forme semplici, linee coerenti, dialettica spoglia di eufemismi, giusto rapporto con qualsiasi interlocutore, questi sono alcuni segni che contraddistinguono un atteggiamento così in disuso negli ultimi tempi: l'eleganza
questo termine, così difficile da definire, che trae la sua origine dalla lingua latina, eligere o ex legere, viene usato per sottolineare una distinzione, una non appartenenza al mondo dell'usuale, un modo per identificare una diversità
solitamente definiamo anche distinta una persona elegante ma questo stato assoluto di distinzione ne deternima forse un distacco troppo netto dal mondo, isolandola in una spiacevole solitudine sia fisica che di pensiero
non bisogna assolutamente valutare questo termine nell'ordine di avvenenza nè di bellezza interiore, ma soltanto cogliere l'irripetibilità di alcuni atteggiamenti inquadrandoli nella sobrietà delle azioni compiute
un musicista non suona meglio se veste con gusto e ricercatezza, uno strumento ha la sua voce, a prescindere dall'espressione smagliante del suo colore e dall'accurata levigatezza delle sue parti metalliche,
ambedue possono assolvere magnificamente ed essere addirittura perfetti, ma non eleganti
lo sfarzo, la ricchezza, il potere, in quanto estremi rispetto ad una condizione normale, non sono mai eleganti, un fiore di campo lo è sempre perchè offre soltanto la semplicità del suo essere