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Guthrie Govan tra Charvel e Aristocrats
Guthrie Govan tra Charvel e Aristocrats
di [user #11634] - pubblicato il

Assistere a un concerto e a un seminario di Guthrie Govan è un'esperienza forte. Tutti sanno della bravura del personaggio e dei suoi compagni Aristocrats, ma c'è qualcosa che può lasciare con l'amaro in bocca.
Clinic di Govan e concerto degli Aristocrats: bella botta.
Non sono uno di quelli che ripete ossessivamente "bravi, bravissimi, bravi, bravissimi, ecc...", anche un sordo lo capirebbe, e non mi va di fare il Capitan Ovvio della situazione (ne ho uditi fin troppi ieri sera).
Cercherò pertanto di tirar fuori le cose che non ho apprezzato, spiegandole ovviamente, evitando di dire "non mi piace", chiudendola lì, sennò siam tutti buoni a fare i critici.

Clinic un po' sottotono. Purtroppo i pezzi grossi in queste situazioni devono tenersi bassi, perché non conoscono il livello del pubblico che hanno di fronte, e quindi non possono mettersi a spiegare cose che capirebbero in tre, pertanto decidono di fare discorsi più generali, relativi, alla loro storia, alla loro visione della musica, e via discorrendo, affidando le cose più complicate alle domande del pubblico.
Questo è un problema, perché il preambolo è durato abbastanza, e non c'era tempo per tantissime domande, e bisognava porre delle domande interessanti, con un forte valore didattico, visto Govan potrebbe parlare per un mese senza spiegarci 1/5 di quello che ha accumulato in trent'anni di musica.
Un brivido gelido mi ha attraversato quando qualcuno ha sprecato tempo prezioso con: "non usi più Suhr: perché?".
Govan è un signore, e se n'è uscito con "why not?", risposta che ai miei occhi ha il significato di "idiota...".

Guthrie Govan tra Charvel e Aristocrats

Alla mia domanda sull'utilizzo delle figure ritmiche durante le improvvisazioni (non mi interessava sapere che mutande indossa e la marca) la sua risposta mi ha distrutto: ecco un altro tizio che si è dopato con la musica indiana.

Insomma, affidandosi alle domande del pubblico si rischia di finire a parlare di strumentazione e cose da GASati, e a me che reclamo cultura non me ne frega proprio nulla.

Guthrie Govan tra Charvel e Aristocrats

Concerto. Bomba.
Un'esecuzione onesta e sincera: due ampli e una batteria.
Niente trigger e stronzate varie: le dinamiche della batteria sono reali.
Molto apprezzabile.
Il CD non era il massimo secondo me, perché (previa segnalazione del mio insegnante) il basso tira poco groove.
Ascoltando i video su youtube dei concerti americani però avevo notato che il basso riempiva diversamente, perché suonava cose armonicamente più complesse, compensando quasi la mancanza della tastiera (ringrazio sempre il mio insegnante, senza di lui non sarei arrivato a determinate conclusioni).
Live questa cosa è emersa ancor di più, e ho anche notato come hanno impostato questo disco, con determinati stacchi all'unisono che mi hanno fatto apprezzare lo spessore tecnico del personaggio.
Un'altra cosa che mi ha stupito un po' è stata la "violenza sonora" di Minnemann: in seconda fila ogni colpo di cassa era un pugno sullo stomaco (e ripeto, niente trigger).
Non mi va di star qui a dire che Minnemann è bravo, lo sapete tutti, e non vi comunicherei nulla, riducendomi alla stregua del tizio che "ma che chitarra usi?", pertanto esternerò quella che per me è l'unica nota dolente di Marco: il drum solo.

Guthrie Govan tra Charvel e Aristocrats

Avendo passato un'estate a sezionare i video di Riccardo Lombardo, i suoi sfoghi, le sue idee, non vedo di buon occhio un solo composto da deliri sui piatti, e cavalcate col doppio pedale, perché per me quelle frasi non hanno un senso.
Sei un batterista: fammi un solo in 7/16, 15/16, fammi andare via chiedendomi che tempo fosse quello.
Inutile che mi fai vedere che sei bravo col doppio: lo so, e non mi comunichi nulla andando in sedicesimi a 200bpm.
Costruiscimi delle frasi/fills di senso ritmico compiuto alternandomeli a dei groove assurdi, perché col doppio non stupisci me, ma solo i pischelli.
Comunque, a parte questo: grande musicista, grande carisma e grande spettacolo.
Fra lui e Portnoy (che fortunatamente ho visto) non so chi aizzi di più la folla.

Govan devo commentarlo? Nah... oggi non mi va di giocare a "Capitan Ovvio alla riscossa".

Guthrie Govan tra Charvel e Aristocrats

Vi lascio foto dettagliate della nuova Charvel.

Guthrie Govan tra Charvel e Aristocrats
clinics concerti guthrie govan the aristocrats
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ERA ORA
di heavydavid [user #29372]
commento del 16/10/2012 ore 17:07:37
ci voleva qualcuno che finalmente sparasse a zero su certe situazioni al limite dell'ovvio

un pò comer quando, ad un concerto di richie kotzen, un tipo salta fuori dicendo:
eh però e' un po' sporco nello sweep......

calcolando che kotzen suona con un ampli (ce l'ho il cornford rk100 e quindi so di cosa parlo) che non satura come 2 triaxxis in serie e x di + tiene la kitarra non sotto le ascelle e relativo sostegno per la gamba e' quasi miracoloso che faccia certe prodezze!!!

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Re: ERA ORA
di Pioneer utente non più registrato
commento del 16/10/2012 ore 17:12:44
Si, e con quanta birra in corpo suona Kotzen? LOL.
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Re: ERA ORA
di heavydavid [user #29372]
commento del 16/10/2012 ore 17:46:24
Ma guarda... appena sono arrivato stava giocando scalzo a basket con dei bambini....non so quanto avesse carburato...poi sul palco qualche bikkiere scuro l'ho visto..,.e comunque fa paura!!!!!!
Rispondi
--Un brivido gelido mi ha ...
di rockit [user #11557]
commento del 16/10/2012 ore 17:47:4
--Un brivido gelido mi ha attraversato quando qualcuno ha sprecato tempo prezioso con: "non usi più Suhr: perché?".
Govan è un signore, e se n'è uscito con "why not?", risposta che ai miei occhi ha il significato di "idiota...".

E che ai miei occhi ha il significato di un'occasione persa per spiegare a qualcuno come un professionista si sceglie la strumentazione, di come valutare le qualità di uno strumento fregandosene del marchio, e magari di come funzionano i rapporti di endorsement. Altro che sprecare tempo...
Rispondi
Re: --Un brivido gelido mi ha ...
di Pioneer utente non più registrato
commento del 16/10/2012 ore 17:56:42
La Charvel fa parte della Fender.
Semplice.

---E che ai miei occhi ha il significato di un'occasione persa per spiegare a qualcuno come un professionista si sceglie la strumentazione---
Allora andava chiesto in questi termini, ma la risposta non può che esser vaga, visto che i gusti sono personali.
Rispondi
Re: --Un brivido gelido mi ha ...
di rockit [user #11557]
commento del 17/10/2012 ore 09:44:17
Sinceramente non sono d'accordo.
Se vado a una clinic mi aspetto che il personaggio di turno sappia dare risposte intelligenti anche alle domande banali. Paul Gilbert lo fa :)
Se non è in grado faccia concerti, ma se ti proponi per delle clinic dovresti essere in grado non dico di strutturare un discorso, ma almeno di ampliare un po' la visione dei presenti, anche perché è abbastanza naturale che ci sia chi non è ferrato nel fare domande.

La risposta potrà anche essere personale, ma non necessariamente deve essere vaga. Per dire, che un professionista scelga gli strumenti in base alla reperibilità nei negozi è abbastanza diffuso, ma non per tutti è scontato (più di una volta ho sentito motivare così la scelta di un marchio piuttosto che un altro per gli endorsement: "questo mi garantiva di avere assistenza gratis all'estero quando sono in tour"), e a questo punto si vede la differenza tra l'opinione personale di un amico al bar e quella di uno che campa facendo il musicista di lavoro.

Se no alle clinic che ci vai a fare?

Ciao
Lorenzo
Rispondi
vero vero
di heavydavid [user #29372]
commento del 17/10/2012 ore 09:59:57
parole sante...ho commentato sotto senza aver letto il tuo commento...
Rispondi
Re: --Un brivido gelido mi ha ...
di marcomo utente non più registrato
commento del 16/06/2013 ore 19:10:18
Perfettamente d'accordo!
Le clinic sono 50% pubblicità per la strumentazione e 50% pubblicità per il personaggio....
A una clinic non ho mai visto il personaggio di turno dare dei consigli veramente validi su tecnica e musica anche perchè sono cose che non hanno senso...sono a quel livello perchè si ammazzano studiando....se potessimo ammazzarci tutti di studio, talento a parte, il livello globale del chitarrista medio sarebbe pauroso...
Detto questo alle clinic non vado mai per fare domande interessanti che non avranno mai risposte interessanti vado per vedere un concerto di un'artista molto bravo a un prezzo molto basso :-D.



Rispondi
Re: --Un brivido gelido mi ha ...
di Zado utente non più registrato
commento del 16/10/2012 ore 21:46:07
-di come valutare le qualità di uno strumento fregandosene del marchio-

ecco,questo mi sa che non devi chiederlo a lui
Rispondi
Re: --Un brivido gelido mi ha ...
di heavydavid [user #29372]
commento del 17/10/2012 ore 08:38:03
penso, e mi dispiace dirlo, sia una sola questione di soldi e di "poverta'" nel servizio offerto..
la suhr penso rasenti il massimo della liuteria, peccato che non abbia la distribuzione e la capillarita' a livello di assistenza che puo' offrire il gruppo fender..perche' di gruppo fender si deve parlare, e non di chitarre charvel etc etc etc....
mi viene in mente marty friedman che e' passato alla ibanez dopo anni di jackson proprio quando si e' trasferito in giappone con un modello signature a mio avviso discutibile...per poi vederlo in giro suonare con delle prs prese in prestito....
Rispondi
Re: --Un brivido gelido mi ha ...
di powerfuran utente non più registrato
commento del 17/10/2012 ore 18:07:04
Credo che le Charvel che offrono a Govan siano Charvel vere, magari senza seriale, non di certo le ultime superstrat di fascia media piene di abalone. Che senso avrebbe altrimenti?

Comunque concordo sul gruppo Fender la cui strategia mi sembra abbastanza chiara, dal mio punto di vista, per non annichilire 3 brand che altrimenti si mangerebbero fette di clientela a vicenda:

- Fender: linea "classic", con strato e tele a farla da padrone
- Jackson: linea metal pura, con ancora alcuni prodotti made in USA per non annegare il prestigio del marchio nel mare di chitarre di fabbricazione asiatica viste di recente
- Charvel: la linea un po' più da musicista "colto", fusion. Adesso devono rimpolpare il roster degli endorser e con Govan hanno fatto centro alla grande.
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Re: --Un brivido gelido mi ha ...
di heavydavid [user #29372]
commento del 18/10/2012 ore 13:18:54
a parere mio, al netto di quello che e' successo in giro, sicuramente fender vuole accaparrarsi il nuovo "talent boy" per aprirsi a kissa' a che mercato...un pò come aveva fatto tempo fa con greg koch (non ricordo se si scrive cosi)....un altro funambolo con disco strumentale e diventato il demo-man della fender pronto a presentare il cyber twin e tante altre cose.....
forse era meglio se si tenevano stretto marty friedman, anche se adesso non ha + la vetrina megadeth che lo espone al mondo intero...ed al suo posto e' arrivato broderick.....boh....ogni tanto mi sembra di giocare al fanta calcio...il super chitarrista con la super strat.....che spesso me lo ritrovo a bazzicare i locali dove suono io......
Rispondi
Re: --Un brivido gelido mi ha ...
di powerfuran utente non più registrato
commento del 18/10/2012 ore 13:26:08
Marty Friedman è una bestia molto particolare, tieni anche conto del fatto che negli anni di Rust in Peace i Megadeth erano in pratica uno spot per la Jackson, erano endorsati sia lui, sia Mustaine, sia Ellefson al basso. L'endorsement con Ibanez era una mega mossa commerciale, si era trasferito in Giappone e i suoi modelli signature si trovavano solo in Giappone... comunque sia è un'altra storia. Sicuramente il gruppo Fender deve rifare il roster, visto che marchi come ESP e Ibanez hanno la loro forza nell'artist relationship.
Rispondi
Re: --Un brivido gelido mi ha ...
di heavydavid [user #29372]
commento del 18/10/2012 ore 14:15:53
esatto, hai detto giusto, se pensi che i children of bodom son passati alla esp proprio quando la jackson non sapeva che fine avrebbe fatto confermiamo la mossa dell'artist relationship
senza contare la gente che ai tempi e' scappata proprio da ibanez (gambale/petrucci/batten e tanti altri) per motivi simili (crescita artistica oppure totale oblio per la dedizione verso la musica alla faccia del business).....
Rispondi
un articolo pieno di buon senso
di jackvance [user #34268]
commento del 16/10/2012 ore 19:58:0
Un articolo pieno di buon senso e pure spiritoso ..e che mi trova d'accordo nel reclamare domande e risposte utili per chi mi suona ( mica le mutande XD ) .Trovo utile anche l'approccio del preambolo cultural/ storico del singolo musicista: può essere un bene ancnhe inevitabilmente porta via tempo a spiegazioni più "tecniche"
Rispondi
Re: un articolo pieno di buon senso
di Pioneer utente non più registrato
commento del 16/10/2012 ore 21:47:29
In realtà questo era un post sul diario, ma la redazione lo ha voluto postare in home page.
Se avessi scritto un articolo sarei stato un pò più "cauto" ed avrei espresso meglio determinati concetti.

Comunque grazie :D
Rispondi
faccio un'aggiunta al discorso di ...
di richie1982 [user #13247]
commento del 17/10/2012 ore 10:03:0
faccio un'aggiunta al discorso di heavydavid. Ci sono persone che vanno ai concerti e alle clinic solo per fare qualche uscita del genere "un po sporco negli sweep" "pennata un po rozza" ecc ecc. Io ho sempre risposto "ma dai vengo a casa tua e mi fai sentire i tuoi sweep la tua pennata ecc ecc. e tutti poi rispondono " vabbè è bravissimo per carità non volevo dire che suono meglio io....." Bhe vedi questi tipi si incontrano sempre a eventi del genere.
Mi capitò a un concerto di Govan "prima di lui apriva il concerto un chitarrista nostrano con la sua band" , prima che cominciasse govan e la sua band dissero " si bravi però fanno solo casino....." riferendosi alla complessità ritmica ed esecutiva di erotic cakes. Io gli dissi "ragà...sparatevi"

Faccio una precisazione, io ho visto Kotzen dal vivo perchè ne sono un grandissimo fan, a parte che bisognerebbe ascoltare tutta la sua produzione per capire che spazia in qualsiasi ambito stilistico musicale esistente con la chitarra e poi ragazzi, quell'individuo suona con le .011 su una stratocaster e una telecaster. Gli altri fanno i fenomeni con le .009 io non volevo crederci quando ho visto da vicino la sua chitarra, a parte che suonava chitarra cavo e ampli (solo l'accordatore in mezzo) e si intuiva anche dalla botta esagerata che aveva il suono che si parlava di spessori importanti. Sfido a suonare i soli di "the return of mother head family reunion" con una strato con le .011. Chapeau
Rispondi
Re: faccio un'aggiunta al discorso di ...
di heavydavid [user #29372]
commento del 17/10/2012 ore 11:42:55
hai reso l'idea.....peccato che non tutti capiscono certe situazioni, e peccato che non tutti si interessano del prodotto finale, la MUSICA
Rispondi
Re: faccio un'aggiunta al discorso di ...
di Pioneer utente non più registrato
commento del 17/10/2012 ore 13:50:29
Stessa cosa per i batteristi, difatti io qui ho voluto fare le mie critiche Minnemann, sottolineando però che questo suonava "reale", senza trigger: questo con le dinamiche fa ciò che vuole.

Kotzen dal vivo è qualcosa che boh...non ho parole (e ho solo visto video amatoriali su youtube).
Nel video di All Along the Watchtower suonato con Portnoy c'è un solo che boh guarda...non lo so che senso melodico ha.

vai al link

E comunque la forza di Kotzen sono i legati: è un'estate che ci bestemmio, ha una forza su quella mano...
Ditemi che Kotzen è sporco sui legati, o che è impreciso con le dinamiche, e finisce a botte.
Rispondi
https://www.youtube.com/watch?v=XW6OxvU1t3o scusate se poco! ...
di erlele [user #20329]
commento del 17/10/2012 ore 20:08:35
vai al link

scusate se è poco!
Rispondi
...mmm...strano...
di vanhandren [user #25556]
commento del 18/10/2012 ore 08:19:47
Non più di due anni fa , andai ad una clinic dove Govan presentava la sua nuova Suhr, e ne aveva parlato un bel pò, spiegandone nel dettaglio le caratteristiche! Comunque rimane un mito.. anche se magari sarebbe stato più opportuno rispondere con qualche spiegazione tecnica, così da suscitare magari anche interesse nel nuovo endorser.
Rispondi
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