di gabriele bianco [user #16140] - pubblicato il 25 ottobre 2012 ore 07:30
Osservando il set di Mike Mangini appare subito chiaro che non si parla di un set convenzionale. Solitamente i set si sviluppano verso un lato: destra per i destrorsi e sinistra per i mancini. Il kit di Mangini è invece simmetrico. Vediamolo nel dettaglio.
Osservando il set di Mike Mangini appare subito chiaro che non si parla di un set convenzionale. Solitamente i set si sviluppano verso un lato: destra per i destrorsi e sinistra per i mancini. Il kit di Mangini è invece simmetrico.
Per comprendere la scelta di utilizzare un kit simmetrico, bisogna tornare ai 23 anni di Mike, età nella quale si rende conto che la parte sinistra del suo corpo non è all'altezza di quella destra (batteristicamente parlando). Decide quindi di invertire il suo set - al tempo configurato in modo convenzionale - in modo da renderlo come se fosse pronto ad accogliere un batterista mancino. Tiene questa configurazione per ben sei anni riuscendo quindi a colmare questa sua carenza. A questo punto riesce a suonare con la stessa precisione in entrembe le posizioni. La nascita del suo concetto di batteria simmetrica risale al '94, anno nel quale entra a far parte degli Extreme al posto di Paul Geary. Il set di allora non era certo completo (o folle, dipende dal punto di vista) come l'attuale, ma era già alternativo.
Nonostante si pensi che Mike abbia creato questo kit per adeguarsi allo standard Dreamtheateriano dettato da Portnoy negli anni, c'è da dire che in realtà Mangini stava strutturando in questa maniera (o comunque molto similare) il suo kit da prima che il gruppo lo chiamasse per il provino. Superato il provino, per essere sicuro di aver configurato il set in modo corretto e adeguato al contesto, ha suonato a lungo il repertorio dei Dream Theater affinando e adeguando dove necessario.
Il punto di sviluppo dell'intero kit, è il rullante principale che vede in senso verticale un piccolo tom da 8" e un rullante da 10" utilizzato sia con la cordiera sganciata che con la cordiera armata a seconda della situazione. Il resto si sviluppa nei due lati dello stesso in modo speculare. Vediamo i vari elementi che compongono il suo setup. La batteria è prodotta da Pearl, nello specifico il modello Reference Pure che prevede fusti di Acero combinati - a seconda delle dimensioni degli stessi - con degli strati di Betulla o Mogano.
Toms
6"x12" (Cannon tom in alluminio)
6"x15" (Cannon tom in alluminio)
6"x18" (Cannon tom in alluminio)
6"x21" (Cannon tom in alluminio)
6"x7"
8"x7"
10"x8"
12"x9"
14"x9"
16"x16" (floor tom)
18"x16" (floor tom)
20"x16" (gong drum)
Rullanti
14"x5,5"
10"x6"
Casse
26"x16"
22"x18"
18"x16"
Strumenti elettronici
10" Pearl ePro electronic bass drum
Quattro Pearl ePro pad da 14" (solitamente configurati come timpani) installati su altrettanti fusti della serie Rhythm Traveler
Modulo sonoro Pearl r.e.d.box
Piatti (Zildjian)
19" Rezo crash
20" A Custom China
17" K Thin Dark crash
17" K Custom Fast crash
16" K EFX crash
19" Z3 China
18" A Custom Medium crash
18" Oriental China Trash installato sopra a un Trashformer da 14"
20" Earth ride (fuori produzione, ora divenuto A Custom da 20")
14" A Custom hi-hats (remoto)
13" ZBT hi-hats (X-hat)
8" K splash
10" Oriental Trash splash
13" Oriental China Trash installato sopra a un Trashformer da 10"
8" ZHT China splash
12" Oriental China Trash installato sopra a un Trashformer da 10"
6" Zil-Bel installato sopra a un tambourine
13" K/Z hi-hats (remoto)
13" New Beat hi-hats (X-hat)
20" A Custom ride (ora denominato Z3 Rock ride)
14" Oriental China Trash installato sopra a un Trashformer da 14"
20" Oriental China Trash installato sopra a un Crash of Doom da 20"
26" Gong
Chiude la lunga serie di strumenti una fila di wind chimes. I microfoni sono Shure, tra questi: Beta 98A per i rack toms, Beta27 per i floor toms, l'immancabile SM57 per il rullante principale, Beta 52A per le casse, KEM137 per i piatti e KSM32 come overhead. Mike usa pelli Remo e bacchette Zildjian.