Sostieni Accordo
  • Accedi o registrati
  • Info e contatti
    • FAQ
    • Fai pubblicità su ACCORDO
    • Politiche di gestione dei thread
    • Regolamento di Accordo
    • Contatti e info aziendali
    • Privacy
    • Banner e ad-block
    • Servizio consulenza
    • Servizio grafico per le aziende
  • Scrivi
    • ...un post su People
    • ...un articolo o chiedi una consulenza
    • Pubblica un annuncio vendo/compro
    • Segnala un appuntamento
  • Pubblicità
DIDATTICA VINTAGE VAULT SHG MUSIC SHOW PEOPLE STORE

Historic Pictures.

di FBASS [user #22255] - pubblicato il 11 gennaio 2013 ore 14:31


Tempo fa ho proposto un mio modesto articolo dedicato alla bellezza dei disegni realizzati per il brevetto sia di strumenti musicali che di accessori quali tremolo o nuovi modelli di pickups, ora voglio parlare delle fotografie storiche dei cataloghi in cui comparvero, per la prima volta, anche le leggende della storia della chitarra elettrica e come non cominciare con la prima in assoluto e relativo amplificatore ad essa dedicato, la Rickenbacker Frying Pan del 1931 ( entrambi in immagine d'apertura e relativi plettri). Poi è d'obbligo la pagina del catalogo Gibson anno 1937 in cui compare la prima chitarra elettrica da jazz della storia e relativo amplificatore, cioè la chitarra archtop ES 150 ed amplificatore EH 150, quest'ultimo un po' precedente come realizzazione essendo stato prodotto per la Lap Steel Gibson a sua stessa sigla, del 1935, ( ES sta per Electric Spanish ed EH sta per Electric Hawaiian ) :



La successiva non poteva non essere se non una pagina di uno storico catalogo Fender ( forse datato anno 1954, oppure 1955 al massimo, poichè il Precision, dall'anno 1956, divenne Contoured Body, vedi quello attualmente usato da Sting che è di quell'anno) ), cioè quella con la Telecaster, modello solo da qualche anno rinominato così al posto dell'iniziale nome Broadcaster per via della nota vertenza legale con la Gretsch, il basso Precision 1951, la Lap Steel Guitar tripla modello Stringmaster realizzata per il duo famosissimo Santo & Johnny, tutte con i relativi amplificatori consigliati ( potessi possederne almeno uno di questi  illustrati, non importa quale!!!) :


Poi ci fu il grande successo della Gibson Les Paul Model e nel 1955  ne erano già succedute tre tipologie di queste chitarre entrate nella storia, la prima del 1953 con l'attaccacorde-ponte a trapezio ideato dallo stesso Les Paul ( ritratto agli inizi carriera nella seconda foto sottostante ), la successiva, del 1954, con lo Stop Tailpiece ( ma qualcuno lo chiama Stop Bar, che svolgeva anche la funzione di ponte regolabile ma solo in altezza ) e la Custom Black Beauty con l'ALNICO pickup al manico ( mentre tutti gli altri sono dei P 90 ) e ponte Tune-O-Matic, del 1955 :





Ma in casa Fender non si era certamente dormito, su insistenza e collaborazione di Bill Carson ( ma la richiesta di una chitarra più versatile della Telecaster era pervenuta da più di un chitarrista country ), nacque, nel 1954, la chitarra oggi più conosciuta ed usata, la Fender Stratocaster, dotata del famosissimo Synchronized Tremolo :




Ma forse non tutti sanno che ci fu un'altra piccola rivoluzione in quei frenetici anni 50's, una Factory che produceva chitarre economiche con body in masonite, la Danelectro, nel 1958, produsse la prima chitarra baritona della storia, la osannata e poi molto usata nelle colonne sonore degli "Spaghetti Western" TIC-TAC, chiamata così per il suo suono "ad elastico rilasciato", introducendone poi la versione, sia di questa, che del basso ed anche della chitarra tradizionale a 6 corde, a forma di lira e conosciute come Long Horn Model, eccole ( la baritona è la centrale) :



Ora due pagine proposte al pubblico nello stesso anno, il 1962, però relative a due cataloghi di Brand diverse, ma già allora consociate, la Gibson con i nuovi modelli SG dei suoi bassi Solid Body, denominati EB 3 ed EB 0, e la Epiphone, ancora unicamente con prodotti "Made in USA", acquistata nel 1957 dal grande manager della Gibson, Ted Mc Carty, oggi riproposte in maniera fedele a quelle dell'epoca, sono da sinistra, la Sorrento, la Sheraton e la Crestwood Custom. Le due ditte oggi sono sempre consociate, ma con produzioni in continenti e stati diversi diversi, cioè USA e Cina :




Preferisco finire questo breve articolo con un volto di donna sorridente, dal lontano 1955, quello di Mary Osborne, utilizzato nella pagina del catalogo Gretsch quando la stessa ditta propose al vasto pubblico di chitarristi blues, jazz, country e rock, la sua chitarra archtop modello 6120 G brand, anche se poi tutti ne fanno risalire la immissione sul mercato all'anno precedente, il 1954, a seguire due video di lei :















Dello stesso autore
"Io e la mia frequenza nella Napoli Musicale anni 70s"
Le mie ricerche sui bassi ceduti negli anni ... con esiti controversi però!
La maledetta mania di vendere e scambiare strumenti nel periodo fine anni 60s, inizio anni 80s.
Bei ricordi ... come vorrei tornare a quegli inizi anni 80s!
Le mie chitarre che sto usando di più adesso!
Mea Culpa, mea maxima culpa ...ovvero le cessioni 1969-1983 per permute di cui mi sono pentito, e non sono tutte:
Ecco il perchè la Gretsch G6120 G brand è da sempre la mia preferita.
Ragazzi, come cambiano le cose nel tempo! cioè dall'armonia al basso elettrico.
Loggati per commentare

Mammuzza bedda!! Sbavo per ...
di Salvog [user #26748]
commento del 11/01/2013 ore 17:47:51
Mammuzza bedda!!

Sbavo per quella Les del 54'.

Comunque non mi lamento, me basta la mia custom Page reissue.

Baciamo le mani Don Ciccio.
Rispondi
Re: Mammuzza bedda!! Sbavo per ...
di FBASS [user #22255]
commento del 11/01/2013 ore 21:17:0
E a me bastano la mia Les Paul Special TV del 1996 con due P 100 e la mia Gibson ES 335 Studio del 1989, ma sbavo invece per la Gretsch 6120 G Brand, quella d'epoca però; in ordine di poco appetibilità, lascio agli altri le Cinesine ( me ne hanno offerta una di Gresch Made in China, solid body, con due pickup humbuker ma molto lontani dai Filtertron, ex demo, ad € 180, mentre pochi giorni prima ce ne era una Gold Top ad € 600, molto simili alla Les Paul con ponte attaccacorde unico compensato, questa in offerta di un color rosso indecifrabile), le Koreane e le Jappanesi, anche se quest'ultime sono molto più fedeli alle originali, White Falcon e 6122 compreso, poi ho visto che comunque le Japanesi costicchiano anche loro, più del doppio di una Fender Made in USA, Ciccio il Napoletano.
Rispondi
Re: Mammuzza bedda!! Sbavo per ...
di stefano53 [user #26833]
commento del 12/01/2013 ore 11:39:47
Hai ragione.Le Gretsch giapponesi della serie professional non sono affatto male,come liuteria non hanno nulla da invidiare alle originali anni '60 e i pickup,pur diversi,suonano bene.Però costano parecchio e comunque non molto meno di originali uSA reperibili in USA a buon prezzo perchè non troppo ricercate in questo periodo (soprattutto 6120 e Country Gentleman)
Rispondi
Re: Mammuzza bedda!! Sbavo per ...
di FBASS [user #22255]
commento del 12/01/2013 ore 16:35:46
Pensa che sul catalogo Gretsch ho trovato proposte la White Falcon Made in USA a dollari 14mila e più, la 6120 modello Eddie Cochran ( quella con il P 90 al manico ) a dollari 11mila e più, già la 6120 G brand costava meno, dollari 8mila circa, mentre le versioni Made in Japan stavano € 4000 e non c'era la G Brand con i Dynasonic, ma solo la 6120 con i Filtertron, abbastanza fedele ma stessa cifra, le Cinesi erano lontanissime dalle loro equivalenti americane e costavano tra i € 1000 ed € 600, capisco così perchè non si vendano, costano quanto le vintage originali, Franco50.
Rispondi
Re: Mammuzza bedda!! Sbavo per ...
di stefano53 [user #26833]
commento del 13/01/2013 ore 12:13:30
Gretsch e soprattutto Rickenbacher hanno prezzi del nuovo non troppo lontani da quelli del vintage '50 e '60, a differenza di quanto avviene per Fender e Gibson.Questo è dovuto anche al fatto che la produzione attuale ,per qualità e suono, non è molto lontana.Le Ric oltretutto sono fatte a Santa Ana (LA) da un 'azienda che è ,di fatto,un vero Custom Shop,con produzione limitatissima e hanno in catalogo strumenti come la 325 Liverpool (Jlennon prima maniera) o ll 4001 bass che hanno tempi di consegna in negozio di 4 anni! Vale la pena comprarli originali? Secondo me no,anche in considerazione che i manici dei bassi originali non possono non essere storti.
Rispondi
Re: Mammuzza bedda!! Sbavo per ...
di FBASS [user #22255]
commento del 13/01/2013 ore 14:14:09
Di bassi Rickenbacker ne ho avuto solo il modello 4001 natural del 1972, cioè quello con il DeArmond con coperchio metallico a due asole, ne ho inserito la pagina del catalogo nell'articolo successivo, dato via prima che il manico diventasse inutilizzabile per via del cambio corde che feci da liscie a Rotosound roundwound ( passando prima per un Gretsch ad un solo pickup e poi al Fender Jazz Bass), poi ho rifiutato, circa 20 anni fa, un 4005 semi-hollow poichè il ragazzo che lo vendeva non me la contava giusta riguardo alla provenienza, ma era "firegloo" ed aveva due DeArmond, peccato, ne ho inserito il modello nello stesso articolo, oggi la chitarra che mi piacerebbe avere è la Double Neck 4080/12 ( costa maledettamente però) con un 4003 sopra ed una 480/12 sotto, anche se la mia preferita a 12 corde è la 360/12, le ho messe tutte nel mio diario successivo. Della Gretsch spero, e lo farò, di comperarmi la 6120 G Brand; è vero per i prezzi, Franco50
Rispondi
Ho avuto la Ric 360/12 ...
di stefano53 [user #26833]
commento del 14/01/2013 ore 12:15:01
Ho avuto la Ric 360/12 ,l'ho venduta perchè ci mettevo mezz'ora ad accordarla,la suonavo mezz'ora facendo Byrds e Beatles,dopodichè non sapevo più che farci.Oggi ho una 360 /6 corde,molto più versatile,anche per i diversi pickup.
Rispondi
Re: Ho avuto la Ric 360/12 ...
di FBASS [user #22255]
commento del 14/01/2013 ore 15:36:15
Invece io cerco la 360/12 poichè la 360 e basta, color Jetgloo, l'ho avuta, pagata usata pure poco, lire 400mila a metà anni 80's, data in permuta insieme ad una Epiphone made in Japan modello EA 250, per la mia attuale Gibson ES 335 Studio nera, la 360 era un po' anonima, Ciccio il Napoletano.
Rispondi
Re: Ho avuto la Ric 360/12 ...
di stefano53 [user #26833]
commento del 15/01/2013 ore 10:17:3
La 12 corde ha sicuramente più personalità,devo dire che un po' la rimpiango,ma la 360 jetglove secondo me è bellissima col ponte a R,è dolce e selvaggia,suona meglio delle tele thinline,ha un manico eccellente ed è pure versatile (dai Beatles in tutte le canzoni,al country/rock,alle ballate southern,al rock&roll anni 50 e a quasi tutta la musica anni '60,persino al blues ,anche se i tasti e il manico non sono il massimo per il bending).Perchè non tutte e 2? 360/12 fireglove mod '63 con pickup vintage e 360/6 jetglove con pickup highgane più cattivi.
Rispondi
Re: Ho avuto la Ric 360/12 ...
di FBASS [user #22255]
commento del 15/01/2013 ore 13:44:43
Se vai al mio successivo diario "Le famo strane" vedrai che ho postato ( ed esiste ) la Duoble Neck Rickenbacker 362/12 che le ha tutt'e due, la 360/12 superiore e la 360 sotto, costicchia però; io se un giorno farò una pazzia invece comprerò la 4080/12 con il 4003 basso e la 480/12, versione solid body della Rickenbacker a 12 corde, per adesso ho deciso di fare solamente altre due spese, una economica che è la baritona Danelectro ( è la terza volta che la ordino ed ho dovuto ripiegare su un altro acquisto per recuperarne l'anticipo) e la Gretsch 6120 G Brand che sogno da una vita ( sono sicuro del suo uso anche da parte degli Shadows, con quest'ultima Apache viene identica al disco ), Franco50.
Rispondi
Seguici anche su:
Aggiornamenti via mail
Newsletter a basso traffico: hot topic, novità, opportunità. Disiscrizione con un click in qualunque momento.
Cerca Utente
People
Stewart Copeland: Police Diaries 1976-'79
Ecco come sono stato truffato - Pt. 3
Costruisci il tuo Korg Power Tube Reactor valvolare
Kramer SM-1 diventa figurata a prezzo budget
Il punch degli AC/DC in un pedale
Amped 2: testiamo in anteprima l’amplificatore stomp Blackstar
Dallo shred al pop napoletano, andata e ritorno: sul palco con Edoardo...
PRS? Chitarre da crisi di mezza età…
David Crosby: il supergruppo si è spezzato
La chitarra elettrica dopo la pandemia: dalla fascia media al custom d...
Ho intervistato l'Intelligenza Artificiale. Il chitarrista del futuro?...
Più opzioni, meno lavoro
Il calore della noce per le Taylor American Dream 2023
FluxElectrick: envelope e ring in salsa australiana
PRS celebra 10 anni di S2

Licenza Creative Commons - Privacy - Accordo.it Srl - P.IVA 04265970964