendendo l'importanza di garantire ai musicisti la possibilità di acquistare tutti i prodotti e non le solite quattro cose. La seconda è che i prezzi si sono molto livellati (ricordo che da noi le tasse influiscono molto più che oltreoceano, quindi un surplus va comunque messo in preventivo). La terza è che se la prima opzione ragionevole (acquistare da un negoziante italiano, la soluzione sempre preferibile) non è percorribile per qualche ragione (in genere perché il distributore non riesce a procurare un prodotto), c'è sempre l'opzione di Mamma Rete che ci mette a disposizione la più grande vetrina della storia, senza i rischi che correvamo noi pionieri della Prima Rete.

Questo articolo, parte dell'archivio storico di Accordo, è stato restaurato per una miglior fruizione sui dispositivi moderni.
660 chitarre elettriche rickenbacker
Link utili
Il sito Rickenbacker
Sito Rickenbacker non ufficiale
Dave's Guitars
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