Scusate la mia assenza prolungata,
è dovuta ad un insieme di cose che mi ha portato - in un modo o nell'altro - a dedicarmi più "attivamente" alla musica e alla chitarra.
Con la mancanza di date pur avendo 2 gruppi (di locali ce ne sono pochi e quei pochi non pagano abbastanza per coprire almeno le spese) ho deciso di impegnarmi in alcuni progetti:
- composizione di una serie di canzoni assieme ad un mio amico batterista, al fine di creare una situazione interessante tra i musicisti che han qualcosa da dire a livello musicale qui nella zona in cui abito
- registrazione di alcuni demo per gruppi/artisti locali
- un tributo ai Muse, gruppo al quale ho sempre rivolto un'attenzione particolare (per i suoni e le idee): solo ora tramite due amici musicisti ho potuto sviluppare in modo intelligente e alternativo.
Procedendo per punti simmetrici ecco que
llo che è emerso
- mi sento limitato: la tecnica e la teoria servono, c'è poco da fare. Per i ritagli di tempo che dedico a questo progetto vedo che le cose che escono dalla mia testolina son sempre le stesse e questo è dovuto principalmente dal fatto che mi son dato un'impronta ben definita che fatica a sconfinare in territori più "impegnativi" stilisticamente. Magari se mi metto qualcosa di interessante viene fuori ma ho bisogno di qualcuno che sa, che mi spiega quello che sto facendo. Quello che mi fa piacere è che me ne sono reso conto da solo.
- Mi è sempre piaciuto smanettare ma da quando si hanno gli strumenti e lo spazio per farlo in modo sistematico e attendo, il divertimento è aumentato parecchio. Si guadagna qualcosa e in più si imparano un sacco di cose: il microfono di qua, il compressore di la, l'effetto in un m
odo e la sofware che risolve i problemini. Tutto questo è tutta esperienza che si accumula e serve per i prossimi lavori, in modo particolare per il punto 3.
- Lavorare in 3 è davvero comodo, soprattutto se ognuno fa bene la sua parte. In questo caso io mi preoccupo di creare le basi (midi a go go) con il click (quindi un bel lavoro di ricerca dei suoni), i suoni per la chitarra (mi diverto un sacco, davvero!) e di imparare i testi a memoria. Quando ci si trova per provare le canzoni escono in modo preciso proprio perchè ognuno sa bene come fare la propria parte e non cade nel pressapochismo che in questi ultimi periodi mi sembra che sta prendendo piede in tante band.
Voglio condividere anche alcune rinuncie musicali che ho dovuto affrontare per coerenza con le altre cose che ho deciso di portare avanti:
fra tutte la possibilità di suonare con un gruppo che cercava un chitarrista dopo aver prodotto il suo primo cd. Onestamente a me non suscitava nulla il materiale che ho ascoltato e ho preferito lasciar stare.
Idem per un altro che ha contatti importanti (P. Scotto e bla bla bla) ma che non mi danno l'impressione di essere completi per intraprendere certe scelte.
Un'altra occasione che mi si è presentata è stata di creare un duo acustico, anche questo rifiutato più per gusto personale (preferisco fare quello che ho citato qua sopra) che per risultato economico.
E poi altri gruppi vari che -purtroppo- mi farebbero perdere troppo tempo con progetti poco chiari e poco motivati/motivanti.
Una nota particolare vorrei spenderla su questo tributo ai Muse che ho imbastito. E' piacevole provare a casa propria avendo la sala prove, ma lo è ancora di più trovarmi con altre persone che conosco e con le quali ho avuto modo di suonare assieme seppur di gruppi diversi. E' stata una scelta nata principalmente dalla voglia di fare qualcosa che soddisfi i miei gusti musicali ma anche dalla necessità di stare con qualcuno che li condivida e li viva serenamente (ma anche con professionalità).
La speranza di portare questo progetto a contest, serate e perchè no -un domani- a partecipazioni con canzoni inedite, ci diverte e diverte chi ci conosce.
Il gruppo si chiama "MUSEtti" (eh, dopotutto siamo veneti!), nato per goliardia ma che suscita simpatia e allo stesso tempo interesse: vorremmo proporre delle serate conviviali dove non solo si presenti musica fatta bene (seppur cover) ma l'opportunità di cenare e bere qualcosa assieme, in compagnia e riderci su tra una canzone e l'altra. Perchè di tributi ce ne sono tanti... ma pochi così!
A breve registreremo qualcosetta, promesso.
Bene, ho finito.
Per il resto... suonate e divertitevi
Salutones (alla Kata :D)