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Hurrycane H45
Hurrycane H45
di [user #16167] - pubblicato il

Un amplificatore con un look unico e, se non bastasse, con un sound eccellente capace di dare lustro al made in Italy. Già dalle prime note si avverte l'estrema qualità della testata da 45 watt assemblata point-to-point da Hurrycane Amp.
Ormai è risaputo: per ottenere un ottimo sound non basta solo avere un buon progetto. Un ruolo importantissimo è ricoperto dai materiali utilizzati, capaci di trasmettere tutta la purezza o la cattiveria del nostro suono, senza mai dare l'impressione di suonare sottovuoto, intubati. Gli italiani di Hurrycane Amp lo sanno bene, per questo non lasciano niente al caso, curando tutto fino nei minimi dettagli.

Con un modello H45 alla mano, si parte da quello che non può certo essere considerato un dettaglio: la lussuosa dust cover, realizzata con cura in una colorazione bianca impreziosita da cuciture e logo rossi. L'estetica della testata è ricercata quasi quanto la scelta dei componenti, analizzati subito dopo. Ecopelle di struzzo rossa e rovere in bella vista tirato a lucido da un ottimo lavoro di rifinitura sono montati su uno chassis in alluminio aeronautico a prova di bomba nucleare, ma rispetto a quello che si cela all'interno il tolex sgargiante non è altro che la carta regalo che nasconde il regalo di Natale. Resistenze a impasto di carbone Hallen Bradley, condensatori F&T e Sozo Custom riempiono le budella dell'H45, il tutto assemblato point-to-point con lega di argento, stagno e rame su turret board in bachelite.
Ovviamente a dare voce al tutto c'è un bell'armamentario di valvole. Nella sezione pre prendono posto tre 12AX7 Mullard Reissue, mentre il finale è gestito da due KT66 Gold Lion. Come valvola rettificatrice è scelta infine una GZ34 TAD Premium Selected.
Hurrycane non ha badato a spese nella scelta dei componenti. Questo si traduce in un sound che non lascia dubbi sulla qualità della testata, la quale mette in luce le sue potenzialità già dalle prime note.

Hurrycane H45

Ai più non è certo sfuggito il chiaro richiamo allo storico amplificatore al quale la H45 si ispira. Quattro input, due controlli volume, uno Normal e uno Higer Treble, il semplice equalizzatore composto da alti, medi e bassi e il controllo di presence. Ovviamente il progetto da cui la testata italiana ha preso le mosse è la JTM45, alla quale si rifà in qualche modo anche nel look. Dopo la doverosa panoramica è giunto il momento di ascoltare la testata.

Una Fender realizzata da John Cruz è stata usata per il test, alla quale è stato collegato un altro ottimo pezzo di made in Italy: Michele Quaini.
La prima cosa che è balzata all'occhio, ma soprattutto all'orecchio, è il volume davvero esagerato della H45. Come per la JTM si ha a disposizione davvero una valanga di suono, in entrambi i canali. Quello normal, ovvero il numero due, con il suo suono caldo è perfetto per cominciare a prendere confidenza. Giocando un po' con l'equalizzazione si riesce a gestire con facilità qualunque tipo di pickup, enfatizzando o tagliando le frequenze a piacere. La qualità dei componenti è già messa in luce, il suono infatti è aperto, ricco, molto presente.
Tutte queste qualità, passando al canale uno, non fanno altro che aumentare con l'incremento di acuti fornito di default dall'input dedicato. Il suono però non diventa per niente tagliente, bensì solo un poco più aggressivo, pronto ad accogliere un buon TubeScreamer.
Già, il TS - o un suo surrogato - è il modo migliore per ottenere un buon suono crunch e lead senza dover rinunciare all'amicizia dei vicini o peggio all'udito.
Grazie all'ottimo clean di base, un buon overdrive si incastona come un diamante e il crunch che si sprigiona lascia piacevolmente colpiti.

Hurrycane H45

Il quarantacinque watt è un concentrato di vintage, ma non un semplice clone. La forte personalità e soprattutto l'elevata qualità traspaiono in continuazione. In definitiva, l'Hurrycane è un ottimo amplificatore per chi cerca un sound vintage di qualità, con l'affidabilità garantita da un'ottima costruzione e dalla riuscita del progetto. Insomma si può andare fieri di un nuovo pezzo di artigianato italiano.

Video multimediale, richiede supporto Flash.


Salvatore Bonsignore, ebanista. Alfonso Schembri, appassionato di elettronica. Gerlando Callea, bassista cultore del vintage. Assieme all'ingegnere elettronico Pasquale Alba hanno deciso di dare vita a un sogno, produrre in Sicilia (per la precisione, nella meravigliosa terra dell'Agrigentino) amplificatori artigianali di alta classe, caratterizzati da un'estetica da far girare la testa anche ai guru californiani e da una qualità costruttiva ai vertici. Hurricane in poche parole è questo.
Come riferimento progettuale seguito dall'ingegner Alba ci sono le gemme del passato, dal JTM di Jimi al Vox AC30 in classe A, attraverso i classici Bassman. Ma qui non si copia, si prende ispirazione, si reinventa, si migliora, si perfeziona, si innova. Come principio produttivo la qualità assoluta, con circuitazione point-to-point e la miglior componentistica americana e tedesca disponibile sul mercato.
E il risultato si percepisce quando le valvole si sono scaldate a dovere e si fanno i primi accordi. Gli Hurricane sono oggetti per orecchie esigenti, per chi ha voglia di sentire l'anima della sua chitarra che urla attraverso un amplificatore senza compromessi, caldo, preciso, musicale, ricco e autorevole come non osavamo aspettarci.
Due parole sull'estetica: Bonsignore è un artista come solo l'Italia sa produrre e questa sua arte si vede negli Hurricane. I cabinet sono perfetti, con accoppiamenti affascinanti di legni e rivestimenti. Ciliegina sulla torta la custodia per la chitarra coordinata, le copertine degli amplificatori con le protezioni per le zone sotto la maniglia e una qualità di fattura da alta sartoria.
Nella mia vita ho avuto modo di vedere, provare e sentire amplificatori di ogni genere, compresi tanti so called "boutique amp", ma da tanto tempo non mi confrontavo con gioielli simili.
 (alberto biraghi)
amplificatori h45 hurrycane
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