Il suono della nostra chitarra, come tutti sappiamo non è frutto di magia, ma di una serie di fattori più o meno importanti, ma tutti decisivi per la riuscita di un buon suono. Certamente non era questo quello che pensavo quando, preso da una strana voglia di single coil, ho ripreso in mano la Fender Stratocaster USA Standard di papà. La prendo, la attacco al mio Fender Hot road deluxe e inizio a suonare il riff iniziale di Wonderful Tonight del grande Eric. Il solito problema, quel suono così acido, così tagliente del pickup al ponte non mi è mai piaciuto, e mai mi andrà giù; più volte ho pensato ad un bel cambio pickup, ma papà è un testardo come pochi. Ma tornando all'avvenimento di oggi, come spesso facevo nel suonare andando fino in fondo alla tastiera, nel concludere un bel lick shred ho tirato un bend di due toni sul cantino. Tac. Ecco tutta la corda in mano. Tra le varie bestemmie, ricordo che qualche mese fa comprai una muta di riserva, ma non le solite Ernie ball 0.09 - 0.042 ma più grosse perché su internet avevo letto che con le strato suonavano meglio, ero scettico, ma mi son detto "perché non provare?". Ed eccomi qui che riavvolgo le sei corde a mano, senza uso di nessun avvolgi corde, e via la prima 0.11, e poi la seconda 0.14, via la terza 0.18... e così via fino ad arrivare alla 0.48. Accordo il tutto col polso dolente, riattacco la chitarra all'ampli, due accordi, pentatonica di mi minore, e sono tre le cose di cui mi accorgo: maggior volume, il suono è più grosso, e maggior difficoltà a suonare. Storco il naso, ad un maniaco della velocità come me, la difficoltà a suonare non va proprio giù, però mi piace come la chitarra risponde al tocco, ora si avvicina molto di più a quel che cerco dalla mia strato, e penso "tanto per fare le tamarrate e la velocità ho l'Ibanez, e dato che sul blues non la userei mai, perchè non usare questa?". E' vero, le più grandi idee sono le più stupide, insomma, chi mai avrebbe usato una Strato per suonare blues? |