Ieri sera, Stazione Birra di Roma, concerto di Stef Burns (chitarrista, oltre che di Vasco - come ognun sa - anche di gente come Prince, o Alice Cooper, per dire). Un amico mi chiama alle 20, dice: andiamo. Io sul divano, un po' scettico e molto pigro, alla fine vado.
Io non ascolto Vasco, dunque non avevo nessuna idea di ciò che suona mr Burns. Mi aspettavo tutta un'altra cosa: mi aspettavo un tecnicone satrianato pieno di sè. E invece mi sono ritrovato davanti un signor chitarrista rock-blues, con tanta ascella e parecchio gusto, oltre a una spiccata capacità di reggere il palco. Gran presenza scenica. Suono di riferimento: qualcosa a metà tra SRV e Jeff Beck, per intenderci.
Non sono riuscito a occhieggiare bene la pedaliera (che dirigeva con un controller). Ha usato anche un multieffetto digitale, che però gli è impazzito mentre stava per iniziare un pezzo. Ha saltato il pezzo maledicendo l'elettronica...
La chitarra invece l'ho passata ai raggi (come un ragazzino mi sono messo sotto al palco, prima fila!): una Strat (poi ho scoperto Custom Shop) crema, s-s-h (texas special e Seymour Duncan JB - pick up davvero sorprendente, ragazzi), roller nut e autobloccanti. Ponte, direi un sei sellette moderno, nulla di straordinario (mi è sembrato).
Appunto sulla chitarra: i nitromani (me compreso!) resteranno delusi, ma la chitarra di Stef era indiscutibilmente poliuretanica! La finitura era scheggiata sul corno inferiore, e in diversi altri punti. Interi tocchi di verniciatura andata via. Meditare anche su questo... Corde grosse anzichenò, action parecchio alta, mi è sembrato.
Repertorio: il più vario. Ha suonato un paio d'ore, soprattutto cover. Ricordo alla rinfusa, "Power of soul" e "Little wing", "Drive my car" e "I want you" (con una sorprendente virata tropicale, con suono santanatissimo), ha suonato (al pianoforte!) "Maybe I'm amazed". Ha suonato pezzi suoi, parecchio Beck, appunto. Ha suonato del buon blues elettrico.
C'è stato pure l'intermezzo Vasco, in cui ha chiamato dal pubblico due fan per cantare tre pezzi (i quali - i fan non i pezzi - se la sono cavata parecchio bene, per la cronaca)
Insomma, vi dirò: bel concerto. Per 15 euro ho passato una serata ascoltando un signor chitarrista, che ha fatto spettacolo. E con molta umiltà, alla fine, non si è sottratto ai fan, firmando autografi e fotografie. Promosso.