Caro Diario..
Oggi ho deciso di farmi il regalo di Pasqua.
Che cosa può volere un Accordiano che ha già sei chitarre ?
Fuochino.. Fuoco !
La settima, quella che mancava.
Una chitarra acustica non elettrificata da suonicchiare in giardino senza troppi patemi d’animo, senza amplificatore, pedali e pedaliere, semplice ed essenziale.
Il mio diavolo tentatore, che di nome fa Stefano58, erano giorni che lavorava nel mio subconscio telepaticamente e oggi, complice un calo di zuccheri e una spasmodica voglia di premiarmi, ho ceduto e sono partito alla volta della Mecca del chitarrista.
Il mio budget non era molto alto, anche perché non volevo investire molto in un qualcosa che non sapevo se mi sarebbe piaciuto o no, e ho fissato un tetto massimo di 400 euro.
Avrei potuto aprire un diario su Accordo.. “Che chitarra mi consigliate?” ma io faccio parte di quella folta schiera di compratori compulsivi che amano sbagliare da soli.
Prendendo come Vangelo le parole del mio Profeta Stefano.. “ provare.. provare e ancora provare”
ho messo in scaletta Takamine, Tanglewood, Lag, Ibanez, Yamaha, Art& Lutherie ed Epiphone.
Appena imbracciata la prima, ho cominciato a sudare ed imprecare senza capire cosa girava storto, finchè un addetto del negozio mi ha spiegato una cosa che non sapevo e che mi ha confinato a livello di somaro della sei corde.
Le chitarre acustiche hanno una scalatura di corde 012-013 e il sottoscritto, abituato alle 09 delle cugine elettriche, si è trovato come con un badile in mano, incapace a emettere suoni che non fossero rumori di grattugia e ferramenta. Mi sono detto, queste sono baracche, proviamo qualcosa di più prezioso, e più il prezzo aumentava, e peggio mi trovavo come manico e action.
Esteticamente erano tutte belle, l’unica che non mi piaceva molto per via di un battipenna con dei fronzoli e un volatile disegnato era la Epiphone Dove, l’unica con scalatura di corde 011. Il manico andava bene e qualche suono usciva fuori, il top in abete e le meccaniche Grover mi hanno convinto.
Vinta la repulsione per l’orribile battipenna, l’ho presa.
Oggi l’ho suonata due ore e nonostante i calli ho i polpastrelli dolenti, però sto cominciando a conoscerla e a capirla.
Mi fa male anche la spalla, perché la cassa armonica più grande fa sì che la posizione del braccio è molto diversa di quando suono una solid-body, specialmente da seduto.
Al momento non è grande amore.. guardo la Telecaster e le sussurro..
“Non ti tradirò mai…”