di guitarlory [user #1166] - pubblicato il 18 maggio 2009 ore 23:54
E’ sempre dura, almeno per me, salutare gli amici con cui hai condiviso tre giorni di musica, divertimento, ottimo cibo e qualche bicchiere in compagnia (forse anche un po’ più di “qualche”).
Ieri sera, al momento di lasciare il centro vacanze che ha ospitato l’XI edizione del Grappa Guitar Camp, quella sensazione di “vuoto” che sempre mi accompagna quando mi rendo conto che toccherà aspettare qualche mese prima di rincontrarci, era addirittura amplificata.
Questo perché il GGC ti lascia sempre qualcosa di buono dentro, una gioia viscerale, mista a stanchezza (di quella “positiva”); come dopo una partita di calcio fra amici, che alla fine non ti ricordi più neanche chi ha vinto, ma sei comunque contento; e quello appena terminato è stato un Grappa diverso dalle ultime due edizioni, “atipico” in qualche modo, quasi un ritorno alle origini... infatti il numero non enorme dei partecipanti e la location hanno reso possibile parlare insieme a lungo, approfondire i temi dei seminari e non solo: nel caso di Luca Villani, addirittura dare vita ad un secondo seminario non programmato, nato dalla voglia di conoscere da una parte e dal desiderio di condividere dall’altra!