di aPhoenix90 [user #22026] - pubblicato il 29 agosto 2012 ore 19:20
Alla vigilia della mia partenza per le vacanze, avevo annunciato che avrei seguito per filo e per segno i Giochi della XXX Olimpiade, e che con assai poca probabilità mi sarei dedicato a qualcos'altro di più impegnativo. Ogni promessa è debito, e così ho fatto :-)
Beotamente sottomessa e ingannata dal potere dei padroni del vapore, o forse solo innamorata e goduta di niente, della polvere sollevata da un centometrista passato a 44,72 km/h davanti al televisore (spesso l'interpretazione divide più dei fatti), la mia pausa estiva ha sfondato la linea del traguardo con la stessa velocità discola ed esplosiva di Usain Bolt... No, è vero, non ha più senso parlare di Londra. Ormai è tardi, e un nuovo anno "reale" (come qualcuno l'ha saggiamente battezzato) spinge per farsi avanti.
Ma prima di voltare pagina e di archiviare definitivamente un'altra estate, c'è una cosa che riaffiora dai ricordi del dolce far niente. La triste morte di Tony Scott, il brillante regista fratello di Ridley, gettatosi dal Vincent Thomas Bridge di San Pedro. Qualcuno sostiene che gli fosse stato diagnosticato un incurabile cancro al cervello, altri sostengono che non è vero. In fondo ha poca importanza.
Ricordo con piacere molti dei suoi film, così carichi di adrenalina e in cui riusciva a rendere molto sottile la linea di demarcazione tra realtà e finzione. Mi andava di ricordarlo con questo divertente ed enigmatico cortometraggio nel quale la strana coppia Clive Owen-James Brown cerca di battere il diavolo in una spericolata gara automobilistica.
È interessante come il tema del patto col diavolo spesso riaffiori con prepotenza dall'obsoleto folclore all'interno dell'esuberante modernità. Forse in una delle annose classifiche del XXI secolo, utilizzate come criterio morale per valutare la qualità delle persone, il mondo si può suddividere anche tra quelli che stringono patti col diavolo pur di ottenere qualcosa e tra quelli che non sono capaci di venire a patti nemmeno con sé stessi.
Quel che è certo, è che nessuno distribuisce libretti d'istruzioni per la vita, e a volte capita che non ci si capisce niente. A volte le persone passano gran parte della loro vita prigioniere di sé stesse, non sapendo di avere la chiave per uscirne. E, a volte, la chiave non ce l'hanno davvero.
«Scambiare l'alba con il tramonto. È solo questo.»