VINTAGE VAULT SHG MUSIC SHOW PEOPLE STORE
Jaguar (e Jazzmaster): le Fender sbarellate
Jaguar (e Jazzmaster): le Fender sbarellate
di [user #3] - pubblicato il

Quando Leo mise in cantiere le sue prime chitarre con body "offset", Jazzmaster prima e Jaguar poi, lo fece pensando di avviare l'uscita di scena delle veterane Telecaster e Stratocaster, di cui Jazz e Jag avrebbero dovuto essere - nella sua idea - la rispettiva evoluzione. Niente di meno azzeccato.
Quando Leo mise in cantiere le sue prime chitarre con body "offset" (in italiano immagino si possa dire "asimmetrico", in realtà significa "fuori asse", insomma, "sbarellato"), Jazzmaster prima e Jaguar poi, lo fece pensando di avviare l'uscita di scena delle veterane Telecaster e Stratocaster, di cui Jazz e Jag avrebbero dovuto essere - nella sua idea - la rispettiva evoluzione. Niente di meno azzeccato: pur collocate ai vertici del listino prezzi Fender, le due nuove arrivate non riuscirono a conquistare il cuore degli appassionati, sia per le sonorità, sia perché, va detto, mancavano e mancano del fascino minimalista delle due capostipiti. 

Jaguar (e Jazzmaster): le Fender sbarellate

Per capire quale fu il filo logico che portò Leo Fender a disegnare le due "offset", bisogna avere ben chiaro che lui (1) non era un musicista e (2) aveva l'ossessione per pulizia e fedeltà del suono. Questo lo portava (1) a non comprendere quei concetti a noi cari come "feel", sottomettendoli a una ricerca ossessiva della versatilità sonora fatta di levette e selettori e (2) a considerare ogni distorsione come il babau.
Fu così che la Jazzzmaster arrivò a fine anni '50 con la Mission Impossible di sostituire la "chitarra da jazz" Fender (viene da ridere, ma era per Leo la Telecaster, me lo disse proprio lui), portando più versatilità di suono, una migliore ergonomicità e una risposta in frequenza più regolare (il pickup della Jazzmaster, molto basso, richiede più filo a parità di spire, producendo un output analogo alla Strat, ma maggior resistenza, quindi suono più grosso).
La Jaguar arrivò più tardi, come ipotetica (Mission Impossible 2) sostituta della Stratocaster, con una scala più corta per strizzare l'occhiolino ai Gibsoniani, due pickup virtualmente identici a quelli della Strat ma schermati, una valanga di levette e un vibrato simile in modo preoccupante al progetto originale per la Stratocaster, scartato nel 1953 perché smorzava il sustain (e in effetti la Jaguar di sustain ne ha davvero pochino se non si usa il provvidenziale blocco del ponte).
All'epoca le due chitarre, soprattutto la Jaguar, andarono decentemente nelle vendite, soprattutto grazie a una lunga serie di endorser, tra cui il magnifico Carl Wilson dei Beach Boys (che peraltro tradì presto Fender con una Rickenbacker 360 fireglo). Però non riuscirono mai a far breccia nel cuore degli appassionati che continuavano a comprare Strat e Tele. 

Jaguar (e Jazzmaster): le Fender sbarellate

Dunque la carriera delle "offset" non fece mai registrare grandi numeri e ovviamente non sopravvissero alle capostipiti: la Jazzmaster uscì di scena nel 1980, quando la Jaguar già non veniva più prodotta da un lustro.
Come tutte le cose che spariscono, le "offset" tornarono in voga dopo qualche anno, anche grazie alle band grunge che spuntavano a Seattle nella seconda metà degli anni '80 e che ne apprezzavano il look un po' nerd combinato con i suoni cleng cleng senza sustain. Con le vicissitudini che portarono all'uscita di scena di CBS, Fender Japan (molto più attiva e lungimirante di Fender USA) acquistò indipendenza e si mise a replicare tutto il replicabile, comprese Jaguar e Jazzmaster. Fu così che le due offset tornarono nei negozi, in riedizioni successive sempre fedeli all'originale (a differenza di Strat e Tele che subirono infinite mutazioni e varianti).
Per saperne di più sulla storia successiva basta comprare il libro di Maurizio Piccoli sulla storia Fender (NB: mentre scrivo queste righe non so se è già in vendita o se sta arrivando, comunque sarà disponibile anche a SHG 35 l'11 novembre 2012), io qui mi limito a raccontarne un esemplare interessante e inconsueto, forse l'unica "offset" mutante: la Fender Jaguar Thinline Special Edition, costruita in 100 esemplari a fine 2011 per celebrare i cinquant'anni del modello (bizzarra l'idea che celebri una chitarra costruendone un esemplare ampiamente diverso, ma tant'è).

Jaguar (e Jazzmaster): le Fender sbarellate

L'ho avuta in mano qualche tempo fa e - pur non essendo un conoscitore del modello - ricordo la piacevole sorpresa di leggerezza, analoga a quella che prova chi impugna per la prima volta una Telecaster Thinline. Il corpo è semihollow (ha camere scavate in realtà, come la Tele) in ontano, con top e fondo in frassino. Buono il manico con profilo moderno a C e tastiera per niente moderna da 7.25" di curvatura. Bellissimo il binding, che dà un tocco di classe soprattutto nella finitura nera, e bellissimo il contrasto dell'hardware cromato, in particolare del marchingegno del ponte, che non sarà un Floyd Rose, ma è bellissimo da vedere. Suoni tipicamente Jaguar, un po' cleng cleng causa ponte smorzasustain. Le cose migliorano, come detto, bloccandolo (anche se Leo aveva pensato il blocco per cambiare corde o per finire il brano con la chitarra accordata quando se ne rompe una): il sustain aumenta in modo percettibile e la sonorità si avvicina (ho detto "avvicina") a quella della Stratocaster.

Jaguar (e Jazzmaster): le Fender sbarellate

Conclusione: se suonassi musica grunge non avrei dubbi, anche perché è bellissima, suona come ci si aspetta e - nonostante la tiratura limitata - grazie alla (eccellente) produzione giapponese va in negozio in USA (non so da noi) a un prezzo relativamente basso (1500 dollari di street price), quindi inferiore ad altri strumenti di pari qualità. 

Un eccellente articolo sul setup di Jaguar e Jazzmaster.
chitarre elettriche chitarre semiacustiche fender jaguar jazzmaster
Link utili
Setup di Jaguar e Jazzmaster
Nascondi commenti     45
Loggati per commentare

Le rotelle?
di Chiodo utente non più registrato
commento del 01/11/2012 ore 15:35:36
Hai ragione a dire che Leo Fender non era un musicista perche' sfido chiunque a trovare un setup di un particolare suono con quelle rotelline senza alcuna scala numerica di riferimento !E come fare ogni volta il setup a una formula uno !
Poi figurati se suoni dal vivo!
Una volta con un mio amico abbiamo fatto un cambio di chitarra per dieci minuti e ho avuto cosi'occasione di provare una Jaguar e mi sembrava di avere in braccio un giocattolo cinese con quei pot poi.....!
Uno che si esibisce deve poter essere sicuro del suono che ha o che vuole avere, e in questo modo per me..........almeno per me e' impossibile!
Secondo me quei modelli li sono stati progettati allo scopo di rendere accattivante l'aquisto e allargare la vendita ad un pubblico neofita!
Ciao!!
Rispondi
Ma costavano un occhio....
di FBASS [user #22255]
commento del 01/11/2012 ore 17:24:22
Ricordo che erano, specialmente, la Jazzmaster, il sogno dei chitarristi a fine anni 60's, io ho posseduto due Jaguar invece, una Fiesta Red Custom 1966 ed una Sunburst 1968 ( a scala 24 pollici come la più economica ed intelligente Mustang, quest'ultima poi ha in più il controfase ed è priva dello stoppacorde, con un ponte simile ma con sellette solo appoggiate e tremolo efficientissimo, derivata dalla Duo-Sonic II e non me la sono mai fatta mancare ) e mai la Jazzmaster a scala 25 ed 1/2 di pollice: Ricordo che costavano lire 450mila la Jaguar, lire 420mila la Jazzmaster, contro le 238600 della Stratocaster e le 160mila della Mustang ( e questo quando un buon stipendio di gruppo B era di lire 110mila circa, l'Hofner Violin Bass costava lire 90mila e la mia Hofner Lap Steel la pagai lire 30mila nel 1968, pensa un po' ), l'unico mio sogno ( e l'ho solo avuto in prestito ) è stato un derivato da loro, il Fender VI con le sue due versioni, 1961 con tre pickup Stratocaster e tre Switch inferiori e 1963 con tre pickup Jaguar e quattro switch, Ciccio il Napoletano.
Rispondi
Ma la Jaguar Thinline nera ...
di FranxAJ [user #18541]
commento del 01/11/2012 ore 20:09:52
Ma la Jaguar Thinline nera è semplicemente stupenda!
Rispondi
La strato e' una icona ...
di disamistade [user #35877]
commento del 01/11/2012 ore 23:02:44
La strato e' una icona della modernita', e' l'archetipo della chitarra elettrica . Qualunque preteso "miglioramento" o "evoluzione" di forme cosi' pure , con una ergonomia da protesi ,non puo' che risultare intrusivo come una profanazione. Anche se avessero il suono degli angeli la jaguar la jazzmaster e la mustang non avrebbero avuto storia di fronte ad un tale ancorche' casuale capolavoro. Una Gibson e' sicuramente uno strumento piu' pregevole di una strato ma non e' geniale ed un colpo di genio non e' migliorabile, per definizione.
Rispondi
Re: La strato e' una icona ...
di Strato2006 [user #13781]
commento del 02/11/2012 ore 08:50:48
Concordo parola per parola, virgole comprese ;)
Rispondi
Re: La strato e' una icona ...
di peppe80 [user #11779]
commento del 02/11/2012 ore 19:16:08
Ho la stratocaster e la les paul.. condivido esattamente ciò che hai detto, la les paul è uno strumento eccezionale, la strato uno strumento ottimo, ma geniale.. la chitarra di cui non potrei mai farne a meno.
Rispondi
sostituta della Stratocaster
di Matteo Barducci [user #29]
commento del 02/11/2012 ore 08:37:10
Quello di voler sostituire la sua ammiraglia doveva essere proprio un chiodo fisso di Leo, che infatti, probabilmente constatando che le vendite della Jaguar non erano proprio "oceaniche", ci riprovò poco tempo dopo mettendo in cantiere la Marauder, che aveva caratteristiche dell'uno e dell'altro modello. Sappiamo tutti come è andata, ma se ci pensiamo bene anche la chitarra Stingray degli anni '70 partiva con questa intenzione...
Rispondi
Sono chitarre molto belle, personalmente ...
di Sykk [user #21196]
commento del 02/11/2012 ore 08:37:37
Sono chitarre molto belle, personalmente non le associo al grunge, genere che ho sentito molto, essendo stato un teenager in quel periodo.
Se dovessi prenderne una però punterei sulla Blacktop, più essenziale e con gli humb.
Rispondi
Ma guardatelo bene quel body ...
di disamistade [user #35877]
commento del 02/11/2012 ore 09:03:4
Ma guardatelo bene quel body , sembra quello di un stratocaster in corso d'opera appena abbozzato ancora da sgrossare.Cio' e' la prova tangibile di una involuzione. E poi quel ponte...
Rispondi
NON E' UNA CHITARRA DA ...
di cherub [user #28020]
commento del 02/11/2012 ore 10:03:55
NON E' UNA CHITARRA DA GRUNGE. assolutamente no. vedi cobain, che non ha MAI suonato con un single coil. il potenziometro del tono da 1 mega completa l'opera rendendola ASSOLUTAMENTE INADATTA ALLE DISTORSIONI PESANTI.

spettacolare per puliti, overdrive poco saturi, ritmiche spinte con pennate veloci o comunque qualsiasi cosa che valorizzi il tocco e il suono naturale.

per riprodurre suoni stile ani 60 trovo che si mangi la maggior parte delle altre chitarre in circolazione, ma per la roba moderna, soprattutto con distorsioni sature NO, NO, NO! è ingestibile!

parlo dell'originale , altro discorso per i modelli blacktop, HH, ecc..
Rispondi
Re: NON E' UNA CHITARRA DA ...
di tattoo [user #35346]
commento del 02/11/2012 ore 12:41:17
"vedi cobain, che non ha MAI suonato con un single coil"....HAHAHAHAHAHAHA ma perpiacere informati meglio prima di scrivere certe panzane...."ASSOLUTAMENTE INADATTA ALLE DISTORSIONI PESANTI" hahahahahahahaha.
Rispondi
Re: NON E' UNA CHITARRA DA ...
di cherub [user #28020]
commento del 02/11/2012 ore 13:06:49
ne ho ben due caro, so di cosa parlo.

quanto a cobain quello che si deve informare sei tu..

mustang blu-mini humbucker
jaguar 1965-humbucker

sono le due chitarre con le quali ha registrato nevermind.

mustang bianca (in utero) - humbucker

stratocaster nera con adesivo (tour nevermind) - humbucker

i single coil, preferibilmente al manico, sono riservati solo ai puliti di about a girl, polly e simili.

non parlo a vanvera e comunque non c'è bisogno di essere così aggressivi nel rispondere, soprattutto se non hai la certezza di avere ragione.
Rispondi
Re: NON E' UNA CHITARRA DA ...
di schoolofservants [user #25880]
commento del 03/11/2012 ore 15:52:48
ASSOLUTAMENTE INADATTA ALLE DISTORSIONI PESANTI. >> vai al link ?
Rispondi
Re: NON E' UNA CHITARRA DA ...
di cherub [user #28020]
commento del 05/11/2012 ore 08:54:52
è una jazzmaster -.-'

non l'ho mai suonata, quindi lascio il giudizio a chi la conosce.. comunque mi spiace essere stato frainteso..

cosa mi dovrebbe rappresentare il video? "ah la usano i my bloody valentine allora va bene per le distorsioni pesanti. non mi interessa provarla, se la usano loro va bene!"

un conto è un video con l'audio preso da un master a livello professionale, ultra lavorato, un conto è trovarti nel localino 5 metri x 5 e suonare e attaccare una jaguar ad un ampli ultra saturo. c'è una bella differenza.

è ovvio che non esiste chitarra che non suoni con distorsioni pesanti. nel momento in cui l'attacchi, suona.

quello che ingenuamente volevo cercare di far capire è che il business è riuscito ad accecare tutti creando un legame jaguar->alternative rock basato puramente sull'immagine: in particolare l'immagine in questione è dei nirvana che a loro volta l'hanno copiata dai predecessori, ad esempio pixies o dinosaur jr. ma questo non vuol dire assolutamente che sia la chitarra più adatta per il genere i questione. prova a spingere sullo stesso ampli una sg e una jaguar (magari giapponese) ad esempio, poi mi sai dire. se poi usiamo tutti la jaguar solo perchè la usa il nostro beniamino e la compriamo senza neanche sapere come suona allora benvenuti all'asilo! :D
Rispondi
Re: NON E' UNA CHITARRA DA ...
di schoolofservants [user #25880]
commento del 05/11/2012 ore 09:08:24
Boh, io le ho provate entrambe (jaguar e jazzm, ma solo la prima con la distorsione) ad ogni modo sono le chitarre simbolo dell'indie rock e dello shoegaze, pertanto sono adatte a distorsioni più acide e sottili, da single coil. con una sg tiri fuori un suonone più grosso, è tutto un altro tipo di distorsione ma non direi che l'una è più adatta dell'altra alla distorsione, dipende da che timbrica vuoi ottenere.
Rispondi
Che bello però, pensateci bene, ...
di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 02/11/2012 ore 11:23:1
Che bello però, pensateci bene, un uomo che crea dei capolavori, che non hanno avuto bisogno di troppo tempo per diventare tale, a differenza invece della Les Paul, la quale ha necessitato di più di un decennio e dell'invenzione dell'Hard Rock per scolpire il suo nome nella storia. A me la figura del tecnico che non trova pace nella ricerca della "perfezione" affascina e non poco; poi certo, non essendo un musicista, non è riuscito forse ad apprezzare le sfumature che ci ha regalato, relegandole a semplici difetti costruttivi, però diavolo, dopo sessant'anni siamo ancora qui a discutere dei suoi ampli e delle sue chitarre. In ogni caso a me le Fender piaccion tutte, riescono a coniugare la semplicità in termini estetici alla intuitività nell'utilizzo senza troppi patemi d'animo, quanto meno secondo la mia personalissima esperienza, ti regalano quei puliti straordinari e quei crunch croccantissimi e si personalizzano facilmente. Che ve posso di', non puoi non averne almeno una nel tuo arsenale (tasche permettendo ovviamente)!
Rispondi
Re: Che bello però, pensateci bene, ...
di alberto biraghi [user #3]
commento del 02/11/2012 ore 11:46:04
Ma sì, certo, è chiaro che l'irrequietezza di Leo è il lato più affascinante del suo carattere. Ed è altrettanto vero che le Fender son tutte belle, dillo a me! E sono allineato anche sulla meraviglia di Jazz e Jag, anche se non mi emozionano come Strat e Tele, ma questo è un mio limite :-)
Però, mi ribello all'idea che si dica che la Gibson (cioè la Les Paul, le altre sono temi diversi) venga dopo o sia meno geniale. Eh no ragazzi, la strada l'ha aperta Lester e ormai è assodato che Leo avviò la sua corsa alla spanish solidbody per arrivare prima di lui e Bigsby (che poi non combinò nulla).
Tra l'altro le LP negli anni 50 e primi '60 si vendevano eccome, in USA i mondi di jazz e country ne consumavano a quintali. E non è un caso se dopo meno di 8 anni dalla prematura uscita di scena del modello (avvenuta per ragioni esclusivamente economiche, in Gibson non volevano più dare i soldi a Lester) la pressione del mercato fu tale da convincere Kalamazoo a reintrodurlo.
Rispondi
Re: Che bello però, pensateci bene, ...
di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 02/11/2012 ore 11:50:58
Ma non ho detto che la Les Paul sia meno bella o meno geniale (tant'è vero che forse tra due mesi ne prendo uno se le congiunzioni astrali me lo consentono), ma ha richiesto un po' di tempo in più per esplodere come fenomeno anche di costume, ovviamente tra i chitarristi, se vuoi e pre trovare la sua perfetta collocazione. Non me ne volere, ma io la trovo molto più giusta nel blues e nel rock, che non nel jazz a cui mi pare inizialmente fosse destinata.
Rispondi
Re: Che bello però, pensateci bene, ...
di alberto biraghi [user #3]
commento del 02/11/2012 ore 13:42:26
No rispondevo a qualcun o là sopra. Comunque anche la Telly nasceva per il jazz e il country :-)
Rispondi
Re: Che bello però, pensateci bene, ...
di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 02/11/2012 ore 13:52:52
Ahhhh la Tele, mi sto martoriando l'anima e le budella: Tele Am. Vintage '52 o LP Traditional desert burst!?!?!? Però, soprattutto visto il periodo di crisi generale, mi sento iper-fortunato a potermi permettere il lusso di avere questo problema, soprattutto pensando che viene in gran parte dalle fatiche con il gruppo! OT: ma te hai la Tele tutta in palissandro?
Rispondi
Re: Che bello però, pensateci bene, ...
di alberto biraghi [user #3]
commento del 02/11/2012 ore 15:22:46
Ho avuto la Rosewood, ma la mia regola è tenere solo le chitarre che suonano come piace a me. Quella era davvero impersonale, nonostante fosse magnifica (pareva nuova), quindi l'ho data via.
Quanto alla chitarra tua, io cercherei una bella Telecaster anni '70-80 (fino al 1982) a SHG, la paghi come una nuova replica, ma è anni luce meglio.
Rispondi
Io invece prenderei questa...
di Matteo Barducci [user #29]
commento del 02/11/2012 ore 16:38:27
...appena appena sfornata!

vai al link

:D
Rispondi
Re: Io invece prenderei questa...
di alberto biraghi [user #3]
commento del 02/11/2012 ore 16:56:59
Maremma replicano tutto costoro. Ma che spettacolo. Io però andrei sull'originale...

vai al link
Rispondi
Re: Io invece prenderei questa...
di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 02/11/2012 ore 17:04:49
Io ho provato una Tele giapponese nuova un paio di settimane fa, un modello del quale non sono riuscito a trovar traccia da nessuna parte, con tastiera in acero e doppio binding, e lo ammetto, se non ci fossero stati questi sacrosanti e mai troppi benedetti concerti a far salire il budget l'avrei già presa, senza se e senza ma, perchè suonava in maniera paurosamente vintage ed aveva twang a go go.
Rispondi
Re: Io invece prenderei questa...
di FBASS [user #22255]
commento del 04/11/2012 ore 15:53:39
Io ho una Telecaster Pasley Sunburst del 1987, made in Japan e di cui sono contentissimo, ero andato a cercare una Telecaster Custom di fine anni 60, con il pickup al manico monobobina e non Vide Range, con il bending al body, uscendomene ( fortunatamente solo per poche settimane) con una Starocaster Contemporary Peweter e Made in Japan modello II° con bloccacorde a grilletto, ma chiesi al negoziante di cambiarmela perchè non contento del risultato ( lui me l'aveva consigliata) e c'era solo questa Telecaster disponibile, ma mi fa compagnia da 25 anni ( ho comperato poi anche la Telecoustic Pasley, ma è made in China ed anche se non mi dispiace, però c'è un abbisso ), Ciccio il Napoletano. PS) ho cominciato con una Esquire Pre-Cbs del 1963.
Rispondi
Re: Che bello però, pensateci bene, ...
di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 02/11/2012 ore 16:41:00
Ehhh, sarebbe bello e non tanto per la chitarra in se quanto più per tutto quello che succede solitamente in queste occasioni, nonchè la possibilità di conoscere di persona molti degli accordiani dei quali ormai parlo con la gente quasi fossero amici miei! Ma ci sono 2400 km tra andata e ritorno e troppi impegni di mezzo, compresa forse una bella serata di piazza per la quale attendo conferma!?
Rispondi
Re: Che bello però, pensateci bene, ...
di alberto biraghi [user #3]
commento del 02/11/2012 ore 16:59:30
Ci sta che a giugno tu debba fare meno strada per partecipare a SHG. Non chiedermi altro perché non posso dirlo ;-)
Rispondi
Loggati per commentare

Re: Che bello però, pensateci bene, ...
di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 02/11/2012 ore 17:07:17
Eheheheheh questo mi da mooolto gusto, anche perchè qua giù la scena musicale non è poi così ferma come pensavo...Son due anni che son rientrato e la gente ha fame di musica, a tutti i livelli!
Rispondi
Re: Che bello però, pensateci bene, ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 02/11/2012 ore 14:54:54
penso che come design la fender sia stata molto piu' innovativa di gibson... e quando la gibson ha cominciato a farlo "strano" (riuscendoci benissimo..), penso lo abbia fatto per stare dietro a fender.. o no?
Rispondi
Re: Che bello però, pensateci bene, ...
di JackDynamite [user #14761]
commento del 04/11/2012 ore 16:17:06
alleluia!
Rispondi
Re: Che bello però, pensateci bene, ...
di FBASS [user #22255]
commento del 04/11/2012 ore 16:16:43
Della storia "Les Paul Model" ne ho parlato già a sufficienza, compreso il periodo poco conosciuto chiamato "Transition" del 1959-1961, a doppia spalla mancante e da cui poi nacquero le SG, però da noi in Italia, complice qualche rivista di elettronica tipo la storica "Quattro Cose Illustrate", si conoscevano solo le Fender, specialmente le Mustang, e pochissimo, se non per qualche Jazzista tipo Franco Cerri, le Gibson Arch-Top, mentre erano agognate le Rickenbacker che in effetti costavano molto e non è che abbiano poi sfondato tanto, salvo la 360/12 ed il basso 4001, merito di John Lennon e di "Patrick Sampson Set" e "Primitives", mentre la Strato è stato il mito Jimi Hendrix ad imporcela visivamente, nonostante l'uso dei Beatles ma l'immaginario legato a loro era Gretsch-Rickenbacker ( noi poveracci ci accontentavamo delle Hofner, Framus e produzione italica EKO, Elitè ecc, ); la Jaguar era stata vista invece già prima con i Beach Boys in Good Vibration, le Jazzmaster solo in TV con le orchestre RAI, dopo averci fatto però per anni vedere i Maestri con le Hollywood Juppiter, basso compreso (io quegli anni li ho vissuti ), la Les Paul ritornata principalmente con il modello Deluxe 1968 Gold Top e minihumbucker, la usavano i Motowns ed il chitarrista di Gianni Nazzaro, l'ho vista imbracciata da lui ad un Mak PI nel 1970, Ciccio il Napoletano
Rispondi
Il direttore rispondeva a me ...
di disamistade [user #35877]
commento del 02/11/2012 ore 14:42:41
Il direttore rispondeva a me che continuo a non vedere la genialita' in una Les Paul. Disegno banale , e' la forma di una chitarra acustica con spalla mancante rimpicciolita (ci mancherebbe solo che non lo fosse) ; peso proibitivo per qualunque umano medio , suonabilita' improbabile degli ultimi tasti , sbilanciamento delle masse in gioco , nessun accorgimento ergonomico,anzi...
fermo restando che ne apprezzo liuteria e suono, non per niente ne posseggo due ma quando le suono e' per una mezzora al massimo.
Rispondi
Re: Il direttore rispondeva a me ...
di alberto biraghi [user #3]
commento del 02/11/2012 ore 15:20:1
Capisco il tuo punto di vista, però non puoi trascurare il fatto che quel disegno nasce nel 1951, in un'epoca in cui la solid body non esisteva. Pensa alla faccia dei liutai di Kalamazoo, che si sono trovati davanti il progetto di quel coso, con quel top scavato in modo radicale, con quella forma che certo è meno rivoluzionaria di una Telecaster, ma è modernissima pur nel rispetto di una grammatica indubbiamente classica. Lì c'è pensiero, c'è sostanza, c'è creatività impreziositi da un know how enorme su chitarre tradizionali di qualità eccelsa (pensa che una quindicina di anni prima, un'inezia, c'era lì Lloyd Loar a lavorare!). No dai, per me è geniale anche la LP, pur con tutte le sue idiosincrasie che mi sono evidenti.
Sono d'accordo su tutto, ma soprattutto sull'eterna, inestinguibile contrapposizione tra Fender e Gibson. Pensa come faremmo senza... ;-)
Rispondi
Cito Fabrizio De Andre': " ...
di disamistade [user #35877]
commento del 02/11/2012 ore 15:59:11
Cito Fabrizio De Andre': " Il genio e' colui che sa' senza conoscere", forse in questo senso Leo Fender conosceva ma sicuramente non sapeva di essere destinato a tanta gloria . Comunque convengo con la tua equilibrata ed autorevole disamina.
Rispondi
Personalmente son le migliori
di lollofunky [user #15563]
commento del 02/11/2012 ore 22:21:19
Personalmente le trovo molto belle esteticamente, hanno una forma ergonomica molto comoda da seduti e da in piedi, un suono unico (e le corde dietro il ponte da suonare) e adesso la gente mi dara' contro ma per me il volume della strato e' nel posto sbagliato, troppo vicino al pick al ponte :) Giusto per dire la mia la telecaster la preferisco alla strato. De Gustibus
Rispondi
Francamente non comprendo il senso ...
di alexus77 [user #3871]
commento del 03/11/2012 ore 06:10:30
Francamente non comprendo il senso di tutte le critiche fatte a queste chitarre che ho letto sopra. Un conto sono le critiche ad un marchio, posso capire che non se ne condividano scelte strategiche o altro (io per primo mi sono spesso sfogato per quelle che ritengo pessime strategie della Gibson), ma quando si parla di chitarre in se, e che sono poi disponibili sul mercato in una miriade di varianti, almeno si dovrebbe essere piu' specifici.

Inutile dire che "ha difetti", o "non e' una chitarra per questo genere o quell'altro genere", o fare paragoni con altri modelli. Le avete provate almeno? Sapete come suonano? Quali varianti esistono?
Io ne ho suonate molte, e possiedo una Jazzmaster - una Elvis Costello per la cronaca, in pratica una AVRI con alcune caratteristiche piu' vintage - ed e' uno strumento di una bellezza sia visiva che sonora semplicemente spaventose! Certo, come tutte le Fender a mio avviso bisogna cercare l'ago nel pagliaio, ma quando lo trovi... e' uno spettacolo!

Non adatte a certi generi. Ok, lasciamo perdere i Nirvana e la diatriba sui single/hum... i Placebo li ha mai sentiti nessuno? Dinosaur Jr? (J Mascis ha una JM signature). E Nels Cline ha forse un suono solo ed esclusivamente clean? Sonic Youth? Pavement?

E il ponte potra' piacere o non piacere... per me e' fenomenale, ha un feeling unico, e quanto al sustain, chi l'ha detto che serva chissa' quanto sustain? Mi sembra un parametro un po' irrilevante per giudicare una chitarra come questa, senza contare che esistono da anni i ponti Mastery Bridge che aumentano sustain e tenuta dell'accordatura senza modificare il carattere dela chitarra.

Consiglio personale, se trovate una JM made in USA, specialmente una Costello... provatela e accattatevill', e' una bomba!
Rispondi
Re: Francamente non comprendo il senso ...
di lbaccarini [user #14303]
commento del 03/11/2012 ore 13:08:29
Quoto tutto!
Io ho avuto una Jazzmaster anni 90 made in Japan a cui avevo messo i Lollar (quelli della giapponesi c'entrano poco o nulla coi veri pickup Jazzmaster) e suonava molto bene (naturalmente non sono soli i pickup l'unica differenza con la versione USA, c'è il fatto che non era verniciata alla nitro, ecc.), quindi immagino che le USA siano anche meglio.
Direi che il suono è molto particolare ovvero secondo me è una via di mezzo tra i P90 e i single coil, più definito del P90 e meno secco del singolo.
Tra l'altro, sempre secondo me, anche con distorsioni più forti (per esempio tipo T-Fuzz) tiravo fuori sonorità interessanti, sono d'accordo che con un ampli hi-gain da metal forse questa non va granchè bene (ma qui semplicemente mi prendo una chitarra con l'humbucker)
Rispondi
Giusto per la precisione, o ...
di rockbottom [user #14725]
commento del 08/11/2012 ore 01:30:40
Giusto per la precisione, o per dare una chiave di lettura differente: non è vero che la Jazzmaster e la Jaguar siano tornate di moda con il grunge anni '90, erano riapparse su tanti palchi e su tanti dischi già in epoca new wave e post-punk. Tom Verlaine dei Television suonava una Jazzmaster su Marquee Moon (e con quella suonerà uno degli assoli più belli e famosi della storia) e siamo solo nel 1977, Robert Smith dei Cure agli esordi suonava una Jazzmaster, Gli Echo & The Bunnyman una Jaguar, Elvis Costello una JM, i Sonic Youth comprarono tutte le JM che trovarono nel Lower East Side di New York... certamente il motivo per cui lo facevano era anche economico, in quanto essendo dei fallimenti commerciali si trovavano usate a prezzi stracciati, quindi siccome questi signori economicamente non se la passavano benissimo fecero di necessità virtù, una ristrettezza che però paradossalmente ha anche forgiato un suono che si distaccava dal rock più tradizionale.
Rispondi
Rilassiamoci un po'...
di nicolapax [user #27042]
commento del 08/11/2012 ore 08:55:33
... mettiamoci comodi in poltrona e gustiamoci questo video tratto da un film molto particolare (si tratta di "Vero come la finzione"), il protagonista, impacciato paranoico agente del fisco, deve comprare una chitarra perchè vuole conquistare (ovvio, perchè qualcun fra voi ha cominciato a suonare per "sacro fuoco artistico"?), la bella e spregiudicata di turno.

E' il paradigma, è la sintesi, è bello.
vai al link

Nicolapax
_____
La vita non può essere così brutta, se con 10 dollari ti puoi comprare tutte le sonate di Beethoven e ascoltarle per 10 anni.

William F. Buckley Jr.
Rispondi
Re: Rilassiamoci un po'...
di disamistade [user #35877]
commento del 08/11/2012 ore 10:07:45
Gustosissimo , caustico , ironico e dissacrante. Un attentato al nostro "fuoco sacro".
Ci voleva.
Rispondi
a gennaio mi sono regalato ...
di zaloral [user #31722]
commento del 08/11/2012 ore 23:40:21
a gennaio mi sono regalato una jazzmaster blacktop, quella sumburst con humbucker al ponte.
ebbene, dopo 20 anni di stratocaster mi sono reso conto che la mia chitarra è quella.
adesso vorrei tanto portarmi a casa una american vintage '65, un sogno!!!
nel frattempo mi sono messo a sperimentare sulla blacktop cambiandole i pot con dei cts, un seymour duncan custom 5 e un mini switch seriale-single-parallelo.
i suoni sono sbalorditivi!
prima o poi pubblicherò un succulento video dimostrativo.
Rispondi
Prezzi di listino in Italia fine anni 60
di Claes [user #29011]
commento del 09/11/2012 ore 12:01:14
Spero di ricordarmi bene. Ero principiante metà anni 60 e il mio mondo era Eko, Hollywood, persino Bigson! Ero a Venezia e bands in zona erano da night e covers. La Strato era costosa e solo Nino Smeraldi (Le Orme) ne aveva una. C'era un chitarrista da night con una Tele (un pochettinissimo meno costosa). Mi sembra che Jaguar e Jazzmaster fossero più abbordabili - non ho mai provato quest'ultime, ma mi piaceva il look della Jaguar. A quei tempi avevo una chitarra a costo nullo - una Framus 1 pick-up davvero strana - forma ridotta da chitarra acustica, semi e senza spalla mancante.

Penso che il buon Leo voleva fare sia chitarre con un look e sound nuovo, sia a prezzi un pò più bassi... o mi sbaglio?

Cobain: secondo la leggenda, ha fatto fare dalla Fender la sua chitarra secondo una logica Grunge pazza. Ha tagliato foto della Jaguar e Jazzmaster più o meno a metà dicendo "fateme una cosÌ"!

Fattore distorsione: boh...??? Non saprei. Esempi audio sarebbe fighi!!! Pure un futuro articolone Accordiano e storico su distorsori di ogni tipo (mica facile!).

Shoegazers, etc.: sono molti i chitarristi che per questioni di principio non hanno voluto indossare Strato, Tele, varie Gibson costose. La Yamaha ha tentato un copia Les Paul a 2 spalle mancanti senza ottenere un successo globale.

Le J&JM hanno un sound diverso - altro fattore positivo. Grazie mille per il rapporto su versioni moderne ma... SHG... vorrei poterci essere!!!
Rispondi
Modifiche!
di Soulatakia [user #26818]
commento del 10/11/2012 ore 00:52:24
Jaguar e Jazzmaster han bisogno di modifiche essenziali per poter essere suonate senza problemi. Il ponte della Mustang ed il buzz-stop in primis. Poi occhio ai pickups della Jaguar con le sue affascinanti metal-claws che se non sono cerate a dovere la fan fischiare in maniera incontrollabile. Per il resto sono chitarre molto intriganti e distintive. Dopo più di vent'anni in cui imbraccio una Stratocaster moderna (American Standard del 1989 con Lace Sensor ed autobloccanti) e dopo aver provato un pò di tutto (dalle Telecaster alle Les Paul, passando per le semiacustiche) sono approdato al fascino di una Jaguar '66 "crafted in Japan" opportunamente modificata. Che dire? E' uno strumento che può dire qualcosa di differente nella massa di strumenti standardizzati che derivano, potere del marketing, delle mode e del commercio, o dalla Stratocaster o dalla Les Paul (con molteplici esempi ben riusciti anche di loro incroci). Jaguar e Jazzmaster (come anche le Firebird - altre chitarre sbarellate) non si imitano facilemente e ti san ripagare se, come me, cerchi di distinguerti un pò ma a patto di approdarci dopo un percorso articolato ed una giusta maturità chitarristica. Non sono chitarre per principianti...
Rispondi
Re: Modifiche!
di musicmaster [user #30940]
commento del 27/02/2014 ore 04:09:02
Sissi.. qualche modifica va fatta sopratutto al ponte, quanto alle blacktop non le ho mai troppo digerite, un po come gli humbucker al ponte sulle stratocaster; mai troppo amati... eppure qualcuno ne canta le proprieta' miracolose, bah!
Ve lo dice uno che faceva fusion-funk negli anni '80 con una Blade RH4 (Che ha un lussuoso humbucjer splittabile al ponte), una pedaliera Viscount (che conservo ancora religiosamente) e un osceno laney a mosfet ... rabbrividisco a pensarci! Eppure godevo come un ricciio, a quei tempi...
Dopo averne provate e suonate tante e personalizzate altrettante sono arrivato alla conclusione che le Fender offset o non offset che siano tirano fuori la loro vera anima con pick monobobina. Ed io quelli della jaguar li adoro: hanno quella punta di acidita' e quel suono chimey che temprati a dovere da un buon reverbero a molla, cucinati a dovere dentro delle valvoline belle calde e con un filo di delay bello lungo mi fanno venire subito in mente una colonna sonora western alla Sergio Leone o i titoli di testa di un buon 007 d'annata (per stare sull'onirico-cinematografico).
Io purtroppo non potendomi permettere una Jaguar-Jaguar ho fatto qualche esperimentino su una Vintage Modified Jaguar Squier (dopo aver posseduto per un po di tempo una Jazzmaster MIJ con Lollar e buzzstop che pero mi aveva deluso alquanto). I pickup AVRI sono quelli giusti: cerati a dovere, "grossi e grassi" quando serve al manico e con quel twang inconfondibile all'attacco (niente a vedere coi "finti" Seymour Duncan che ci montano su di serie, fischianti al primo accenno di compressione e di gain) se usi quello al ponte che smanettando su quel circuitino geniale a tre switch, si inacidisce a piacere regalando godimento a palate.
Quanto ad ergonomia del modello, se non fosse per il peso non indifferente, la jag non ha niente ad invidiare alla strato, ha la sua bella svasatura da appoggiare al fianco e il top è dolcemente stondato quanto basta per non stancare il braccio destro, e sopratutto ha un look inimmaginabile per una strato, .... di un cool pazzesco secondo me, .... e ci credo che era nata come modello di punta Fender!
Il ponte si puo migliorare in molti modi, e a parte il costosissimo mastery bridge, esistono alternative piu economiche: prima di tutto l'Adjust-o-matic di casa Fender: radius giusto e passo tra le due viti senza fine di sostegno perfettamente adatti a sostituire l'originale ( che a meno che non suoniate musica surf a Cocoa beach tutte le sere, non è proprio il massimo da gestire ). Un po di sferragliamento e di risonanze un po strane rimane sempre; ma, a questo punto o arriviamo alla conclusione che cio' fa parte del gioco, oppure ci mettiamo un bel buzz-stop.
A proposito, qualcuno mi sa dire se è di qualche utilita' sulla Jaguar associato a un ponte stile tune-o matic?

W LE FENDER "SBARELLATE"!
Pero'
Rispondi
Fender Classic Series '60 Jazzmaster
di IstericRoad [user #39782]
commento del 25/11/2014 ore 19:17:
É in arrivo la Fender Classic Series '60 Jazzmaster, prodotta in Messico con specifiche vintage e vernice alla nitro: finalmente una alternativa alla costosissima Fender American Vintage '65 e alle varie Squier. Negli USA costa 999$, sarà la mia prima offset appena arriverà in Europa. Possiedo una Classic Series '50 Telecaster e sono certo dell'ottimo risultato della nuova Fender.
Rispondi
Altro da leggere
Theodore Standard: la Gibson perduta di Ted McCarty diventa realtà
American Series: la Soloist USA con due EMG in duplice versione
Charvel Pro-Mod DK24 HSH 2PT CM Mahogany Natural
La fenomenale chitarra a cinque corde di Jacob Collier
That Sound: Vintage Vault 2023
La EDS-1275 di Jimmy Page è realtà (e inarrivabile)
Articoli più letti
Seguici anche su:
Scrivono i lettori
Manuale di sopravvivenza digitale
Hotone Omni AC: quel plus per la chitarra acustica
Charvel Pro-Mod DK24 HSH 2PT CM Mahogany Natural
Pedaliere digitali con pedali analogici: perché no?!
Sonicake Matribox: non solo un giochino per chi inizia
Ambrosi-Amps: storia di un super-solid-state mai nato
Il sarcofago maledetto (e valvolare) di Dave Jones
Neural DSP Quad Cortex: troppo per quello che faccio?
Massa, sustain, tono e altri animali fantastici
Ho rifatto la Harley (Benton ST-57DG)




Licenza Creative Commons - Privacy - Accordo.it Srl - P.IVA 04265970964