Oggi pomeriggio è passato a trovarmi mio cognato.
Abbiamo chiacchierato del più e del meno e dopo convenevoli e caffè, mi ha chiesto se avevo provato la sua pedaliera Vox che un mese fa mi aveva prestato per vedere se ci capivo qualche cosa.
Con sorriso compiacente, passo felpato e nonchalance, abbiamo lasciato le nostre amate mogli a conversare al piano di sotto, e ci siamo trasferiti nella tana del lupo, il mio studio.
Ho collegato la Tonelab LE al Roland Cube e alla Telecaster e mi sono sbizzarrito nel fargli ascoltare qualche pezzettino, con uso delay, flanger, reverb, fuzz, chorus, cry-baby e altro.
Dopo la dimostrazione, in cui la mia coda di pavone si gonfiava a dismisura, gli ho passato lo strumento e ha provato anche lui qualche effetto, rimanendo piacevolmente sorpreso dalle possibilità di suono che si possono tirare fuori da quel complicato ma intrigante marchingegno.
Mentre lui smanettava con pedale e pulsanti, ho collegato la Strato al vecchio, ma sempre valido, Samick 25 e gli ho chiesto di suonare un giro di blues, possibilmente in La, Sol o Si, i miei accordi preferiti.
Lui ha attaccato la parte ritmica e io l'ho seguito con fraseggi di pentatonica e qualche impro.
Il duetto è durato solo una ventina di minuti, ma dal sorriso stampato in faccia che aveva mio cognato, sono convinto che non rimarrà un tiepido e isolato episodio.
Due is mei che one..