VINTAGE VAULT SHG MUSIC SHOW PEOPLE STORE
Blackstar ID:Series
Blackstar ID:Series
di [user #116] - pubblicato il

La ID:Series rappresenta il culmine della ricerca nel campo degli amplificatori programmabili Blackstar. Grazie al Voice control, l'ISF, gli effetti integrati e la nuova tecnologia True Valve Power, i combo e le testate Blackstar ID garantiscono una versatilità elevata per dei prezzi decisamente abbordabili.
La nuova linea di amplificatori ID:Series porta i prodotti programmabili Blackstar a uno step successivo. Funzioni innovative, versatilità data dalla totale programmabilità dei suoni e facilità d'uso grazie a interfacce tradizionali sono i punti di forza dei nuovi amplificatori, insieme ai prezzi particolarmente ridotti che la circuitazione solid state è in grado di garantire.
Solo transistor e circuiti integrati per tutte le testate e i combo ID:Series, ma con una gestione avanzata in grado di imitare fedelmente la risposta di sei valvole completamente diverse fra loro: grazie alla tecnologia brevettata True Valve Power, gli amplificatori ID possono restituire la dinamica di EL84, 6V6, EL34, KT66, 6L6 e KT88.
Ricostruendo alla stessa maniera il comportamento dinamico e la compressione delle valvole, il sistema True Valve Power genera anche la stessa pressione sonora a parità di watt. Vale a dire che, per la prima volta, un amplificatore a transistor può eguagliare in volume un amplificatore valvolare di pari potenza pur conservando il costo contenuto che la circuitazione valvolare non permette di ottenere.
Gli ID danno il giusto peso alla simulazione dello stadio finale di un amplificatore valvolare, ma non trascurano l'importanza del preamplificatore: la tecnologia Voice Control offre all'utente la possibilità di scegliere tra ben sei canali per altrettante sonorità e stadi di guadagno tra Clean Warm, Clean Bright, Crunch, Super Crunch, OD1 e OD2. Quando viene aggiunta l'azione dell'esclusivo controllo Blackstar ISF (Infinite Shape Feature), è possibile modellare il suono in ogni sua forma ottenendo pressoché ogni sfumatura sonora compresa tra i puliti vintage e cristallini e le distorsioni più moderne e sature.
Per rifinire il suono, tutti i modelli sono dotati di effetti di modulazione, delay e riverberi di qualità studio da applicare anche contemporaneamente e memorizzare nella singola patch fino a un massimo di 128 suoni.
Ogni preset è registrabile e richiamabile in qualsiasi momento mediante pedaliera MIDI, per la quale Blackstar offre anche un modello dedicato.

L'aspetto della programmazione in patch è ciò che rende gli ID ancora più versatili. Grazie al software in dotazione "GUI" progettato appositamente da Blackstar per la ID:Series, l'utente può comodamente caricare, scaricare e condividere i propri preset all'interno della comunità online creata da Blackstar.
Grazie al connettore USB, inoltre, è possibile registrare le proprie performance. L'ingresso per line in esterno si presta alla perfezione per lo studio o le esibizioni con basi di supporto, mentre l'uscita con simulazione di cassa permette di esibirsi senza complicazioni anche su palchi che richiederebbero microfonazione supplementare.
Non ultimo, l'accordatore integrato negli amplificatori permette di trovare nella ID:Series una linea di prodotti all-in-one in grado di coprire le necessità più comuni da studio e palco senza dover aggiungere alcun apparecchio esterno.

I combo e le testate Blackstar ID:Series sono ora disponibili in Italia e distribuite da Backline.

Blackstar ID:Series

Entrambi dotati di una potenza di 60 watt True Valve Power, i modelli ID:60TVP e ID:60TVP-H sono rispettivamente il combo e la testata più economici inclusi nella ID:Series. La testata entra a listino per un prezzo di 439 euro, mentre il combo, completo di un cono da dodici pollici Blackbird, si attesta al prezzo di 549 euro.

Con il doppio della potenza in formato stereo, il combo ID:260TVP fa lievitare il prezzo a 659 euro, aggiungendo un secondo cono e conservando la dotazione, comune a tutta la gamma, canali preamplificatori programmabili via Voice Control, connettore USB, simulatore di cabinet, compatibilità MIDI ed effetti integrati quali quattro modulazioni, quattro delay e quattro riverberi.

Simile dotazione, configurazione mono e potenza di 100 watt per la ID:100TVP-H, testata offerta al costo di 549 euro.

La ID:FS-10, pedaliera multifunzione a quattro pulsanti disegnata per l'interazione con la ID:Series, offre una modalità Patch in grado di navigare tra i tre banchi di quattro preset l'uno controllabili anche dal pannello frontale degli amplificatori. La modalità Effects permette di attivare individualmente gli effetti di ogni singola patch, oltre a controllare il tap tempo. La Navigation Mode, infine, dà accesso di 128 preset in ordine sequenziale.
La FS-10 è disponibile al prezzo di 79 euro.
amplificatori backline blackstar
Nascondi commenti     23
Loggati per commentare

Dall'acquisto dell'HT60 Soloist sarò sempre ...
di Flow [user #27360]
commento del 02/11/2012 ore 12:10:09
Dall'acquisto dell'HT60 Soloist sarò sempre contrariato alla vista di un Balckstar se non in ambiti glam..
Rispondi
bah...sembra l'ennesima trovata pubblicitaria per ...
di marcomo utente non più registrato
commento del 02/11/2012 ore 15:17:39
bah...sembra l'ennesima trovata pubblicitaria per vendere qualcosa che sulla carta suona come le valvole...questo TVP a parte un'incremento del volume in uscita non mi pare faccia molto altro...

Il fatto è che senza trasformatore d'uscita la vedo dura...
Rispondi
Potranno simulare le valvole e ...
di angusnoodles [user #13408]
commento del 02/11/2012 ore 20:47:4
Potranno simulare le valvole e i circuiti analogici quanto vogliono... ma un ampli a valvole da 30 watt non costa meno e rende di più? Non comprendo questi prodotti se non di basso wattaggio e per l'uso casalingo... non ammazzerò mai la dinamica di una buona chitarra in un affare del genere.. cmq... senza alcun dubbio un passo avanti per quanto riguarda gli ampli con simulazioni... probabilmente in alcuni contesti potrebbero essere utili... ma non come primo ampli ne come unico ampli... non andrei oltre il 30 watt in ogni caso...
Rispondi
Non so come suoni questa ...
di SuperAdrian76 utente non più registrato
commento del 03/11/2012 ore 07:59:39
Non so come suoni questa serie ma a proposito di transistor ho tanta nostalgia dei vecchi Marshall a Mosfet degli anni 80....Lead 12 - Lead 30 - 75 Reverb....quelli sì che erano transistor con le palle.
Quello che ci propinano oggi con le varie simulazioni digitali e via dicendo è troppo finto e complicato per i miei gusti...i risultati sonori poi sono spesso deludenti.
Rispondi
Meraviglioso come nessuno abbia sentito ...
di mrrgx [user #2800]
commento del 03/11/2012 ore 19:26:08
Meraviglioso come nessuno abbia sentito ancora questo ampli e già la maggior parte lo denigri: ah, i veggenti!
Io, pur avendo già un valvolare di mio gusto, sono sinceramente curioso di questi esperimenti e ho sempre la speranza che via transistor o digitale si riesca a sostituire ste benedette valvole , se non altro per questioni di affidabilità e peso.
Attendo una prova qui su Accordo!
Rispondi
Re: Meraviglioso come nessuno abbia sentito ...
di angusnoodles [user #13408]
commento del 04/11/2012 ore 19:24:47
D'accordo per l'affidabilità... Ma credi davvero che una testata come queste della blackstar che bisogna far funzionare come minimo con una 2x12 siano un'attrezzatura nel complesso poco pesante? A parità di volume e peso preferirò sempre le valvole... Il mio commento precedente sul basso wattaggio resta... Potrei pensare a questi ampli solo per un uso casalingo o in situazioni con gruppi multipli che devono condividere un palco unico esibendosi con pochi pezzi... Insomma in situazioni dove è comprensibile un compromesso con una uscita diretta per il mixer per inviare senza grossi problemi il proprio suono all'impianto... Ma nelle situazioni solite di piccoli e medi club dove 30 watt valvolari sono pure troppi, non ne vedo per ora l'utilità... Di sicuro un giorno le simulazioni sostituiranno le valvole... Ma quel giorno noi non lo vedremo... Aggiungo che si può parlare anche senza aver provato visto che la tecnologia questa è, e di ampli di questo tipo ne è già pieno il mercato... E non mi pare che in quest'ambito i miracoli siano possibili...
Rispondi
Re: Meraviglioso come nessuno abbia sentito ...
di mrrgx [user #2800]
commento del 05/11/2012 ore 20:15:46
La testata pesa 10,8kg (letto sul manuale): la mia Brunetti 059 (120w) ne pesa 20, la ENGL Screamer 50w ne pesa 18 (info prese dai siti ufficiali).
Quindi sì, una testata a transistor pesa decisamente meno di una valvolare, oltre che richiedere meno manutenzione.
Non è una regola che a una testata si debba associare una 2x12: ad es. io con la 059 uso una 1x12 con un Celestion Classic Lead da 80w che, pur suonando ad adeguati volumi, non ho mai messo in crisi e il suono è ok per i miei gusti.
Il suono dei transistor (quelli di qualità come spero sia questo, non parliamo degli amplificatorini entry level) è differente da quello delle valvole, ma non necessariamente peggiore: ho avuto la possibilità di confrontare a parità di preamp un finale a valvole e uno a transistor dello stesso produttore e della stessa fascia di prezzo e i suoni erano belli in tutti e due i casi, con una differenza nell'attacco della nota (più gonfio e morbido col finale a valvole e più secco e "preciso" con quello a transistor). La scelta era solo una questione di gusti, non di qualità.
Gli ampli a transistor da casa o da dotazione standard da sala prove per me sono solo quelli di scarsa qualità e credo che le intenzioni di Blackstar siano differenti (ma finchè non lo provo non ne potrò essere certo).
A proposito del parlare senza aver provato: usando questo modo di porsi potremmo desumere che dato che l'Axe-fx è digitale e che di simulatori di questo tipo è pieno il mercato allora sarà sicuramente inferiore alle valvole e utilizzabile solo per studio casalingo o per situazioni di compromesso, giusto?
Dobbiamo avvisare i professionisti che lo usano che stanno sbagliando! :)

P.S. Sia chiaro, qui si sta solo chiaccherando. Internet è una brutta bestia e non vorrei che tu pensassi che io ci metta acredine. Facciamo conto di chiaccherare davanti a una birra! :)
Rispondi
Loggati per commentare

Re: Meraviglioso come nessuno abbia sentito ...
di angusnoodles [user #13408]
commento del 06/11/2012 ore 17:53:42
Anch'io sogno la strumentazione portatile, affidabile ed efficiente... l'amplificatore piccolo e leggero con il suono presente e pieno... purtroppo io già noto differenze se suono su un cono o su due coni... quindi sono un analogico convinto... sono per l'economia per quanto riguarda le dimensioni ma non riesco più a scendere a compromessi sulla qualità... purtroppo nonostante i continui elogi a prodotti di questo tipo, la mia valutazione si è sempre trovata in disaccordo... non denigro i solid state, anzi... sono le simulazioni digitali che ancora non mi convincono... la dinamica è terribile ed a volumi alti si sentono un sacco di brutture... è una questione di gusti... certo l'axe-fx non ho avuto ancora il piacere di provarlo (e forse non mi capiterà mai) ma tutto il resto, dai programmi per PC ai POD, dai Mustang ai Line6, ci sono passato e mi hanno fatto davvero pena... ripeto: nulla contro i solid state classici. E' la simulazione digitale che non mi piace. E poi la dinamica è davvero scadente... non c'è nulla da fare... per cui per ora continuo a giocarci a casa con prodotti non costosi di basso wattaggio... potrei anche comprare uno di questi blackstar... probabilmente il 15 watt... non di più... è più forte di me...
Rispondi
Re: Meraviglioso come nessuno abbia sentito ...
di angusnoodles [user #13408]
commento del 07/11/2012 ore 09:43:2
Aggiungo solo una considerazione curiosa... La Blackstar segue così tanto la moda che ha messo le valvole nei pedali e le ha tolte dagli amplificatori... Se questo non è marketing non so come altro definirlo... Cmq anche solo per un fatto di rivendibilità a distanza un prodotto analogico di oggi sarà rivendibile come pezzo da collezione ed utilizzabile anche tra 50 anni... Ste diavolerie digitali saranno materiale da riciclo alla prima uscita dell'upgrade... Parlo da possessore di alcune pedaliere digitali che per non regalarle a 50 euro dopo averle pagate dai 250 ai 400 euro le custodisce praticamente ormai inutilizzate per disimballarle una volta all'anno per pura curiosità nel tentativo di rimettere in discussione le proprie convinzioni... Ogni volta il risultato è sempre lo stesso: suono piccolo piccolo, inscatolato, privo di dinamica e chiarezza, fastidioso a volumi alti... Il giudizio sul digitale del 2012 può essere effettuato anche per prodotti non ancora provati perchè come ho già detto di prodotti in giro ce ne sono già parecchi... Per registrare invece il discorso cambia radicalmente... Specialmente in contesti non professionali dove la perizia dei fonici non è all'altezza della qualità della strumentazione per cui una simulazione in diretta nel PC da' migliori risultati di un grande ampli microfonato e registrato male... Bye
Rispondi
Re: Meraviglioso come nessuno abbia sentito ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 07/11/2012 ore 11:22:18
gli apparecchi (digitali e non) vanno anche saputi regolare...
Rispondi
Re: Meraviglioso come nessuno abbia sentito ...
di angusnoodles [user #13408]
commento del 07/11/2012 ore 12:47:48
Attendo da te istruzioni su come si fa
Rispondi
Re: Meraviglioso come nessuno abbia sentito ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 07/11/2012 ore 15:07:58
a orecchio...
Rispondi
Re: Meraviglioso come nessuno abbia sentito ...
di angusnoodles [user #13408]
commento del 07/11/2012 ore 22:49:43
Ottimo
Rispondi
Re: Meraviglioso come nessuno abbia sentito ...
di marcomo utente non più registrato
commento del 15/12/2012 ore 19:32:18

Gli apparecchi digitali sono delle grandissime macchine per la registrazione....
Ogni volta che sento alcune registrazioni fatte con guitar rig o con lo zoom G5 pod GT10 e similari rimango sbalordito....

Ogni volta che cerco di attaccarli a un impianto per vedere se si possono usare live rimango scioccato dalla schifezza.....

Nella mia ventennale esperienza di chitarrista della domenica ho notato che....

se devono riprodurre un suono digitale che viene catturato da una porta USB e schiaffato sopra una base non passando per mezzi fisici che muovono l'aria sembrano funzionare molto molto bene....

Ma mi pare che essi stessi non abbiano "energia" sufficiente per pilotare un fiinale che muove poi l'aria.... quindi il problema non è tanto quello della conversione da Analogico (suono chitarra) a digitale...ma piuttosto l'inverso ovvero nel riportare in analogico il segnale elabotato...

Per farlo bene dovrebbero avere dei convertitori che costano troppo...In alcuni studi ne ho visto da circa 3Keuro.. o_O

....invece gli imputati a questo scopo sono dei chippettini da 4 soldi (tanto vengono usati gli stessi chip in tutti gli aggegi digitali a prescindere dal marchio) che fanno a malapena qualcosa che poi l'orecchio umano riconosce come simil suono.....

Il problema è che pompando a volume questo similsuono si sentono troppo i buchi di frequenze che non dipendono da quanto è elaborata e fedele la simulazione...ma piuttosto dalla scarsa accuracy nella riconversione analog....

:-p
Rispondi
Re: Meraviglioso come nessuno abbia sentito ...
di angusnoodles [user #13408]
commento del 15/12/2012 ore 23:37:57
Sembra proprio che la pensiamo allo stesso modo... Ottimi per registrare ma inadatti ad un soddisfacente divertimento live... Manca la botta, manca la dinamica, manca la risposta al tocco, manca la definizione specie in distorsione con accordi più ricchi di tre corde... Insomma il suono sembra non uscire dalla cassa... Come se il cono non desse il suo contributo alla creazione del suono... E poi perchè usare una Gibson Les Paul del '59 reissue con i migliori legni e pickup vintage se la mettiamo in una simulazione digitale che si mangerà tutte quelle sfumature del suono per le quali abbiamo pagato tanti euro... Meriterebbe invece un bel Marshall SLP con sue casse 4x12!
Rispondi
Re: Meraviglioso come nessuno abbia sentito ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 05/11/2012 ore 16:35:34
concordo... tutti a dare addosso, ammettendo simultaneamente di non aver ne' provato ne' sentito..
Rispondi
Programmare un ampli digitale
di Claes [user #29011]
commento del 11/11/2012 ore 14:57:30

A orecchio, o... a caso! L’ideale è l’aver dimestichezza con sintetizzatori in quanto i parametri da regolare sono simili, se non gli stessi. E ve ne sono a bizzeffe! Bisogna avere una santa pazienza per ottenere suoni usabili. Il tutto dipende ovviamente da quali e quanti parametri sono modificabili nel software del caso.

“Manufacturers have spent millions of dollars for each and every sound”, percui il 99% del vostro giudizio deve basarsi su factory sounds. Questi possono poi essere leggermente modificati per meglio adattarsi al vostro tipo di musica e le vostre chitarre. Sì, le vostre chitarre! Non occorre essere un genio per sapere che una Fender non è una Gibson, avendo due suoni del tutto differenti a parità di ampli. Cambiando chitarre dal vivo, è utile l’aver un set-up per ognuna tramite una pedaliera MIDI. Usando un sequencer in studio, è pratica la possibilità di telecomandare suoni tramite segnali Program Change MIDI già registrati – questo è automatico e “one thing less to worry about”.

È divertente l’inventare suoni assolutamente nuovi e non cercare di riprodurre una Les Paul ’58 con Marshall Plexi... partendo da una Eko ’58.

Rispondi
ma esiste?
di PaoloGaio [user #36314]
commento del 07/02/2013 ore 14:42:30
Possibile che non ci sia nemmeno in rete una demo seria di un utente?
Rispondi
Molto interessante!
di endyamon [user #35616]
commento del 03/10/2014 ore 11:38:30
Questo mi sembra un prodottino davvero interessante! Ho visto dei video su YouTube e sembrano suonare dannatamente bene! Considerato che l'ID30 si trova a circa 340 euro (ed è più che sufficiente per il live nei pub), ci stavo facendo seriamente un pensierino!
Qualcuno ce li ha o li ha provati dal vivo e può condividere commenti, osservazioni o impressioni?
Rispondi
Re: Molto interessante!
di Neps81 [user #38018]
commento del 19/06/2015 ore 18:10:27
Premetto che prima di acquistarlo ero in pensiero che 30w (valvolari) dichiarati fossero una bufala sovraumana....mai spinto oltre le ore 11 il master...é una bestia!!!! Davvero un bell'ampli, se smanetti tiri fuori parecchi generi, ottima headroom e emulazione cassa💪 alle prove lo uso come spia e poi vado nell'impianto 😎!!! Che dire , qualità prezzo ottima! Provalo!!!!
Rispondi
di Eryk [user #45633]
commento del 18/10/2016 ore 23:23:10
Salve
Io posseggo la testata ID:60 TVP e quindi mi azzardo a parlarne in franchezza, ma prima di farlo cerco un attimo di farvi intendere chi sono e cosa suono poiche noto che qui esiste una gran tendenza a sparare sentenze senza far capire chi le sta sparando. Suono la chitarra come ritmico da quando ho 13 anni e ora ne ho 31, faccio solistica ma non sono Malmsteen. Ho fatto un disco death metal registrato ad un noto studio di incisione romano dove ho potuto provare una notevole varietà di testate (dalla 5150 alla Soldano); con La mia precedente band siamo andati in tour nel nord europa dove ho suonato in vari locali con diversi tipi di testate: dalle Marshall JCM 900 alle Hughes and Kettner più disparate. Detto questo credo di aver un minimo di esperienza attraverso cui filtrare la valutazione della testata Blackstar ID:60 TVP. Attualmente suono un misto tra Thrash e Stoner. La uso sia a casa (a faccio uscire in cuffia) sia in sala dove la suono con una Laney: sinceramente il meglio del suono lo tira fuori proprio con la cassa in sala e contate che suono pure come unico chitarrista, quindi ho bisogno di un bel suono roboante. Cosa intendo per meglio? A me dà un buon sustain, un suono distorto non zanzaroso ma dal suono "denso" e caldo. Si caldo. L'emulazione TVP non dà solo volume (come qualche chiacchierone qui ha sostenuto) ma restituisce brillantezza e dinamica (buona non esagerata) al suono che altrimenti non suonerebbe altrettanto bene. Come strumentazione uso uno LTD by ESP EC-1000 Deluxe con Superbadass MXR, Vox Wah, Super Comp MXR e NS-2 della Boss. In effetti il selettore ISF dà la possibilità di ricordare più le sonorità americane o quelle più inglesi, parlando di rock/metal. E co forse sta un po' qua il punto del discorso: la Blackstar ID:60 TVP è una testata che io credo ben si addica ai rockers e ai metallari, sulla quale hanno davvero una notevole gamma di modulazione dei suoni: dal tipo di suono (dal più pulito al high gain) passando per 6 valvole, 4 effetti e selettore ISF. A me tutto questo è costato circa 480€ comprendendo anche il footswitch FS-15 mi pare si chiami. Ora dato che riesco a usare la suddetta testata bene in casa, in sala e in studio non capisco perché si debba sostenere che è un pessimo prodotto. Probabilmente si necessita altro per i propri gusti o fini e non si è proprio capaci di suonare con questo tipo di strumentazione. Inoltre parlare senza aver provato è come pensare quanto può essere cattivo un piatto di pasta senza averlo mai assaggiato, lo trovo molto poco saggio. Anche perché si sputa sul buon lavoro di molti bravi progettisti che proprio dei cretini non devono essere e si può dare un'idea sbagliata a chi invece poteva trovarsi bene con questa testata (vedete me). Ringrazio di aver letto questi commenti poco galanti su di essa dopo l'acquisto. Chiaramente chi fa blues, jazz e pop non credo che possa trovare uno strumento adatto ai propri fini in questa testata. Se volete fare rock/metal e non volete per forza spendere 1800 € in un mesa boogie (che ad averceli ce li spenderei io mo) o in una Dual Rectifier, questa testata potrebbe darvi delle soddisfazioni. Buona chitarra tutti!
Rispondi
di mrsteve [user #41331]
commento del 01/04/2018 ore 12:26:26
Io ho la versione a 15 Watt e mi trovo benissimo sia a casa che in sala, con master volume a metà corsa stando vicino alla batteria, e vorrei prendere la testata da 60 o quella da 100. Secondo te che ce l'hai (qui a Roma non ho visto negozi che ce l'hanno per poterla provare) i 60 Watt con TVP selezionato, quindi "valvolari" dichiarati, hanno la stessa potenza di una valvolare pura a 60 Watt? Il mio unico dubbio riguarda quindi la potenza perché per il resto mi ci trovo benissimo. Secondo te la testata da 60 Watt, o in alternativa quella da 100, vanno bene per i live? (ovviamente accoppiate a un cabinet 2x12 come minimo)
Rispondi
di Eryk [user #45633]
commento del 03/04/2018 ore 00:25:59
No chiaramente la potenza del TVP non rende quanto il valvolare, ciò non di meno raramente vado oltre il metà volume dal vivo. Ha una bella botta quindi non c'è bisogno di esagerare! Se vuoi il top vai col 100 valvolare sempre Blackstar! È da panico!
Rispondi
Altro da leggere
Il sarcofago maledetto (e valvolare) di Dave Jones
Il Blackstar ID:CORE V4 diventa Super Wide Stereo
Chitarra o amplificatore? Dove vale la pena spendere di più?
Harley Benton: nuovi amplificatori valvolari e Cab Celestion
Come si misurano le caratteristiche di un amplificatore di potenza e sistemi adottati per migliorarne il rendimento
Venue MK III: I valvolari moderni Blackstar si aggiornano
Articoli più letti
Seguici anche su:
Scrivono i lettori
Manuale di sopravvivenza digitale
Hotone Omni AC: quel plus per la chitarra acustica
Charvel Pro-Mod DK24 HSH 2PT CM Mahogany Natural
Pedaliere digitali con pedali analogici: perché no?!
Sonicake Matribox: non solo un giochino per chi inizia
Ambrosi-Amps: storia di un super-solid-state mai nato
Il sarcofago maledetto (e valvolare) di Dave Jones
Neural DSP Quad Cortex: troppo per quello che faccio?
Massa, sustain, tono e altri animali fantastici
Ho rifatto la Harley (Benton ST-57DG)




Licenza Creative Commons - Privacy - Accordo.it Srl - P.IVA 04265970964