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Maestri & Allevi
Maestri & Allevi

di LaPudva [user #33493] - pubblicato il 12 agosto 2012 ore 08:00
Sembrava che la querelle tra Giovanni Allevi e Uto Ughi si fosse definitivamente spenta, ma evidentemente l’argomento è così sentito che è bastata una scintilla per far esplodere una polemica ancora più grande.

Tutto è cominciato nel dicembre del 2008, quando il Maestro Ughi commentò il concerto natalizio in mondovisione promosso dal Senato della Repubblica che aveva avuto come protagonista Allevi dicendosi incredulo per le copiose lodi delle autorità presenti e definendo il pianista un "interprete mai originale e privo del tutto di umiltà". Pronta la risposta di Allevi, che bollò il violinista come "un custode di sepolcri imbiancati" che parlava solo per difendere la propria casta, esprimendo il suo rammarico non senza punte di patetismo ("Come ha potuto farmi questo proprio il giorno della Vigilia di Natale?", "Quel suo autografo che ho sempre conservato gelosamente per me ora non conta più niente") e un principio di delirio di onnipotenza ("I sacerdoti della casta con i loro adepti, non potendo riconoscere su di me alcuna paternità, hanno messo in atto una criminale quanto spietata opera di «crocifissione di Allevi»", "La mia è una musica nuova perché contiene quel sapore, quella sensibilità dell’oggi, che nessun musicista del passato poteva immaginare").


La diatriba andò lentamente smorzandosi ma, dopo un lungo periodo di relativa calma, da qualche settimana ha ripreso vigore in seguito alle voci secondo le quali il Comune di Genova, per dare ulteriore visibilità allo storico «Premio Paganini» per giovani violinisti, avrebbe inserito tra le prove obbligatorie una composizione di Allevi.
La reazione nel mondo della classica è stata immediata e velenosissima. Partita dal conservatorio di Mantova sotto la guida del violinista Paolo Ghidoni, ha trovato presto il supporto di altri conservatori e figure di spicco del mondo accademico. Nonostante la notizia relativa alle prove del premio sia stata smentita un paio di giorni fa dal presidente e dal sindaco di Genova (rettifica che secondo alcuni ha tutto il sapore di una “correzione” degli accordi operata seguito alla sommossa in atto), rimane forte il malumore per la presentazione in prima mondiale del concerto per violino e orchestra di Allevi che avrà luogo al Carlo Felice di Genova il 14 novembre prossimo, e che l’autore ha introdotto affermando polemicamente: «L’ho scritto per liberarmi di Uto Ughi, il mio incubo notturno, e dalla casta della musica classica». Per tutta risposta, Ghidoni e i musicisti che sostengono il M° Ughi hanno redatto una lettera che verrà a breve resa pubblica, nella quale lamentano non solo il rilievo ingiustamente dato a questo fenomeno mediatico, ma anche i pochi investimenti nell’educazione musicale e la totale assenza di meritocrazia nel mondo della musica, atteggiamenti che stanno polverizzando ogni contatto col millenario bagaglio storico culturale e musicale italiano.

Insomma il malcontento è sempre più forte e, benché la vicenda riguardi il mondo della classica, la riflessione di Uto Ughi, secondo cui il successo di Allevi è il termometro perfetto della situazione di un paese in cui prevalgono sempre le apparenze, si può estendere ben oltre i suoi limiti. Sicuramente il fatto che un compositore simile venga portato in gloria dovrebbe farci riflettere sul livello culturale del nostro paese e sulla necessità che quella di Ughi non rimanga una voce isolata. In casi simili, però, il rischio è che anche il malcontento venga strumentalizzato, accrescendo ulteriormente la fama di chi probabilmente meriterebbe solo l’oblio.

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Uto Ughi....
di gibsonmaniac [user #21617]
commento del 12/08/2012 ore 09:08:51
.....for President!

Anche se era più divertente la diatriba Vasco/Solieri.
Rispondi
Ahahahah!!! Non hai tutti i ...
di LaPudva [user #33493]
commento del 12/08/2012 ore 13:35:4
Ahahahah!!! Non hai tutti i torti!
Rispondi
Porcherie
di jebstuart [user #19455]
commento del 12/08/2012 ore 09:49:33
Ci riflettevo ieri sera, accingendomi a scrivere due parole sulle Olimpiadi.
La vittoria delle apparenze sulla forma è uno dei topics sociologici del nostro tempo, che ha come corollario la moda delle "scorciatioie".
In sintesi, la gente - ed i giovani in particolare - non accetta più la necessità di un percorso formativo, per forza di cose lungo e costellato di sacrifici, come presupposto irrinunciabile del successo.
Oggi si vuole tutto e subito, senza capire che privilegiare la forma sulla sostanza è come costruire sulla sabbia.
E se una voce nel deserto alza vibranti proteste, la sua difesa dei valori della cultura e della liceità morale viene comodamente etichettata come farisea o, peggio, corporativa.
Come se non bastasse, e lo sottolinea quel che racconti, oggi anche le Istituzioni strizzano l'occhio a questo trend, finendo per delegittimare definitivamente quei modelli di studio, di impegno e di applicazione che per secoli sono stati proposti ai giovani come chiave del successo sociale.

Sai cos'è, Federica? E' che per andare controcorrente ci vogliono i cosiddetti. E devono essere anche delle dimensioni di una palazzina di due piani.
In questa Italietta, invece, i cosiddetti sono diventati merce rara e, soprattutto, non danno garanzie di successo elettorale (o di pubblico, il che in fondo è la stessa cosa).

Rispondi
Sì, caro jeb, sfortunatamente quella ...
di LaPudva [user #33493]
commento del 12/08/2012 ore 13:47:45
Sì, caro jeb, sfortunatamente quella è la formula che sembra emergere da qualsiasi ambito del vivere moderno: la scorciatoia. E, per quanto lo trovi orribile e squallido, fin lì ci posso anche arrivare: i furbetti sono sempre esistiti, in fondo. Quando, però, mi trovo a riflettere sulle istituzioni allora quell'elasticità mentale non riesco più ad averla. Proprio loro, che - come dicevo qui sotto - dovrebbero lottare per tenere in piedi quegli ultimi baluardi della nostra (ex) cultura fanno il gioco di questi fenomenetti? Non ci siamo proprio...

Capisco lo sdegno e il dispiacere di tutti quei musicisti che oltre a dover mandar giù questo boccone amaro si sentono anche sbeffeggiare da persone che non hanno un millesimo della loro competenza e della loro preparazione. Ché, per quanti non lo avessero capito, questa querelle non è AFFATTO tra anciens e modernes (come viscidamente ha voluto far credere Allevi nelle sue esternazioni), ma vede contrapporsi fautori di musica seria e di musica faceta, arte e puro intrattenimento.

Hai ragione tu: mancano i cosiddetti.
Rispondi
.
di jebstuart [user #19455]
commento del 12/08/2012 ore 15:42:04
Nel leggere la tua risposta, ho letto ovviamente anche gli interventi seguiti al mio. E sento il bisogno di aggiungere una cosa, scusandomi se la tiro per le lunghe.

C'è un'ulteriore limitazione che sembra affliggere in maniera epidermica il nostro mondo, ed in particolare la nostra intellighentsjia. Un fenomeno curioso che potremmo definire "effetto on-off".
I nostri intellettuali, in altre parole, sono diventati allergici ai distinguo. E così oggi un concetto, una posizione o si sposano in maniera talebana o si rigettano con disgusto, senza ammettere alcuna via di mezzo.

Diversi degli interventi più giù, ad esempio, hanno equivocato il senso del tuo post per un problema di malinteso garantismo o, peggio, di anticonformismo acritico.
Nessuno dice che Allevi vada impiccato all'albero di maestra. Né che non gli si debba consentire di suonare quel che più gli pare.
Fermo restando il suo diritto di suonare quel che gli pare, però, non pare giusto né opportuno innalzarlo ad altari che non gli competono. Meno che mai perchè (con notevole furbizia ed opportunismo) si propone come alternativo ad un sistema considerato paludato ed anacronistico.

E' bravo, bravissimo, simpatico, ride sempre (!!!), ha una bella chioma.
Ma non è la musica classica italiana.
Rispondi
E' verissimo! Personalmente ho ...
di LaPudva [user #33493]
commento del 12/08/2012 ore 15:58:49
E' verissimo!
Personalmente ho sempre sostenuto che gli vada riconosciuta la "furbizia" dell'aver indovinato una formula, ad esempio. Non è una cosa da poco inanellare dei successi del genere... E poi, come ho gà detto, credo che ci sia di molto peggio. E' anche un ragazzo che sa far spettacolo, essendosi creato un personaggio. Solo che queste sono considerazioni che riguardano la sua musica e la sua carriera.
Altra cosa è pensare che nel nostro paese venga considerato un genio senza precedenti e l'orgoglio della classica italiana. Questo è falso e, quindi, ingiusto, soprattutto nei confronti di tutti quei musicisti che vivono la propria vita al servizio della musica e che non ricevono un briciolo delle attenzioni che ha Allevi nonostante i loro indubbi meriti.
Rispondi
Sinceramente non sono un fan ...
di Denis Buratto [user #16167]
commento del 12/08/2012 ore 11:25:06
Sinceramente non sono un fan sfegatato di Allevi, nonostante la sua musica sia orecchiabile non è altro che pop travestito da musica classica.

Però la cosa che non capisco è questo perenne accanimenti contro di lui, è vero non è umile, non è discreto, non le manda a dire, ma ogni tanto mi vien da pensare che il mondo della musica classica sia spaventato da un personaggio così proprio per il consenso che ha raccolto evitando di agire come un musicista classica standard...
Rispondi
Io credo si tratti di ...
di LaPudva [user #33493]
commento del 12/08/2012 ore 13:53:20
Io credo si tratti di tutt'altro, sai. Un musicista classico preparato e competente non può aver paura di uno che, come dice Ughi, in altri tempi non sarebbe stato neanche ammesso in conservatorio.
Io credo che la rabbia - più che giustamente - stia crescendo perché questi si sono definitivamente rotti le scatole di veder premiare ripetutamente, senza sosta, il nulla mentre il duro lavoro e la qualità vengano lasciati morire in silenzio. Le apparenze vincono non solo sulla qualità e sulla cultura: questi sono sintomi di un paese che muore.
Rispondi
Ho avuto occasione di dirlo ...
di perrynason [user #17170]
commento del 12/08/2012 ore 11:39:09
Ho avuto occasione di dirlo più volte: il fatto che la stampa sia solita affidare la rappresentanza del migliore "pianismo" moderno italiano alla triade Allevi-Bollani-Einaudi come se non ci fossero abissali differenze di valore tra i tre artisti - o meglio tra uno e gli altri due! - dice chiaramente che la legge del marketing non impera solo nei supermercati. Dunque più che condivisibili le riflessioni di Ughi e dei suoi sostenitori. E' però vero che i conservatorì musicali italiani continuano a prestare il fianco a critiche di passatismo anacronistico da cui non riescono ad emanciparsi. E i gestori del marketing culturale (editori, managers, promoters, assessoricchi alla cultura e via a scendere) ci sguazzano con l'appoggio di una stampa spregiudicata e ben poco indipendente.
Rispondi
Hai ragione su tutta la ...
di LaPudva [user #33493]
commento del 12/08/2012 ore 14:10:35
Hai ragione su tutta la linea, ahimé...
Rispondi
Io non sono così in ...
di Bustio [user #24438]
commento del 12/08/2012 ore 12:13:21
Io non sono così in disaccordo con Allevi!
Anzi, io non capisco proprio la polemica instaurata da Uto Ughi se devo essere sincero.
Uno suona il suo repertorio, l'altro il suo.
A me sembra che ci sia una bella dose di gelosia nei confronti di un ragazzo che sta avendo un minimo di successo con composizioni (classiche? classicheggianti? pop? chi se ne frega!) proprie!
Allevi è uno che si è fatto il culo, è diplomato in pianoforte e composizione, ha tutte le carte in regola direi, non sarà Pollini ma non è neanche il pianista più scarso in circolazione, ha solo avuto la forza di voler fare musica sua e non attenersi alle composizioni fatte da altri.
E con le sue composizioni sta avendo successo. E per questo gli si deve dare addosso?
Non so se sia gelosia o semplice paura ma credo che uno come Uto Ughi sarebbe dovuto essere un po' più sicuro di se' dato che è uno dei numeri uno al mondo!
Si può discutere sul fenomeno commerciale,sul personaggio etc etc...fatto sta che Allevi c'è, ha successo, compone musica che può essere oggetto di studio alla stregua di "La bambolina che fa no no no" o del Rach 3.
A me personalmente alcune sue composizioni piacciono ed emozionano, e direi che il resto mi interessa poco, con buona pace del mondo accademico!
Rispondi
Il tuo discorso regge fino ...
di perrynason [user #17170]
commento del 12/08/2012 ore 13:00:54
Il tuo discorso regge fino a un certo punto. Il successo non può essere l'unico metro di giudizio, altrimenti bisognebbe ammettere che Toto Cutugno c'era, vendeva bene, tanta gente si emozionava coi suoi polpettoni nazional-popolari (per dirla alla Pippo Baudo) e tanto bastava per annoverarlo tra i più importanti autori della canzone italiana, insieme a De Andrè, Fossati, Conte, Dalla, ...
Personalmente non ho nulla contro Allevi, pianista dotato che propone cose anche piacevoli, ma chi gli apre la grande vetrina delle celebrazioni istituzionali, confonde i piani ad arte. Far salire Allevi sullo stesso palco di Ughi è come invitare Orietta Berti a un prestigioso festival jazz con Ella Fitzgeald (pace all'anima sua).
;-)
Rispondi
..un partigiano come presidente..con troppa ...
di giuseppe40 [user #18743]
commento del 12/08/2012 ore 14:17:0
..un partigiano come presidente..con troppa america sui manifesti.. il povero toto oggi verrebbe censurato.
Rispondi
Quoto IN TOTO! Ahahah! ...
di LaPudva [user #33493]
commento del 12/08/2012 ore 14:30:40
Quoto IN TOTO! Ahahah!
Rispondi
Ma infatti il successo ...
di Bustio [user #24438]
commento del 12/08/2012 ore 15:27:46
Ma infatti il successo solo un in più!
Orietta Berti ad un festival con la Fitzgerald non la invito di certo ma una Mina, che ha fatto una serie di canzonette inverosimile, benchè tutte condite con la sua voce inimitabile, ce la metterei eccome. Se una sua composizione è tecnicamente valida e presenta validi motivi di studio non vedo perchè non inserirla in un contesto del genere.
Il mio discorso più che altro voleva andare verso una deriva più generale, sull'argomento Allevi vs. CIU (Conservatori Italiani Uniti). Non capisco tutto questo attacco contro Allevi da parte del mondo accademico diciamo!
Oh va bho...anche Mozart veniva attaccato da Salieri (e Solieri attaccato da Vasco) eppure è diventato ciò che è diventato. Sia chiaro che Mozart non è Allevi, e ci mancherebbe...però il sistema non è diversissimo!
Rispondi
Ti dico la verità, se ...
di LaPudva [user #33493]
commento del 12/08/2012 ore 15:50:4
Ti dico la verità, se mi trovassi alla direzione di un prestigioso festival jazz, Mina non mi verrebbe neanche in mente. Credo che trovate del genere andrebbero proprio a minarne il prestigio...
Ma dai tu stesso la risposta a (quasi) tutti i quesiti sollevati: "Se una sua composizione è tecnicamente valida e presenta validi motivi di studio non vedo perchè non inserirla in un contesto del genere": così NON è, quindi perché inserirla?
L'accanimento contro Allevi deriva proprio dal fatto che il suo successo di pubblico lo ha portato a riconoscimenti che non merita e che spetterebbero di diritto a ben altra sorta di musicista. E' normale che il mondo accademico sia in rivolta: ripeto, quelle stesse istituzioni che ignorano bellamente le ragioni di alcuni tra i più grandi musicisti di questo paese lo coprono di allori... E' normale che poi a qualcuno venga in mente di infornarlo!!!
Rispondi
Non so, io di sicuro ...
di Bustio [user #24438]
commento del 12/08/2012 ore 21:19:57
Non so, io di sicuro non sono la persona più indicata per giudicare una partitura di violino, posso avere un'idea ma di sicuro mi trovo meglio a giudicare un'assolo di chitarra!
Oltretutto non conosco il pezzo in questione quindi non posso parlare tantissimo!
Io posso anche capire il concetto che magari possa avere avuto onori che altri avrebbero meglio meritato (come d'altro canto in ogni campo in Italia d'altronde) però comunque non mi si può dire che nel suo caso non ci sia un tiro al piccione che a me personalmente non piace. Anche perchè anche nell'università il mondo accademico si schiera molto in fretta contro chi riconosce come un pericolo, e solo perchè magari si ha paura di una innovazione, o semplicemente qualcosa che differisca anche minimamente dallo status quo! Non credo che sia il caso di Allevi ci tengo a precisarlo. Però credo anche che se lui con la sua arte (minima o massima, ad altri la scelta), avvicina qualcuno al mondo della musica o del pianoforte...bè...credo che comunque abbia fatto qualcosa di buono e del mondo accademico (di cui ho rispetto relativo) me ne posso anche relativamente fregare!
Rispondi
Non saprei dirti, so solo ...
di LaPudva [user #33493]
commento del 12/08/2012 ore 21:32:29
Non saprei dirti, so solo che sono allergica all'aria fritta, qualunque sia l'ambito in cui me la propinano. Allevi è innegabilmente una montatura, dal modo in cui si pone (un finto genialoide simil-cartone animato) al modo in cui non solo il suo management ma anche certe istituzioni lo presentano alla gente (una punta di diamante della musica classica). Questo è falso, indi per cui comprendo il malcontento presso i conservatori.
Per forza c'è un tiro al piccione: il piccione la sta facendo ovunque... Mi pare una reazione comprensibile, dato che non si era mai verificato nulla di simile. Come mai non c'è stata alcuna sommossa dei conservatori quando Bollani ha cominciato a spopolare a destra e a manca?
Il ribrezzo del mondo accademico è il ribrezzo che ogni professionista prova nel vedere il proprio ambito ingiustamente depredato.
Oh, naturalmente è legittimo fregarsene, ci mancherebbe. Ma questo vale un po' per tutto...
Rispondi
Bè Bollani è stato discriminato ...
di Bustio [user #24438]
commento del 12/08/2012 ore 23:30:38
Bè Bollani è stato discriminato anche dal suo stesso ambiente jazzistico per sua stessa ammissione!
Sul resto non sono molto d'accordo, anzi direi per nulla!
Nel senso...prima che arrivasse lui chi avrebbe scommesso due lire che uno potesse diventare famoso con un pianoforte e con composizioni sue?
Non è una cosa che definirei tantissimo aria fritta, non è la prima Britney Spears che capita per intenderci! Cioè porca miseria, ci si incavola tanto con Allevi quando in italia amici e x-factor stanno facendo a pezzi e sbranando la stessa idea di musica!
Non so neanche quanto sia una montatura, probabilmente molti cercano di cavalcare il fenomeno e il personaggio
Indubbiamente il personaggio è particolare, io stesso non capisco quanto ci sia o quanto ci faccia, ma nel dubbio mi astengo da giudizi.
Non è che voglia difendere Allevi in particolar modo, o che lo ascolti in particolar modo, forse in fin dei conti sto facendo solo l'avvocato del Diavolo, però veramente...non capisco come una persona sola possa provocare tanto casino in tutti i conservatori italiani...ma di cosa hanno paura? A me non sembra una cosa così comprensibile come dici tu. Ci vedo solo un gran pacco di invidia!
Se uno sa che lavora bene e lavora giusto non deve aver paura perchè è conscio della sua abilità e bravura...invece qui si esagera, e solo per un omino che suona il piano!
Io se fossi in qualcuno che dirige un conservatorio penserei alle mie beghe interne, alle piccole ridicole rivalità che ci sono fra conservatori italiani, e alle volte di quanto sia scarsa l'offerta formativa in alcuni posti, nonchè a formare gente capace di dare lustro all'Italia!
E magari protesterei di più contro chi fa tagli indiscriminati alla cultura, contro chi chiude orchestre e via dicendo. Se Allevi è solo un fenomeno costruito si spegnerà da solo e iveri problemi resteranno, quindi meglio focalizzarsi sui veri secondo me!
Rispondi
Bollani è rispettato e ammirato ...
di LaPudva [user #33493]
commento del 13/08/2012 ore 00:20:09
Bollani è rispettato e ammirato da chiunque in ambiente jazzistico. Alcuni gli hanno rimproverato le contaminazioni, ma mai a nessuno è venuto in mente di dire che non è un musicista all'altezza di quello per cui ha guadagnato il suo enorme successo e mi pare una bella differenza. Ciò accade perché è un musicista straordinario che non vende fumo, indipendentemente dalle scelte artistiche.

Probabilmente non è ancora chiaro fino in fondo il vero nocciolo del discorso: Britney Spears non si vende come Maria Callas, ma come cantantina pop, cosa che è. X Factor e Amici stanno facendo a pezzi la musica leggera e infatti sono giustamente demonizzati da quanti la musica la amano davvero. Allevi viene venduto come orgoglio della classica e fa musica leggera, e come se non bastasse viene trattato come una vera e propria autorità nell'ambito della classica: è questo che ha fatto scatenare la bagarre. Se a Fabio Volo venisse data una cattedra di letteratura italiana in un ateneo inorridiremmo? Ecco, qui è la stessa cosa e la rivolta era inevitabile. Fabio Volo sa parlare, ha trovato un linguaggio che gli è congeniale e può continuare a scrivere libri e a riscuotere il suo immenso successo, ma non può avere in alcun modo un ruolo in ambito accademico. Sarebbe inammissibile.

Tu dici che bisognerebbe pensare a "quanto sia scarsa l'offerta formativa in alcuni posti, nonchè a formare gente capace di dare lustro all'Italia": è tutto lì il discorso. Se gente come Allevi è quella che dà lustro all'Italia a che serve il lavoro dei conservatori?
Io sono d'accordissimo con ciò che dici, ma totalmente in disaccordo con le conclusioni: Allevi incarna ciò che lamenti, indipendentemente dal fatto che possa piacere la sua musica. Non dovrebbe muoversi al di fuori del suo ambito e avere l'umiltà di lasciare le cose serie a chi di competenza.
Rispondi
Certo che è ammirato e ...
di Bustio [user #24438]
commento del 14/08/2012 ore 00:12:24
Certo che è ammirato e rispettato, ma c'è voluto sant'Antonio, anche perchè l'ambiente jazzistico a tratti sa essere piuttosto antipatico, per lo meno il finto ambiente jazzistico...il vero jazz è praticamente libertà totale e contaminazione per quanto miriguarda!

Io il nocciolo del discorso che fai tu l'ho capito, ma in ogni caso non lo approvo!

Il problema è che viene portato a massima autorità della musica classica? Neanche tantissimo secondo me, internazionalmente siamo ampiamente rappresentati da Muti, Abbado, Accardo, Ughi, il problema è fondamentalmente a livello nazionale, benchè Allevi sia partito facendo musiche per una marca di auto tedesca.
Il lavoro dei conservatori ha prodotto anche Allevi, perciò se ai conservatori non piace Allevi dovrebbero interrogarsi su cosa stanno facendo! Ma ha prodotto anche una Anna Tifu che tutti acclamano come violinista eccelsa, ma nonostante tutto anche lei cerca di vendersi bene con immagini violinistiche che puntano molto sul suo lato sexy, essendo in effetti una bella ragazza. Nulla da dire sulla scelta, per carità...però siamo più o meno allo stesso livello.
Il problema del tuo esempio secondo me, è che Fabio Volo non ha fatto studi incredibili per arrivare dove è, ha semplicemente uno stile che piace al pubblico, ma in effetti al di là di vincere un paio di premi letterari non può andare, nel senso...non potrà mai arrivare alla cattedra di una università o diventare ministro della pubblica istruzione, sarebbe in effetti ridicolo.
Però è anche vero che un suo brano potrebbe essere portato come spunto all'esame di maturità. E francamente non griderei neanche troppo allo scandalo!
Qui c'è un tipo qualunque che ha studiato e che ha fatto delle composizioni che alcuni magari ad errore giudicano adatte ad un concorso. Può essere senza dubbi una ruffianata assurda, fatta per cavalcare una ondata di entusiasmo popolare, e anche questo può essere abbastanza deprimente.
Ma in tutto ciò...la colpa di Allevi...dove sta?
Avanti, chi di noi non sarebbe contento di vedere la propria musica apprezzata ovunque? Magari studiata, ascoltata con attenzione invece che suonata in mezzo a gente più interessata alla birra che tiene in mano o al sedere della vicina di posto! Al posto di Allevi farei la stessa cosa.
Gli si può rimproverare la qualità delle sue composizioni? Mi sembra che quello sia un problema secondario rispetto al fenomeno Allevi, oltretutto non è che uno nasce come Bob Dylan che alla prima uscita ti spara addosso Blowing in the wind.
L'unico guaio di Allevi secondo me è che è un personaggio mediaticamente forte, e questo a molti non piace, ma a molti altri si, e allora si cerca ovviamente di accaparrarlo.
Può essere commerciale forse, anche se io continuo a vedere poco di commerciale in musiche per solo pianoforte, ma in ogni caso non vedo troppa invasione di campo, sempre che come invasione di campo non si conti l'uso di pianoforte in maniera classicheggiante (allora uno come Micheal Nyman dovremmo crocifiggerlo sulla pubblica piazza per aver fatto la colonna sonora di Lezioni di piano con una tecnica pianistica non eccelsa e con dei temi musicali lamentosamente ruffiani). Dici anche che #Non dovrebbe muoversi al di fuori del suo ambito e avere l'umiltà di lasciare le cose serie a chi di competenza. #, quindi cosa dovrebbe fare? Smettere di suonare? Smettere di essere Allevi? Suonare solo brani di Chopin? E chi stabilisce le competenze poi?
C'è qualcosa che non quadra tantissimo secondo me!
Insomma, continuo ad avere un'idea abbastanza diversa dalla tua!
Anyway...un saluto ;-)

Rispondi
Il fatto che il problema ...
di LaPudva [user #33493]
commento del 14/08/2012 ore 00:47:40
Il fatto che il problema riguardi la nostra nazione ti pare poco? Non so, a me sembra gravissimo.
(Il fatto della pubblicità poi è imbarazzante: in Italia nessuno si è accorto che "Come sei veramente" è scopiazzato dal Koln Concert di Jarrett, mentre all'estero pensavano che fosse un pezzo "in stile", volutamente simile... Non lo era).

*Il lavoro dei conservatori ha prodotto anche Allevi, perciò se ai conservatori non piace Allevi dovrebbero interrogarsi su cosa stanno facendo!* I conservatori ti danno una formazione, non ti dicono come spenderla. Attribuire ai conservatori la qualità del lavoro di Allevi non ha molto senso, secondo me... Anna Tifu sta raccogliendo consensi, ma non mi pare sia cavaliere della repubblica né che sia indicata dalle nostre istituzioni come IL violino italiano. Ognuno spende le proprie risorse nel modo in cui crede, ma spacciarsi per quello che non si è con l'appoggio delle istituzioni sa di truffa.
Per il discorso della maturità: un conto è analizzare un "fenomeno", un conto è sottoporre a un concorso internazionale un brano perché lo si ritiene fondamentale nella storia della musica composta per uno strumento. Per tornare all'esempio di prima e volerne fare uno più calzante, sarebbe come se in un'antologia per studenti universitari mettessero un brano di Levi e un brano di Volo. E' una bestemmia.
La colpa di Allevi è, come ho detto, quella di occupare cariche che non gli competono (no, io non lo farei e so che altri non lo farebbero mai) giustificandosi con un'assenza di umiltà tale da far dubitare della sua sanità mentale e offensive nei confronti di chi musicista lo è fin nel midollo. Io bombe come quelle che ho sentito dire ad Allevi nelle sue interviste francamente credo di non averle mai sentite dire a nessun altro musicista.
Che sia mediaticamente forte non c'è dubbio, ma lo è anche Gigi D'Alessio non credo sia un grande problema.
La risposta alle tue molteplici domande è sempre NO. Può lavorare e fare il suo onestamente. Quello che dovrebbe smettere di fare secondo me è mangiare insensatamente nel mondo della classica cucinando musica leggera e giustificarsi agli occhi del suo pubblico gettando fango su quella che lui chiama "casta" e che altro non è che il mondo della classica con la C maiuscola che difende i propri diritti.
Mi trovo d'accordo con quello che dice Guycho qui sotto. Ripeto, le istituzioni sono colpevoli come e più di lui in questa celebrazione del nulla (come ha detto da sempre Ughi e come dicono i suoi sostenitori).
Secondo me è tutto chiarissimo, ma sicuramente a lui fa più comodo far finta di no (e il più rumorosamente possibile).
Baci! :)
Rispondi
Mhhh, non mi hai convinto ...
di Bustio [user #24438]
commento del 15/08/2012 ore 02:47:58
Mhhh, non mi hai convinto :-D

Il concetto del mio messaggio sui conservatori era che se non riuscivano a sfornare un musicista e/o un compositore capace di rubare la scena ad Allevi con il suo talento mi sembra che qualche problemino ci sia. Altro problema: mio fratello da poco ha fatto una masterclass di contrabbasso con il primo contrabbassista della London se non ricordo male, un russo pazzo e bravissimo, organizzata da un tizio che in Italia è un perfetto nessuno, un mio conterraneo Sardo, ma che nel mondo ha un nome e dirige le orchestre più importanti. In Italia nessuno gli da da fare niente, e lavora all'estero. Perchè? E' troppo bravo? E' scarso? O è la solita storia di gelosia e paura di essere soppiantati perdendo il cadreghino? Non so...sarà che io nella lotta contro certe istituzioni non ho problemi a schierarmi contro le medesime, soprattutto in campo universitario. che invece che rappresentare eccellenza e sviluppo spesso nel belpaese rappresenta solo un buco nero di favori e baronati. E probabilmente non ha tutti i torti Allevi nel dire qualcosa contro certe istituzioni, specie se penso al conservatorio della mia Sassari, dove perfino il corso di Jazz sembra tenuto con la stessa aperta visuale di Adolf Hitler.

Anche la storia che Allevia sia IL pianista italiano non mi pare che sia un problema che sussista, poichè l'Italia è già ben rappresentata, e non da Allevi mi sembra; possibile che l'inserimento di un suo brano sia un segno dei tempi che cambiano, ripeto, continuo a non aver sentito il brano quindi non so! Anzi se lo hai magari postamelo qui che gli do un ascolto. Oppure è possibile che non essendo un autore canonico con comprovata familiarità con composizioni di violino possa aver creato il malumore...ma anche qui prendersela con allevi è strano secondo me, avrebbe dovuto dire di no forse? Non so dirlo, forse mi sfugge qualcosa dell'etica fra musicisti classici.

Se quello è il suo stile compositivo purtroppo ne tu ne io ci possiamo fare molto mi sa, se il suo stile è una specie di crossover fra musica classicheggiante e pop quello rimane mi sa, io spero che possa migliorare. Non lo trovo comunque disonesto intellettualmente, possibile che sia limitato ma non vedo disonestà, vedo qualcuno che suona le sua composizioni e stop.

Continuo a non capire esattamente quale sia l'invasione di campo e le cariche che si autoattribuisce.
Di certo una cosa non dovrebbe fare: dirigere!
Meglio lasciarlo fare ad altri quello!

Di sicuro però allevi ha permesso la realizzazione di cose simpatiche come queste:
vai al link

Il che non è malaccio!

Alla prossima puntata ;-)
Buon ferragosto :-D
Penserò a questa disputa facendomi il bagno al mare :-D
Rispondi
Ahah, ma non voglio convincerti, ...
di LaPudva [user #33493]
commento del 15/08/2012 ore 12:07:41
Ahah, ma non voglio convincerti, giuro! :D

"[Se i conservatori non riescono] a sfornare un musicista e/o un compositore capace di rubare la scena ad Allevi con il suo talento mi sembra che qualche problemino ci sia." --- Attenzione, non è quello il compito dei conservatori! Comunque modificherei la tua frase in "rubare la scena ad Allevi con il suo management" (perché in definitiva è quello che fa la differenza, purtroppo, non certo il suo talento, che è notoriamente pari a quello di milioni di altri musicisti).


"In Italia nessuno gli da da fare niente, e lavora all'estero. Perchè?! -- Forse perché quelli che hanno sollevato la querelle hanno perfettamente ragione? Ciò che racconti conferma che l'Italia è un posto in cui si premiano le apparenze e non i meriti. Non a caso Allevi è pro-istituzioni... E' Ughi che è contro!!!


Sai, io credo che il motivo della diatriba sia nella sostanza che, al di là di quello che io e te pensiamo di una composizione di Allevi, l'intero mondo accademico conosce perfettamente il suo livello come compositore e come esecutore ed è normale che inorridisca. Nei giorni successivi all'uscita di questo mio diario (come era prevedibile) mi hanno scritto diversi miei amici pianisti e mi hanno ribadito che è pazzesco già che venga lodato in qualità di pianista ("il McDonald's del piano", mi ha detto qualcuno), è impensabile che diriga e inconcepibile che ora si metta a scrivere concerti per violino. Che poi qualcuno al suo primo tentativo lo prenda pure sul serio e sulla fiducia è un segno della nostra decadenza culturale. Io condivido, ma naturalmente sono pareri!


Sì, siamo perfettamente d'accordo sul discorso che fai sul suo stile. Obiettivamente, però, la questione diventa un po' più importante per chi di classica ci vive. Comunque io lo trovo molto poco onesto, sia nel suo scopiazzare che nel suo vendersi per quel che non è sapendo perfettamente di non esserlo. Non si autoattribuisce delle cariche, si autoattribuisce dei meriti che non ha per giustificare funzioni istituzionali (direzioni, incarichi, ruoli). Per il resto, è chiaro che raccoglie i frutti del suo marketing. Diciamo che non punta una pistola alla testa di nessuno affinché compri i suoi dischi! :D

Yeeeeeeeeeeeeeah!

Buon Ferragosto a te, caro, e soprattutto buon bagno & relax!
Rispondi
Guarda puoi dirmi quello che ...
di Bustio [user #24438]
commento del 16/08/2012 ore 01:28:37
Guarda puoi dirmi quello che vuoi eppure un bel po' di invidia c'è secondo me da parte di molti, efomentata oltretutto dal non avere magari la bravura adeguata al suo stato di celebrità!
forse sbaglio, magari la mia conoscenza del mondo della classica non è così approfondito dal capire certe cose, però la mia sensazione rimane quella!

Posso assicurarti che il bagno è stato ottimo :-D
Rispondi
Azz, ci vai giù pesante!
di beppeferra [user #29294]
commento del 13/08/2012 ore 00:34:11
# Allevi è innegabilmente una montatura, dal modo in cui si pone (un finto genialoide simil-cartone animato) #
Quanta sicurezza nel trinciare giudizi: può essere antipatico, può sembrare stralunato, i suoi commenti saranno stati fuori luogo e sopra le righe, ma asserire che sia costruito ad arte per fare cassetta mi sembra un po' azzardato (a meno che tu non lo conosca personalmente). Ma se poi anche fosse, che male c'è? Quale tra gli artisti di successo non interpreta un personaggio?
Riguardo al suo successo, l'unica cosa innegabile è che l'ha avuto, montatura o meno.

# al modo in cui non solo il suo management ma anche certe istituzioni lo presentano alla gente (una punta di diamante della musica classica) #
Beh, il suo management sta solo facendo il suo lavoro ossia promuovere l'artista, il vero problema sono le istituzioni, ma non credo che Allevi centri qualcosa o faccia parte di alcuna istituzione.

# il piccione la sta facendo ovunque #
Ma mi spiegate che cosa sta facendo Giovanni Allevi, a parte scrivere musica (più o meno bella, più o meno interessante, ripetitiva, piena di clichè ...) e suonarla?

E se i giovani lo adorano e lo scambiano per un idolo della musica classica, non sarà un problema di mancanza di cultura musicale e magari qualche colpa ce l'hanno anche i Conservatori e gli affermati musicisti classici (con la loro spocchia)?

E se le istituzioni lo presentano alla gente come una punta di diamante della musica classica, non è l'ennesimo esempio della povertà culturale (non solo nel campo della musica) della nostra classe dirigente?
Ma che c'entra Allevi?!?
Rispondi
# Be', diciamo che ho ...
di LaPudva [user #33493]
commento del 13/08/2012 ore 00:53:45
# Be', diciamo che ho avuto modo di seguire la vicenda di questo musicista sufficientemente da poter tirare le mie conclusioni. Che poi siano condivise o meno non credo mi riguardi direttamente. I suoi commenti non solo sono fuori luogo, ma esprimono esattamente quell'astio e quella totale assenza di autocritica che si rimproverano ai "sepolcri imbiancati", senza però avere motivo di girarli al mittente. Hai detto bene: l'unica cosa che ha avuto è il successo, che non giustifica tutto il resto.

# Proprio delle istituzioni sto parlando. Che c'entra Allevi? Che per giustificare il ruolo istituzionale che gli stanno riservando ha scaricato saette deliranti su chi quel ruolo lo ha (lo dovrebbe avere...) veramente. Insomma, non c'è più religione.

# Cosa sta facendo Allevi? La querelle era a due parti. Hai letto le affermazioni di Allevi? Se è scoppiata nuovamente la bagarre è merito suo e delle sciocche affermazioni sul suo nuovo concerto per violino e orchestra. Direi che la reazione era inevitabile...

# Sai, io non credo che la colpa sia dei conservatori se un pianista lanciato da Jovanotti viene scambiato per un guru della classica dal grande pubblico perché così gli è stato detto. Ti garantisco che il successo di Allevi non è dovuto ai cultori della classica. Non sono loro che comprano i suoi dischi...

L'ho scritto, ma lo ripeto volentieri: ciò che lamentano i detrattori di Allevi è proprio questa povertà culturale, oltre all'atteggiamento inammissibile del musicista.

Rispondi
Mah!
di beppeferra [user #29294]
commento del 13/08/2012 ore 01:48:05
Ho letto l'intervista sul corriere della sera e non ci trova nulla di offensivo per Ughi a parte il titolo dell'articolo "Allevi «Un concerto per violino. Così mi libero da Ughi»" che probabilmente è una estrapolazione del redattore ...

Io vedo la cosa a rovescio: secondo me è Uto Ughi che si copre di ridicolo col livore e la spocchia del primo attacco che gli ha mosso a suo tempo (per quanto possa essere giustificato nel merito). Il resto della polemica è stata una reazione scomposta e sopra le righe. Sul tutto ci hanno soffiato i media creando un incendio da un fuoco di paglia.

# Proprio delle istituzioni sto parlando. Che c'entra Allevi? Che per giustificare il ruolo istituzionale che gli stanno riservando ha scaricato saette deliranti su chi quel ruolo lo ha (lo dovrebbe avere...) veramente #
Gli hanno proposto di scrivere della musica e di dirigere dei concerti e lui l'ha fatto. Qual'è il problema? Che ha risposto per le rime ad un attacco piuttosto violento da parte del mondo accademico?

La verità è che Ughi e compagnia cantante hanno sbagliato bersaglio. Non è Allevi il responsabile dei tagli all'istruzione musicale nella scuola, alla chiusura dei conservatori e allo smantellamento delle orchestre, ma piuttosto è la nostra classe dirigente.

Buonanotte.
Rispondi
Mah, non saprei dirti... L'intervista ...
di LaPudva [user #33493]
commento del 13/08/2012 ore 02:28:48
Mah, non saprei dirti... L'intervista l'ho letta anche io e non mi sembra proprio così. Anzi, se non ricordo male nel corpo dell'intervista diceva cose molto più toste, ad esempio che la querelle fosse alla base dell'intero concerto... Imbarazzante. Il fatto stesso di ritirare fuori questa faccenda per l'ennesima volta mi pare un tentativo esplicito di riaccenderla per strumentalizzarla a proprio beneficio.

Il problema è molto semplice, dal mio punto di vista: è evidente che Allevi non sia un illustre rappresentate della classica italiana, sono certa che lo sappia anche lui. Se gli è stato offerto di fare cose è naturale che abbia accettato, ma era abbastanza prevedibile che sarebbero arrivate critiche da quello stesso mondo in cui pullulano artisti ignorati e umiliati, tanto più se (come nel caso di Allevi) il terreno è stato preparato da dichiarazioni non proprio lucide. Non so come dire, se ti tirano una martellata su un piede a spregio magari reagisci, o no? Ecco, l'ultima cosa da fare a mio avviso era rispondere con una pletora di imbarazzanti assurdità autocelebrative. Allevi, infatti, non ha risposto per le rime, ha letteralmente delirato contro Ughi e il mondo accademico, sapendo benissimo di essere in fallo.

A me sembra che le rivendicazioni degli accademici siano sensatissime proprio per il fatto che il loro bersaglio (di Ughi, ma anche di Ghidoni e di tutti gli altri) non è mai stato il solo Allevi (ricordiamolo giusto per farci male, Cavaliere al merito della Repubblica italiana“per benemerenze acquisite verso il Paese in ambito culturale, economico, sociale, umanitario”), ma da sempre sono principalmente le istituzioni.

Che poi in tutto ciò non si voglia vedere proprio nulla di strano è un altro par di braghe. Ma la verità è che ogni tipo di valore è stato invertito, che si vuole forzatamente riempire di vuoto culturale con artifici commerciali mascherati da prodotti artistici, che così facendo si uccide l'arte vera e che, infine, tutto ciò oggi è sancito dalle istituzioni. Insomma, c'è proprio da stare allegri.
Rispondi
##Se una sua composizione è ...
di perrynason [user #17170]
commento del 12/08/2012 ore 16:14:27
##Se una sua composizione è tecnicamente valida e presenta validi motivi di studio non vedo perchè non inserirla in un contesto del genere##.

Credo che la questione sia proprio questa. Non conosco la composizione di Allevi che sarebbe stata inserita come prova per il "Premio Paganini", ma a giudicare dai suoi brani noti, credo che manchino proprio quei "validi motivi di studio" a cui ti riferisci, in quanto le sue composizioni sono piene di clichè tratti dal repertorio classico e pop (è proprio questo il suo mix di successo!). Sono comunque certo che in ambito accademico - perché lì stiamo - Uto Ughi sia perfettamente in grado di individuare "validi motivi di studio" nel lavoro di Allevi senza dare adito a sospetti di invidia.

Mi sembra chiaro che Ughi non si oppone ai nuovi compositori, ma alle invasioni del mercato che dilaga in ogni settore, forte solo dei numeri di vendita e in barba ad ogni principio di valore, di contesto e di merito.

Poi, attenzione alla storia di "Tizio è diplomato si è fatto il culo e quindi ha le carte in regola". Io ammiro molto chi ha un corso di studi serio alle spalle, ma conosco diplomati in pianoforte che fuori da uno spartito sono paralizzati e privi di musicalità. Quindi la cosa di per sè non fà testo.
Rispondi
Ah quello di sicuro, ce ...
di Bustio [user #24438]
commento del 12/08/2012 ore 21:22:01
Ah quello di sicuro, ce n'è di gente ignorante uscita dal conservatorio! Però in questo caso non credo che sia esattamente così!
Rispondi
Io sinceramente dubito di tutto ...
di rockit [user #11557]
commento del 13/08/2012 ore 11:48:42
Io sinceramente dubito di tutto quanto affermi. Sia riguardo il livello tecnico, sia sull'affidabilità di Ughi.
Già nella prima risposta di Allevi alla querelle, in mezzo al solito polpettone (francamente insopportabile) da bambino-geniale-incompreso Allevi piazzava un paio di risposte sul lato "tecnico" della composizione che nessuno (nè Ughi nè i vari detrattori di Allevi) si è mai preso la briga di analizzare:
*Diceva che la sua musica ha dignità di musica classica in quanto necessita della scrittura per essere trasmessa e suonata correttamente, a differenza del pop
*Diceva che la sua musica ha scarsa complessità armonica, ma una complessità di intreccio ritmico non comune

Ora, che Allevi lo dica conta poco. Però se ti recuperi il vecchio numero di Chitarre in cui Roberto Fabbri presenta le trascrizioni di Allevi per chitarra dice e sostanzia che
*Nella musica di Allevi le raffinatezze armoniche non sono assenti, ma diradate. E quando ci sono sono cose di uso poco comune nel repertorio classico.
*La complessità ritmica della musica di Allevi lo ha messo pesantemente in difficoltà: non l'avrebbe mai detto all'ascolto, ma è una musica difficile da trascrivere da quel punto di vista.

Quindi a me, che NON sono estimatore di Allevi, pare che i vari presupposti di musicista scarso, tecnica insufficiente, eccetera, possano essere quantomeno messi in discussione, e piuttosto non ci sia da chiedersi se Ughi giudica avendo analizzato qualcosa o a un primo ascolto superficiale, con un atteggiamento che non è poi dissimile da quel marketing con cui Allevi condisce il tutto, e che ripeto trovo insopportabile.

Ciao
Lorenzo
Rispondi
Se dubiti dell'affidabilità di Ughi, ...
di LaPudva [user #33493]
commento del 13/08/2012 ore 12:06:26
Se dubiti dell'affidabilità di Ughi, direi che sia inutile discutere. :)

P.S. Al di là delle nostre considerazioni personali e tornando alla querelle, nessuno che io ricordi (Ughi, Ghidoni & co) ha commentato la complessità di alcuni dei brani di Allevi (che di per sé non significa alcunché). Anzi, qualcuno all'epoca della prima querelle aveva criticato, nei brani non scopiazzati altrove, proprio questa complessità fine a se stessa. Ad esser messa in dubbio era la sua abilità di esecutore e l'originalità dei suoi brani, oltre alla banalità delle super hit che lo hanno reso famoso (e non c'è dubbio che siano banali: non è classica, ma sembrano la colonna sonora de "I Cesaroni").
Rispondi
Beh, ovviamente NON dubito che ...
di rockit [user #11557]
commento del 14/08/2012 ore 18:12:11
Beh, ovviamente NON dubito che sappia giudicare una composizione per un concorso (sul cui senso invece sì, vorrei un po' discutere, ma un'altra volta) :)
Dubito invece che prima di esprimere il giudizio abbia fatto più che sentire per sbaglio la composizione in questione, mentre mi aspetterei di vederlo espresso *dopo* aver quantomeno letto lo spartito, e magari motivandolo...

Scusa però a questo punto c'è qualcosa che non torna: è banale e poco originale, eppure abbastanza contorto che la complessità è "fine a se stessa"...insomma un certo calderone, per cui sì il pianista è mediocre, però quando si fa notare che non si parla del pianista ma del compositore si dice che il compositore è banale, però quando qualcuno fa notare che non necessariamente il repertorio è banale allora è inutilmente contorto, però ogni volta cambia il difetto perché sì quello precedente tutto sommato è sfumato...

Alla fine l'unico argomento che viene portato - sintetizzando: cambia la forma ma poco la sostanza - è "paiono i Cesaroni", quindi "non è classica". Però le cose *non* sono assolutamente conseguenti (vedi - per semplificare - la quantità di spot pubblicitari infarciti di musica indubitabilmente "Classica" con la C maiuscola), e per chi voglia approfondire il discorso (cioè avere dei buoni punti da approfondire sul "perché" non ha dignità di classica) rimane una sfilza di obiezioni spesso contraddittorie e comunque più tendenti al successo del personaggio (e all'indiscutibile lagnosità con cui si vende) che alle sue composizioni.
Mentre dall'altra parte (al di là dei fan di Allevi, che fanno storia a sè) si parla di trascrizioni e composizione.
Ecco sarebbe cosa buona avere un discorso un po' più centrato sugli aspetti "musicali" e meno sul "marketing", se si pretende di "educare" gli ascoltatori, se no effettivamente tutto quel che resta è la corsa all'apparizione televisiva e un giudizio un po' troppo scontato sulla professione del musicista, che nel 2012 lascia il tempo che trova per molti, non necessariamente "ignoranti". Insomma, se uno crede che "professionista della classica" e "esempio di musicista da imitare" siano consequenziali, per me si è perso l'ultimo secolo di evoluzione. E se pretende di aver ragione "a priori" mi spiace, ma perde il suo tempo...
Rispondi
Scusa, ma non riesco a ...
di LaPudva [user #33493]
commento del 14/08/2012 ore 19:16:2
Scusa, ma non riesco a capire cosa ci sia che non ti torna: che controsenso vedi nell'affermare che sia un musicista banale e contorto? I virtuosismi fini a se stessi non ti sembrano contorti e al contempo banali? Brani che paiono esercizi non ti sembrano contorti e al contempo banali? Dire che un esecutore è tecnicamente mediocre e fa composizioni contorte per te è un controsenso? Non vedo cosa ci sia che non torna, per me è un ragionamento perfettamente lineare. Di certo fare cose complesse dal punto di vista compositivo non sottrae necessariamente dalla banalità. Per cui, no, non cambia ogni volta il difetto: si sommano i difetti, se mai.


** Alla fine l'unico argomento che viene portato - sintetizzando: cambia la forma ma poco la sostanza - è "paiono i Cesaroni", quindi "non è classica". ** Guarda che non è così, non hai letto bene. Ho detto che i brani CHE LO HANNO RESO FAMOSO sono brani alla Cesaroni (e così è). Non è un pianista che ha sfondato nell'ambito della classica, ma nel pop. Dopodiché ha cercato di sfruttare la sua formazione per crearsi un personaggio originale, con un piede di là e uno di qua. E, no, non è l'unico argomento che viene portato. Solo nella frase che citi te ne ho riportati altri due (sono tre componenti profondamente diverse della professione-musica, il lato esecutivo, quello compositivo e il marketing). Per chi, poi, volesse approfondire, ci sono i suoi dischi... Ma con questo non ho scoperto l'acqua calda. Ho parlato di questo argomento con almeno 10 pianisti e un direttore d'orchestra dalla fine del 2008 a oggi e nemmeno uno ha messo minimamente in dubbio le motivazioni di Ughi. Alcuni non si trovano d'accordo con Ughi per il fatto che abbia parlato (nel senso che secondo loro Allevi non meriterebbe nemmeno considerazione).
Aggiungerei che il fatto che alcune delle composizioni di Allevi formalmente possano essere catalogate come "musica classica" non implica in alcun modo che si tratti di un fiore all'occhiello della classica italiana. E, come ripeto, questo è uno dei punti chiave della querelle.


***Ecco sarebbe cosa buona avere un discorso un po' più centrato sugli aspetti "musicali" e meno sul "marketing", se si pretende di "educare" gli ascoltatori*** Veramente è proprio quello che chi ha sollevato questa bufera rimprovera alle istituzioni: essere diseducative e premiare musicisti il cui rilievo è unicamente prodotto da un buon marketing, non certamente dalla qualità o dal genio. Ancora una volta non viene colto il senso di tutto il discorso: nemmeno Ughi ha mai sparato una bojata del calibro "professionista della classica" = "esempio di musicista da imitare". Lui, infatti, si è limitato a dire che "Allevi" ≠ "professionista della classica" ≠ "esempio di musicista da imitare" e mi pare che sia un bel po' diverso...
Poi ognuno tragga le proprie conclusioni, ma perlomeno cerchiamo di capire bene quali sono le critiche mosse.
Rispondi
===Il successo non può essere ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 13/08/2012 ore 23:51:5
===Il successo non può essere l'unico metro di giudizio, ==
pero' e' l'unico che puo' avere una parvenza di oggettivita' ...
Rispondi
Il successo è oggettivo, questo ...
di LaPudva [user #33493]
commento del 14/08/2012 ore 00:07:57
Il successo è oggettivo, questo è verissimo, ma non è un metro di giudizio se non per quanto riguarda la resa del "prodotto" stesso. E' più di pertinenza di marketing che di cultura.
Diversamente Fabio Volo dovrebbe davvero avere una cattedra all'università e non mi sembra il caso...
Rispondi
personalmente non vedo alcuna differenza ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 14/08/2012 ore 00:16:55
personalmente non vedo alcuna differenza nel fatto che uno giudichi cosa farmi sentire sulla base del mercato o sulla base delle proprie valutazioni artistiche..

questo e' il conquibus...

per cui che si proponga, nel concerto di natale in senato: uto ughi, allevi, jimmy page o cristina d'avena e' uguale a meno che non si voglia, a forza, stabilire che certi gusti personali sono migliori di altri
Rispondi
Infatti non c'è... Ma che ...
di LaPudva [user #33493]
commento del 14/08/2012 ore 00:21:10
Infatti non c'è... Ma che ha a che fare questa considerazione col discorso di Allevi?
Rispondi
ho corretto... :-) ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 14/08/2012 ore 00:26:14
ho corretto... :-)
Rispondi
Aaaah, ok, ok, ora ci ...
di LaPudva [user #33493]
commento del 14/08/2012 ore 00:57:13
Aaaah, ok, ok, ora ci sono! :D

Be', diciamo che certi eventi hanno ancora un'importanza istituzionale.
Per dirla in termini spicci, Allevi può andare in ogni trasmissione su ogni tv nazionale a ogni nuova uscita discografica, ma i musicisti classici hanno tradizionalmente poco spazio e gli eventi di rilevo internazionale come quello sono esattamente uno degli ambiti in cui le eccellenze dovrebbero ricevere il giusto rilievo. Così non è più... Ed è triste, perché a prescindere dal fatto che davvero Allevi si era visto OVUNQUE per mesi, le autorità (Fini per primo) lo hanno trattato come se fosse il top del top del top della classica italiana, con grande imbarazzo (mondiale) di coloro i quali capiscono qualcosa di classica...


Rispondi
P.S. rammento che in quell'occasione ...
di LaPudva [user #33493]
commento del 14/08/2012 ore 00:58:32
P.S. rammento che in quell'occasione Allevi, per sottolineare il proprio genio e la propria attitudine alla direzione, dichiarò di aver imparato a dirigire un'orchestra su YOUTUBE (non stava scherzando). Non so se ci rendiamo bene conto...
Rispondi
Yaso, adotti la tipica posizione ...
di perrynason [user #17170]
commento del 14/08/2012 ore 01:48:1
Yaso, adotti la tipica posizione "de gustibus non disputandum est", ma è pericolosa perché è fintamente democratica. Si ispira al principio sacrosanto che chiunque ha il diritto di scegliere, ma attenzione: non di giudicare. Altrimenti il giudizio sull'esecuzione di un brano per violino espresso da Uto Ughi e quello espresso da me avrebbero lo stesso valore. Ma è evidente che lui è culturalmente ben più attrezzato di me per esprimere quel giudizio e se se non accettiamo questa differenza non accettiamo il valore della cultura. Esattamente ciò a cui punta il mercato per il quale siamo solo dei consumatori, quindi più è basso il livello culturale delle persone (e il loro senso critico) e più il marketing ha buon gioco.
Chi viene chiamato ad organizzare un evento culturale nel più importante luogo istituzionale, non può proporre semplicemente ciò che gli piace di più e tanto meno ciò che si vende di più. Deve avere la cultura necessaria per capire le differenze di valore tra una espressione artistica, un prodotto commerciale e i contesti che gli si addicono. Altrimenti vale tutto e allora... che suoniamo affà?
;-)
Rispondi
nessun metro di giudizio, che ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 14/08/2012 ore 02:05:57
nessun metro di giudizio, che non sia quello delle vendite dei dischi, o del gradimento televisivo o qualcosa del genere puo' essere giudicato oggettivo..

quindi si va sul soggettivo..

se si va sul soggettivo, e' il mio soggettivo che conta, non quello di qualcun altro visto che sono io che fruisco o debbo fruire..

il fatto che qualcuno sia piu' attrezzato culturalmente di me per fruire di una tal opera (sempre che cio' abbia un senso) conta zero perche' comunque io debbo fruire col mio bagaglio culturale e non col suo..

chi viene chiamato ad organizzare un evento culturale giudica chi proporre e chi no secondo suoi parametri che ovviamente non sono i miei.. quindi o lo fa secondo un calcolo di ascolto, e quindi considera le vendite, l'affluenza agli show ecc. ecc. .. oppure ogni tipo di altra scelta vale allo stesso modo, perche' puo' incontrare il mio gradimento o puo' non incontrarlo...

certo che vale tutto, o meglio, certo che vale cio' che soggettivamente mi piace.. suonare? si suona perche' ci va di farlo, sperando che qualcuno ci ascolti.. che due o piu' soggettivita' si incontrino.. O qualcuno di noi pretende di incarnare, come musicista, i parametri oggettivi che dovrebbero disciplinare il gusto altrui? ma scherziamo?

buona notte..

Rispondi
Non si tratta di oggettività ...
di perrynason [user #17170]
commento del 14/08/2012 ore 03:13:35
Non si tratta di oggettività o soggettività, ma di cultura. E la cultura non conta zero. Bisogna avere la modestia di accettare che la cultura crea differenze perché si esprime necessariamente a livelli diversi, secondo attitudini e interessi, ma senza discriminare le persone (ognuno è più colto di un altro in un certo ambito). La cultura è un valore di per se.
Di fronte ad un'opera d'arte chi è più colto è più aperto, capisce meglio, riesce a mettersi in sintonia con l'autore, si emoziona di più, gode di più! Oppure è in grado di capire cosa non gli piace. Mentre chi non è "attrezzato" fa spallucce e dice che quell'opera fa schifo in base al suo personalissimo metro soggettivo che è solo il metro di una sua mancanza. Oppure si accontenta di cose mediocri.
Occhio che il mercato non è l'unico spazio attendibile per l'attività umana. Non possiamo monetizzare tutto nell'illusione che così abbiamo dato un valore oggettivo alle cose. Successo e vendite non sono parametri oggettivi. Quello che oggi costa 10 domani costerà 3 oppure 20. Molti di coloro che oggi suonano negli stadi o in TV, domani dovranno accontentarsi di piccoli clubs o sparire. Non c'è nulla di oggettivo, ma ci sono dei valori che permettono alle persone di mettersi in sintonia, di capirsi e di trasformare il luogo in cui vivono in un posto migliore. La cultura è uno di questi valori. Certo ha dei costi in tempo e fatica (a volte!), si modifica e bisogna investirci parte della propria vita, ma ti ripagherà sempre, SEMPRE! con un benessere vero che è la capacità di capire meglio le cose. Non pensare alla cultura come il pezzo di carta che oggi non ti dà lavoro, quello è solo un titolo di studio. Ti prego Yaso!
;-)
Rispondi
io ho detto che conta ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 14/08/2012 ore 07:46:03
io ho detto che conta zero, per la mia fruizione, il fatto che uno sia piu' equipaggiato culturalmente di me e, se non l'ho detto lo aggiungo adesso: la locuzione "piu' equipaggiato culturalmente" e' una stupidaggine, dato che tutti viviamo la vita e tutti riceviamo da questa influenze che ci fanno cambiare il modo di giudicare cio' che vediamo, tocchiamo ecc. ecc.... il bagaglio culturale conta, ma conta soggettivamente.. ognuno di noi filtra cio' che ascolta, vede, tocca, assaggia attraverso il suo vissuto.. ma si tratta, appunto, del suo vissuto.. un "suo" che non necessariamente deve toccare o essere considerato migliore del vissuto altrui e viceversa

non e' vero che chi e' di fronte ad un'opera d'arte con un certo bagaglio culturale gode di piu', semplicemente gode diversamente.. oppure non gode perche' il bagaglio culturale gli funziona da deterrente. Esce fuori una canzone semplice (qualcuno sopra ha nominato Cotugno), e lui non ce la fa ad ascoltarla perche' ha una cultura che gli fa disprezzare le cose semplici. Oppure uno si fa una cultura per la quale comincia ad apprezzare cose che a molti risulterebbero brutte e complicate se non fossero sostenuta da tutta una concettualita' che le legittima. In definitiva non esiste un approccio migliore di un altro.. uno fa bene ad acculturarsi se vuole, un'altro fa bene a non farlo se gli va bene cosi'..
Non c'e' alcuna possibilita' di stabilire oggettivamente un approccio migliore.. non ne hai la possibilita' nemmeno tu, dato che non stai dando dei perche', delle spiegazioni, ma stai solo enunciando solennemente qualcosa che "risulta" in un certo modo a te, non che e' realmente sostenibile...

non ho detto che bisogna monetizzare tutto, ho detto che se vogliamo cercare l'oggettivita', l'unica cosa oggettiva e' la valenza commerciale di un artista, brano musicale, genere musicale... Tutte le altre "oggettivita'" sono imposizioni, ovvero tentativi di proporre come oggettivo, il soggettivo di qualcuno.

Se poi chi sceglie di proporre in televisione un artista piuttosto che un altro lo vuol fare secondo un suo parametro estetico che non abbia a che vedere col commercio, ben venga... Ma non e' oggettivamente meglio che proporre chi vende di piu' o chi e' piu' interessante secondo altri parametri

non ho nemmeno parlato male della cultura, ho detto che il bagaglio culturale di ognuno ha valenza soggettiva, e ognuno di noi ha un bagaglio culturale, anche se non se lo e' fatto accademicamente...

quindi sono io che ti prego, e ti prego di non fraintendere... io dico cose molto semplici, il sistema per discutermi e' dirmi semplicemente dove cio' che dico e' errato.. un altro sistema puo' essere anche quello di allargare il discorso a temi che non c'entrano e attribuirmi cio' che non dico per fare del polverone, ma non e' piu' dialogo ... :-)

mostrami, se vuoi, che un bagaglio culturale e' meglio di un altro bagaglio culturale.. e' tutto qui' il conquibus..

:-)

ed e' estremamente buffo che in un sito nel quale le musiche piu' apprezzate sono musiche commerciali, musiche fruite spontaneamente senza chiedersi tanti perche', ci sia qualcuno che sostiene l'approccio "acculturato volontariamente" come migliore di quello spontaneo. Su accordo passiamo le giornate a parlare dei Queen, dei Pink Floyd, dei Kiss, di Clapton, Vai, Malmsteeen e BBKing.. a volte esce fuori uno che parla di Tom Waits .. Tutta gente che ha lo stesso tipo di fruizione di Lady Gaga, Rihanna, Cotugno e Antonacci ... mica ragioniamo di Ravi Shankar, Oskar Sala o Ligeti

;-)

Rispondi
Va bene, ci stiamo spostando ...
di perrynason [user #17170]
commento del 14/08/2012 ore 11:53:23
Va bene, ci stiamo spostando verso i "massimi sistemi", ma è abbastanza naturale in queste discussioni.

Dici che il modo per discuterti è mostrarti dove ciò che sostieni è errato.
Te l'ho detto: continui a cercare una valenza oggettiva di una espressione artistica e la trovi solo nel mercato, ma i valori di mercato sono quanto di più soggettivo esista perché sono esclusivamente quantitativi ed estremamnte volatili. Inoltre è facile smontare questo sistema, basta fare come fai tu nei confronti di una proposta "colta": se a te non piace allora non vale di più di una banale proposta commerciale, perché tutto è soggettivo. Bene: allora se un artista commerciale che vende tantissimo a me non piace, il suo valore di mercato è ininflente e non conta di più di una proposta colta, perché tutto è soggettivo!

Il punto è che il mercato ha una parvenza di oggettività perché ragiona solo in termini di quantità: quanti dischi venduti, biglietti staccati, spettatori presenti... basta che vendi e fine del discorso. Anche i giornaletti di gossip vendono bene, i cinepanettoni vendono bene (...la cocaina vende bene, e le armi!).

Ti mostro che i bagagli culturali non sono tutti uguali?
Se sono uno skinhead neo-nazista e sono attratto dalla carica violenta del suono e della gestualità dei gruppi heavy, il mio bagaglio culturale è ben peggiore di chi sceglie l'heavy per qualsasi altro motivo.
Se dico che il gipsy-jazz mi fà schifo perché sono razzista e odio gli zingari, le motivazioni del mio giudizio non valgono quanto quelle di chi lo apprezza.
Ma anche senza ricorrere a esempi estremi: se ascolto solo ed esclusivamente Baglioni e conosco a menadito tutti i suoi pezzi, ma solo quelli, ho sicuramente un mio bagaglio culturale. Ma puoi dire che vale quanto il tuo perché è più che sufficiente per godere della musica?

In fine: si, su questo sito discutiamo spesso di musiche che hanno un alto tasso commerciale, ma per fortuna non tutto ciò che è commerciale è mediocre. E stiamo qui proprio per saperne sempre di più.
;-)

Rispondi
===Dici che il modo per ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 14/08/2012 ore 12:14:10
===Dici che il modo per discuterti è mostrarti dove ciò che sostieni è errato.==
e non ci riesci.. perche' i valori di mercato sono concreti anche se il valore di qualcosa puo' variare nel tempo.
Per cui se voglio stabilire chi oggi potrebbe fare un concerto gradito alla maggioranza del pubblico posso farlo sulla base dell'affluenza al concerto precedente.
Il tutto non vuol dire che la faccenda non possa cambiare dopo un mese, o sei o due anni.. anzi, e' normale che cambi e che cio' che e' gradito oggi poi vada nel dimenticatoio..
Ma la concretezza c'e'... mentre non ce ne' nel giudizio di un qualche establishment che decide che al pubblico faccia bene ascoltare X piuttosto che Y...

Io ho gia' chiarito abbondantemente il fatto che mi va benissimo se un impresario o programmatore di spettacoli e' cosa buona e giusta se sceglie di organizzarne sulla base di cio' che ritiene valevole culturalmente, esteticamente, innovativo ecc. ecc. basta che non si pensi che esista un parametro oggettivamente migliore, perche' non e' sostenibile... Per cui l'indignazione di Uto Ughi e altri all'esibirsi di Allevi e' del tutto campata in aria...

===se un artista commerciale che vende tantissimo a me non piace, il suo valore di mercato non conta di più di una proposta colta, perché tutto è soggettivo!==
certamente... ma allora ti raccomando di leggermi, perche' io non ho mai detto che il valore commerciale di un artista e' il modo obbligatorio per prenderlo in considerazione... ho detto che e' l'unica cosa che potrebbe essere considerata parametro oggettivo per "misurarlo"...

===Ti mostro che i bagagli culturali non sono tutti uguali?==
non ce la fai perche' il fatto che una cultura sia "peggiore" perche' rende difficoltosi i rapporti umani o e' violenta e' opinione anche mia, ma e' un'opinione. Anche se sono contento che prevalga un pensiero simile al mio, non posso dire oggettivamente che ho ragione inequivocabilmente.
Anche perche' ti posso fare milioni di esempi sul fatto che tante opere d'arte che noi consideriamo, in genere, immortali, nascono da culture oppressive.. hai presente la Chiesa Cattolica? e le culture schiaviste dell'antichita? le piramidi sono da considerare oggettivamente brutte perche' nate dall'oppressione schiavista?

su "baglioni" la cosa e' molto semplice.. il bagaglio culturale e' la vita.. come tu sei esposto 24 ore al giorno alla ricezione di milioni di tipi di informazioni, lo e' qualsiasi altro essere vivente.. Quindi tutti siamo pieni di cultura, e secondo tale cultura, indirizziamo il nostro gusto...

il fatto che siamo in un sito nel quale il gradimento musicale e' prevalentemente nel commerciale, il fatto che, esaurito l'interesse per questo articolo, ritorniamo a parlare di Jim Morrison e non di Mozart o Zakhir Hussain, vuol dire che essere schizzinosi su Baglioni o Cotugno e' un controsenso, nel senso che Jim Morrison e' piu' assimilabile a Cotugno che a Mozart...
Rispondi
Il mercato è il primo ...
di perrynason [user #17170]
commento del 14/08/2012 ore 14:51:55
Il mercato è il primo e più invasivo establishment sociale, tu scegli tra quello che lui propone, ma LUI propone!

Poi mi sembra che tu sia preoccupato dalle diversità che la cultura crea e le interpreti come un sistema pericoloso perchè elegge certi uomini a migliori di altri. Non è così.
Le diversità sono necessarie per arricchirsi spiritualmente e devono potersi confrontare, ma se il campo di confronto si riduce al mercato, tutto viene sbilanciato dal potere monetario che alcuni (pochi) hanno sugli altri. La cultura è un sistema di gran lunga più libero e accessibile del mercato.

La tua idea è la stessa che motiva tutte le insistenti proposte di liberalizzazione in ogni settore, cultura compresa (scuola-università-ricerca-arte-musica-...), avanzate da una elite politica di affaristi che nel mercato possono far valere il loro potere economico e controllare cosa deve piacere e cosa no. Questa è la concretezza che ti affascina tanto, perché è facile e ci solleva dalla responsabilità di discernere in base a un complesso sistema di valori (la cultura) per delegarla a una elite che quantifica tutto in valore monetario. In fondo è matematica, cosa c’è di più “oggettivo”?! Ma è una truffa, perché il mercato è tutto fuorché matematico e rigoroso.

Le piramidi sono patrimonio dell’umanità perchè esprimono un valore spirituale e potevano essere concepite solo da un grande architetto e non da un cazzone qualsiasi. E il Faraone era si uno schiavista (l’uomo non aveva ancora elaborato sistemi sociali più emancipati), ma aveva dalla sua la cultura necessaria per cogliere il valore di quell’opera.
Le grandi opere d’arte sponsorizzate dalla chiesa sono state possibili perché l’apparato burocratico ecclesiastico era si corrotto, ma aveva la cultura necessaria per affidarsi a un Michelangelo invece che a un mediocre imbianchino.
Il progresso più grande compiuto dall'uomo sta proprio nell'aver tolto l'esclusiva della cultura ai potenti, ai quali è rimasta l'arma del mercato, che infatti indicano come unico valore oggettivo. In pratica sei d'accordo con loro. E mi dispiace.
;-)

Si, Jim Morrison è sicuramente più assimilabile a Cutugno che a Mozart, ma se non ho un minimo di cultura questa distinzione non sono in grado di farla. E se la mia cultura si ferma qui, Morrison e Cutugno sono uguali. Preferire uno all'altro non è una questione di gusti, ma una questione di cultura. La capacità di scegliere si basa sulla possibilità di conoscere, che proprio per questo è un diritto e non un optional.
Rispondi
===mi sembra che tu sia ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 14/08/2012 ore 15:31:2
===mi sembra che tu sia preoccupato==
potrebbe anche essere, ma io sono abituato a trattare le cose con un po' di sistematicita'.. semplicemente stabilire delle categorie e delle precedenze fra vari tipo di cultura o di approccio al bello non e' possibile se non arbitrariamente. Obiezioni?

===La tua idea è la stessa che motiva tutte le insistenti proposte di==
Se vuoi discutere cio' che affermo, fallo pure... il prospettarmi ipotetici tetri scenari che saranno la conseguenza di un'eventuale diffusione di cio' che penso, non funziona e non mi metto nemmeno a discuterne dato che ogni atteggiamento puo' avere conseguenze collaterali negative. Pensi che stabilire la superiorita' di un certo atteggiamento culturale non sia pericoloso? scherziamo?.. Io sto solamente dicendo che nessun atteggiamento culturale puo' di per se essere considerato superiore ad un altro, e basta, obiezioni?

===Le piramidi sono==
prodotte da una cultura che tu, secondo i parametri da te enunciati sopra, considereresti di livello "inferiore".. quindi dovrebbe essere un prodotto culturale giudicabile di non grande valore.. Infatti affermi:

===E il Faraone era si uno schiavista===
e non solo, si trattava di una societa' interamente comvinta che lo schiavismo fosse normale, bello e magari pure sacro.. Per cui le piramidi sono robetta, come Toto Cotugno ...

===ma aveva la cultura necessaria per affidarsi a un Michelangelo invece che a un mediocre imbianchino==
nel senso che la faccenda si nobilita se colui che vive una cultura fetente, intrisa di sopraffazione e violenza, cerca, per realizzare i suoi monumenti auto celebrativi, uno che ha una grande tecnica?

====Il progresso più grande compiuto dall'uomo sta proprio nell'aver tolto l'esclusiva della cultura ai potenti==
a me sembra che sia tu che sostenga l'opportunita' di decidere sulla fruizione artistica delle persone sulla base di qualcosa di elitario.. ovvero un certo tipo di cultura che tu decidi avere la "C" maiuscola.
A questo punto non vedo una grande differenza fra un'imposizione di questo tipo e una operata per ragioni economiche...
Cosa, fra l'altro che io non sostengo, io ho detto che i soldi sono un dato concreto, e basta... attribuirmi l'intenzione di porre tutto nelle mani del mercato e' inventarsi cose per potermi controbattere

====Si, Jim Morrison è sicuramente più assimilabile a Cutugno che a Mozart, ma se non ho un minimo di cultura questa distinzione non sono in grado di farla===
il mio punto e' che chissenefrega, basta che ognuno si goda liberamente cio' che gli va di godersi .. ma non e' di questo che stiamo parlando. Stiamo parlando di distinzioni fra non cultura, cultura alta e cultura bassa fra gente che ama arti che sono pressoche' indistinguibili dal popolare che piu' popolare non si puo', anzi, che lo incarnano ...

restringi il campo.. esponimi in modo convincente che un atteggiamento culturale o di fruizione della musica e' meglio di un altro.. io, con l'esempio delle piramidi egizie e delle opere sponsorizzate dalla chiesa ti ho mostrato che non sei nemmeno veramente in grado di discriminare, dato che praticamente, l'arte, e' praticamente sempre frutto di intenzioni interessate di gente per lo piu' negativa ed oppressiva..

per cui o tutti i gusti sono gusti.. o tutti i gusti gustano la cacca ... scegli tu :-)

Rispondi
Obiezioni? Si, tante Vostro Onore! ...
di perrynason [user #17170]
commento del 14/08/2012 ore 17:42:4
Obiezioni? Si, tante Vostro Onore!
;-)

E a questo punto sono soprattutto obiezioni di metodo (a proposito di sistematicità)

La prima è che sarebbe ora che anche tu dimostrassi ciò che sostieni, invece di chiedere solo a me di dimostrare il contrario. Anche perchè il gioco di rimessa, alla lunga, perde di vista il contesto delle discussioni e punta solo ad avere l'ultima parola.

Poi potresti accettare che anche il mio modo di discutere abbia un minimo di sistematicità. Sarebbe quanto meno carino, a meno che tu non decida "arbitrariamente" che il tuo discorso è sistematico e il mio no.

I tetri scenari non sono ipotetici, sono il presente. Ma scegliendo di non discuterne non si dimostra che sono ipotetici e che non esistono.

Si, stabilire la superiorità di un certo atteggiamento culturale è pericoloso, infatti io non lo faccio. Quello che sostengo è che non puoi rifiutare qualsiasi atteggiamento culturale perchè soggettivo. Bella scoperta che è soggettivo! La cultura è espressione di soggettività, dunque crea differenze e le differenze ci preservano da una società omologata e morta.
L'oggettività del mercato è solo una illusione, perché si basa su uno solo dei valori in campo, cioè il denaro. O affermiamo che solo quello conta (e abbiamo finito di discutere) o dobbiamo ammettere che quello è un sistema di valutazione parziale e quindi non oggettivo.

Stabilire delle categorie e delle precedenze fra vari tipi di approccio al bello è possibile, non come valori assoluti, ma contestualizzati, cioè calati nella cultura di una società e del suo tempo. Ed è il compito di una branca specifica della filosofia che si chiama Estetica. Se tu te ne vuoi battere i coglioni di Filosofia ed Estetica, non sono io a dover dimostrare che sbagli, ma tu a dimostrare che fai bene.

La società che ha creato le piramidi non era inferiore, esprimeva una cultura di 3500 anni fa, e le cose che ha prodotto vanno contestualizzate altrimenti tutto è cacca, ma così non è. E' inutile che ti rifugi sempre in valori assoluti (come l'oggettività).

La chiesa e Michelangelo: ancora valori assoluti! Non vuoi (o non sai) contestualizzare. Michelangelo non nobilita i valori corrotti e violenti della chiesa! Al contrario rappresenta i precetti ufficiali del cristianesimo e con la sua arte esprime il meglio della cultura del suo tempo.
Se uno commissiona il furto di un VanGogh, non è che quando recuperiamo il quadro lo buttiamo via perché piaceva a un ladro!

La cultura non è elitaria perché crea differenze ed è di tutti. Se tu la sminuisci perché continui solo a inseguire la tua chimera dell'oggettività, neghi il valore di ciò che ci caratterizza come esseri umani.
Si, i soldi sono concreti, ma sono l'invenzione di una cultura. E il loro valore è una convenzione per niente oggettiva, il baratto lo era di più!

Tu con piramidi e chiesa hai fatto un gran casino e hai dimostrato solo di confondere cultura, arte, ordinamenti sociali e principì assoluti e tra l'altro senza contestualizzare nel tempo! Ma naturalmente sono io che non so discriminare.

Se vuoi lo restringo moltissimo il campo: un atteggiamento culturale può essere migliore o peggiore di un altro, ma bisogna averne uno! Ed essere disposti a confrontarlo e pure a cambiarlo perché è fortunatamente soggettivo! Altrimenti possiamo andare a farfalle.

La tua sintesi finale mi sembra invece chiarissima: "chissene frega"! Ecco, questo lo capisco, ma non c'era bisogno di tutta 'sta discussione!
;-)


Rispondi
===La prima è che sarebbe ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 14/08/2012 ore 18:49:
===La prima è che sarebbe ora che anche tu dimostrassi ciò che sostieni,==
debbo dimostrare che se qualcosa mi piace, mi piace indipendentemente dal fatto che qualche tipo di potere o di establishment giudichi questo qualcosa in un modo o in un altro?
In passato mi e' piaciuto, da ragazzino, per qualche mese Renato Zero , adesso non mi piace piu' e mi piace Zakhir Hussain e talvolta ascolto Brahms.. Bene, il piacere che provo e' dello stesso identico tipo. Per cui il valore di tali artisti legato alla loro funzione specifica di portare del bello di cui godere e' oggettivamente identico.. Discriminazioni se ne possono fare se, soggettivamente, assumiamo, volontariamente, arbitrariamente e soggettivamente dei parametri di giudizio come interessanti.... Se ti interessa giudicare sulla base dell'influenza sull'ambiente musicale e sulla storia culturale di un paese o del mondo, Renato Zero e' una schiappa rispetto a Brahms.. Se ti interessa giudicare sulla base del capello riccioluto, Brahms e' una schiappa e Renato Zero e' l'apoteosi.. Se filtrare il tuo gusto attraverso tali parametri, o altri ancora, non interessa non e' possibile operare alcuna discriminazione che possa risultare valevole per te o per tutti..
Fatto...

===Poi potresti accettare che anche il mio modo di discutere abbia un minimo di sistematicità.===
la questione e' che io dico cose semplici.. siccome e' difficile metterle in discussione, hai cessato di opporti ad esse e, per comunque controbattere, hai tirato fuori che una certa applicazione delle stesse puo' portare a qualche guaio.. Ma, oltre ad essere un'obiezione di nessuna rilevanza, dato che tutto puo' essere implementato in modo da fare del male, e' un saltare di palo in frasca, come diciamo in toscana. Prima discuti cio' che affermo, poi, se cio' che affermo rilevi che mi fa fare del male, discuti il resto...

===stabilire la superiorità di un certo atteggiamento culturale è pericoloso, infatti io non lo faccio==
quindi di che stiamo parlando? anche perche' non solo e' pericoloso, ma e' pure impossibile da sostenere.

===Quello che sostengo è che non puoi rifiutare qualsiasi atteggiamento culturale perchè soggettivo===
fai bene, perche' lo sostengo pure io... Anche perche' e' inevitabile.. anche al livello di base del gusto, comunque siamo influenzati dal nostro bagaglio che deriva, a sua volta, da sollecitazioni esterne..

===Stabilire delle categorie e delle precedenze fra vari tipi di approccio al bello è possibile, non come valori assoluti==
e io che ho detto?

===Se tu te ne vuoi battere i coglioni di Filosofia ed Estetica==
no.. mi batto i coglioni, ed e' giusto cosi', di un'estetica e di una filosofia imposta da altri.. e mi batto i coglioni del fatto che uno voglia che io le prenda obbligatoriamente in considerazione nella mia fruizione musicale. Nel senso che nessuno puo' dire, tanto per "stringere", che l'ascolto di una musica fatto in modo inconsapevole e' oggettivamente meglio di un ascolto connesso ad una disamina da studioso della tecnica sonora, della composizione ecc. ecc.
Anche qui' la dimostrazione la fornisco io... A dodici anni ero un patito TOTALE di Wish You Were Here dei Pink Floyd che ascoltavo del tutto inconsapevolmente, oggi, dopo aver fatto altri ascolti e dopo averci ragionato sopra sulla base di nuove conoscenze da me acquisite, quest'opera e' passata non in secondo ma in decimo piano.. Apprezzo di piu The Dark Side of The Moon anche per essermi accorto che Wish e' una specie di copia carbone di The Dark.
Ma, in ogni caso, il piacere che provavo allora ad ascoltare cio' che oggi mi fa storcere il naso, e' della stessa natura di quello che mi fa piacere altro. Per cui ho cambiato il mio tipo di fruizione, ho assunto parametri di giudizio e di scelta che prima non avevo, mi e' piaciuto cosi', ma il gusto rimane il re e il piacere e' la stessa identica roba...

===La società che ha creato le piramidi non era inferiore, esprimeva una cultura di 3500 anni fa, e le cose che ha prodotto vanno contestualizzate==
bene.. mi hai appena comunicato che quindi il tuo tentativo di discriminare fra atteggiamenti culturali di serie A e quelli di serie B non e' attuabile.. perche' se va tutto contestualizzato, allora si puo' contestualizzare tutto (concetti tuoi, non miei.. io non me ne occupo)

===Michelangelo non nobilita i valori corrotti e violenti della chiesa!==
certo che lo fa come lo fanno altri artisti che lavorano per essa .. Solo il fatto di costruire opere magnifiche e gigantesche per tale chiesa, significa lavorare a favore di una sua affermazione e legittimazione. Oltre a questo non e' difficile riscontrare quando gli artisti, con le loro opere, facevano una vera e propria opera didattica a favore dei principi teologici e filosofici della chiesa, principi che poi avevano un immediato riscontro nel comportamento della chiesa stessa. Mi viene in mente, per esempio, l'affresco di san petronio a bologna nel quale maometto viene messo nell'inferno... L'artista non ha quindi assecondato la chiesa nel suo grave esclusivismo e fanatismo, faccende che sono sfociate in una storia di continui massacri?

===Se tu la sminuisci==
mai fatto.. io dico solo che il suo valore e' soggettivo

===un atteggiamento culturale può essere migliore o peggiore di un altro, ma bisogna averne uno!==
il "ma" forse indica che ti sei scordato di scrivere un "non" dopo "culturale"...

===La tua sintesi finale mi sembra invece chiarissima: "chissene frega"!===
no.. e' "chissenefrega se qualcuno vuol costringermi ad assumere approcci che non sa dimostrarmi che sono oggettivamente necessari o oggettivamente migliori di quelli che gia' assumo"

non giocartela con la dialettica, se no credo di essere uno che ha idee cosi' buone che e' impossibile controbatterle lealmente... ;-)



poi penso che il "thread" diventi graficamente troppo stretto, quindi non rispondero'.. se no il discorso diventa una chat privata leggibile solo da chi decide di leggere per controbattere...

grazie!
Rispondi
Va bene. Allora, anche per ...
di perrynason [user #17170]
commento del 14/08/2012 ore 19:10:04
Va bene. Allora, anche per necessità di thread, mi inchino al capello riccioluto di Renato Zero e alle idee che non si possono controbattere lealmente.
;-)
Rispondi
sorcini di tutto il mondo, ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 14/08/2012 ore 19:18:59
sorcini di tutto il mondo, unitevi...
Rispondi
con Yaso stai perdendo il ...
di Guycho [user #2802]
commento del 14/08/2012 ore 20:01:44
con Yaso stai perdendo il tuo tempo...fidati :)
Rispondi
Hai pienamente ragione! Se le ...
di LaPudva [user #33493]
commento del 14/08/2012 ore 10:18:52
Hai pienamente ragione! Se le vendite diventassero l'unico criterio di selezione, il pop non lascerebbe alla classica alcuna speranza di sopravvivenza. E se "in un certo senso" è già così, sono proprio le istituzioni di cui parliamo a dover garantire alla classica degli spazi.
"Quello che oggi costa 10 domani costerà 3 oppure 20": è assolutamente vero, e infatti Mozart è ancora Mozart, mentre Clayderman è un ricordo lontano. Servirebbe che la gente capisse la differenza, perché per noi può essere ovvia, ma non sono certa che lo sarà per le generazioni a venire se andiamo avanti così.
Rispondi
Ci sono contesti e contesti! ...
di LaPudva [user #33493]
commento del 14/08/2012 ore 10:04:01
Ci sono contesti e contesti!
Ce li vedresti i Tokyo Hotel in diretta da Vienna per il concerto di Capodanno?
Rispondi
mi dispiacerebbe se ti sembrasse ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 14/08/2012 ore 10:21:33
mi dispiacerebbe se ti sembrasse una risposta data tanto per competere.. ma, onestamente, si, chissenefrega... poi cambierei canale comunque..
Se invece si trattasse, che so, degli Art Of Noise o dei Led Zeppelin o degli Abba o di Anoushka Shankar o di Pandit Jasraj, per esempio, mi andrebbe bene pure tutti i giorni, non solo per capodanno..

Rispondi
E' proprio il "chissenefrega" che ...
di LaPudva [user #33493]
commento del 14/08/2012 ore 10:25:02
E' proprio il "chissenefrega" che ci sta conducendo alla deriva, secondo me. Non è vero che va bene tutto, ci sono cose che vanno difese. Nei giorni scorsi gli ho chiamati gli ultimi "baluardi della cultura" e mi rendo conto che purtroppo non è un'esagerazione... Occorre fare dei distinguo, o veramente un giorno si studierà Fabio Volo insieme a Levi!
Rispondi
purtroppo non posso darti che ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 14/08/2012 ore 10:34:03
purtroppo non posso darti che risposte che hanno a che vedere con me e col mio gusto.. ma io non ho detto che si debba proporre sempre cio' che va di moda e mandare nel dimenticatoio cio' che oggi e' meno ascoltato di ieri...
Che si continui pure a proporre il concerto di capodanno con musiche, fra l'altro, considerate, a suo tempo, modaiole, e ci si metta tutto l'intento positivo del voler preservare un valore ... ma non si dica che e' oggettivamente meglio, a livello di gusto, di Renato Zero perche' non si puo' in alcun modo sostenerlo...
Rispondi
Ti ho fatto l'esempio del ...
di LaPudva [user #33493]
commento del 14/08/2012 ore 10:46:17
Ti ho fatto l'esempio del concerto di capodanno proprio per farti capire che è importante che anche nell'ambito di ciò che viene considerato "popolare" vengano fatte le dovute distinzioni tra ciò che modaiolo lo è davvero (dei Tokyo Hotel non se ne parla neanche più e sono passati un paio d'anni) e ciò che, pur avendo riscosso un ampio successo di pubblico in un dato periodo storico, è eterno e non transitorio.
Ribadisco che l'intera querelle non riguarda affatto cosa sia "oggettivamente meglio" in senso assoluto, né cosa debba essere imposto agli ascoltatori. A voler per forza trovare un punto d'appoggio con ciò che dici, si può oggettivamente sostenere che Renato Zero abbia dato prova di non essere un bravo compositore jazz e che sia un cantante lirico insufficiente. I linguaggi esistono, la tradizione esiste, e non si tratta affatto di essere eccessivamente conservatori. Sono sicura che anche tu rabbrividiresti se, chessò, Le Vibrazioni venissero celebrati davanti ai Led Zeppelin come gruppo nodale nell'evoluzione del rock.
Rispondi
cerco di seguirti... non ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 14/08/2012 ore 11:24:10
cerco di seguirti...

non puoi stabilire cosa sara' apprezzato in futuro, ovvero, come dici tu, "eterno" e non puoi farlo sulla base del fatto che qualcosa oggi e' di moda. Nel senso che molta musica allora modaiola e', considerata, oggi, un classico.. vedi Strauss. Se vuoi possiamo parlare anche dei Beatles e degli Stones...
Per cui, ribadisco, a me piace, semplicemente, che ci sia varieta' di proposta.. per cui se il prossimo capodanno suona Beyonce' e quello successivo John McLaughlin io sono contentissimo..

proseguendo, certamente si puo' dire che un certo cantante o esecutore non canta o esegue certi generi di musica... ma su quale base cio' dovrebbe farmi sembrare fuori posto il proporre tale cantante o esecutore al pubblico?

l'osservazione che fai alla fine e' al di fuori di cio' che stiamo discutendo... nel senso che la valutazione sull'impatto che un artista ha rispetto all'ambiente musicale e' del tutto irrilevante rispetto al bello dell'ascoltarlo. Se ad uno piacciono le vibrazioni, non gli si puo' dire che sono meglio i led zeppelin perche' sono "nodali"...
Io per esempio ho tutti i dischi dei led zeppelin e nessuno di mozart che e', dal punto di vista storico, ben piu' importante...

mi fa un po' "ribrezzo" anche il termine evoluzione, che implica da parte di qualcuno il dichiarare che le cose sono oggettivamente cambiate in meglio... nel senso.. chi ha detto che il rock si e' evoluto? magari a qualcuno sarebbe piaciuto che da Bill Haley ci si fosse "mossi" in altro modo, piuttosto che verso i Led Zeppelin
Rispondi
Anche se non c'entra molto ...
di LaPudva [user #33493]
commento del 14/08/2012 ore 12:12:5
Anche se non c'entra molto con la querelle, ora cerco di seguire il tuo discorso: se non è possibile stabilire cosa sarà apprezzato in futuro, come può saltare in mente di celebrare come novità qualcosa che è malamente scopiazzato da ciò che è già stato? Non è avvilente per ciò che è già stato e poco rispettoso per chi cerca davvero di creare linguaggi nuovi? Non è una banale involuzione? Io sarei felicissima se tutti suonassero tutti i giorni e non solo a Capodanno, ma se un evento istituzionale nazionale tradizionalmente riservato alla classica che si propone di essere ancora un evento istituzionale riservato alla classica mi propina un pianobarista non lo sono più, semplicemente perché è un rovesciamento di valori, del buon senso e del buon gusto, e, last but decisamente not least, è la polverizzazione della cultura.

Tutto quello che abbiamo detto è al di fuori di ciò di cui si stava discutendo, non solo la fine, comunque non stavo parlando dell'impatto che un artista ha sull'ambiente musicale né del suo valore intrinseco, ma della sua appartenenza a un mondo. Per capirci, non ho detto che Le Vibrazioni siano "meglio" dei Led Zeppelin (soggettivo), ho detto che non hanno fatto storia quanto i Led Zeppelin (oggettivo).
Non sono d'accordo su ciò che dici (io ho dischi di entrambi, ma credo di poter dire dopo quasi mezzo secolo che i Led Zeppelin siano storicamente importantissimi e non un fenomeno transitorio), ma permettimi di dire che quello che tu o io abbiamo in casa è istituzionalmente un po' meno rilevante di quello che le istituzioni stesse di un paese trasmettono alla popolazione.

Il termine "evoluzione" farà anche ribrezzo, ma è semplicemente la chiave del nostro esistere e di tutte le nostre manifestazioni, non solo artistiche.

Rispondi
ti riseguo... trovo del ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 14/08/2012 ore 12:31:41
(se querelle vuol dire litigata o qualcosa del genere, ti assicuro che io sto chiacchierando a cuor leggero, con completa stima dei miei interlocutori.. scusandomi se e' sembrato che non fosse cosi')

ti riseguo...

trovo del tutto marginale disquisire sulla novita' di qualche proposta artistica dato che a me piacciono sia cose vecchissime che nuovissime..

chi crea linguaggi nuovi lo faccia sulla base del fatto che gli va di farlo...

sul fatto "istituzionale" mi sono gia' espresso

trovo che cio' che abbiamo detto sia attinente, perche' non trovo alcuna giustificazione al fatto che certo establishment del classico si indigni per l'affermazione di un fenomeno "contaminato" com'e' quello di Allevi..

non ho detto che i led zeppelin non siano un fenomeno storico importantissimo, in realta' ho detto esplicitamente che lo sono, ho detto solo che lo trovo irrilevante rispetto al gusto o al fatto che uno decida o meno di fare suonare loro piuttosto che Albano Carrisi..

il termine evoluzione applicato in modo da stabilire per tutti cio' che deve essere considerato evolutivo o evoluto e' nazismo.. il quale considero' evolutivo eliminare handicappati, malati mentali ed ebrei per far trionfare la "razza" germanica chiamandola erroneamente "ariana"... Certamente vogliamo tutti evolverci, ma sono io che stabilisco cosa per me evolversi significa... specialmente se si parla di arte e comunicazione..
Rispondi
Sì, ma, ancora una volta, ...
di LaPudva [user #33493]
commento del 14/08/2012 ore 12:42:04
Sì, ma, ancora una volta, non stiamo parlando di quello che facciamo tu e io... E' marginale parlare dei nostri gusti, se mai, ma non si parlava di questo. E' proprio del fatto istituzionale che parliamo, altrimenti non esisterebbe una cultura, ma un'atomizzazione di esperienze individuali non trasmissibile.

L'establishment classico non si indigna per la contaminazione di Allevi, né per la sua affermazione.

Non stiamo parlando di chi debba suonare o meno in giro, ma della capacità di scindere fenomeni effimeri e/o marginali rispetto alle pietre miliari e (nel caso specifico della scelta del concerto di cui sopra) del rispetto dei ruoli e degli spazi culturali.

Assolutamente no e, soprattutto, l'evoluzione non è determinabile e quindi non si può imporre a nessuno. Semplicemente, accade. Parliamo proprio di cose diverse! Io parlo di evoluzione in termini descrittivi, non prescrittivi.
Rispondi
i messaggi si fanno troppo ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 14/08/2012 ore 13:01:55
i messaggi si fanno troppo piccoli per essere letti comodamente... quindi : alla prossima!

semplicemente ancora riporti un bel po' di pareri (lecitissimi), facendoli passare per dati oggettivi..

l'evoluzione accade quando un cambiamento e' definibile come evolutivo (termine che indica un mutamento positivo), se no e' un cambiamento..
Rispondi
Non sono pareri, sono dati ...
di LaPudva [user #33493]
commento del 14/08/2012 ore 13:15:54
(Hai ragione... Per leggere occorre replicare purtroppo!)


Non sono pareri personali (quando esprimo un parere lo segnalo sempre), sono dati di fatto: i Led Zeppelin hanno fatto la storia del rock mondiale, Le Vibrazioni no. Non lo decido io, garantito! ;)

L'evoluzione non ha alcuna accezione "positiva" nel senso di "miglioramento" (così sei tu che ne forzi il significato in senso "nazista").
EVOLUZIONE = progressivo e ininterrotto accumularsi di modificazioni successive, fino a manifestare, in un arco di tempo sufficientemente ampio, significativi cambiamenti negli organismi viventi. Applicabilissimo alla musica.
Semplicemente, ho usato questo termine perché i "mutamenti" dei quali parlo sono così profondi da aver significativamente cambiato la musica. I Led Zeppelin e altri gruppi che non a caso vengono considerati i padri del rock hanno generato un simile mutamento (una nuova specie), Le Vibrazioni no. Ancora, sono dati oggettivi, non pareri. Stessa cosa vale per Mozart e Allevi (che non ha ancora modificato alcunché, checché se ne dica).

Salutoni e buon Ferragosto!!! :)
Rispondi
grazie.. altrettanto.. aggiungo che ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 14/08/2012 ore 13:22:55
grazie.. altrettanto.. aggiungo che osservo anche che stai parlando con me sulla base di cose che non ho detto e di obiezioni che non ho fatto, magari, se hai voglia, rileggimi ... Certamente "evoluzione" ha un'accezione "positiva", se poi tu hai inteso usare tale termine in modalita' "neutrale" lo accetto senza obbiettare...



Rispondi
Io rispondo paragrafo per paragrafo ...
di LaPudva [user #33493]
commento del 14/08/2012 ore 13:29:18
Io rispondo paragrafo per paragrafo ai tuoi messaggi. Magari ho frainteso alcune riflessioni, ma sono cose che certamente sono state dette.
Per quanto riguarda, invece, l'accezione di "evouzione" che ho usato nel mio messaggio, proprio per evitare fraintendimenti te l'ho riportata pari pari nel mio precedente messaggio... Non implica alcun giudizio di valore, come vedi. ;)

Il succo è che è importante scindere i pareri personali e soggettivi da fatti, che in quanto tali non sono discutibili. I mezzi per farlo ci sono, ma non sempre vengono attuati. Tutto qui!

Ciao :)
Rispondi
Magari ho frainteso alcune riflessioni ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 14/08/2012 ore 13:37:59
Magari ho frainteso alcune riflessioni

yes :-)
Rispondi
Be', ora sì che è ...
di LaPudva [user #33493]
commento del 14/08/2012 ore 13:45:19
Be', ora sì che è tutto chiaro! Ahah! :D

Comunque è una discussione molto interessante e secondo me anche importante, a qualsiasi livello essa venga proposta, anche tra semplici amanti della musica. A mio avviso alla base di tutto c'è una profonda non-coscienza di ciò che sta succedendo.

Un salutone e buon Ferragosto a te e a tutti gli Accordiani!
Rispondi
E' oggettivo che i prodotti ...
di hivez [user #9272]
commento del 18/08/2012 ore 15:46:55
E' oggettivo che i prodotti costruiti a tavolini per vendere, vendono.
Come il mac donalds o la budweiser, lo stesso vale per allevi e beyoncè.
Rispondi
fosse oggettivo, sarebbe pure piu' ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 18/08/2012 ore 23:26:32
fosse oggettivo, sarebbe pure piu' facile.....
Rispondi
Be', diciamo che lui e ...
di LaPudva [user #33493]
commento del 19/08/2012 ore 00:45:22
Be', diciamo che lui e Bocelli sono l'esempio lampante che ce la si può fare ;)
Rispondi
Ma non è così, non ...
di LaPudva [user #33493]
commento del 12/08/2012 ore 14:27:32
Ma non è così, non gli si dà contro per il successo che ha o per le sue composizioni (che obiettivamente però sono banali, anche per chi non è pratico di classica o anche solo di musica strumentale).
Uto Ughi parla di INGIUSTIZIE, che, permettetemi, sono tutt'altra cosa.
Basti pensare agli episodi nodali che hanno scatenato le due fasi della querelle: uno è il concerto in mondovisione promosso dal Senato e l'altro è l'inserimento nelle prove di un premio internazionale per violinisti di una composizione per violino scritta dal pianista in questione. Insomma, non so se sono ben chiare le ragioni di questa sommossa, ma volendo trovare il succo del discorso, Allevi sta facendo cose che non sono di sua competenza col benestare non solo del suo pubblico (comprensibile) ma di quelle istituzioni e quelle autorità che dovrebbero garantire che ciò non accada mai!
CHIUNQUE si inferocirebbe se riscontrasse delle ingiustizie simili nel proprio ambito, dunque mi chiedo perché se ci sono hit parade, pubblicità o successo di pubblico di mezzo questo non è più ammissibile. Concordo con Ughi: ciò accade perché viviamo in un paese in cui le apparenze contano più dei meriti.
Rispondi
se ben ricordo anche rimanendo ...
di superloco [user #24204]
commento del 12/08/2012 ore 12:51:34
se ben ricordo anche rimanendo nel settore puramente classico, diatribe e lotte acerrime sono sempre avvenute. Salieri e Mozart, Liszt e Chopin e tantissime altre meno note.
Direi: CHI SE NE FREGA !
a chi piace Allevi a chi piace Ughi, nell'arte i gusti sono i più disparati, poi ci sono le medie (alla maggior parte della gente piace mister X) Poi ci sono le vendite....... che danno valore al personaggio.
Io da bravo ignorantone ascolto quello che mi piace senza interessarmi ai fatti personali, alle condotte morali, ai giudizi degli esperti.
Rispondi
Ragazzi, guardate che non è ...
di LaPudva [user #33493]
commento del 12/08/2012 ore 13:26:09
Ragazzi, guardate che non è così... I gusti personali non c'entrano nulla, il discorso verte su argomenti totalmente diversi e importantissimi.

Non viene messa in dubbio la libertà di chiunque di ascoltare quello che desidera (come è facile immaginare, Uto Ughi - UTO UGHI - se ne fa assai di quello che entra nelle hit parade).
Il problema (che non solo esiste, ma che è gravissimo) è che a questa e ad altre persone vengono riservati riconoscimenti e ruoli che spettano di diritto a musicisti che invece nuotano nell'oblio e non riescono neanche a lavorare.

Come dice giustamente Ghidoni nella lettera di cui sopra (che purtroppo non ho ancora avuto la possibilità di leggere interamente) "ciò che non va è piuttosto l’Italia che, «almeno negli ultimi 50 anni, non ha investito nell’educazione musicale, che agli inizi degli anni ’90 , ha chiuso ben 3 orchestre Rai (mai successo nemmeno in guerra), dove i musicisti bravi non trovano interlocutori nella classe dirigente (a tutti i livelli), dove per anni l'appartenenza o ideologica o politica aveva la meglio sul merito e il valore".

Insomma, la questione è ben più ampia di "lasciatelo fare, ne ha il diritto". Siamo un paese culturalmente alla deriva e neanche ce ne rendiamo conto...
Poi? Premio David di Donatello alla Arcuri? Qualcuno di sicuro fa emozionare anche lei.
Rispondi
Allevi non ha né il ...
di CHARLIE [user #1047]
commento del 12/08/2012 ore 12:55:02
Allevi non ha né il rigore di canoni consacrati né l'originalità dirompente di chi questi canoni può sconvolgere. Se lo lasciamo nel silenzio, passerà come lo "Stephen Schlaks de noantri" e nulla più.

Perché va bene che ognuno faccia il suo percorso, non va bene, però, che qualcuno si autoincensi e che faccia dei propri quattro arpeggi in croce il messaggio messianico che traccia il solco del futuro musicale.
Rispondi
Bravo Charlie. E, ...
di LaPudva [user #33493]
commento del 12/08/2012 ore 13:29:17
Bravo Charlie.
E, mi permetto di dire, ancora meno bene va il fatto che delle figure che dovrebbero sovrintendere alla cultura di questo paese lo appoggino nel suo delirio.



Rispondi
Pienamente d'accordo
di scrapgtr [user #12444]
commento del 18/08/2012 ore 22:22:37
Non mi scandalizza (a dir la verità un po' si) che in Italia ci sia più gente che legge Baricco rispetto a quanta legga Melville o Cervantes (ugualmente godibili e molto più "nutrienti"), ma se Baricco si autoproclamasse un classico, lamentasse che la sua opera non e' oggetto di studio nei corsi di letteratura, se la prendesse con l'ambiente accademico sentendosi estromesso in quanto nuovo e non appartenente alla casta ne sarei infastidito. Se poi nei programmi scolastici "Oceano mare" sostituisse la Divina Commedia, be', mi procurerei un arma... Se per il direttore di un supermercato dovrebbe valere solo ciò che si vende, per un istituzione dovrebbe prevalere una valutazione più complessa che tenga conto di altri criteri (che, per una volta non sono d'accordo con Yaso, non sono necessariamente soggettivi, in quanto fanno riferimento alla valutazione di entità diverse dal mercato, ma autorevoli e unanimemente riconosciute come competenti). Propinare, in occasione di un evento che richiederebbe un repertorio classico e interpreti di grande capacita' e prestigio, che pure in Italia non mancano, un mestierante, sia pur abile nell'autopromozione, e della musica costruita su furbi cliché pseudo classici e' un altro sintomo del degrado di questo paese (io pero', se fossi Baricco, proverei a darci dentro con gli endecasillabi... Sono "classici un casino"... Chissà se un posticino nei programmi scolastici non glielo danno... Son tutte royalties che colano!)




Rispondi
Credo che quando un musicista ...
di Mr_Pone utente non più registrato
commento del 12/08/2012 ore 13:01:54
Credo che quando un musicista utilizzi più canali mediatici oltre alla propria musica, evidentemente certifica, in qualche modo, l'impossibilità di arrivare alla notorietà esclusivamente con il proprio naturale mezzo. E come mai? Forse Allevi darà per scontato che l'ignoranza musicale è così diffusa da richiedere diverse azioni mediatiche? Probabilmente ha visto giusto. L'insofferenza di Ughi certifica l'altrettanto forte caratteristica elitaria dell'ufficialità musicale italiana.
Nell'un caso, come nell'altro, è la cultura di un intero Paese che va a ramengo.
Rispondi
Basti pensare da dove viene ...
di LaPudva [user #33493]
commento del 12/08/2012 ore 13:35:24
Basti pensare da dove viene fuori Allevi (Jovanotti & il suo management non sono degli spovveduti). E' stata un'ottima idea quella di lanciare un musicista di estrazione classica su un mercato pop, dove il target è un pubblico che non è minimamente in grado di valutare quel che fa, facendo ben attenzione a curare la confezione (quella sì che interessa alla gente).
Rispondi
diversi anni fa, prima che ...
di ansgar [user #18075]
commento del 12/08/2012 ore 14:41:04
diversi anni fa, prima che dventasse famoso, vidi un'intervista ad allevi - l'intervistatrice era serena dandini. ancora non sapevo nulla di questo ragazzo e, sentendolo parlare, mi fu istintivamente molto simpatico. era un personaggio mediaticamente 'vincente': musicista classico giovane, un po' pazzoide, capellone e simpatico.
poi lo sentii interpretare qualche pezzo classico, ma non mi colpì particolarmente, era abbastanza corretto, ma nient'altro che uno dei tanti.
mi incuriosivano i suoi pezzi, dal momento che veniva indicato come il nuovo fenomeno della classica, in quanto autore. ebbene quando sentii per la prima volta diverse sue composizioni, le trovai di una banalità sconcertante. motivetti da ascensore, senza musicalità, tecnica, struttura. allevi archiviato, per me.
adesso sono passati diversi anni e il suo modo di fare musica non si è spostato di una virgola da allora eppure il carrozzone mediatico ne ha fatto un fenomeno della musica classica.
non è che non ci dorma la notte, ma la trovo una situazione alquanto inverosimile.

EDIT: mi chiedo, ad esempio, cosa dovrebbero fare in francia a uno come yann tiersen (uno bravo davvero), un monumento in place vendome?
Rispondi
Ricordo anche io quell'intervista e, ...
di LaPudva [user #33493]
commento del 12/08/2012 ore 14:55:34
Ricordo anche io quell'intervista e, come rammentava un mio amico poche ore fa, ricordo anche di aver pensato immediatamente che volessero giocarsi il personaggio alla "Shine" (per chi non lo sa, è un film che narra della vita di David Helfgott). Il dramma è che ci sono riusciti...
Rispondi
Ughi non è che fa ...
di Pinus [user #2413]
commento del 12/08/2012 ore 18:10:57
Ughi non è che fa parte di una casta, io ho avuto il piacere di conoscerlo e mi è sembrato davvero umile, se per casta si intendoni dei fenomeni allora Ughi che un fenomeno fa parte di una casta. In effetti portare alla gloria coe fosse chissá che talento puanistico Allev,,fa poco onore ai tanti veri talenti che poi non se li caga nessuno e ce gente anche che buca anche tipo Adam Gyorgy lo conosvi?
vai al link


Inviato da iPad
Rispondi
Ughi, dopo tanta musica suonata ...
di Cukoo [user #17731]
commento del 12/08/2012 ore 19:09:0
Ughi, dopo tanta musica suonata ad altissimo livello, da un po' fa anche divulgazione e 'musica parlata'. Fa bene, l'età e l'esperienza glielo permettono. E allora ben vengano queste polemiche: ci possono aiutare a vedere quello che c'è al di là di Allevi, in cosa consista questa ennesima casta (per me è una sciocchezza), quale musica buona stia nascendo qui da noi. Spero che qualcuno approfondisca.
Rispondi
pur non essendo per niente ...
di PS_Gio [user #28637]
commento del 12/08/2012 ore 21:32:15
pur non essendo per niente fan di allevi, condivido con lui alcuni aspetti delle sue dichiarazioni. quello che lui denuncia è il sostanziale conservatorismo estremo dei conservatori italiani (scusate il gioco di parole), che non vogliono cercare di ampliare la concezione di musica classica. con questo non voglio dire che bisogna suonare allevi a tutte le ore, ma perché in svizzera (non in giappone, in svizzera!) esiste per esempio un diploma di chitarra moderna e uno in chitarra classica, mentre in italia c'è chi non considera il jazz (genere che io venero in modo mistico quanto la classica) degno di studio?
anche a me la cosa lascia alquanto perplesso, che poi ci sia il cosiddetto accanimento contro allevi non lo so e sinceramente non mi importa, però quello che sottolinea è vero a mio avviso, anche perché di grandi promesse della classica italiana non ne vedo, sarà forse colpa dei conservatori?
Rispondi
Ciao! Sì sa, sono cambiamenti ...
di LaPudva [user #33493]
commento del 12/08/2012 ore 21:42:20
Ciao! Sì sa, sono cambiamenti che avvengono purtroppo molto lentamente, ma nei conservatori si studia jazz già da anni qui da noi. Credo che sia un segnale di apertura, comunque. Ma a parte questo, un conto è dire che c'è chiusura da parte dei conservatori (e in parte mi trovo d'accordo con te, è indubbio), un conto è dire che i conservatori contrastino Allevi e non accettino il suo genio perché non riescono a concepirlo (che è quello che sostiene lui)... Trovo che sia demenziale! Allevi sta strumentalizzando questa diatriba.
Rispondi
Certo, come ogni personaggio dalla ...
di PS_Gio [user #28637]
commento del 13/08/2012 ore 02:56:43
Certo, come ogni personaggio dalla fama "facile" è sempre al centro di discussioni che lasciano il tempo che trovano, sono sinceramente stupito della reazione di uto ughi, una persona del suo calibro potrebbe evitarle alcune chiacchere da bar, poi ognuno ha la libertà di fare un po' quel che vuole...
Rispondi
chiacchiere !!! che suonino e ...
di Kata_ts [user #2290]
commento del 12/08/2012 ore 21:52:09
chiacchiere !!!
che suonino e non stiano a smaronare ;))))))))))))

SaluTOnes
Rispondi
Eh... Se li facessero suonare ...
di LaPudva [user #33493]
commento del 12/08/2012 ore 21:58:36
Eh... Se li facessero suonare immagino che non direbbero di no!!!

Ciao Anto! ;D
Rispondi
Titolo geniale: dice tutto.
di alessioshy [user #12445]
commento del 13/08/2012 ore 00:28:25

Ho 'conosciuto' Allevi anni fa in un ristorante di Voltorre...allora non era ancora famosissimo, erano uscite le prime composizioni e l'ho trovato eccentrico e tutto sommato umile (Shine è un film che adoro, ma siamo molto lontani da quel tipo di genialità e freschezza).
Ricordo che la sorella di un amico, diplomata in conservatorio non potesse sopportare dei "passaggi a quattro mani" nelle sue composizioni.
Io semplicemente mi sono detto, "beh sono sovraincisioni, arrangiamenti, sono normali nella musica pop".
Di questo si tratta in fondo, musica popolare e popolarità, saper portare una composizione strumentale per pianoforte alla ribalta non è cosa da tutti, tanto quanto non lo è la disciplina ferrea data dai conservatori (e in Italia esistono i migliori)..sono stato ad esempio a Siena, dove si respirava un silenzio pregno di rispetto...ebbene semplicemente Allevi ha cercato di far sposare i due mondi, quello della "bella musica", come viene definita ad esempio da Muti, a quello della contemporaneità, addirittura al mondo della pubblicità.
Ognuno ha la sua via e se riesce a percorrerla fino in fondo, con le sue forze...cosa toglie ad altri?
Uto Ughi è una leggenda e lo sa, Allevi no, ma ha fatto epoca e scalpore, pur proponendo una qualità cui il pubblico medio non è abituato...forse non è così male nel giocare le sue carte.
Rispondi
Ma non è la sua ...
di LaPudva [user #33493]
commento del 13/08/2012 ore 00:55:11
Ma non è la sua musica che viene messa in questione. Ognuno è libero di creare la musica che preferisce. Il fatto che venga considerato e, di conseguenza, trattato come un'istituzione della classica moderna è la questione alla base di questa rivolta, che è diverso. Ed è diverso proprio perché TOGLIE agli altri.
Rispondi
Giusto in questo senso, inoltre ...
di alessioshy [user #12445]
commento del 13/08/2012 ore 01:27:34
Giusto in questo senso, inoltre se è in effetti costruito, la cosa è anche triste.
Il punto è che chi non comprende la differenza tra suonare un pianoforte ed essere un pianista di eccellenza classica, coglierà lui come massimo esponente della scena classica italiana in sostanza.
Tutti sappiamo che non è il musicista classico puro per antonomasia... chi e perché ha scelto proprio Allevi?
E' tutto davvero strumentalizzato, a qualsiasi livello... in televisione fa scalpore chi suona "Per Elisa" al contrario...in fondo è solo un (grande) esercizio di lettura.
Apparire introversi e sognatori, persone semplici con un gran sorriso, è un'arma vincente.
Attenzione al vero essere di una persona e ai doppi fini: i faciloni non esistono o quantomeno, non potrebbero fare quello che fanno se lo fossero davvero (quanti, ma quanti).
Rispondi
Sì, è davvero tutto da ...
di LaPudva [user #33493]
commento del 13/08/2012 ore 01:36:35
Sì, è davvero tutto da ricercare a monte, nel fatto che comunque la gente ama essere impressionata. Se poi si posseggono pochi strumenti per valutare, è chiaro che diventa più facile farsi dire cosa è da considerarsi valido...
Lo so, hai ragione. In generale non è un bel momento per la musica in Italia. Non è un bel momento per niente, in Italia...
Rispondi
Anche se non seguo moltissimo ...
di janblazer [user #26680]
commento del 13/08/2012 ore 00:30:5
Anche se non seguo moltissimo la musica più "colta" provo una certa antipatia a pelle per Giovanni Allevi..
Porello, nemmeno l'ho ascoltato tanto, mi infastidisce il suo modo di auto-incensarsi e di proporsi come salvatore della musica italiana e come alternativa al Maestro Ughi.
Non è tanto per come è, ma per come vuole apparire, che mi infastidisce..
Purtroppo in Italia vige il Comandamento.. "L'importante è far parlare di te, nel bene e nel male, l'importante è che se ne parli".. e il giovane (neanche più tanto) pianista in questo ci sguazza...
Ciao Fede !
;-))
Rispondi
Non so dirti se mi ...
di LaPudva [user #33493]
commento del 13/08/2012 ore 01:31:24
Non so dirti se mi è davvero antipatico, non credo. Come dicevo sopra, è una persona in gamba che gioca un gioco che ha funzionato e funziona alla perfezione. Il meccanismo è spregevole, ma il tipo sa il fatto suo! Ho ascoltato tutto quello che ha fatto, ci sono anche delle cose gradevoli. Però è lungi dall'essere un Messia... E' un po' imbarazzante che tanta gente ci creda.

Ahahah, è così! Probabilmente presentare il suo concerto con «L’ho scritto per liberarmi di Uto Ughi, il mio incubo notturno, e dalla casta della musica classica» aveva proprio quello scopo...

Ciao carissimo, buonanotte! :D
Rispondi
sono avverso a qualsiasi tentativo ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 13/08/2012 ore 02:11:48
sono avverso a qualsiasi tentativo di irreggimentazione del gusto...
Rispondi
Concordo ...
di LaPudva [user #33493]
commento del 13/08/2012 ore 02:29:39
Concordo
Rispondi
Dare spazio e visibilità solo ...
di scrapgtr [user #12444]
commento del 18/08/2012 ore 22:43:33
Dare spazio e visibilità solo a chi vende o comunque ha successo e' il primo e più grave tentativo di irreggimentazione del gusto.
Rispondi
certamente... ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 18/08/2012 ore 23:04:16
certamente... c'e' una ragione del perche' mi dici cio?
Rispondi
ecco il genio http://www.youtube.com/watch?v=uX_0_Hvvzfs ...
di sfleznaa [user #19125]
commento del 13/08/2012 ore 08:43:21
ecco il genio
vai al link
Rispondi
Ahahahahahahahahah!!! ...
di LaPudva [user #33493]
commento del 13/08/2012 ore 11:14:23
Ahahahahahahahahah!!!
Rispondi
L'unica cosa positiva di Allevi...
di Pearly Gates [user #12346]
commento del 13/08/2012 ore 09:54:11
potrebbe essere di essere un mezzo per avvicinare la musica classica ai giovani, diciamo che lui è l'easy listening della musica classica.
Come i rondò veneziano.

Certo che sarebbe meglio ascoltare gli EL&P per entrare nella musica classica che sono pur sempre rock con un certo spessore.
Oppure sentirsi il concerto di Yanni all'acropoli.

Oltre a ciò Allevi non credo abbia altri possibili meriti e anche a me ricorda Stephen Schlaks.

Rispondi
A me Allevi me piace ...
di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 13/08/2012 ore 12:49:
A me Allevi me piace e di tutto il resto francamente me ne infischio. E voglio esser sincero fino in fondo: ascolto musica classica solo raramente perchè il più delle volte mi innervosisce o mi annoia (da prendere con le pinze tale affermazione); non ho le competenze tecniche per giudicare il fatto che la musica di Allevi sia o no musica classica, ma tant'è, non è che per valutare se un film sia bello o brutto una persona debba aver necessariamente visto La montagna sacra di Jodorosky. Detto ciò, Allevi continuerà a suonare la SUA musica, i conservatoristi incazzati continueranno a ripetere alla perfezione le composizioni altrui (nella maggior parte dei casi) ed io continuerò ad ascoltare a ripetizione i Led Zeppelin, che furono demoliti dalla critica della loro epoca, mentre il popolino li portava in gloria. Tutto il resto è noia, come dice Califano, re della banalità piacevole. In fin dei conti agli esecutori di musica calssica, così come ai cinefili ricercati o ai letterati delle facoltà unamistiche l'esclusivismo antipopulista un po' piace, anzi piace tanto, anche se la sensibilità è un fattore innato e quella è la parte dell'animo umano che una persona che voglia definirsi artista deve riuscire a colpire...Altrimenti Leonard Cohen non dovrebbe essere annoverato tra i più grandi cantautori del XX secolo. Buona giornata a tutti
Rispondi
Hai detto benissimo: a te ...
di sfleznaa [user #19125]
commento del 13/08/2012 ore 13:34:01
Hai detto benissimo: a te Allevi piace perchè ti annoia la musica classica.Quindi Allevi non rappresenta la musica classica. :)
Rispondi
Ahah! Non fa una piega! ...
di LaPudva [user #33493]
commento del 13/08/2012 ore 23:21:41
Ahah! Non fa una piega! :D
Rispondi
vedo molti commentatori
di Guycho [user #2802]
commento del 13/08/2012 ore 23:23:06
...che probabilmente non hanno ben capito su cosa verte la diatriba.

Nessuno si sogna di criticare la musica di Allevi per partito preso. C'è tanta di quella mondezza in giro, che sarebbe veramente ridicolo prendersela con uno che tutto sommato riesce a fare concerti di solo pianoforte e musica originale.
Quello che proprio NON VA è che le istituzioni lo stanno incensando da tempo, come se fosse il genio della "musica classica nuova", permettendogli di occupare spazi che, oggettivamente, non gli competono.
Ad Allevi è stato fatto dirigere il concerto di Natale al Senato: trovo la cosa irrispettosa per chi fa grossi sacrifici per la Musica, tanto più che il personaggio se ne vanta e se ne fa beffe, blaterando che ha imparato a dirigere l'orchestra su youtube. Qui siamo all'assassinio della cultura.

A tali proposte il "genietto" avrebbe potuto semplicemente farsi indietro, invece di paragonarsi a Mozart (l'ha fatto!!!) e professarsi ad ogni intervista (fa più interviste che note) come il rivoluzianario genio della composizione.
Come se non bastasse ora si è messo a far la guerra ad Ughi e co.
E' chiarissimo quanto marketing ci sia dietro, quanto sia più importante il taglio di capelli che la qualità della musica proposta. Che poi possa piacere o no, è altra questione; ci sono grandissimi artisti pop che non si sono mai sognati di pestare i piedi alle grandi personalità della Musica Classica.

Aivoglia a dire che i Conservatori sono "conservatori", il problema è un altro ed è pure preoccupante.
Rispondi
Condivido ogni singola parola! :) ...
di LaPudva [user #33493]
commento del 14/08/2012 ore 00:50:21
Condivido ogni singola parola! :)
Rispondi
Il vero problema è che ...
di sfleznaa [user #19125]
commento del 14/08/2012 ore 13:17:42
Il vero problema è che l'Italia in tutti i campi stà diventando la casa delle Libertà.Ognuno fa er cazzo che gli pare,infatti i nostri politici rappresentano buona parte della popolazione,ma questo è un altro discorso.............
Rispondi
Noi ci troviamo in una ...
di LaPudva [user #33493]
commento del 14/08/2012 ore 13:31:38
Noi ci troviamo in una fase di passaggio, in cui c'è ancora la memoria di certa Cultura e proviamo sgomento di fronte a determinate manifestazioni che si vestono di cultura, ma che sono tutt'altro. Ma pensiamo alle generazioni a venire, quelle che non avranno più alcun contatto con ciò che è stato... Proprio per questo, secondo me, è fondamentale difendere i baluardi di cui sopra. Questo non nuocerebbe in alcun modo alla libera fruizione della musica di ogni tipo, al contrario di quello che alcuni paventano.
Rispondi
Troppo tardi. La "fuffa" ha ...
di scrapgtr [user #12444]
commento del 18/08/2012 ore 23:19:38
Troppo tardi. La "fuffa" ha dalla sua la forza del mercato (unico criterio oggettivo di valutazione...), la stampa, la televisione, il potere di una generazione che dapprima ha creduto, ingenuamente, che distruggere il vecchio fosse indispensabile per creare un mondo migliore, che la cultura fosse strumento di prevaricazione e di privilegio, e oggi, molto meno ingenuamente, continua a distruggere per il proprio tornaconto. Se sui quotidiani piu' autorevoli hanno spazio notizie che solo dieci anni fa sarebbero state relegate ai peggiori settimanali scandalistici, se ci sono case di laureati dove non c'è un solo libro (mi capita di vederne sempre più spesso), se le grandi mostre d'arte, quelle super pubblicizzate con i soliti nomi di richiamo, hanno la coda davanti e necessitano di prenotazione, ma le altre, quelle con un minimo di spessore, sono vuote, vuol dire che siamo agli sgoccioli. Per conto mio, cerco di difendere i baluardi di cui parli, ma la corrente tira da tutt'altra parte.
Rispondi
Non so che dire, non ...
di Strato2006 [user #13781]
commento del 14/08/2012 ore 17:12:20
Non so che dire, non mi reputo un grande conoscitore né della musica classica, che pure adoro (6 anni di lezioni di chitarra classica e un padre gran estimatore di Bach, Brahms, Mahler, Mozart e diversi altri grandi compositori classici), né della musica di Allevi, anzi quella di Allevi non la conosco per nulla, ho ascoltato qualcosa e, ad un ascolto superficiale, mi pareva "suonasse molto bene". Lui mi sta cordialmente antipatico ma questo c'entra poco.

Concordo sullo stato disastroso della cultura nel nostro paese, e sulla (voluta) mancanza di memoria che porta a situazioni davvero grottesche; so bene che siamo nell'epoca del marketing in cui "vale più l'apparizione giusta che 10 anni di fatiche"; però però però... non vorrei gettare benzina sul fuoco, ma cerco con il massimo rispetto per tutti di proporre un paio di ragionamenti stile "avvocato del diavolo". Ripeto, non perché Allevi mi piaccia (non posso dirlo), ma per valutare anche l'altra faccia della medaglia.

Cito Guycho: "...invece di paragonarsi a Mozart (l'ha fatto!!!) e professarsi ... come il rivoluzianario genio della composizione": mah, provocatoriamente osserverei che non di rado lo stesso Mozart è stato descritto in modo molto simile. Eppure è stato un Mozart per davvero. I Beatles inizialmente sono stati stroncati dalla critica. Poi sono diventati i Beatles.

Ancora: "Ad Allevi è stato fatto dirigere il concerto di Natale al Senato: trovo la cosa irrispettosa per chi fa grossi sacrifici per la Musica..." 1) non sappiamo quali sacrifici faccia ed abbia fatto Allevi, non è detto che siano così minimi; ma anche 2) in caso abbia raggiunto obiettivi "alti" con sacrificio "minimo", che è... invidia? Credo che si debba più che altro valutare se in quell'occasione ha onorato il suo mandato oppure no. Cosa che io, onestamente, non so.

Voglio dire, sempre in modo provocatorio: il fatto che possa essere anche irrispettoso, pallone gonfiato, che ne so psicopatico, e quant'altro... potrebbe non influire sulla sua "genialità". Vuoi vedere che...? Anche perchè proprio il genio, in quanto tale, raramente viene capito ed apprezzato dai contemporanei ;) Magari (facilmente) è una bufala, magari no. Il tempo lo dirà.

Mi viene in mente Bocelli: fatalità, mi sta sui cosiddetti pure lui, cosa vorrà dire? ;)
Rispondi
Non si fa dirigere una ...
di Guycho [user #2802]
commento del 14/08/2012 ore 19:45:2
Non si fa dirigere una orchestra in una occasione importante ad uno che NON E' direttore di orchestra, non credi?

Rispondi
Intanto grazie per aver scritto ...
di LaPudva [user #33493]
commento del 14/08/2012 ore 20:00:07
Intanto grazie per aver scritto e per aver dato ulteriori punti di riflessione!

"provocatoriamente osserverei che non di rado lo stesso Mozart è stato descritto in modo molto simile. Eppure è stato un Mozart per davvero. I Beatles inizialmente sono stati stroncati dalla critica. Poi sono diventati i Beatles" --- Eh sì... Non vorrei risponderti in modo banale, ma loro erano Mozart e i Beatles, appunto. Hanno stravolto la musica con originalità e genio a profusione che sono riconosciuti in tutto il globo. Qui c'è uno che parla come Mozart e i Beatles ma il "contenuto" manca... Infatti basta uscire di qui perché il suo nome scompaia.

Per le altre (giuste) osservazioni: "1) non sappiamo quali sacrifici faccia ed abbia fatto Allevi, non è detto che siano così minimi" --- ma non sono tanto in sacrifici in sé che si sottolineavano... Sono quei sacrifici che hanno portato ad essere dei grandi musicisti che hanno intrapreso la difficile strada della classica senza scorciatoie di sorta.
"2) in caso abbia raggiunto obiettivi "alti" con sacrificio "minimo", che è... invidia?" --- No, è che ha ottenuto un successo alto, che non è da confondersi con altro...

Infine "il fatto che possa essere anche irrispettoso, pallone gonfiato, che ne so psicopatico, e quant'altro... potrebbe non influire sulla sua "genialità". Vuoi vedere che...? Anche perchè proprio il genio, in quanto tale, raramente viene capito ed apprezzato dai contemporanei " --- Uto Ughi e infiniti musicisti della classica non sono esattamente delle simpatie... Però chiunque capirebbe che sono dei geni. Non siamo più nel '700! Il talento è facilmente individuabile.

"Magari (facilmente) è una bufala, magari no. Il tempo lo dirà." --- Eh... Però son passati 15 anni! Comunque io sono possibilista e continuerò sicuramente a seguirlo.

"Mi viene in mente Bocelli: fatalità, mi sta sui cosiddetti pure lui, cosa vorrà dire? ;)" -- che hai un ottimo intuito. Con tutta la simpatia che invece io provo per la sua persona, è l'altra grande bufala italiana, che oltre tutto è riuscita a funzionare benissimo anche all'estero... Guarda caso i due sono amicissimi e si sostengono l'un l'altro.
Rispondi
Di sicuro ho capito una ...
di Bustio [user #24438]
commento del 16/08/2012 ore 01:34:25
Di sicuro ho capito una cosa da questo discorso, sul nuovo accordo nonbisogna rispondersi troppo sennò o ti intendi di lettura velocemente verticale o ti si incrociano le pupille!
Rispondi
AHAHAH!!! Sei un grande!!! ...
di LaPudva [user #33493]
commento del 16/08/2012 ore 10:57:36
AHAHAH!!! Sei un grande!!!
Rispondi
E la storia continua... Credo ...
di LaPudva [user #33493]
commento del 24/07/2013 ore 14:10:47
E la storia continua... Credo ne lanci una di proposito a cadenza annuale.
Rispondi
Re: E la storia continua... Credo ...
di Guycho [user #2802]
commento del 24/07/2013 ore 14:35:05
Quella su Beethoven?

ahahahaha

il tizio sa far parlare di sè... senza nemmeno suonare!
Rispondi
Re: E la storia continua... Credo ...
di LaPudva [user #33493]
commento del 24/07/2013 ore 14:53:06
Esattamente!

Mmmmah!!!
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