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La verità sul vintage: parla Mike Eldred
La verità sul vintage: parla Mike Eldred
di [user #3] - pubblicato il

I recenti thread su "Blackie" e il confronto tra la Stratocaster 1956 e la nuova Fender American Vintage Stratocaster hanno collezionato migliaia di letture e innumerevoli commenti. Per tagliare la testa al toro abbiamo deciso di chiedere l'opinione di uno dei tecnici più autorevoli in circolazione, Mike Eldred, manager del Fender Custom Shop e performer di razza.
I recenti articoli su "Blackie" e sul confronto tra la Stratocaster 1956 e la nuova Fender American Vintage Stratocaster hanno collezionato migliaia di letture e innumerevoli commenti. Chi crede nella "magia" delle chitarre vintage, chi sostiene che "semplicemente le costruivano meglio", chi ritiene che sia tutta suggestione. Per tagliare la testa al toro abbiamo deciso di chiedere l'opinione di uno dei tecnici più autorevoli in circolazione, Mike Eldred, manager del Fender Custom Shop e al contempo performer di razza, col suo Mike Eldred Trio. Ecco cosa ci ha detto.

La verità sul vintage: parla Mike Eldred

Accordo: Dopo oltre sessant'anni gli appassionati continuano a parlare della "magia" delle Fender vintage. Sei d'accordo che le Fender pre-Cbs hanno un "ingrediente segreto" che le rende speciali?
Mike Eldred: No, penso di no, per essere onesto. Ciò premesso, ritengo che uno strumento "parli" a ciascuna persona in modo diverso. Io ho da molto tempo una Telecaster del 1968. Ho provato più volte a metterla in pensione, ma nessuna altra chitarra mi dà la stessa sensazione. Non è tanto questione di suono, ma di feel. E ritengo che questa unicità non sia qualcosa accaduto in passato, ma che accade ancora oggi. Ho costruito chitarre per 35 anni, ma ancora oggi mi capita di prenderne in mano una in negozio e... WOW!

A: Quali sono gli aspetti principali che un masterbuilder non può trascurare per costruire strumenti "magici" come quelli vecchi?
ME: Il feel del manico, la suonabilità, il suono e naturalmente estetica e "vibe" dello strumento.

A: Ci sono elementi non riproducibili, ovviamente oltre al tempo?
ME: No, direi di no. Abbiamo investito molto tempo per capire come venivano dipinte, assemblate, avvolte e in genere costruite le cose delle diverse epoche. Considera che in Fender ci sono persone che vi hanno lavorato per gran parte della loro vita!

A: Come vi confrontate con le regole CITES sui legni protetti?
ME: Il governo fa le regole, noi le rispettiamo!

A: Ci sono legni in grado di dare lo stesso feel e le stesse caratteristiche sonore del palissandro brasiliano alla tastiera?
ME: Non penso che ci siano feel o caratteristiche sonori attribuibili al palissandro brasiliano diverse da quelle di qualunque altro palissandro. Tra l'altro Fender ha usato molto palissandro indiano negli anni '60. Le Telecaster Rosewood (NdR la chitarra resa famosa da George Harrison) erano costruite con palissandro indiano. Mi piacerebbe conoscere le differenze se qualcuno le ha documentate. Credo che si tratti parte di una questione estetica e parte di un luogo comune.

A: Quali sono le caratteristiche che fanno buono un pickup?
ME: Innanzitutto chi lo costruisce. La qualità dei componenti ha meno valore della competenza della persona che lo costruisce. Devi avere conoscenza ed esperienza per fare un buon pickup, non puoi semplicemente avvolgere filo attorno a un magnetre e pretendere che di aver fatto un buon pickup che suona bene.

A: Ritieni che un po' di microfonicità possa influire sul suono di un pickup?
ME: Certo, ma dei essere TU a decidere se ti piace quella caratteristica, ovvero se la percepisci come "buona". Ad altri potrebbe non piacere. Quel che conta sono i gusti del musicista.

Ringraziamo Mike e ve lo mostriamo impegnato in una delle sue attività preferite: mostrare al mondo uno dei fantastici strumenti che escono dal laboratorio di sogni in cui ha la fortuna di lavorare.

chitarre elettriche coverstory custom shop fender golden age strat interviste stratocaster
Link utili
Mike Eldred Trio
Mike Eldred e Scotty Moore
Mike prova una Stratocaster per Music Zoo
Fender Custom Shop
Replica Blackie
Stratocaster '56: originale e replica a confronto

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Finalmente sfatati alcuni luoghi comuni, ...
di George S.L.A [user #10210]
commento del 21/01/2013 ore 07:57:42
Finalmente sfatati alcuni luoghi comuni, anche se credo che servirà a ben poco!!
Rispondi
se uno va dall'oste a ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 21/01/2013 ore 08:19:42
se uno va dall'oste a chiedere se il vino e' buono.. e' ovvio che l'oste gli risponda che lo e'..

questo campa costruendo chitarre per la fender... come fa a dire che le chitarre che costruisce sono peggio di quelle vecchie?

o meglio.. magari c'ha pure ragione, ma e' l'ultimo al quale si possono fare queste domande...
Rispondi
Re: se uno va dall'oste a ...
di marcomo utente non più registrato
commento del 21/01/2013 ore 08:48:18
Bhe se è stato onesto...
Altrimenti avrebbe potuto anche dire...ovviamente quelle del passato sono tutta un'altra cosa....Ed è per questo che Fender ve le ripropone a prezzi assurdi :-D
Rispondi
Re: se uno va dall'oste a ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 21/01/2013 ore 08:55:10
===Bhe se è stato onesto...====

consigli per gli acquisti....
Rispondi
Re: se uno va dall'oste a ...
di ginux [user #18168]
commento del 21/01/2013 ore 08:51:09
sono d'accordissimo con te..non credo che questa intervista possa sfatare nessun mito ne alimentarne di altri, semplicemente rimane fine a se stessa e non sto dicendo che metto in dubbio le sue parole ne dubito della sua buona fede..
Rispondi
Re: se uno va dall'oste a ...
di frengo95 [user #24124]
commento del 21/01/2013 ore 14:38:47
io credo che quest' intervista rimane a se stessa proprio come tutti i pareri sugli strumenti vintage o gli strumenti in generale.

c' è chi dice che epiphone è meglio di gibson.

o che una standard suona meglio di una 65.

però alcuni preferiscono la standard, aluni la epiphone, alcuni la 65.
basta sapere tu cosa preferisci.
poi vedi quanto devi spendere per soddisfare le tue preferenze xD
Rispondi
Re: se uno va dall'oste a ...
di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 21/01/2013 ore 15:18:55
Beh, in realtà una persona che gli strumenti li costruisce offre un parere che secondo me possiede un'oggettività superiore rispetto a quella di un "semplice" amatore, non fosse altro che per il fatto che magari possiede qualche competenza in più in merito a materiali e tecniche costruttive e forse nella sua vita ha avuto la possibilità di sperimentare cose che noi chitarrai non possiamo nemmeno immaginare.
Rispondi
Re: se uno va dall'oste a ...
di MannishBoy [user #15101]
commento del 21/01/2013 ore 09:36:19
mi hai proprio tolto le parole di bocca...
In tutta onestà mi sembra l'ultima persona a cui chiedere certe cose.
Sottintendo ovviamente il massimo rispetto per la persona e per il professionista.

Saluti
Rispondi
Re: se uno va dall'oste a ...
di Pestolesto [user #12533]
commento del 21/01/2013 ore 14:57:36
+1
Rispondi
Re: se uno va dall'oste a ...
di solare [user #28804]
commento del 22/01/2013 ore 12:22:5
Se fosse vivo Leo sarebbero andati a chiedere a lui ?
Rispondi
Re: se uno va dall'oste a ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 22/01/2013 ore 13:19:46
e lui avrebbe detto che sono meglio le music man e le G&L ... :-D
Rispondi
Re: se uno va dall'oste a ...
di alberto biraghi [user #3]
commento del 22/01/2013 ore 13:37:21
Veramente io gliel'ho chiesto, nel 1984, quando l'ho intervistato. Gli domandai più o meno le stesse cose. Le sue risposte furono profondamente diverse, perché Leo non aveva in alcun modo considerazione della chitarra come oggetto in cui tecnologia ed emozione convivono. Per lui esisteva solo l'innovazione, quindi considerava *qualunque* sua invenzione migliore di quanto aveva fatto prima.
Il problema di Leo era che - come spesso accade con le botte di ingegno - disegnò la cosa giusta al momento giusto. Avesse progettato una Music Man Sabre (una chitarra altrettanto giusta, ma fuori tempo massimo) nel 1954, oggi staremmo forse a collezionare Music Man e le Fender non le vorrebbe nessuno.
Rispondi
Non sono troppo daccordo......
di bernablues [user #16917]
commento del 21/01/2013 ore 08:41:01
su ciò che pensa del palissandro brasiliano rispetto a quello indiano, o meglio, forse sulle chitarre elettriche, si nota poco la differenza, ma sulle acustiche, si sente e come, e non soltanto per un fattore estetico, ma di "plasticita" del materiale, che influisce sul risultato finale dello strumento....poi per tutto il resto, credo che abbia ragione da vendere :-)))
Rispondi
Re: Non sono troppo daccordo......
di helloween [user #27122]
commento del 21/01/2013 ore 09:03:2
Io penso che si riferisse soltanto alle elettriche (e per me ha pure ragione)...
Rispondi
Re: Non sono troppo daccordo......
di luvi [user #3191]
commento del 21/01/2013 ore 11:34:25
Ma certamente, qui si parla esclusivamente di chitarre a corpo solido!
Il punto di "aberrazione" in gran parte delle discussioni è proprio pretendere di applicare alle solidbodies le stesse leggi che governano il comportamento delle chitarre acustiche (per capirci, se l'incipit è che la solidbody è solo un'acustica senza cassa e che i pickup "amplificano" il suono che essa ha da spenta, è sostanzialmente già meglio smettere di discutere!).
Basta tener conto che si tratta di strumenti basati su principi di produzione del suono diversi e per molti versi antitetici, aprire un tantino la mente a concetti logici alternativi ai soliti luoghi comuni e tutte le nuvole si diradano in fretta. :-)

P.S. non so se tutto quel che Mike Eldred dice sia da considerarsi Vangelo (il marketing ha indubbiamente le sue regole), ma la descrizione delle caratteristiche che fanno di un pickup un "buon pickup" è da incorniciare!!
Dovrebbe servire da monito per tutti coloro che si svegliano una mattina e dopo aver avvolto alla bell'e meglio del filo attorno ad un rocchetto si sentono in diritto di dire "io faccio pickup", moda tutta italiana che a livello di sfrontatezza e di mancanza di considerazione per la professionalità ha (fortunatamente) ben pochi rivali all'estero. La cosa vale ovviamente anche per gli strumenti, s'intende... ;-)
Rispondi
Re: Non sono troppo daccordo......
di bernablues [user #16917]
commento del 21/01/2013 ore 12:30:11
"" Dovrebbe servire da monito per tutti coloro che si svegliano una mattina e dopo aver avvolto alla bell'e meglio del filo attorno ad un rocchetto si sentono in diritto di dire "io faccio pickup", "".... perché alla fender come li avvolgono, al punto croce? Una affermazione del genere la trovo giusta nel momento in cui si parla di liuteria, dove non ci sono delle regole stigmatizzate, ma tante scuole di pensiero, e tante variabili di cui tenere conto, ma avvolgere un P.U. rientra nei fondamenti dell'elettronica, anzi dell'elettrotecnica, e c'è poco da inventarsi, le variabili sono talmente poche: ( numero di spire, sezione del filo di rame, e tipo di magnete su cui avvolgere il filo), poi alla luce di queste variabili, ci sono un miliardo di pubblicazioni di elettrotecnica, che spiegano le regole matematiche per ottenere una cosa piuttosto che un'altra :-))
Rispondi
Re: Non sono troppo daccordo......
di luvi [user #3191]
commento del 21/01/2013 ore 12:50:08
c.v.d. ...
Rispondi
Re: Non sono troppo daccordo......
di fabfor utente non più registrato
commento del 21/01/2013 ore 15:14:42
beh.. le variabili sono un po' di più di quelle che elenchi, come minimo non hai considerato la tensione del filo e il tipo di avvolgimento e già quest'ultimo ti apre un mondo, perchè sia che la guida del filo avvenga a macchina o a mano quello che gli anglofoni amanti degli acronimi chiamano TPL (turn per layer) inciderà e sostanzialmente sul suono del pickup. Quindi se hai una macchina per avere certe sonorità dovrai impostarla in un modo piuttosto che in un altro... se lo fai a manina, come penso dovrebbe fare un Custom Shop Fender, allora ci vuole esperienza... e tanta.
Ma se ci pensi bene questo riguarda solo il "copiare" un pickup già famoso... ci sono poi i costruttori più in gamba, e tra questi metterei Villani (che non conosco, ma mi piacerebbe farlo), che oltre a costruirse tutto da solo (vedi bobine, supporti, ecc..), a mettere a disposizione le proprie conoscenze a noi poveri mortali, sforna in continuazione nuovi prodotti credo con enorme spreco (inteso come "consumo") di risorse economiche e intellettuali e quindi penso che forse, un po' gli gira quando vede una certa superficilità in merito al suo lavoro.
Per inteso, e si capisce dalla mia firma, sono un costruttore amatoriale di pickup, ma non scrivo per difendere una categoria alla quale neanche mi sogno di apparetenere, ti ho risposto solamente perchè credo che a tutti un po' dispiaccia quando il proprio lavoro, anche solo indirettamente, venga preso sottogamba e infine (e chiudo) ti dico che il tuo intervento mi ha un po' stupito perchè ho sempre letto con attenzione quello che scrivi proprio per l'equilibrio che mostri e sono rimasto sorpreso che questa affermazione sia venuta da te. Pace, eh?!?
Rispondi
Re: Non sono troppo daccordo......
di luvi [user #3191]
commento del 21/01/2013 ore 16:45:59
Hai centrato il punto al 100%!

Dal contenuto della risposta, confesso che sono rimasto molto sorpreso (e deluso) anch'io!

Può essere che il mio intervento sia stato frainteso, non so...
Rispondi
Re: Non sono troppo daccordo......
di bernablues [user #16917]
commento del 21/01/2013 ore 18:34:31
I tipi di avvolgimento il numero di spire, l'orientamento, sono variabili intrinseche alle regole dell'elettrotecnica, in fin dei conti un P.U. non è altro che un trasformatore che funziona al contrario, nel senso che il campo magnetico con cui le corde vanno ad interagire, generano una tensione variabile in funzione appunto delle variazioni di campo magnetico, mentre in un trasformatore, andremo a fornire una tensione, ai capi della bobina, che genererà delle linee di campo, le quali genereranno una corrente indotta all'avvolgimento secondario, quindi si avrà una differenza di potenziale ai capi del secondario, in funzione del numero di spire e della tensione.
Quello che intendevo dire è che per realizzare un P.U. con determinati valori di segnale, esistono delle regole matematiche codificate dalla fisica, che studia appunto i campi magnetici variabili, ed esiste una bibliografia, in merito, molto più vasta e dettagliata, rispetto alle tecniche di liuteria, insomma, se si hanno delle basi di elettrotecnica ed elettronica, si riesce a costruire un P.U. in grado di effettuare il suo lavoro in maniera decorosa, molto meno facile, è costruire uno strumento (nella fattispecie uno strumento acustico), ti assicuro che le variabili in gioco sono molte, ma molte di più di quelle, in gioco per la costruzione di un P.U. Di secondo lavoro faccio il liutaio e costruisco strumenti acustici, oltre a ripararli, e anche usando le stesse diime di costruzione, le stesse essenze, non riuscirai mai e poi mai a costruire due chitarre che suonano in maniera identica, mentre se usi gli stessi materiali, le stesse procedure, realizzerai due P.U praticamente identici; questo era il senso del mio commento :-)
Rispondi
Re: Non sono troppo daccordo......
di fabfor utente non più registrato
commento del 21/01/2013 ore 19:18:11
Lo so che costruisci chitarre, ho seguito i tuoi post.. per questo un po' mi era sembrato strano il commento. Anche io ho costruito qualcosa, e volevo pure iniziare il discorso delle acustiche (ho due dischi raggiati che aspettano da moolto tempo) però è tempo che non voglio sottrarre alla mia famiglia... ma è un altro discorso.
Certo che costruire un pickup è meno laborioso di una chitarra, ma non per questo può essere considerato una cosa "facile" per cui basta seguire delle indicazioni. Ovvio, che se già so che un single coil prodotto in un certo periodo ha un determinato numero di spire, è fatto con un filo di un determinato spessore, magneti di un certo tipo ecc.. ecc... se anche lo avvolgo con la macchina da cucire della nonna non è che poi alla fine suonerà come un humbucker attivo!!!
Ma qui ci si ferma.. ed è un po' il discorso che faceva Villani anche in altra sede. Hai visto il suo sito? E' da paura! C'è una ricerca dietro che non si può nemmeno paragonare al tizio che prende un'avvolgitrici su StewMac, il filo e i magneti e avvolge qualche bobina. Credo che tu abbia la sensibilità per convenirne.
Saluti
Rispondi
Re: Non sono troppo daccordo......
di rockit [user #11557]
commento del 21/01/2013 ore 15:23:19
Trascurando cosette tipo le capacità parassite (date da forma dell'avvolgimento e isolamento del filo di rame), forma del campo magnetico (forma e disposizione dei magneti, oltre al loro tipo), cancellazioni di fase tra bobine diseguali degli humbucker, ecc.
Tutta roba che sta nei libri di fisica (maledetta Fisica2...), più che in quelli di elettrotecnica...sarà per quello che poi quando gli elettrotecnici provano a costruire qualcosa che suona spesso ottengono oggetti che suonano bene, ma sulla carta :-)

Ciao
Lorenzo
Rispondi
Re: Non sono troppo daccordo......
di luvi [user #3191]
commento del 21/01/2013 ore 17:37:13
Concordo pienamente.

Al di là di ogni semplificazione o di ogni ragionevole dubbio su quanto certe affermazioni possano essere dettate dalla sincerità o da esigenze di marketing, mi pare chiaro che nell'intervista si ponga l'accento sul fatto che la "professionalità e la competenza" di chi opera facciano la differenza più di ogni altra cosa.
Mi premeva di far notare come questo sia un concetto sacrosanto che dovrebbe far parte del DNA di ognuno e che invece, specie nel nostro paese, viene fin troppo spesso ignorato e svilito, svuotato del suo valore, posto in secondo piano in favore di smanie di protagonismo o semplicemente ignorato nell'angosciosa impazienza di ricavarsi uno spazio grazie a scorciatorie di ogni genere, che non portano di certo a risultati di qualità.

Non è un modo di porsi relegato al nostro ambiente, ma generale: non si diventa fotografi acquistando una reflex, non ci si proclama grafici solo per aver usato Photoshop, non si diventa tecnici elettronici perché si è acquistato un saldatore, così come non si costruiscono buoni pickup perché ci si è messi in casa una bobinatrice e nemmeno se si cita a memoria la legge di Lenz!

La professionalità fa la differenza perché la si può acquisire soltanto sul campo e nel tempo, con lo studio, l'impegno quotidiano e l'investimento economico necessario a sperimentare, sbagliare (subito e tanto) e migliorare (poco alla volta e con grande fatica).
La professionalità è un valore, non un opzione ed ancor più che dagli attrezzi o dai materiali che si possiedono dipende dalle persone e dall'uso che esse ne fanno.
Tutto quà. :-)
Rispondi
Re: Non sono troppo daccordo......
di psykoguitar utente non più registrato
commento del 24/01/2013 ore 23:16:32
Premetto che scrivo pacificamente.
Rispondo a Bernablues.
Le tue affermazioni non le condivido. Ho parecchia esperienza in elettronica ed elettrotecnica, e posso garantirti che avvolgere un pick up che suoni bene non è facile, non ci riesci al primo colpo. L'impressione che ho leggendo il tuo commento è di una conoscenza libresca e superficiale di quella che è una vera arte, ossia fare pick up che suonano bene.
Visto che sei così sicuro dei risultati, fai come ho fatto io una volta; prendi il materiale per un single coil (magneti, filo, plastiche), avvolgilo, ceralo se vuoi, poi montalo su una solid body e ascoltalo, magari registralo e riascoltalo con calma. Scoprirai che, si, emette un suono, però... Ecco, dietro quel "però" c'è tutta la professionalità di chi ha speso tempo, denaro, competenza, studi, tentativi ed errori per far uscire un suono decente per non dire bello da un insieme di fili, magneti e plastiche. E ti dirò di più; quando spendi i tuoi euro su un pick up fatto da un professionista, come Luvi, ma cito lui solo per esempio, anche se può sembrarti caro rispetti ad un prodotto asiatico, in realtà stai facendo un ottimo affare; perchè i tuoi soldi, da soli, non ripagano la fatica che è costata al costruttore l'apprendere "come fare" quel certo pick up, con quel particolare suono. E se prendi il prodotto asiatico non avrai lo stesso suono, questo è certo.
Curare il suono può essere maniacale, ma noi chitarristi lo siamo un po' (tanto?) e spesso chi produce pick è anche un chitarrista. In conclusione, ti prego, non sminuire la professionalità di chi produce pick up "seriamente"; il pick up in una solidbody fa L'80% del suono, piaccia o no è così. Tutti i pipponi sull'essenza del "mitico legno di cocobolo tibetano che cresce solo d'estate sul lato nord dell'Everest e che esalta i bassi, fa squillare gli acuti e amplifica i medi, ma va tagliato solo di giovedì nel plenilunio con un'ascia benedetta..." sono tutte sciocchezze.

Usare un buon strumento, fatto bene, che tenga l'accordatura, OK. Ma se devo acquistare una chitarra, ascolto molto i pick up, il suono lo fanno in gran parte loro; PARLO SOLO DI SOLIDBODY, a scanso di equivoci.

Ripeto, massima pace e tranquillità, la mia è solo un'opinione, nessuna polemica.
Ma la prova falla sul serio, è molto istruttiva; è anche se suonasse male (probabile), è una soddisfa poter dire "ho fatto il mio primo pick up in casa..." lo smonti dopo due giorni, ma l'hai fatto tu.

Psyk
Rispondi
Re: Non sono troppo daccordo......
di bernablues [user #16917]
commento del 25/01/2013 ore 14:26:19
Con il mio commento, non volevo assolutamente sminuire l'operato di chi costruisce P.U. in maniera artigianale, volevo invece, dire che riprodurre un P.U. che suoni in una maniera identica ad un'altro, è fattibilissimo, usando gli stessi parametri costruttivi, ed i medesimi materiali, mentre riprodurre uno strumento acustico, malgrado lo stesso progetto e gli stessi materiali è impossibile, però, ci sono liutai che sanno "dosare", determinati fattori per ottenere dei risultati simili, è questo non è regolato da regole matematiche, perché il materiale usato è un materiale "vivo" con una sua personalità, a differenza dei materiali usati per un P.U. ;-)))
Rispondi
Re: Non sono troppo daccordo......
di luvi [user #3191]
commento del 27/01/2013 ore 12:25:27
La tua osservazione mi è chiara, ora (avevo equivocato anch'io all'inizio, devo dire...).
Quel che dici è assolutamente vero per molti parametri che definiscono un pickup: composizione chimica dei materiali, tipo di magneti, grado di magnetizzazione (a patto di conoscere quello del pickup da riprodurre, ovviamente), numero di spire, valori elettromagnetici, ecc. ecc.
Tutto questo però è assai poco standardizzato nei fatti e nel caso dei pickup d'epoca molti materiali non sono oggi più reperibili o possiedono caratteristiche differenti. Ecco perché riprodurre un pickup degli anni '50-'60 non è affatto facile, ecco perché ci sono costruttori che da decenni cercano di affinare i propri prodotti migliorandone costantemente la resa nel tempo in un percorso che pare senza fine.
Non abbiamno ancora considerato, poi, un parametro sul quale l'intervistato pone giustamente l'attenzione, che è la "tecnica di avvolgimento". Quando essa è affidata al movimento automatico di una macchina controllata per via elettronica, la ripetizione da esemplare ad esemplare è evidentemente perfetta e possibile. Quando però la tecnica è manuale, strettamente personale e per di più variata istante per istante durante la realizzazione di ogni singola bobina, ecco che il fattore ripetitività diventa assolutamente ingovernabile, tantopiù che su questo (ma direi su gran parte di ciò che riguarda le tecniche di realizzazione dei pickup) non esiste lettteratura alcuna.
In questo contesto, reputo sacrosanta l'osservazione di Mike Eldred riguardo al fatto che il "tocco" dell'esecutore, l'artigiano che opera, insomma, è l'elemento chiave per la qualità del risultato ottenuto, ancor più che i materiali utilizzati.
Il paragone con la liuteria è immediato: usando le medesime essenze ed ammesso di poter escludere idealmente ogni differenza legata al carattere organico e vitale del materiale (lo so, non è possibile, ma ragioniamo per assurdo...), anche a parità di conoscenza delle varie procedure, la diversa manualità e le diverse decisioni prese durante la costruzione dal liutaio determineranno un diverso risultato finale, difficilmente imitabile a posteriori. :-)
Rispondi
Re: Non sono troppo daccordo......
di JackDynamite [user #14761]
commento del 21/01/2013 ore 15:15:
berna ci sono così tante qualità di palissandro... sono favole, tutto qua.
Rispondi
Re: Non sono troppo daccordo......
di bernablues [user #16917]
commento del 21/01/2013 ore 18:48:35
Lo so bene, lo uso per costruire chitarre acustiche, ti assicuro, che uso il palissandro indiano, solo per motivi di prezzo, e per il fatto che il jacaranda se ne trova pochissimo, ed a prezzi paurosi, altrimenti userei quello, il palissandro indiano, è meno ricco i essenze e quindi è meno compatto rispetto al Jacaranda, (per parlare di due qualità note in liuteria), inoltre ha una fibra più lineare, che lo rende più lavorabile, ma rispetto al palissandro Brasiliano, ti assicuro che ha una risposta molto meno dinamica, (proprio per i motivi di cui sopra), una chitarra con fasce e fondo in jacaranda, ha più dinamica, e più proiezione, enfatizza i bassi (come il palissandro indiano), ma non impasta i medi e gli alti, certo poi molto dipende dal gusto musicale di ognuno di noi, ad esempio, c'è chi ama il mogano, rispetto al palissandro, ma anche il mogano ha diverse essenze, ad esempio, e diverse risposte dinamiche, a seconda della specie. Ciò non vuole assolutamente dire che il palissandro brasiliano e migliore in assoluto, ma tra le varie specie di palissandro sicuramente si, e non sono velleità estetiche ;-)))
Rispondi
Re: Non sono troppo daccordo......
di JackDynamite [user #14761]
commento del 21/01/2013 ore 21:14:45
non mi trovo d'accordo, per la mia esperienza ne ho visti di tutti i tipi di palissandro, africano, nord americano, sud americano, indiano ecc... dipende sempre dalla pianta, dal taglio e da tanto altro, sempre per la mia esperienza. anche per il mogano, che sicuramente conosco meglio del palisandro.
Rispondi
Re: Non sono troppo daccordo......
di budelina [user #3787]
commento del 24/01/2013 ore 22:21:35
1) D'accordo sul palisandro per le elettriche: non credo che abbia influenza sul suono, tanto più se utilizzato per la tastiera. Qualche vantaggio però il brazilian ce l'ha: un pelino più resistente all'usura per via della maggior compattezza e, per lo stsso motivo unito alla minore porosità, minore sensibilità all'umidità se la tastiera non è verniciata o ben incerata; il che significa minore igroscopicità che a sua volta vuole dire meno deformazione, maggiore costanza dell'action e migliore tenuta dell'accordatura durante le esibizioni se le mani del chitarrsista tendono a sudare molto o se le condizioni climatiche sul palco mutano repentinamente. Se la tasteira è ben incerata prima dell'esecuzione, o è verniciata, può essere anche di pioppo che va bene lo stesso.

2) Non è vero che le differenze non si misurano: modulo elastico e coefficiente acustico. Si impara a misurarle sui buoni testi di liuteria classica e ci sono gli strumenti per farlo. Oltre ad essere diversi fra palissandro brasiliano, indiano e africani, possono variare anche da regione e regione e da partita a partita a seconda della quantità di linfa e resine intrappolate nei canali del legno. A sua volta questo dipende dal fatto che le piante siano state tagliate rispettando o meno la fase di luna calante, per quanto tempo e dove il legno è stato stagionato, etc.
Conoscere questi parametri è importante perchè in base ad essi si possono decidere gli spessori da tenere, il dimensionamento e la flessibilità delle catene da applicare: questo è il vero "segreto". Il che significa che non è affatto un segreto, ma la scelta non è sempre facile e questo fa la differenza fra uno strumento eccellente e uno mediocre. I bravi liutai sono quelli che ci azzeccano più frequentemente e in genere, giocando con questi parametrini, riescono sempre ad ottenere il meglio da qualunque legno.
Rispondi
Re: Non sono troppo daccordo......
di bernablues [user #16917]
commento del 25/01/2013 ore 14:32:18
hai espresso in maniera compiuta, quello che tentavo di far comprendere, con i miei post, i parametri per costruire uno strumento sono molti ma molti di più rispetto a quelli per costruire un P.U. e molti non sono noti, tipo il momento in cui è stata tagliata la pianta, la posizione geografica, di dove si trovava la pianta, e il clima che ha conosciuto (negli anni) la pianta :-))))
Rispondi
Ma secondo me è sempre ...
di helloween [user #27122]
commento del 21/01/2013 ore 09:06:49
Ma secondo me è sempre stato chiaro che il vintage non può suonare meglio delle odierne...può suonare esattamente come suona una odierna!!! E' il nostro romanticismo/nostalgia/creatore di feticci che ce lo fa immaginare...una chitarra del 60 suona meglio perchè la suonava hendrix e non perchè effettivamente suona meglio....prova è stato il blind test scorso che ha accertato un gusto maggiore verso le moderne...anzi alcuni (come me) hanno attribuito il suono più brutto proprio al vintage...
Rispondi
Re: Ma secondo me è sempre ...
di heavydavid [user #29372]
commento del 21/01/2013 ore 11:56:18
Concordo in pieno, se pensiamo che hendrix, stando a quanto si legge, suonasse praticamente quello che gli passava per mano, acquistando (secondo me a caso) in base ai soldi che guadagnava, comunque suonava come gli pareva a lui, che fosse paletta piccola o grande etc etc etc
Rispondi
Re: Ma secondo me è sempre ...
di helloween [user #27122]
commento del 21/01/2013 ore 12:03:44
Infatti...hendrix aveva il suo suono...pensa un pò ai video su youtube di quel greg guitar...gli dicono che tutte le chitarre in mano sua hanno lo stesso suono, ma ciò è un complimento per me, in quanto il suo tocco è inconfondibile ed il suono è quello sia che usi una chitarra degli anni sessanta che una chitarra del 2000...
Rispondi
Re: Ma secondo me è sempre ...
di alftheking [user #7473]
commento del 21/01/2013 ore 19:16:16
|OT open|
Bravo dario, tu parli di Gregg Hilden, che io adoro. Qualcuno come dici te lo disprezza, io invece vado pazzo per il suo tocco e per i suoi video delle chitarre che mette in vendita
|OT closed!
Rispondi
Re: Ma secondo me è sempre ...
di helloween [user #27122]
commento del 21/01/2013 ore 19:22:21
[OT Quando uno è bravo è bravo...c'è poco da fare e Greg la sa lunga ;-) OT]
Rispondi
Re: Ma secondo me è sempre ...
di esseneto [user #12492]
commento del 22/01/2013 ore 08:43:51
Scusate ma state parlando del tizio con l'orsacchiotto utilizzato come reggi microfono?E questo è bravissimo????????????
Rispondi
Re: Ma secondo me è sempre ...
di helloween [user #27122]
commento del 22/01/2013 ore 09:50:45
Proprio lui!!! :-) Ha un tocco bellissimo!!! Mi fa piacere trovare altre persone che non lo insultano :-)
Rispondi
Re: Ma secondo me è sempre ...
di esseneto [user #12492]
commento del 22/01/2013 ore 10:23:38
Io trovo il suo playing parecchio deprimente,inespressivo totalmente privo di grinta e per me è pure parecchio scarso,però ciò non toglie che sicuramente c'è chi lo apprezza e non è giusto insultarlo,può piacere o meno.Personalmente quando voglio sentire una particolare chitarra salto sempre i suoi video perchè dalle sue prove con quelle orrende basi similfusion non riesco a capirci niente.
Rispondi
Re: Ma secondo me è sempre ...
di helloween [user #27122]
commento del 22/01/2013 ore 10:34:19
Perchè inespressivo? Non è così inespressivo, a volte ascolto cd che veramente c'è da mettere le mani ai capelli :-P
Rispondi
Re: Ma secondo me è sempre ...
di luvi [user #3191]
commento del 23/01/2013 ore 01:18:15
Direi proprio che Greg sia espressività allo stato puro, tocco elegante e fraseggio maturo, a cavallo tra blues e jazz, in piena scuola "Larry Carlton" (influenza della quale non fa mistero), una delle mani più felici del tubo ed un riferimento assoluto quanto a "suono Dumble"...
Il mio "anti-depressivo" preferito!

Ma ovviamente, de gustibus... ecc. ecc. :-)
Rispondi
Re: Ma secondo me è sempre ...
di brianino [user #25057]
commento del 23/01/2013 ore 09:07:0
Seguo sempre i video di Gregor Hilden,, mi piacciono molto.. certo il tocco è molto delicato e il genere è sempre quello .. per chi vuole vedere dei test più ruvidi dove la chitarra viene un po' maltrattata consiglio i video di PHIL X .. Poco tempo fà ho visto un test eccezionale sia per tecnica espressiva che per qualità di registrazione,, era di un certo Luca Villani..

sandro
Rispondi
Re: Ma secondo me è sempre ...
di helloween [user #27122]
commento del 23/01/2013 ore 09:59:48
Pure io seguo Phil X...oltre che bravo (veramente secondo me ha una tecnica ottima), è divertente all'ennesima potenza :-)
Rispondi
Re: Ma secondo me è sempre ...
di luvi [user #3191]
commento del 23/01/2013 ore 10:41:49
* * * Poco tempo fà ho visto un test eccezionale sia per tecnica espressiva che per qualità

Troppo buono... ;-)
Rispondi
Re: Ma secondo me è sempre ...
di helloween [user #27122]
commento del 23/01/2013 ore 09:58:35
Hai detto bene...fraseggi al limite fra blues e jazz...trovo il suo tocco molto sicuro e maturo...
Rispondi
Re: Ma secondo me è sempre ...
di Kata_ts [user #2290]
commento del 26/01/2013 ore 12:17:38
***pensa un pò ai video su youtube di quel greg guitar...gli dicono che tutte le chitarre in mano sua hanno lo stesso suono, ma ciò è un complimento per me, ***

Parole ... sagge ;)))))))))))))))))
WiWa!
Rispondi
Re: Ma secondo me è sempre ...
di helloween [user #27122]
commento del 26/01/2013 ore 12:31:24
Da quando ho bandito i pregiudizi vivo meglio Maestro Kata :-) E' bellissimo fare esperienze nuove e vedere tutto sotto altri occhi ;-)
Rispondi
Ottima, ottima intervista, davvero forte ...
di dale [user #2255]
commento del 21/01/2013 ore 09:16:26
Ottima, ottima intervista, davvero forte Mike, ha un tocco ed una sensibilità notevoli, credo che se non la parola fine, metta in regola alcune annose nostre discussioni che di vintage abbiamo provato poco o niente, idem di CS.
Così a caso:

"ritengo che uno strumento "parli" a ciascuna persona in modo diverso"


"Quali sono gli aspetti principali che un masterbuilder non può trascurare per costruire strumenti "magici" come quelli vecchi?
ME: Il feel del manico, la suonabilità, "



": Quali sono le caratteristiche che fanno buono un pickup?
ME: Innanzitutto chi lo costruisce. La qualità dei componenti ha meno valore della competenza della persona che lo costruisce."

Quanto se ne è discusso amici miei?fino allo sfinimento?


Certo Mike non è Mosè, ma non è nemmeno "l'oste" perchè la sua reputazione e la sua storia parlano, ed hanno più peso della nostra di semplici (ma importanti) amatori che giocano ogni tanto con qualche Fender, io per primo.


.
Rispondi
Re: Ottima, ottima intervista, davvero forte ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 21/01/2013 ore 10:09:26
===Certo Mike non è Mosè, ma non è nemmeno "l'oste" perchè la sua reputazione e la sua storia parlano===

la cosa non e' molto importante anche perche' chi ama gli strumenti fender o gibson dell'era "vintage", per averli imbracciati e suonati, non cambia idea per una discussione su internet... pero', anche se ha reputazione e storia, come fa questo signore, in una intervista, a decidere di delegittimare il suo lavoro e il ruolo che gli e' stato dato dalla ditta che gli da' lo stipendio affermando che gli strumenti che costruisce non sono al top?

e se la fender stessa considera gli strumenti vintage non al top, perche' il 99% del suo lavoro produttivo e promozionale e' basato sul tentativo maniacale di riprodurre esattamente e in tutte le varianti possibili, gli strumenti del tempo che fu?

:-)
Rispondi
Re: Ottima, ottima intervista, davvero forte ...
di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 21/01/2013 ore 10:30:22
Perchè il progetto di base non era da buttare, anzi, e perchè il mercato lo richiede. Una chitarra di 50 anni fa si può replicare, non se ne può caso mai copiare l'usura, nemmeno con il relic-master più forbito. Però, perchè c'è un però, siamo tutti qua a dire "che belle le chitarre di una volta!?", ma quanti pensano al fatto che nelle registrazioni nei 50's, 60's e, perchè no, anche 70's erano chitarre nuove? Siamo sicuri sicuri che non suonassero meglio all'epoca in cui vecchie non lo erano neanche un po' ed al massimo contavano una decina d'anni? In fin dei conti cosa dice di così contestabile quest'uomo? Che il palissandro per una tastiera non intacca il suono a prescindere dalla sua provenienza? Embè? Quanti sarebbero capaci in un blind test di riconoscere due strat con la stessa elettronica ma tastiere diverse, magari addirittura palissandro vs acero? Possibile che l'unico campo in cui l'evoluzione funziona al contrario sia quello della chitarra? Senza contare il fatto che quell'uomo lì che le chitarre le costruisce non parla di fattori esoterici nè in riferimento alle chitarre vintage nè alle produzioni top attuali. Forse lui la pensa come me, ovvero che il primo fattore è la mano ed il secondo l'ampli, poi viene tutto il resto, chitarra compresa. In più lo stesso catalogo Custom Shop offre molto più che le sole repliche degli strumenti vintage, anzi quello del 2013, parlando di Strat, presenta sola una Relic 1956, per il resto le solite Sisgnature ed alcune varianti, d'altronde la Stratocaster è quella, se poi vuoi un manico da 12" ed il Floyd Rose forse è ad altri brand che devi rivolgerti. Semplicemente il mio pensiero, senza polemiche! :)
Rispondi
Re: Ottima, ottima intervista, davvero forte ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 21/01/2013 ore 10:39:35
====Siamo sicuri sicuri che non suonassero meglio all'epoca in cui vecchie non lo erano neanche un po' ed al massimo contavano una decina d'anni?===
questo può' anche essere.. ma lo trovo, da un certo punto di vista, poco rilevante…. nel senso che se il vintage piace come suono e come maneggevolezza, poco importa se tale "piacimento" e' dovuto all'invecchiamento piuttosto che ad una maggiore cura costruttiva…

====Possibile che l'unico campo in cui l'evoluzione funziona al contrario sia quello della chitarra?==
personalmente non vedo reale evoluzione in quasi nessun campo tecnologico..

pero', ripeto, più' che il fatto in se mi sembra buffo andare da uno che costruisce una cosa a chiedergli se la cosa che vende e' una schifezza e se non era meglio quando la costruivano altri differenti da lui cinquant'anni fa.. e poi credere (ciecamente) alla sua risposta…

Rispondi
Re: Ottima, ottima intervista, davvero forte ...
di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 21/01/2013 ore 11:34:38
"personalmente non vedo evoluzione in nessun campo tecnologico"
Su questo penso di dissentire nella maniera più completa ed andando completamente OT, senza prendere in considerazione l'elettronica in se, ti ricordo semplicemente che la vita media è quasi raddoppiata, l'altezza media è cresciuta in un secolo più di quanto non sia successo in tutto il resto dell'evoluzione umana e per di più oggi non si muore più (nella maggior parte dei casi ed in questo emisfero) per influenza. Tutte queste cosine qui sono ascrivibili in buona parte al progresso scientifico e tecnologico.

E rientrando in tema, nei limiti degli studi possibili su una componentistica così semplice quale è quella di una chitarra, direi che c'è una grossa (in questo ambito) differenza tra questa qui:

vai al link

e quest'altra, che di base sempre una Strat potrebbe essere considerata:

vai al link
Rispondi
Re: Ottima, ottima intervista, davvero forte ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 21/01/2013 ore 11:43:34
===ti ricordo semplicemente che...===
.. si tratta di un peggioramento "oscillante", nel senso che puo' effettivamente sembrarci (dico .. sembrarci) che vent'anni fa si stava peggio di adesso, ma allargando lo "zoom" l'involuzione, in tutti gli ambiti, e' evidente e innegabile...
L'evoluzione della qualita' della vita, della salute, dell'aconomia ecc. ecc. e' semplicemente un tentativo di plagio da parte dei poteri che intendono controllarci e ci riescono... questo, fra l'altro, e' un buon periodo per capire quanto si sia trattato di un'illusione....
Rispondi
Re: Ottima, ottima intervista, davvero forte ...
di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 21/01/2013 ore 11:50:26
Veramente stavamo parlando di evoluzione tecnologica, non di politica, neuro-marketing e quant'altro. Per il resto anch'io penso che Steve Jobs non fosse un eroe e che l'iPhone non sia propriamente un bene per l'umanità ed ancora meno sicuro lo sono della validità di Facebook come componente comunicativa principale nel mondo (ormai lo è, altro che quarto potere). Ma da umanista convinto quale sono sono certo del fatto che i mezzi per rendersi conto di ciò che è realmente necessario e chi alla fine sia meglio stare ad ascoltare ce li abbiamo ancora.
Rispondi
Re: Ottima, ottima intervista, davvero forte ...
di davo [user #31664]
commento del 21/01/2013 ore 12:07:58
Super OT: in campo tecnologico l'evoluzione data dalla ricerca esiste.
"L'evoluzione della qualita' della vita, della salute, dell'economia" sono un sottoprodotto (a volte non voluto e sicuramente non lineare) dell'applicazione delle scoperte scientifiche alla tecnologia.
Rispondi
Re: Ottima, ottima intervista, davvero forte ...
di Guycho [user #2802]
commento del 21/01/2013 ore 15:22:24
Basta pensare che, fino al 1945, in Europa ci si scannava regolarmente, per capire che, almeno qui, le cose sono migliorate non di poco.
Rispondi
Re: Ottima, ottima intervista, davvero forte ...
di heavydavid [user #29372]
commento del 21/01/2013 ore 11:59:57
hai centrato il senso di tutta la faccenda..che poi io invito un pò tutti a pensare ad altro, per esempio, vi siete mai chiesti con che supporti registravano 50 anni fa???
secondo voi avevano gli sm57? avevano il kemper? avevano i banchi che usiamo adesso? avevano gli speaker in studio della tannoy????
e l'ascoltatore medio aveva l'impianto esoterico hi fi oppure l'ipod???
Rispondi
Re: Ottima, ottima intervista, davvero forte ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 21/01/2013 ore 13:25:07
in definitiva non e' cambiato quasi niente...
Rispondi
si ok
di singlecoil_72 [user #25273]
commento del 21/01/2013 ore 09:39:08
sarà tutto come dite voi (io non ho mai avuto la fortuna di suonare uno strumento del 60 o giù di li) ma allora perchè la gente continua a vendere a prezzi esorbitanti il "vintage"?? perchè sborsano cifre astronomiche per far "reliccare"? concludo dicendo che a occhio e croce credo abbia ragione il master e non sia una questione di "oste"....
Rispondi
Re: si ok
di Matteo Barducci [user #29]
commento del 21/01/2013 ore 09:51:32
Perché la gente lo chiede.

Se c'è gente disposta a spendere cifre folli per vestiti o accessori usati, perché non dovrebbe valere per le chitarre?
Rispondi
Re: si ok
di sttanz [user #27619]
commento del 22/01/2013 ore 08:45:16
92 minuti di applausi !!! (Paolo Villaggio e la corazzata Potemkin). Il tuo commento è più che esaustivo.
Rispondi
Forse la cosa + corretta ...
di jb [user #7467]
commento del 21/01/2013 ore 10:16:31
Forse la cosa + corretta è stata detta, il Feel del manico, se hai questo in una chitarra sei già in alto, ovvio che il tempo fa la sua parte sul legno, ma se quel legno era una mezza calzetta tale rimane........
Rispondi
Yaso ha perfettamente ragione e ...
di fabfor utente non più registrato
commento del 21/01/2013 ore 10:32:22
Yaso ha perfettamente ragione e l'intervista è molto più paracula di quanto possa sembrare. Infatti non viene chiesto a Mike se le vintage suonano meglio o peggio delle nuove... attenzione! Gli si chiede: "Sei d'accordo che le Fender pre-Cbs hanno un "ingrediente segreto" che le rende speciali?" E che doveva rispondere uno che fa le repliche? Per carità.. con tutta la competenza e la professionalità che nessuno intende mettere in discussione.
Rispondi
Re: Yaso ha perfettamente ragione e ...
di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 21/01/2013 ore 10:45:32
Ingrediente segreto? Due pezzi di legno avvitati, 3 calamite, qualche metro di filo di rame, 2 potenziometri e qualche condensatore? E che ci dovrebbe essere di esoterico in tutto ciò? Caso mai magiche erano le mani di Hendrix, che imbracciava tante volte Strat fatte con i pezzi che gli rimanevano dopo le varie distruzioni, o Clapton, che addirittura se l'è assemblata da solo la Strat più costosa di tutti i tempi. O ancora grande era la mente dell'uomo che creò dal nulla quel progetto e quel suono. Per quanto mi riguarda tutto il resto è scienza.
Rispondi
Invito a tutti per continuare
di alberto biraghi [user #3]
commento del 21/01/2013 ore 10:49:11
Allora: giusto è commentare, dire la propria, criticare, disapprovare. Non giusto (e quindi non consentito) è tirare in ballo categorie come "onestà", "paracula" eccetera. Ricordo a tutti che ci troviamo di fronte a una persona che per oltre 30 anni ha costruito chitarre universalmente apprezzate, a uno dei personaggi più importanti del Custom Shop Fender e soprattutto a uno squisito musicista, appassionato di strumenti, che ha suonato e suona assieme ad alcuni dei nomi storici del rock. Quindi esigo rispetto. Grazie.
Rispondi
Re: Invito a tutti per continuare
di yasodanandana [user #699]
commento del 21/01/2013 ore 11:49:52
dai alberto... magari il termine "paraculo" non l'avrei usato, pero' mi sembra piu' che lecito ritenere che si tratti di uno spot pubblicitario. Anzi, sarebbe stato scorretto se si fosse espresso in modo differente.....
Fra l'altro, a mio parere, e' stato onesto proprio per il fatto di aver sostenuto la sua azienda .. sarebbe stato molto strano, se, anche pensandolo, avesse affermato che gli strumenti che costruisce non sono al top...
Rispondi
Re: Invito a tutti per continuare
di alberto biraghi [user #3]
commento del 21/01/2013 ore 12:56:10
Serenamente: trovo abbastanza squallida questa attitudine, peraltro molto italiana, di "trovare lecito" il presupporre malafede e/o interessi di parte, a prescindere, ovunque. E' evidente che i migliori talenti si accasano. E allora che facciamo, intervistiamo solo gli sfigati, che non hanno interessi da difendere perché non se li fila nessuno?
Rispondi
Re: Invito a tutti per continuare
di yasodanandana [user #699]
commento del 21/01/2013 ore 13:14:5
e' italiano pensare che sia "malafede" fare pubblicita' e commercio....

lui, secondo una mentalita' che approvo al 100%, sta lecitamente facendo promozione per la ditta che gli da' da lavorare..... mi sembrerebbe immorale se facesse in modo differente e dicesse "sinceramente" che le fender degli anni 50 sono mille volte meglio....

Rispondi
Re: Invito a tutti per continuare
di alberto biraghi [user #3]
commento del 21/01/2013 ore 15:28:43
Vedi la differenza? A me sembrerebbe brutto ("immorale" mi pare un po' overkilling qua, via...) se avessi la certezza che uno dice una cosa che non pensa. Io stesso che *adoro* le Fender d'epoca non dico più (cioè, ho evoluto il mio pensiero) che *sono meglio*, dico che *mi fanno suonare meglio* (aggiungo: e *in genere* mi danno più emozione rispetto alle chitarre recenti, con le eccezioni del caso).
Rispondi
Re: Invito a tutti per continuare
di yasodanandana [user #699]
commento del 21/01/2013 ore 15:42:58
===A me sembrerebbe brutto [...] se avessi la certezza che uno dice una cosa che non pensa==

non dimenticarti pero' che sta facendo un'intervista, ovvero sta lavorando, quindi commerciando, quindi facendo anche pubblicita' ... non e' nel salotto di casa a dare, gratis, suggerimenti ad un amico....

:-)
Rispondi
Re: Invito a tutti per continuare
di alberto biraghi [user #3]
commento del 21/01/2013 ore 16:07:5
Non mi dimentico affatto e aggiungo che quanto tu intendi per "intervista" non ha niente a che fare con la comune accezione del termine, con quello che si studia a scuola di giornalismo, soprattutto con quello che ho fatto io in 33 anni di onorato mestiere.
Un'intervista non è quello che dici tu e aggiungo che se non fossi uno sereno troverei anche antipatica l'insinuazione in base alla quale io non ho chiesto a un grande esperto come la pensa, ma avrei consapevolmente organizzato un teatrino per dare alla Fender (che non è nostro inserzionista, tra l'altro) la possibilità di farsi della pubblicità gratis.
Ripeto, uno poi ha lo stradiritto di pensarla come gli pare sul merito, ma la continua ricerca del tornaconto in ogni pisciatina, condita con l'opportuno "nonmifaifesso" (che ovviamente implica la volontà a monte di far fesso) sono davvero sgradevoli.
Rispondi
Re: Invito a tutti per continuare
di yasodanandana [user #699]
commento del 21/01/2013 ore 16:27:25
===troverei anche antipatica l'insinuazione in base alla quale io non ho chiesto a un grande esperto come la pensa, ma avrei consapevolmente organizzato un teatrino==
da parte mia non c'e' stata alcuna insinuazione dato che delle tue intenzioni non si e' minimamente parlato…
tu hai fatto l'intervista… lui ha fatto il suo lavoro, ovvero ha cercato di incrementare la "leggenda" del custom shop….

===ma la continua ricerca del tornaconto in ogni pisciatina, condita con l'opportuno "nonmifaifesso"==
se le cose stanno così' non e' bello…

ma qui' si tratta di uno che magnifica le cose che produce lui stesso.. non mi sembra strano pensare che stia facendo promozione..

e non e' che produce Harley Benton o Squier, ovvero strumenti che vengono venduti senza che a nessuno passi per la mente che si possa trattare del top, ma sta dentro il "custom shop", ovvero una struttura che cerca, sfruttando la leggenda del vintage, di creare un' alternativa al vintage stesso sfornando strumenti che dovrebbero essere considerati il non plus ultra proprio perche' identici ai vintage…

se lui affermasse che il vintage e' meglio, tutta la storia del custom shop perderebbe di significato… per cui no, per me , non e' proprio possibile che lui si esprima in modo differente, anche se volesse...

ribadendo che per me l'operazione e tu stesso non siete in alcun modo in discussione e difendendo pure la mia posizione che, rispetto alle iniziative di accordo, e' sempre positiva... quindi ogni tanto mi posso pure permettere di dire che qualcuno (che non siete voi di accordo), fa il sincero ma, in realta', mi vuol vendere qualcosa...
Rispondi
Re: Invito a tutti per continuare
di Guycho [user #2802]
commento del 21/01/2013 ore 15:50:38
Ma perchè non portrebbe dirlo?
Se volesse affermare che le strato negli anni 50 erano nettamente migliori l'avrebbe fatto, senza che questo possa sminuire il suo lavoro, in quanto si tratta di fasce di mercato totalmente diverse.
Le quotazioni delle vintage sono così alte che non sono assolutamente in concorrenza con quelle da lui costruite; inoltre le vintage sono per i collezionisti, mentre lui fa strumenti per suonare.
Rispondi
Re: Invito a tutti per continuare
di yasodanandana [user #699]
commento del 21/01/2013 ore 16:10:34
===Ma perchè non portrebbe dirlo? ===
lavorando ovviamente di fantasia: perche' le chitarre che costruisce lui si vendono perche' la gente crede che siano come le vintage, se no la stessa gente si comprerebbe le tele e le strato standard...
Rispondi
Re: Invito a tutti per continuare
di Guycho [user #2802]
commento del 21/01/2013 ore 16:25:34
prima dici:

>mi sembrerebbe immorale se facesse in modo differente e dicesse "sinceramente" che le fender >degli anni 50 sono mille volte meglio

Quindi, se lui costruisce chitarre ispirate alle vintage, farebbe bene a dire proprio quello che tu ritieni immorale, in modo di spingere a comprare quei clienti che non possono permettersi una vera vintage.
Io tutto vedo tranne una intervista di parte, se non quella genuinamente esplicita del marchio Fender.
Rispondi
Re: Invito a tutti per continuare
di yasodanandana [user #699]
commento del 21/01/2013 ore 16:34:2
l'interpretazione che hai dato alla mia affermazione sinceramente non l'ho capita.. ma posso spiegarmi ulteriormente :

lui non sta parlando con un amico nel salotto di casa, ma sta facendo un'intervista nel ruolo di facente parte dello staff della fender.. quindi sta lavorando... e, secondo lo stesso principio per il quale un commerciante e' perfettamente etico se decanta i prodotti che vende, lui e' etico, morale, santo e buono se vuole indurci a credere che comprare un prodotto del custom shop e' uguale o meglio che prendersi uno strumento degli anni 50/65...

il lavoro e' lavoro... le interviste promozionali, sono promozionali... non la pura e sincera verita'...
Rispondi
Re: Invito a tutti per continuare
di Guycho [user #2802]
commento del 21/01/2013 ore 17:03:04
"se vuole indurci a credere che comprare un prodotto del custom shop e' uguale o meglio che prendersi uno strumento degli anni 50/65."

Ma non vuole indurci a nulla, perchè a lui i collezionistii del vintage non interessano, Yaso, non è il suo target.
Capisco il tuo discorso sulle promozioni, ma qui si tratta di due mondi e target diversi. Qualunque cosa possa dire non farebbe male al suo business, che è quello della clientela che spende 3000 per una CS, non 30mila per una originale
Rispondi
Re: Invito a tutti per continuare
di yasodanandana [user #699]
commento del 21/01/2013 ore 17:19:17
==Ma non vuole indurci a nulla==

certo che vuole indurci... il custom shop nasce e prospera sulla base del fatto che costruiscono copie iperrealiste degli strumenti vintage e/o appartenuti alle star.... se passa l'idea che non sono il top del top del top, la leggenda finisce...

certamente non e' qualcosa che tocca il collezionista milionario il quale continua a rastrellare il vero vintage, ma tocca i "normali" acquirenti che non possono comprare del vintage, ma possono essere convinti a pagare una dicreta cifretta per una chitarra-che-sembra-ottima-quanto-una-vintage ma che magari e' solo un po' meglio di un'american standard o anche no....

piu' semplicemente.. hai ragione... il suo spot pubblicitario non e' certo rivolto a quelli che possono spendere 50.000 o 100.000 euro in una chitarra... ma piuttosto a quelli che ne possono spendere tre, quattro, cinquemila con la speranza di porarsi a casa uno strumento non vintage ma equivalente...
Rispondi
Re: Invito a tutti per continuare
di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 21/01/2013 ore 18:25:43
vai al link

Come ti dicevo stamattina il ctalogo attuale prevede solo una "replica" vintage, il resto sono signature e modelli a se stanti, derivanti da combinazioni tra specifiche più tradizionali ed altre maggiormente moderne, se di modernità si può parlare. Le Team Built e le Master Built sono invece un mondo a parte, con cifre ancor più elevate e filosofie costruttive maggiomente legate al liutaio, che si prende la briga di associare il proprio nome ad un modello, senza contare il fatto che i pickup sono molte volte avvolti a mano e penso un po' tutti sappiamo quanto l'artigianalità di un prodotto comporti un aumento di spesa, al quale poi va aggiunto il valore del brand.

vai al link

vai al link

E questi sono i link dei video realizzati dalla stessa direzione di Accordo in collaborazione con Tomassone, in merito al Custom Shop Fender, giusto per saperne un po' di più. Ma certamente mi risponderai che Tomassone in questo video sta facendo marketing; io dal canto mio, così come molti immagino, non potendo avere nozioni su tutto, tendo invece a fidarmi del giudizio di chi ne sa più di me. E d'altronde lo scopo di un'intervista dovrebbe essere proprio questo. Altrimenti chitarre, pedali, ampli e quant'altro facciamoceli costruire ognuno su misura e poi magari si fa gara a chi posta il video e la recensione più bella no? :) Battute a parte ti trovo eccessivamente integralista nelle tue prese di posizione talvolta, dato che mi capita di leggere ed il più delle volte condividere le opinioni espresse nei tuoi commenti. Ti prego, non estrapolare frasi virgolettate, tanto oggi stiamo su posizioni inconciliabili, io mi sono solo limitato con tutta l'umiltà di questo mondo a correggere le tue inesattezze sull'attività di una casa costruttrice, dalla quale non riceverò di certo alcun compenso.
Rispondi
Re: Invito a tutti per continuare
di yasodanandana [user #699]
commento del 21/01/2013 ore 19:01:25
===Come ti dicevo stamattina il catalogo attuale prevede solo una "replica" vintage===
ok.. ma tutta l'operazione dei vari laboratori di liuteria "esoterica" di fender ha a che vedere con l'offrire un po' di spirito, sapore, odore, qualita' vintage a compratori che sono disposti a comprarlo a prezzi non da vintage, ma comunque consistenti… Per cui l'interesse ad affermare pubblicamente che il vintage e' stato raggiunto e superato dalla stessa fender c'e' e pure molto…

====Ma certamente mi risponderai che Tomassone in questo video sta facendo marketing==
da uno che vende chitarre, mi aspetto, appunto, che le venda… certo, per vendere bene e a lungo, bisogna riuscire a farlo senza fregare i clienti.. ma non posso certo aspettarmi la verita' sincera e assoluta da un commerciante… non rispetterebbe il suo ruolo..

====io dal canto mio, così come molti immagino, non potendo avere nozioni su tutto tendo invece a fidarmi del giudizio di chi ne sa più di me==
certo… ma e' essenziale anche avere a che fare con gente che non ha interessi in gioco.. Se uno e' competentissimo ma ha, con la sua competenza, da mangiarci, e' ovvio che possa anche non essere sincero e che consigli al cliente qualcosa che gli fa comodo vendere…

=====Battute a parte ti trovo eccessivamente integralista nelle tue prese di posizione===
se ci pensi un attimo io ho semplicemente detto che all'oste non si va a chiedere se il vino e' buono… nel senso che non mi sembra così' strano affermare che se uno vende qualcosa, per forza di cose e' portato a decantarne le lodi anche un po' al di la' della verita'… e' qualcosa che e' esplicitamente ammesso pure dalla legge…

fra l'altro capisco anche poco tutto questo discorso sul fidarsi di questo e di quello, quando, in definitiva, si tratta di prendere una chitarra in mano, suonarla, e farsi un'impressione personale.

Pur avendo io provato diversi strumenti vintage, pur ritenendoli insuperabili, non avrei alcun problema, se la fender, invece, adesso producesse strumenti più' belli,. MA VORREI PROVARLI, non CREDERE CIECAMENTE ALLA FENDER O A TOMASSONE …

E trovo stranissimo che ci sia qualcuno che ciò che dico non gli sembri sensato ma che abbia bisogno di credere a quello o a quell'altro commerciante e che cerchi pure di argomentare a proposito….

=====Ti prego, non estrapolare frasi virgolettate===
ciò che rispondo e' perfettamente coerente col tuo messaggio in generale, le tue frasi sono prese in considerazione nel contesto di tutto ciò che scrivi

… e non vivo alcuna avversità' o problematica… semplicemente dico come la penso in una conversazione fra amici.. è tutto a posto.. ;-)
Rispondi
Re: Invito a tutti per continuare
di barandrea [user #33283]
commento del 22/01/2013 ore 13:57:50
Trovo questa discussione così inutile, sgradevole e italiota che cambio subito canale
Rispondi
Re: Invito a tutti per continuare
di yasodanandana [user #699]
commento del 22/01/2013 ore 16:45:52
bellissimo : "italiota" .. ciao!!
Rispondi
Re: Invito a tutti per continuare
di heavydavid [user #29372]
commento del 21/01/2013 ore 12:19:07
visto che il kemper profiler ha suscitato interesse, a quando un test sulle tecniche di registrazione vintage giusto per aprire un'altra voragine all'eterno dilemma???
Rispondi
Re: Invito a tutti per continuare
di yasodanandana [user #699]
commento del 21/01/2013 ore 13:17:30
si faceva come si fa ora...

nel senso che si e' passati dalla registrazione complessiva di tutto il gruppo, alla ripresa ravvicinata dell'ampli esattamente come si fa oggi
Rispondi
Re: Invito a tutti per continuare
di heavydavid [user #29372]
commento del 21/01/2013 ore 13:32:36
messa cosi' mi pare molto riduttivo e semplificato il lavoro in studio...
Rispondi
Re: Invito a tutti per continuare
di yasodanandana [user #699]
commento del 21/01/2013 ore 15:47:33
sto parlando della ripresa della chitarra... oggi e ieri si tratta e si trattava di mettere un microfono a pochi centimetri da un cono...

fra l'altro anche i microfoni e i pre che vengono utilizzati oggi sono o vintage, o derivati dai vintage o costruiti su ispirazione di questi...

il grosso cambiamento si attua solo dopo che il suono e' gia' diventato un segnale elettrico... ovvero "prima" andava a finire in un registratore a nastro, oggi viene convertito in digitale...
Rispondi
Re: Invito a tutti per continuare
di heavydavid [user #29372]
commento del 21/01/2013 ore 17:15:0
bastasse mettere un microfono a pochi centimetri il lavoro del fonico lo farebbero tutti..
che microfono ? a che distanza? a che inclinazione? quanti microfoni useresti?
e poi non penso che 50 anni fa les paul registrasse su multitraccia a nastro come registriamo oggi, senza contare che 50 anni fa in post produzione non facevano i miracoli che adesso un ragazzino con il pc fa con semplicita'..
si risolvesse in post produzione allora basta usare il pod e siam tutti bravi uguali


Rispondi
Re: Invito a tutti per continuare
di yasodanandana [user #699]
commento del 21/01/2013 ore 17:37:1
prima di tutto chiarisco che il mio intento e' darti delle informazioni, non competere… se ciò che ti dico ti sembra, per qualche motivo, denigratorio per le tue idee o per il tuo modo di pensare, non ho alcun problema a lasciar perdere…

detto questo, provo a risponderti…

i microfoni di oggi sono costruiti con la stessa tecnologia di quelli degli anni 50.. molto spesso sono gli stessi modelli, spesso sono modelli vintage…

la registrazione della chitarra elettrica non e' qualcosa di particolarmente esoterico, sono altri gli strumenti che impegnano la fatica e l'abilita' di un fonico: fondamentalmente si piazza un mic a meta' fra il bordo e il centro del cono e si procede…. d'altra parte anche la registrazione della voce e' effettuata con la stessa semplicita'....

les paul e' stato l'inventore del multitraccia…

ma, in ogni caso, se ho ben capito dove vuoi andare a parare, il conquibus e' che la registrazione della chitarra elettrica si effettuava allo stesso modo nel quale si effettua oggi, per cui i suoni che sentiamo nei dischi, non sono tali perché' frutto di tecniche di ripresa "vintage", sono così', perché' sono così' in origine…

ciò che oggi un ragazzino puo' fare con relativa semplicità', se ne ha voglia, e' un po' di copia e incolla, di taglia a cuci, ovvero togliere di mezzo qualche errore, aggiustare un fuori tempo.. il suono lo si migliora, oggi come allora, se uno ci sa fare….
Rispondi
Re: Invito a tutti per continuare
di heavydavid [user #29372]
commento del 21/01/2013 ore 17:51:55
idem io voglio essere chiaro, a me di ste menate poco importa, non voglio polemizzare ne passare per il grand visir dell'acustica.
mi ci son messo a dire la mia solo perche' io con la chitarra c'ho a che fare dalla mattina alla sera sia live che in studio e ho un'idea dello sbattimento che c'è a tirar fuori dei suoni decenti
so per esperienza personale che un equalizzatore enfatizza certe frequenze ma se di base il segnale ne è privo non puoi inventartele.. so anche che un microfono messo bene ti fa suonare un cono da 12 come se avessi chissa' che botta...
meglio cmque fermarci con il discorso, siam partiti dalle fender per arrivare altrove


Rispondi
Re: Invito a tutti per continuare
di yasodanandana [user #699]
commento del 21/01/2013 ore 18:11:15
uno puo' raccontarla in tanti modi , ma, in confronto con la registrazione di una batteria o anche di un pianoforte, mettere un microfono a pochi centimetri da un altoparlante e registrare correttamente una performance di chitarra e' un gioco da ragazzi.. e il suono e' quello.. Si possono cercare posizionamenti variati, aggiungere microfoni sul retro dell'ampli e/o nell'ambiente.. ma si tratta di cose che contano abbastanza poco... nel senso che se il suono e' buono in partenza, e' quasi impossibile che un essere umano con un sm57 non ottenga una buona registrazione...
Basterebbe anche il solo osservare il montaggio dei live... la microfonazione di una batteria e il relativo check impegna i fonici, che so, per quaranta minuti... la microfonazione dell'ampli da chitarra forse comporta un minuto e mezzo di lavoro.. e poi funziona tutto quanto correttamente..

Rispondi
di Mm utente non più registrato
commento del 23/01/2023 ore 21:32:26
Peccato che molti suoni di chitarra storici sono stati ottenuti con strumenti spesso mediocri ma con un attenta e sapiente microfonazione,se poi dici che un 57 dentro un preamp economico suona come la.combinazione di tre microfoni di cui magari un nastro e un condensatore infilati dentro dei preamp di livello suonano uguali allora il discorso cade nel banale....parli di gioco da ragazzi.....paragonare poi la ripresa in studio con quella live pare assurdo,quando mancano le basi e un po' di umiltà si finisce per sminuire e appiattire il lavoro che c e dietro a molte cose....peccato,un pick up sono un filo di rame,la chitarra due pezzi di legno avvitati insieme...tanta superficialità tutta insieme rischia di essere troppa anche per uno che vuole farsi due risate.
Rispondi
Re: Invito a tutti per continuare
di fabfor utente non più registrato
commento del 21/01/2013 ore 13:08:17
Ciao Alberto,
mi scuso se il termine utilizzato sia stato interpretato oltre quello che intendevo. Volevo solo dire che la domanda era "furba" (si può dire?) perchè, rispetto al titolo dell'articolo "La verità sul Vintage" non si chiedeva: secondo te sono migliori o peggiori? ma se esistevano ingredienti segreti.. che come è ovvio non ve ne sono.
Inoltre concludevo che non mettevo assolutamente in discussione la professionalità e la serità della persona; ma come aveva fatto notare Yaso, era semplicemente di parte.
Estrapolare una parola dal contesto magari sarà "consentito", ma non lo trovo comunque "giusto".
Infine sono di quelli a cui il vintage elettrico non frega una mazza, anzi ritengo che le chitarre odierne, se ben fatte, siano di gran lunga migliori... però siccome ho commesso un errore, mi scuso di nuovo.
Rispondi
Re: Invito a tutti per continuare
di alberto biraghi [user #3]
commento del 21/01/2013 ore 13:15:03
Niente da scusarsi, mi è chiara la non volontà di essere sgradevole, ma avendo un personaggio di questo rango ho preferito puntualizzare :-)

Però voglio anche precisare due cose: la prima è che notoriamente, in tutta l'editoria, i titoli sono spesso overkilling rispetto al contenuto, anche per necessità di sintesi.
La seconda è che le domande le ho fatte (l'intervista è mia) sulla base delle mie idee sull'argomento. Come ho detto più volte, non credo a chitarre che "suonano meglio", ma a chitarre che "fanno suonare meglio". Sulla base di questa premessa è nata la domanda e secondo me Mike ha risposto benissimo.
Rispondi
Re: Invito a tutti per continuare
di heavydavid [user #29372]
commento del 21/01/2013 ore 13:36:00
concordo con lei, sti discorsi sembrano un pò le frasi dei gelosoni che si lamentano di vedere strumenti belli in mano a gente che suona male..
io son dell'idea che alla peggio si sente bene che suonano male e pace per tutti se uno ha i soldi e gli altri no....
non è che se compro una ferrari d'epoca devo guidare come nuvolari, me la posso scarburare in giardino che a me va bene cosi
Rispondi
Re: Invito a tutti per continuare
di alberto biraghi [user #3]
commento del 21/01/2013 ore 15:29:51
Quando mi date del lei mi fate sentire davvero vintage ;-)
Rispondi
Re: Invito a tutti per continuare
di fabfor utente non più registrato
commento del 21/01/2013 ore 15:43:31
Occhio allora a qualcuno che ti dà del voi ;-)
Rispondi
Re: Invito a tutti per continuare
di heavydavid [user #29372]
commento del 21/01/2013 ore 16:01:52
la mia e' una forma di rispetto nei tuoi confronti!!!
occhio a sentirti vintage altrimenti iniziano a polemizzare anche su quanto era meglio chitarre negli anni 90 che la carta era + liscia, i colori patinati, pero' il formato era ergonomicamente + comodo per leggere sul divano.....
Rispondi
Re: Invito a tutti per continuare
di luvi [user #3191]
commento del 21/01/2013 ore 17:52:19
In ogni caso, Alberto (tu sai bene quanto spesso cerco di smitizzare quel che considero luogo comune), non posso esimermi dal sostenere con forza, pur condividendo in pieno "l'evoluzione" della tua opinione, che chiunque abbia toccato con mano una "buona pre-CBS" deve essersi accorto che suona in modo perlomeno diverso (eliminando volutamente le categorie migliore e peggiore) rispetto a gran parte di ciò che è stato prodotto negli anni a seguire, quando ancora non si parlava di Custom Shop e tantomeno di reissues.
Che tale diversità sia oggi del tutto irriproducibile o addirittura frutto di insondabili ragioni (a parte il fascino dell'oggetto in sè che resta ovviamente magico ed unico) è un altro discorso, legittimo oggetto di dibattito e di diversità di opinioni.

P.S. noto con stupore che pochi si sono accorti del fatto che la Black Strat suonata dal "nostro" nel video abbia un suono semplicemente formidabile e per di più molto autenticamente "vintage"!!
Rispondi
Re: Invito a tutti per continuare
di brianino [user #25057]
commento del 22/01/2013 ore 17:08:05
io me ne sono accorto ... qualcuno me la regala ..??
comunque in questi demo noto che c'è sempre anche la ripresa dal microfono della voce che restituiesce l'attacco del suono acustico e secondo me falsa un po' il risultato
Sandro
Rispondi
Re: Invito a tutti per continuare
di luvi [user #3191]
commento del 23/01/2013 ore 10:46:08
E' vero.
Se però il volume dell'amplificatore è sufficientemente alto rispetto al livello del rumore delle corde in ambiente (come in questo caso), direi che il "difetto" possa essere considerato trascurabile.
Rispondi
Re: Invito a tutti per continuare
di brianino [user #25057]
commento del 23/01/2013 ore 14:27:1
Non sono d'accordo, il microfono della voce è regolato proprio per la voce e quindi il suono diretto delle corde rientra comunque in quanto la chitarra è molto vicina a questo microfono .. Più alto è il volume dell' amplificatore e più rientra in questo stesso microfono e quindi altera ancona di più il suono diretto dell' amplificatore ...
Rispondi
Re: Invito a tutti per continuare
di luvi [user #3191]
commento del 23/01/2013 ore 14:48:04
Al di là di ogni questione teorica sulla quale non posso che concordare.... all'atto pratico (per deformazione professionale lavoro sempre con cuffie da studio, per cui la percezione che ho dell'audio è solitamente piuttosto dettagliata...) nel video in questione la componente acustica è estremamente contenuta e spiccatamente minoritaria: il setup non è visibile, ma dato che il livello della voce captato dal microfono nel silenzio è di gran lunga maggiore di quello della chitarra in ambiente mentre la stessa suona amplificata, probabilmente è stato utilizzato più di un microfono, uno in ambiente e l'altro posto a corta distanza dal cono dell'amplificatore...
Non mi pare insomma che sia alterata la percezione della timbrica prodotta da pickups ed amplificatore al punto da falsarne la possibilità di valutazione.
Rispondi
Re: Invito a tutti per continuare
di brianino [user #25057]
commento del 23/01/2013 ore 17:05:28
Hai ragione .. In questo video in effetti sembra essere come dici tu. Infatti quando chiude il tono sparisce anche l'attacco del plettro sulle corde .. Ma in molti altri video non è così , concordi ?
Cconosci qualche video o audio dove si testa la differenza tra un pick up microfonico e non??
Rispondi
Re: Invito a tutti per continuare
di luvi [user #3191]
commento del 23/01/2013 ore 21:42:59
Concordo senz'altro: una componente troppo acustica presa dall'ambiente può falsare senz'altro la percezione del suono elettrico... fenomeno tantopiù evidente (e deleterio) nel caso in cui si stia testando una solidbody, che più che suono emette acusticamente quasi solo "un rumor di corde", tutto spostato su frequenze alte, delle quali nel suono elettrico non vi è traccia alcuna!

Non so di video che facciano questa comparazione, ma sarebbe interessante...
Rispondi
Ma perché cercare una soluzione buona per tutti/o?
di aronchi [user #22298]
commento del 21/01/2013 ore 11:37:15
La vita è fatta di complessità, che per comprensione cerchiamo di semplificare e schematizzare.

Possiamo solo immaginare quante variabili incidano sulla qualità di uno strumento, e sulla qualità dell'accoppiamento tra noi e quello strumento.

Se potessero esistere due chitarre identiche all'atomo, che prendono strade diverse, quante cose influiranno sul risultato finale dopo 50 anni di vita? Una potrebbe essere stata in posti umidi, l'altra potrebbe avere avuto sbalzi di temperatura, botte e cose così.

Io penso che ogni strumento abbia una vita propria, e la magia che deriva dall'imbracciare uno strumento antico può derivare in tutto o in parte dalla nostra emozione. Il punto vero a mio parere sarebbe scoprire se è davvero importante sapere se questa magia esiste scientificamente o solo nella nostra testa.

Senza scomodare la filosofia, è proprio la diversità di pensiero che rende diversi (ed apprezzabili) i risultati che otteniamo nel suonare. Se fossimo tutti uguali, se avessimo tutti la stessa chitarra, sarebbe uno schifo!

Tecnicamente immagino che gli strumenti nuovi fatti con criterio ed attenzione siano migliori di quelli vintage, per il semplice progresso tecnologico e le accortezze nate da tanti decenni di esperienza. Ogni tanto si scopre che la magia di uno strumento vintage deriva in parte da scelte nate per caso o per necessità: legni che magari erano disponibili a poco prezzo poi rivelatisi ottimi per le solid body. Pure il rumore a volte viene apprezzato!

Il problema è che se vogliamo un suono vintage, probabilmente possiamo solo avvicinarci a strumenti che veramente hanno vissuto, che hanno suonato, che hanno respirato fumo dei locali.

Ma gli strumenti vintage 50 anni fa erano peggio di quelli costruiti oggi, a mio parere.

Probabilmente se fossimo liberi da placebo e condizionamenti dettati dalle emozioni, tra uno strumento nuovo ed uno vintage non sempre sceglieremmo quello vintage.

La cosa importante è a mio parere la scelta. Dovremmo cercare di farci condizionare meno dalle chiacchere e più dalle emozioni, e poco importa se la nostra chitarra si rivelerà essere una sottomarca o uno strumento economico venuto bene.

La cosa importante è che sia "nostra", che ci trasmetta qualcosa. Solo così potremmo trasmettere qualcosa a chi ci ascolta.

Tutte le chiacchere sono interessanti e mi appassionano, ma o facciamo uno studio scientifico serio, con doppio cieco e verifiche, o rimangono chiacchere da bar.
Rispondi
Re: Ma perché cercare una soluzione buona per tutti/o?
di scrapgtr [user #12444]
commento del 21/01/2013 ore 12:09:5
"Probabilmente se fossimo liberi da placebo e condizionamenti dettati dalle emozioni, tra uno strumento nuovo ed uno vintage non sempre sceglieremmo quello vintage".
"La cosa importante è a mio parere la scelta. Dovremmo cercare di farci condizionare meno dalle chiacchere e più dalle emozioni, e poco importa se la nostra chitarra si rivelerà essere una sottomarca o uno strumento economico venuto bene."
Queste due tue frasi, insieme alla risposta di Mike Eldred sulla possibile maggior desiderabilità di pickup microfonici ("Certo, ma dei essere TU a decidere se ti piace quella caratteristica, ovvero se la percepisci come "buona". Ad altri potrebbe non piacere. Quel che conta sono i gusti del musicista") esauriscono il discorso.
Rispondi
Re: Ma perché cercare una soluzione buona per tutti/o?
di invioinvio [user #30752]
commento del 23/01/2013 ore 15:49:06
+1
Rispondi
Grande Mr. Eldred. In parole ...
di uzik [user #25323]
commento del 21/01/2013 ore 11:41:18
Grande Mr. Eldred. In parole povere, quello che dice è che la cosa fondamentale è il feel, il rapporto PERSONALE che c'è tra musicista e strumento, non le origini o l'era dello strumento. Non è il vintage ne il "moderno" ad apportare quella cosa in più che tanto ci fa sembrare lo strumento "divino". E' un feeling personale.

Rispondi
secondo me ..
di vandergraaf [user #24385]
commento del 21/01/2013 ore 11:51:00
le chitarre odierne sono migliori ;ci sono macchinari , strumenti , tecniche e materiali di costruzione che si sono affinati nel tempo.
Invece gli artisti che hanno creato il mito del "chitarrista eroe" e definito , per buona parte, i suoni e gli stili del chitarrismo elettrico , attraverso sperimentazioni sulla tecnica esecutiva e sugli strumenti , quelli purtroppo non ci sono più.
Il discorso sulle chitarre vintage vale in buona parte anche per gli ampli.
Ma anche qui , secondo me , siamo sempre nel campo della nostalgia o della mitizzazione del passato. Il che non è un male e se parliamo di collezionismo , in relazione a strumenti storici (che hanno fatto la storia della musica moderna) nulla da obiettare.
Sostenere che suonino meglio mi sembra azzardato.
Altro discorso , invece , per gli strumenti acustici.
Rispondi
Ok, ora so che tra ...
di PierluigiMaisto [user #20005]
commento del 21/01/2013 ore 11:52:38
Ok, ora so che tra palissandro indiano o brasiliano non cambia una mazza, ma è importante che la chitarra sia verniciata allo stesso modo di quelle di sessant'anni fa! Mike, quando pialli il palissandro indossa la mascherina, altrimenti ecco i risultati! :-D
Rispondi
per me si esagera....
di heavydavid [user #29372]
commento del 21/01/2013 ore 12:03:16
io invito un pò tutti a pensare ad altro, per esempio, vi siete mai chiesti con che supporti registravano 50 o anche solo 30 anni fa???
secondo voi avevano gli sm57? avevano il kemper? avevano i banchi che usiamo adesso? avevano gli speaker in studio della tannoy super fighi???? ci ragionavano sul close miking?
tutto il loro lavoro in studio era basato sulla dotazione delll'ascoltatore medio che aveva l'impianto esoterico hi fi oppure l'ipod ???
Rispondi
Re: per me si esagera....
di helloween [user #27122]
commento del 21/01/2013 ore 12:05:54
Secondo me, se negli anni 60 avessero potuto conoscere il futuro ci avrebbero invidiati per le tecnologie che abbiamo a disposizione :-) Ah ah ah se ci pensi è ridicola questa cosa ah ah ah :-)
Rispondi
Re: per me si esagera....
di heavydavid [user #29372]
commento del 21/01/2013 ore 12:29:50
sicuramente, mi viene in mente la frase di Frank Zappa
"l'editing ha reso ogni giorno come Natale"
Rispondi
Non ho un'esperienza assolutamente paragonabile ...
di davo [user #31664]
commento del 21/01/2013 ore 12:16:59
Non ho un'esperienza assolutamente paragonabile a quella di Mike Eldred però mi pare un discorso equilibrato; detto questo, ognuno è più o meno orientato verso il discorso vintage e non credo che lui faccia eccezione. Penso che ciò che ha detto abbia un buon riscontro alla prova dei fatti, cioè guardando soprattutto ai professionisti e agli strumenti che usano: ci sono gli affezionati alle pre CBS, quelli a cui frega poco, quelli che si fanno collezioni stratosferiche.
Alla fine quello che accomuna un po' tutti è che hanno lo strumento che ritengono valido (e quasi sempre anche oggettivamente lo è) per fare ciò che vogliono e sentono.
Rispondi
Il risultato sonoro delle masterbuild ...
di frank5150 [user #22607]
commento del 21/01/2013 ore 13:39:0
Il risultato sonoro delle masterbuild può, a mio avviso, essere raggiunto anche da un buon liutaio (pure non americano)... Per esperienza personale se il liutaio sa fare il suo lavoro ti mette in mano uno strumento con un manico ben curato al livello di feel e tasti spendendo la metà delle masterbuild... Il resto sta al musicista; se però si parla di collezionismo allora è un'altro discorso, è ovvio che una Fender masterbuild mantiene il valore molto meglio... Personalmente, se uno ha bisogno di uno strumento da SUONARE, spendere una cifra folle per una pre-CBS non credo che ne valga la pena (la penso in maniera analoga per gli ampli d'annata)
Rispondi
Una Campana
di bobchill [user #6868]
commento del 21/01/2013 ore 14:07:27
Sono assolutamente d'accordo con molti commenti che mi hanno preceduto sul fatto che l'intervista rappresenta solo "una campana"; altrimenti sarebbe un po' come attendersi valutazioni imparziali dalle dichiarazioni di un rivenditore/collezionista di chitarre vintage. Naturalmente non si tratta di mettere in discussione onestà intellettuale o competenza ma semplicemente di constatare da chi proviene un determinato parere.

Per quel che mi riguarda il punto non è la ricerca affannosa di un leggendario "ingrediente segreto" delle Fender Pre-CBS. Gli ingredienti sono tutti ben noti e chi ha avuto la possibilità di maneggiarli ed analizzarli in dettaglio, sa bene che presentano delle differenze talora anche importanti con gli "ingredienti" odierni.
Ciò spiega anche il fiorente mercato dalle proibitive quotazioni di singole parti di ricambio d'epoca.
Rispondi
Come spesso succede...
di nicolapax [user #27042]
commento del 21/01/2013 ore 14:57:21
... sono d'accordo con Yaso (boh, sarà che respiriamo circa la stessa aria) quando dice, nei suoi vari interventi anche su questo argomento, che:

=lui, secondo una mentalita' che approvo al 100%, sta lecitamente facendo promozione per la ditta che gli da' da lavorare..... mi sembrerebbe immorale se facesse in modo differente e dicesse "sinceramente" che le fender degli anni 50 sono mille volte meglio....=

Noto una piccola insidia nel concetto di master builder: questi splendidi artigiani -in ogni caso iperstimati solo perché lavorano per Fender- bravi come molti liutai anche nostri amici (io ho in mente Stefano Malusi di Cervia: un vero artista!), lavorano di fino per fare chitarre che ricordino in molti aspetti altre che invece erano prodotti stock. Ora: le chitarre moderne suonano meglio? Innanzitutto suonano TANTO sono cioè molto muscolose; liuteristicamente sono fatte con macchine a controllo numerico perciò più "precise" (anche le cinesi da supermarket) questo è un dato di fatto.
Una leggenda fra musicisti dice che il violino ruba l'anima di chi lo suona, quindi un violino "vecchio" pardon antico suona meglio di uno giovane perché possiede molte anime: quelle dei tanti musicisti che ci hanno messo le mani sopra, ecco io difendo questo concetto.
Suono ogni tanto, grazie ad un amico grande, fender pre CBS fra cui la telecaster n. 613 mai costruita (e anche quella del mio avatar, 1967) posseggo una tele di liuteria (indovinate chi me l'ha fatta?) del 2011 splendida, ma... la magia delle sue nonne si avverte altro che storie, sono sensibile al loro fascino; se le porterei in concerto? Mai al mondo: sarebbe come andare al centro commerciale con una Ferrari Daytona.

E poi anche il signor Eldred dice:
= Io ho da molto tempo una Telecaster del 1968. Ho provato più volte a metterla in pensione, ma nessuna altra chitarra mi dà la stessa sensazione. Non è tanto questione di suono, ma di feel. E ritengo che questa unicità non sia qualcosa accaduto in passato, ma che accade ancora oggi. =
Non sputa sul piatto nel quale mangia, ovvio, ma intanto l'ha detto...
Rispondi
Re: Come spesso succede...
di yasodanandana [user #699]
commento del 21/01/2013 ore 15:56:08
perfetto
Rispondi
Non ho letto tutti i ...
di kirk76 [user #10549]
commento del 21/01/2013 ore 16:00:40
Non ho letto tutti i commenti, quindi potrei dire una cosa già detta.
Comunque...
Io credo alla magia di chitarre fatte bene, oggi o 50 anni fa, poi se una chitarra fatta bene mezzo secolo fa acquista qualcosa col tempo può essere, ma è un plus su una base di una buona chitarra, se era un pezzo da camino lo è pure dopo 50 anni.
Il tempo migliora il buon vino, se prende di spunto col tempo diventa aceto ;)
Rispondi
DOMANDONA
di luxvan [user #15458]
commento del 21/01/2013 ore 16:40:24
ma esiste una chitarra fender,
sia essa strato o tele,
che:
-è dell'epoca più fiorente e blasonata(a seconda del modello);
-ha tutta la componentistica originale ed in "ottimo stato";
-è stata trattata sempre con cura;
ma
-SUONA MALE, O E' CONSIDERABILE SCARSA, MEDIOCRE, INSIGNIFICANTE

???????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????

ce ne sarà almeno una al mondo che fa pena???
.......................o le stratociambelle del '56 riescono tutte col buco? ;)))))
Rispondi
Re: DOMANDONA
di heavydavid [user #29372]
commento del 21/01/2013 ore 16:56:40
sai che la tua domanda io l'ho fatta altre volte e nessuno si e' mai sbilanciato?????
che poi a me poco interessa, ho una strato del 61 fiesta red, suona bene, purtroppo l'ho dovuta ritastare 2 volte negli anni e non e' quindi originale agli occhi dei collezionisti hard core..suona bene, ripeto, ma io continuo ad usare le mie esp che suonano meglio.

magari sbaglio?
Rispondi
Re: DOMANDONA
di bobchill [user #6868]
commento del 21/01/2013 ore 19:10:14
Ad onore del vero io mi premurai di darti una risposta molto chiara, circostanziata e "sbilanciata"; ricordi?
Ho dimenticato di citare una Jaguar del '66 che detestavo... Come ti dicevo sono però eccezioni molto rare: la stragrande maggioranza di quelle chitarre dopo averle provate con la dovuta attenzione lascia un segno che non si dimentica facilmente.
Rispondi
Re: DOMANDONA
di heavydavid [user #29372]
commento del 21/01/2013 ore 20:53:32
ciao bob

ricordo la tua risposta e ringrazio per il promemoria!!!!
concordo sul fascino del vintage e tengo per buona e valida la tua testimonianza, pero' troppo spesso leggo troppi commenti a mio avviso del tipo "il re e' nudo .....e nessuno vuole ammetterlo "

ieri leggevo vecchi pareri rispetto ad eric johnson riguardi il famigerato tour italiano...mi chiedo quanta di questa gente abbia visto eric johnson dal vivo e che termine di paragone abbia usato per dire che ha fatto schifo piuttosto che abbia suonato veri miracoli sonici... su che indizi ci si basa??
meta' della gente o forse quasi tutti si basano sul g3... 3 brani originali e tre cover registrate live in cui satriani a detta di johnson aveva un volume cosi allucinante da fargli usare le cuffie antirumore..... e si dice che fosse proprio il motivo per cui johnson ha abdicato il tour europeo..senza contare che magari solo quella sera johnson non aveva problemi con sto cXXXXo di fuzz face vintage....


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Re: DOMANDONA
di bobchill [user #6868]
commento del 21/01/2013 ore 19:49:31
Ah ecco, ho trovato il nostro "carteggio pregresso"!

ma a nessuno e' mai capitato di trovare/provare/suonare una chitarra vintage che suonasse da schifo?

"Schifo" è parola grossa. Mi è capitato di provare qualche chitarra meno interessante: mi vengono in mente una Gibson Melody Maker del '63, qualche SG del '67 - '68 o perfino una favolosa Les Paul all Gold del '55. Anche alcune Fender Custom Color non eccellono, a dispetto di quotazioni da capogiro e look da sogno... Parliamo però di casi molto rari, a fronte di decine di chitarre che mi hanno affascinato e stregato fin dalle prime pennate. Spesso per riportare una chitarra vintage un po' spenta ai vecchi fasti basta un cacciavite, una muta di corde ed un po' di olio lubrificante.
Spesso una chitarra rimasta chiusa in custodia per decenni, per quanto preservata in originalità e condizioni estetiche, suona peggio di una chitarra passata di mano in mano attraverso "battaglie" di ogni tipo o addirittura con un manico o una paletta spezzata ed incollata!
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Re: DOMANDONA
di yasodanandana [user #699]
commento del 21/01/2013 ore 17:01:38
io ho lavorato per 9 anni, part time, nel negozio di strumenti di uno che era pure un discreto collezionista.... mai vista o provata una fender vintage che non fosse anche superlativa...

certo cio' puo' dipendere anche dal fatto che le ciofeche, nel tempo, per varie ragioni, sono sparite dalla circolazione...
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Re: DOMANDONA
di alberto biraghi [user #3]
commento del 21/01/2013 ore 18:49:49
La mia storia di appassionato di vintage parte dal 1979. In questi decenni ho avuto molte chitarre che non ho più di cui non posso dire che "non suonassero bene", ma che o non mi toccavano l'immaginario oppure la cui suonabilità non era soddisfacente. Cito solo le Fender tra questa insoddisfacenti: Telecaster 1955, Stratocaster 1959 slab fiesta red, Telecaster 1958 top load, Telecaster rosewood 1971, Stratocaster 1964, Telecaster 1966 maple board, Telecaster 1965 fiesta red, Telecaster Thinline 1969. Tra le chitarre del mio amico Venturini c'è una 1954 che non pagherei un centesimo e una 1955 per cui darei la casa. Eccetera.

PS/OT: le file di punti di domanda, puntini eccetera servono solo a imputtanare i thread, è buona norma evitarle.
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Re: DOMANDONA
di dale [user #2255]
commento del 21/01/2013 ore 18:58:30
Azzo!
Come fai a dormire la notte?

Pure la Rosewood?
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Re: DOMANDONA
di alberto biraghi [user #3]
commento del 21/01/2013 ore 19:03:03
La Rosewood che ho avuto io (immacolata, sembrava una replica giapponese) è una delle peggiori Telecaster che io abbia mai suonato. L'ho presa a distanza da un commerciante in uno scambio, l'ho tenuta un anno perché era troppo bella per essere vera e poi me ne sono sbarazzato senza rimpianti.
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Re: DOMANDONA
di dale [user #2255]
commento del 22/01/2013 ore 08:09:12
ho provato solo una Jap e mi sembrava buona, so che il C.S. ne ha rifatto un'edizione, chissà come suona...
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Re: DOMANDONA
di sttanz [user #27619]
commento del 22/01/2013 ore 08:58:50
la risposta è semplice, in 40 anni e più sono finite nel caminetto (per selezione naturale).
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Re: DOMANDONA
di G1ud4 [user #31574]
commento del 23/01/2013 ore 23:11:
Parecchi anni fa ho avuto a disposizione per molto tempo una strato del '69
bellissima e tenuta come appena uscita di fabbrica
..e sinceramente me la ricordo pesantissima e durissima da suonare, quando l'ho restituita non ne ho sentito la mancanza

P.s. Trovo molta più soddisazione con una dannata two-knob dell '83 (..manco originale)
..e qui torna in gioco il pensiero di Alberto..

Ciao
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sarà forse un tabù??
di luxvan [user #15458]
commento del 21/01/2013 ore 17:07:5
anche il guru Mike però sostiene che si emoziona ancora nei negozi provando strumenti nuovi...

ci sarà almeno un chitarrista su accordo che può confermare la mia tesi...
qualcuno che dichiari apertamente
"si ho una (esempio) tele del '52, e me la tengo per questioni di valore/investimento, ma effettivamente nonostante sia super-perfetta originalissima, suona come una "tele qualunque senz'arte ne parte".......
Rispondi
Re: sarà forse un tabù??
di heavydavid [user #29372]
commento del 21/01/2013 ore 17:20:1
per me li frena il terrore di ammettere che l'hanno presa in C------ o che hanno sottovalutato l'acquisto..
io ho una fiat 500 del 1968, speso poco per averla ,speso un po' di + per renderla immatricolabile come auto d'epoca...
ce ne fosse uno che mi confessa che pure per la loro hanno speso qualche soldo pur di renderla perfetta....
Rispondi
Re: sarà forse un tabù??
di nicolapax [user #27042]
commento del 21/01/2013 ore 17:48:26
Beh e che direbbe mai di così scandaloso?
Male che vada (ma è raro) suonerà come tutte le altre tele che hanno 60 anni in meno e che per quel suono a lei si sono ispirate, mettila così.
In più ha in tasca un "assegno circolare" con diversi zeri con cui fare un bel blues!
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Re: sarà forse un tabù??
di alberto biraghi [user #3]
commento del 21/01/2013 ore 18:51:08
Vedi risposta qui sopra: io le ho vendute, ovvero nel tempo ho selezionato solo chitarre che mi emozionano. Se non mi emozionano per me non valgono nulla.
Rispondi
Re: sarà forse un tabù??
di esseneto [user #12492]
commento del 22/01/2013 ore 09:09:59
Io penso che per un musicista il punto sia riuscire a trasmettere le emozioni oltre che naturalmente a provarle egli stesso mentre sta suonando,è la musica a suscitare emozioni e le chitarre sono dei semplici attrezzi che alcuni musicisti scelgono appunto per produrre musica.Il musicista che pur avendo una chitarra che lo soddisfa pienamente dal punto di vista del suono e tutto il resto se quando suona non riesce a trasmettere nulla non vale nulla a prescindere da qualsiasi attrezzo stia utlizzando per suonare.Clapton ha venduto tutto quello che aveva accumulato in decenni di incredibile carriera e suona con delle strato nuove di zecca che gli fanno al custom shop Fender con tanto di pila dentro e pickup humbucking travestiti da single coil alla faccia del vintage..........
Rispondi
Re: sarà forse un tabù??
di luxvan [user #15458]
commento del 22/01/2013 ore 09:13:3
si si....
scusami alberto
mi sono accorto dopo che stavo scrivendo commenti nuovi invece che rispondere.

sono con te al 100%
niente emozioni = solo scrupoli e ripensamenti

insomma nell'insoddisfazione il valore conta poco...
Rispondi
allora devo stuzzicarti :))))
di luxvan [user #15458]
commento del 21/01/2013 ore 17:30:34
e riguardo la strato del '61 fiesta red???
qualche confessione in più???

Rispondi
Re: allora devo stuzzicarti :))))
di heavydavid [user #29372]
commento del 21/01/2013 ore 17:44:43
ovvio che suona bene, e' vintage.....
Rispondi
Re: allora devo stuzzicarti :))))
di luxvan [user #15458]
commento del 21/01/2013 ore 17:54:21
ehhhhhh
scherzavo, comunque

direi che:
"per questioni fisiche/scientifiche, una chitarra storica che vale più di 20mila euro, deve suonare bene"
1 manifattura storica
2 stagionatura naturale
3 componentistica selezionata e testata nel tempo
Rispondi
provate chiedere a Berlusconi che squadra tiene...
di Shoreline [user #20926]
commento del 21/01/2013 ore 19:49:42
secondo me non di certo l'inter..
Rispondi
Re: provate chiedere a Berlusconi che squadra tiene...
di heavydavid [user #29372]
commento del 21/01/2013 ore 20:55:10
hai calato l'asso piglia tutto
bravo, non sto skerzando
Rispondi
Non c'è niente da fare... ...
di angusnoodles [user #13408]
commento del 22/01/2013 ore 00:16:51
Non c'è niente da fare... Ci sono argomenti che scatenano la voglia di dire la propria... Questo argomento è al primo posto... Problema irrisolvibile...
Rispondi
Risposte coerenti
di alcor72 [user #16133]
commento del 22/01/2013 ore 10:48:19
Mi sembra in generale un'intervista coerente che dice che molti dei miti del vintage sono campati in aria (dal suo punto di vista) altri hanno un senso, fino ad un certo punto.

Dall'altra parte ammette candidamente che certi accorgimenti non vengono applicati o comunque parzialmente trascurati sulla produzione di serie ...che equivale un po' ad ammettere che un certo sapere se lo tengono stretto per marcare la distanza tra produzione di serie e Custom Shop.
Però quando Fender ti presenta l'ennesima rivisitazione dei sui single coil (Noisless, Lace sensor, Texas special FAT e chi più ne ha più ne metta...) , li presenta dicevo come la panacea di tutti i mali e cioè suonano come i pick-up vintage ma non hanno i difetti "noti" degli stessi.

Per fortuna siamo grandi e sappiamo filtrare ormai certe informazioni.

A fine Febbraio si vota.....applicate lo stesso "logico" buonsenso



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Basta con le chiacchiere ......... ...
di brianino [user #25057]
commento del 22/01/2013 ore 15:08:46
Basta con le chiacchiere ......... Voglio quella chitarra .. Quanto costa ?
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Mr. Mik€ & the Custom $hop
di Puce [user #14037]
commento del 22/01/2013 ore 16:03:4
OK tutte le premesse. Ottimo musicista, icona del C.S. persona squisita ecc..
Ma mi trovo in accordo con chi dice che non è seduto sul divano di casa, sta rilasciando un'intervista dove per mangiare deve dire certe cose.
A casa sua magari ad un amico potrà anche dire " Ma lascia perdere le CS che le faccio con il peggio legno in circolazione, tanto basta che è 'fedele riproduzione della famosa strato del 60', comprati piuttosto una Squier da 150$". Difficilmente una persona può dire così del suo lavoro,
sempre se lo vuole mantenere.
Questa intervista lascia il tempo che trova a mio parere, è un po come quelle frasi o i lanci di nuovi prodotti, " uscito il nuovo i-phone 100, alla apple assicurano che ha prestazioni, audio e grafiche migliori rispetto al mod. 99"
e ti credo! pensa invece se dicessero "ragazzi ogni anno bisogna fare un modello nuovo o chiudiamo bottega, questo è una cagata incredibile meglio il mod. 99"
La sincerità è possibile in questi casi, ma certo non è la certezza.
Rispondi
ma se uno fa le chitarre replica...
di mke52 [user #17126]
commento del 22/01/2013 ore 16:25:20
... lo farà per replicare qualcosa di bello del passato. Se le chitarre vintage fossero uguali a quelle moderne, perchè rifarle in tutti i dettagli? solo moda? può darsi... però qualcosa mi dice che non è questo il solo motivo.
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Re: ma se uno fa le chitarre replica...
di Shoreline [user #20926]
commento del 22/01/2013 ore 19:01:11
non è solo moda..è marketing,vendite e $$$...ogni chitarra è a se, se suona bene suona bene che sia vecchia o nuova, ci sono gibson e fender vecchie che suonano molto più spente che chitarre nuove,altre che suonano meglio.. secondo me tante persone se ne avrebbero una del 70 direbbero che quella del 69 era meglio..vedi il discorso pre cbs...quando cominciarono a farle alla cbs dicevano che quelle più vecchie erano meglio..ciao ciao
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... Cavolo quanti commenti. Questo ...
di DrigoPulp [user #17909]
commento del 22/01/2013 ore 16:44:16
... Cavolo quanti commenti. Questo sì che è l'argomento Coppi/Bartali delle sei corde.

Mai suonata/vista dal vivo/vista di sfuggita una strato pre-cbs, ma quanti sentenziano senza averne mai toccata una?
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parole sacrosante
di ziobob07 [user #11246]
commento del 22/01/2013 ore 18:03:21
La cosa più importante per valutare uno strumento è il feel che ti da, punto. vintage o contemporaneo non ha importanza.. giorno dopo giorno mi rendo conto dei milioni di input (giustificabili e non) che condizionano le nostre scelte musicali.. certo, su una fender del '56 non ci sputerei sopra è ovvio, ma spesso si perde di vista il fine occupandosi solo ed esclusivamente dei mezzi. Per quanto mi riguarda Mr Mike ha tutta la mia ammirazione; non si arriva tanto facilmente dov'è arrivato lui e secondo me nell'intervista ha detto ciò che pensa veramente.amen
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Questo argomento "scatena" sempre l'inferno. ...
di peppe80 [user #11779]
commento del 22/01/2013 ore 18:38:50
Questo argomento "scatena" sempre l'inferno. Al di la del parere dell'intervistato, oggettivo o soggettivo che sia, il recente blind test ha mostrato tutto ed il contrario di tutto; i materiali, la filosofia costruttiva, le scelte del liutaio e la "storia" dei materiali impiegati (la chitarra e di legno per il 90% della sua massa ed il legno ricordiamo è un materiale vivo), determinano la bontà dello strumento. Sono un amante delle Stratoaster ma ricordiamo che Fender introdusse la costruzione bolt-on per ragioni economiche al di la delle innovazioni, e solo dopo ebbe la fortuna anche grazie a miti che imbracciarono i suoi strumenti, che il suono Fender, sia essa Tele o Strato, è diventato uno standard, un icona. Credo che quando valutiamo uno strumento, dovremmo scindere l'aspetto emozionale da quello prettamente oggettivo; personalmente credo ci siano chitarre odierne migliori di quelle d'annata, ed ovviamente viceversa.
Rispondi
Re: Questo argomento "scatena" sempre l'inferno. ...
di LocoLobo [user #13138]
commento del 26/01/2013 ore 12:30:46
E' propro vero che questo argomento scatena sempre l'inferno, probabilmente perchè una risposta assoluta non c'è.

Riguardo all'articolo penso che sia comunque interessante. D'altra parte ritengo che un professionista cerca di fare il suo lavoro al meglio anche solo per conservare la propria fama, magari come alcuni liutai per amore del proprio lavoro, di sicuro ha una enorme esperienza e ci sta pure il ragionamento sul marcketing.

Fatta questa premessa mi permetto di esprimere le mie personalissime considerazioni.
Sui legni e sui pickup altri hanno espresso benissimo e tecnicamente opinioni che condivido in pieno. Di certo si sa che il legno esalta le proprie caratteristiche originarie nel tempo in base alla cristallizzazione delle resine e lavorazioni meno coprenti le evidenziano maggiormente (esempio verniciatura alla nitro rispetto a plasticoni vari). Per quanto riguarda le parti elettriche la differenza sostanziale è la miglior qualità dei materiali elettrici moderni (vedi magneti e rame) che non è detto si traduca in un suono migliore.

Detto questo ho potuto provare solo un paio di Fender anni sessanta, una nei primi anni ottanta e l'altra un paio di anni fa. La prima mi ha colpito tanto che quel suono è rimasto per me il suono fender dei mie sogni e la seconda ha confermato il ricordo che avevo. Non so come descriverlo trasparente, molto reattivo, gli ingliesi dicono chimey, e rotondo (direi quasi morbido ma trarrebbe in inganno). Ho avuto una strato del 72 che onestamente suonava malino ed un Music Man Sabre II preamplificato che suonava da solo.
In confronti recenti ho trovato che una American Vintange con i 57/62 suonava smorta mentre mi ha impressionato una Classic Player 50 messicana, con gli stessi pickup, che mi ricordava molto di più il suono vintage.
E' anche possibile che quel suono che io amo tanto ad altri potrebbe non piacere affatto ritenendolo poco aggressivo. Infatti ad un mio amico chitarrista, molto più bravo di me, piace di più il suono della sua American Standard alla mia Classic Player 60 (54/69/54 per avvicinarmi al suono che piace a me) della quale però preferisce la suonabilità del manico.

Tutte le pre cbs suonano bene? Sicuramente no ed ha ragione chi ha scritto che molte di quelle che suonavano male sono finite nel caminetto....qualche altra girerà insuonata tra i collezionisti.
Comunque i legni di oggi a livello industriale sono meno curati e peggio stagionati, si dice che stanno anche cambiando per motivi ambientali e di naturale crescita delle piante.
Cosa diversa a livello di liuteria dove vengono selezionati, stagionati ed accordati.
Per quanto riguarda i macchinari moderni a controllo numerico...dipende anche dalla taratura, inizio e fine serie potrebbero avere tolleranze diverse. Ci sono comunque ottime chitarre industriali. Ci si aspetta in ogni caso che modelli di custom shop abbiano una cura diversa.

Per mia personale esperienza anche i componenti minori come i condensatori fanno la propria parte. Un moderno condensatore in mylar può gia andare bene, le moderne lenticchie ceramiche no. Ho appena fatto alcune prove su la mia Gibson Traditional, che montava lenticchie, e senza cercare i famosi Bumble Bee, ho ottenuto il miglior risultato con dei Mullard Mustard (per capirci quelli che venivano montati sugli amplificatori vintage). Alla chiusura dei toni il suono non si impasta più. Come esempio dei moderni condensatori a film plastico, tolleranza 5% 100volt, davano al suono un alone, quasi un leggero echo.
Potete anche non credere che un condensatore cambi il suono ma per me non è così (questa è un altra storia che scatena l'inferno).

Anche riguardo alle registrazioni e post processing c'è da discutere.
Per quanto riguarda la costruzione di chitarre questo è il mio sogno nel cassetto, magari da pensionato. Al momento però mi sono divertito a costruirmi un pre e finale a valvole monotriodo 2A3/300B (non mi potevo permettere di comprarne uno già fatto per i costi proibitivi), che qualcuno spaccerebbe per hi end ma preferisco dire che ho utilizzato ottimi progetti e componenti scelti, costo finale un decimo.

Prima di tutto questa esperienza mi ha permesso di verificare il suono dei componenti, quindi anche dei condensatori, secondo che il vinile suona meglio dei cd ma questi ultimi vanno bene ugualmente anche con lettori economici purchè ben fatti, terzo e più importante che se il post processing è fatto male è inascoltabile su impianti particolarmente rivelatori.

Ovvero molto spesso le incisioni vengono elaborate per suonare bene su qualunque impianto commerciale, quindi anche su un compatone, con il risultato che sul mio impianto alcuni cd sono letteralmente orribili e non solo quelli di oggi. Esempio "This was" dei Jethro Tull versione originale.

Forse il problema è che il suono che ricerchiamo è legato alle incisioni che ascoltiamo o alla musica dal vivo che preferiamo (pila di Marshall o serie di array?), cioè il nostro orecchio si abitua ad un tipo di suono ritenendolo quello giusto perchè ci piace e per lo stesso motivo si continuano a costruire copie dei modelli vintage (se si emulano pure al computer ci sarà un motivo).

Provate ad immaginare un ottimo produttore che sforna una serie di amplificatori "perfetti" (secondo le tecniche progettuali) e delle chitarre con una componentistica moderna di qualità eccezionale anzichè ricercare suoni già conosciuti. Credete che davvero che avrebbero immediato successo? Siamo sicuri che quel suono ci piacerebbe?

Risultato finale non tutto il vintage è oro nè il moderno fa schifo.
Un buon artigiano può fare sicuramente ottime chitarre oggi come allora, l'acustica che mi ha più impressionato è stata una Santa Cruz Tony Rice.

Insomma l'articolo mi interessa comunque e suoniamo quello che ci piace con gli strumenti che preferiamo.

Buona musica a tutti.
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Re: Questo argomento "scatena" sempre l'inferno. ...
di mehari [user #25169]
commento del 09/02/2013 ore 18:05:53
Ben detto !
Rispondi
Ogniuno ha il suo gioco
di galois [user #33547]
commento del 24/01/2013 ore 02:06:5
Ogniuno ha il suo gioco, perchè è di gioco che stiamo parlando ... e di manie. Chi spende oltre i 2000 euro per una fender lo fa per guadagnare punti, per mettersi in mostra e/o per cercare di riprovare emozioni che non proverà mai. Un pò come chi ce l'ha piccolo e compra un BMW station wagon da 60 mila euro. Concordo con chi sostiene che l'intervista sia piuttosto inutile, molto meglio il blind test ... l'ennesimo blind test che comunque (a prova di quel che ho detto) non cambierà il pensiero dei fissati col vintage ... semplicemente perchè per loro non è una questione di musica o di suono. Stesso discorso vale per i fissati dei legni e delle vernici ... raga ... siete il riff di smoke on the water in un negozio di musica di sabato pomeriggio ... non ve se può proprio più sentì! Per la cronaca ... io ho una fender ... na semplicissima corona california del '99 ... suona ... ho provato altre fender di amici e nei negozi ... raga ... suonano tutte eh. Sono daccordo che modelli diversi generano feel diversi e che una è un pò più cupa e l'altra è un pò più acida ecc ecc ma a parlarne troppo, secondo me, si rischia di perdere del tempo prezioso per suonarle e comprenderle ... che è sempre meglio che giudicarle e basta.
Rispondi
Articolo davvero super
di Claes [user #29011]
commento del 24/01/2013 ore 07:59:50
...e interessante. Grazie millanta :)
Rispondi
Quanta superficialità e cattiveria.
di chiatarrox [user #36263]
commento del 26/01/2013 ore 17:30:48
Il signor Eldred è un professionista serio e stimato. E concordo con Alberto quando dice che è tipico di una certa mentalità italiana molto gretta e squallida pensare subito automaticamente che qualcuno possa essere in cattiva fede e di essere molto intelligenti perché NOI non siamo stati fregati (senza andare a scomodare chi invece a quanto pare si sente depositario del saper e assoluto dalle chitarre a teorie mistiche new age sul mondo ma va beh).
Il discorso di Eldred a me pare equilibrato, non denigra il vintage, non esalta smodatamente il custom shop ma anzi si sbilancia dicendo che la chitarra che preferisce lui è la sua tele del '68. Quello che mette in evidenzia è invece la bontà di strumenti che sono prodotti, oggi più che in altri periodi da persone con una profonda conoscenza della materia ed altamente qualificate. Il custom shop non sforna infatti repliche di chitarre vintage (basta vedere le specifiche per rendersene conto), sarebbe estremamente riduttivo, sforna delle ottime chitarre, alcune dal sapore vintage e ispirate a modelli del passato molte altre meno, ma sicuramente con una qualità è una consistenza molto superiori a quelle dell'epoca vintage. Basti pensare che le mitiche chitarre pre-cbs, sebbene abbiano un alone di suggestione notevole e un valore direi quasi storico e artistico, erano prodotte in serie da operai messicani non particolarmente qualificati, con macchinari molto più approssimativi di quelli di oggi, e materiali non certo di prim'ordine (spesso e volentieri le pre-cbs avevano corpi in 3 ma anche 4 pezzi di ontano, altro che legni selezionati e body in due pezzi). E per quel che riguarda i masterbuilder che qualcuno accomuna a pseudo liutai nostrani che millantano di costruire chitarre anche migliori ad una frazione del prezzo (che poi fattela fare una strato da un liutaio e dimmi quanto ti chiede): ma vi siete presi la briga di leggere il loro curriculum? Come si può rimanere indifferenti di fronte agli anni di gavetta di un Cruz o alla storia piena di passione di un Shishkov... ma poi quante chitarre costruisce l'anno un masterbuilder della Fender? Quante invece il liutaio de' noialtri? Già solo il volume di strumenti prodotti permette di acquisire una manualità e una esperienza enorme rispetto a quella di un qualsiasi pinco pallino che si ritiene un esperto in materia di liuteria (senza nulla togliere a chi invece in Italia cerca comunque di fare il liutaio per davvero con modestia e buoni risultati).
Poi certo la parola fine alla diatriba vintage si vintage no certo non l'ha messa, ma questo perché banalmente, il gusto in certi ambiti è così variegato e soggettivo che ci può portare a preferire uno strumento, per il nostro playing, piuttosto che un altro che sia una strato vintage, squier o custom shop...quello che invece non si può negare è la cura, le qualità, la professionalità e conoscenza della materia che sta dietro certi strumenti piuttosto che ad altri. E su quest'ultimo punto le custom shop, ma soprattutto le masterbuilt, vincono a mani basse...
Rispondi
Re: Quanta superficialità e cattiveria.
di cavern [user #16777]
commento del 26/01/2013 ore 21:02:20
....." le mitiche chitarre pre-cbs...erano prodotte in serie da operai messicani non particolarmente qualificati, con macchinari molto più approssimativi di quelli di oggi."...
CONCORDO.... ho una strato del 64, manico incastonato con tolleranze molto alte.....ma come scrive Loco Lobo: trasparente, molto reattiva, chimey, e rotonda.. alla faccia della costruzione così così...e allora?......
il mio pensiero sulla bonta del suono: pick ups 40% ...40 l'amply .....il restante 20 legno hardware corde plettri cavi ecc ) ...
ho un caro amico con 2 chitarre di liuteria ( liutai famossissimi) ebbene ora si suona una hd535 heritage....perchè...
La prima strato ha il mi cantino che fuoriesce dal manico per via del ponte vibrato non allineato !!!.
La seconda ,ancor più blasonata ,desiderata , dal valore immenso, ha il manico che ha subìto una torsione ( avvitamento) talmente elevata da renderla insuonabile!!!! ( chi l'ha terminata, era un'opera incompiuta, si è giustificato asserendo che il famoso maestro soleva stagionare le tavole di legno destinate ai manici, intere e non con i manici gia' abbozzati....
pollice sù per il custom shop, chitarre perfette troppo care e senz'anima ma almeno ben costruite.
ps se avessi un bel po di soldi ( dilapidati in azioni sigh.)... mi prenderei un set di pick ups "real vintage" da Eddie Vegas e partirei da li......
Rispondi
Fender starto-sferiche
di adsl36 utente non più registrato
commento del 27/01/2013 ore 21:35:32
Ammiravo le Fender ma succedeva molti anni fa, quando non ancora le suonavo. Dopo mi sono accorto che "vintage" o moderne, è solo questione di fissazione da parte dei nostalgici. L'esperto ha detto bene, è questione di feeling tra il musicista e il suo strumento. Mi è capitato più di una volta di provare chitarre (e bassi) di altre marche meno conosciute, più snobbate e molto più economiche ma con tanta grinta o dolcezza da far rabbrividire. Oggi non comprerei mai una Fender e la ragione non è solo questione di gusti. Un rivenditore -poco informato- mi disse che le chitarre sottomarca soffrono di curvatura dei manici mentre le Fender e le Gibson no. Invece ne ho viste alcune soffrire dello stesso problema. Del resto se hanno anche loro la regolazione del truss rod una buona ragione ci deve pur essere! Voglio dire con questo che, di marca o meno, il legno è per natura tale e soffre di certi problemi. Per il suono, invece, i pickup buoni non ce l'hanno soltanto le Fender...il fattore psicologico, il placebo, è determinante. MI torna in mente l'esperimento per il lancio di un nuovo biscotto, accaduto realmente. In tre ciotoline c'erano tre tipi di biscotti. In realtà cambiava soltanto la forma e di poco, ma gli ingredienti erano perfettamente identici. Fu chiesto ad un ignaro consumatore di assaggiarli ma gli fu detto che avevano contenuti diversi di burro e zucchero. Il consumatore scelse quello che per lui conteneva "meno" burro. Anche altre ignare cavie fecero i loro assaggi e diedero le loro preferenze ma NESSUNO si accorse che i biscotti erano identici: placebo! Quando gli fu rivelato, dapprima rimasero sconcertati e poi, dopo un altro assaggio, dichiararono che sentivano che erano uguali e non c'erano differenze. Con questo voglio dire ai sostenitori del vintage e ai nostalgici, che sarei curioso di bendarli e di far imbracciare loro delle chitarre simil-Fender lasciandogli credere che sono Fender di varie annate. Poi, sarei curioso di ascoltare i loro commenti! Di sicuro ne sentiremmo delle belle, garantito...
Rispondi
Re: Fender starto-sferiche
di alberto biraghi [user #3]
commento del 27/01/2013 ore 23:22:39
"garantito" un fico secco :-) visto che l'esperimento è stato fatto infinite volte e - a chitarra imbracciata - non c'è stata storia.
Altro è il blind test, l'ascolto dietro la tenda. Noi stessi a un SHG anni '90 abbiamo fatto un blind test tra LP jr 1956 e LP jr riedizione e la seconda è stata preferita dalla maggioranza dei presenti, ma qui si entra nel campo della psicoacustica e il discorso cambia (come dico spesso, lo strumento buono non è che "suona bene", ma "fa suonare bene").
Dunque se lo strumento lo imbracci e lo suoni, delle due l'una: hai uno straccio di esperienza e sensibilità e allora lo cogli immediatamente, oppure non lo cogli e allora significa che non hai sensibilità ed esperienza (come col vino, per apprezzare quello buono devi avere gusto ed essere un po' abituato).
Rispondi
Re: Fender starto-sferiche
di adsl36 utente non più registrato
commento del 28/01/2013 ore 19:39:47
Rispetto la tua opinione ma c'è qualcosa molto più forte dell'esperienza e si chiama placebo. Al di là delle nostre opinioni personali, anche della mia, oggettivamente è un fenoeno così forte da condizionare, stravolgere e distorcere le percezioni di qualsiasi individuo. Non a caso è sfuttato in campo farmaceutico per il test di nuovi farmaci oppure in campo commerciale per il lancio di nuovi prodotti...ovviamente non sono parole mie ma della scienza che lo studia da molti anni. La stessa scienza si occupa anche del suo contrario, del nocebo, per la cronaca. Ben vengano l'esperienza, il feeling, il legno e i pickup "buoni" ma alla fine noi rimaniamo esseri viventi che vivono di percezioni e queste sono moooolto influenzabili e diverse da individuo a individuo.
Ti saluto cordialmente, ciao.
Rispondi
Re: Fender starto-sferiche
di yasodanandana [user #699]
commento del 28/01/2013 ore 20:05:37
esiste il placebo... ma esistono anche la professionalita', la competenza e un certo distacco ..

(nel senso che sul vintage, e sul suono in genere, si possono avere anche impressioni e giudizi certamente soggettivi, ma, comunque, razionali e non sentimentali... anche perche' non e' che di fronte ad una chitarra vecchia, ci facciamo tutti sopraffare dall'emotivita'... Anche perche' la cosa puo' essere rivolta nella direzione opposta, ovvero, se tutti siamo preda del sentimento, puo' darsi quindi che quelli che non sentono la bonta' del vintage, siano cosi' perche' prede dell'autoconvinzione secondo la quale il vintage non e' niente di speciale..
Comunque, a parte questa, che e' una battuta.. personalmente ritengo che si possa giudicare con una certa sobrieta', specialmente se si ha da suonare in pubblico o in studio e non solo da divertirsi in casa propria... )
Rispondi
Certo
di adsl36 utente non più registrato
commento del 29/01/2013 ore 11:36:30
Sì, sono d'accordo, ci mancherebbe. Professionalità a parte, intendevo soltanto sottolineare che spesso le percezioni -soprattutto indotte- possono ingannare anche i più esperti. Un brevissimo fatto di cui sono stato diretto testimone. Andai a Milano con un amico di famiglia. Prima di recarci a casa del figlio, sposato e con famiglia, passammo da una macelleria poco distante dove acquistò un pollo. Al figlio, per fargli uno scherzo da buon burlone che è, gli disse che era un pollo nostrano comprato in una campagna pugliese dov'era stato in vacanza fino a due gg prima. Quando la sera il pollo fu a tavola bell'e cucinato, non ti dico i commenti: "Mamma mia quant'è buono, si sente che è nostrano, non ha niente a che vedere coi polli industriali e cittadini..." e cose di questo tipo. Quando il padre svelò loro la burla, il figlio e la famiglia rimasero di stucco e si giustificarono dicendo che invece era realmente buonissimo. Beh, se il placebo addirittura cura certe patologie (è scientificamente provato), un ruolo importante deve pur averlo in certe percezioni che abbiamo, anche sugli strumenti. Fermo restando che hai ragione sulla professionalità, sarei comunque curioso di condurre un esperimento al buio su ignari musicisti (questa è la condizione fondamentale altrimenti non può riuscire) ai quali si danno da suonare delle chitarre che non sono in realtà quelle che si aspettano che siano, per poi sentire quello che ne viene fuori dai loro commenti. Credo che per chiunque sarebbe facile sbagliare valutazione in queste circostanze e, diciamolo, in questi casi saremmo un po' tutti "polli" anche se giustificati.
Ciao e buona musica.
Rispondi
Re: Certo
di yasodanandana [user #699]
commento del 29/01/2013 ore 11:56:15
il tuo discorso sul placebo non fa una grinza... ma, simultaneamente, il mondo va avanti, i professionisti fanno scelte in modo professionale e misurano la loro efficacia nei risultati che ottengono.. quindi, insomma, non esageriamo.. questo e', in sintesi, quello che voglio dire..
Rispondi
Capisco
di adsl36 utente non più registrato
commento del 29/01/2013 ore 13:27:27
Sei in errore se hai creduto che placebo significa non andare avanti, è soltanto un modo scientifico per dimostrare certe cose, tutto qui. Poi il resto delle scelte, che siano vintage o moderne, fatte più o meno consapevolmente, rimangono sempre personali e affidate ai gusti e, perchè no, alle convonzioni (diverse) di ognuno di noi e su questo nessuno ci mette parola, nemmeno io che reputo il vintage un misto tra fissazione e business vero e proprio. Ma è soltanto una mia opinione e prima di scriverla mi sono messo il giubbotto antiproiettile e mi sono barricato nel carro armato! Quindi se c'è qualcuno che vuol tentare di linciarmi per queste mie dichiarazioni, si faccia avanti ;-)
Rispondi
Re: Capisco
di yasodanandana [user #699]
commento del 29/01/2013 ore 14:02:35
ho voluto semplicemente dire che se la scelta di uno strumento e' fatta da un dilettante per suonare in casa o per tenerla in una collezione, ci puo' anche stare che tutto o quasi tutto possa dipendere da questioni psicologiche che col suono hanno poco a che vedere...

..pero' non esistono solo persone, seppur rispettabilissime, di questa categoria.. ma anche gente che si deve confrontare con il pubblico, con la discografia, con l'ambiente produttivo della musica...

gente che non solo e' smaliziata e competente.. ma che deve confrontarsi con un ambiente di lavoro che, in genere, non perdona, ambiente di lavoro che non vive alcuna suggestione per strumenti ed equipaggiamenti vecchi, ma che vuole il suono giusto e la prestazione giusta sempre e comunque.. un ambente nel quale se porti un equipaggiamento che non e' buono, nessuno te la fa passare solo perche' tale equipaggiamento e' "vintage"

per cui ritengo che svalutare il gusto e la propensione per il vintage riducendola ad un mero atteggiamento di autoplagio sia, ne' piu' ne' meno, una stupidaggine, una faciloneria..

perche'? perche' non e' un fenomeno unicamente collezionistico, perche' molti professionisti, in ogni ambito musicale, lo preferiscono e lo amano...

quindi come riterrei un po' stupido pensare che solo gli strumenti di una certa epoca sono degni di essere suonati, e' un po' poco furbo pensare anche che chi li preferisca sia, per forza sopraffatto da un certo tipo di sentimentalismo... anche perche' se uno le chitarre le usa veramente, e ha da confrontarsi col pubblico e con l'establishment, tutto cio' che non e' suono e suonabilita' lo considera decisamente, di secondaria importanza ...
Rispondi
Re: Capisco
di Guycho [user #2802]
commento del 29/01/2013 ore 14:54:53
>perche' non e' un fenomeno unicamente collezionistico, perche' molti professionisti, in ogni >ambito musicale, lo preferiscono e lo amano...

Vabbè.... tutti questi professionisti che suonano con chitarre vintage non li vedo (anche perchè essendo pro guardano anche ai costi).

Li amano magari, ma sempre in veste di collezionista (e poi non li usano).
Rispondi
Collezionismo
di adsl36 utente non più registrato
commento del 29/01/2013 ore 22:28:36
Se ne può discutere all'infinito ma alla fine la verità è che non esiste una sola verità. Moltissimi musicisti professionisti suonano strumenti più moderni che, tra l'altro, hanno ormai moltissime capacità timbriche e accorgimenti tecnici migliorati, senza escludere l'effettistica ormai sopraffina che può riprodurre suoni anche vintage. Diciamo che il vintage è per appassionati e comunque va sempre inquadrato nel contesto del tipo di musica che si vuole fare. C'è la musica in cui lo strumento vintage è ad hoc e altra dove non c'entra nulla perchè quei suoni non sono adatti...non scendo nello specifico altrimenti non ne usciamo più e comunque lo sai senz'altro anche tu. Parallelamente al vintage in musica, ho alcuni amici appassionati di moto e auto d'epoca. A sentir loro queste sono meglio di quelle moderne, sono fatte "meglio" e cose di questo tipo. In realtà loro sono affascinati da ciò che rappresentano, da ciò che c'è dietro, dal gusto per quell'estetica e suono ormai persi, fattori puramente soggettivi, che comunque rievocano tempi passati in cui si è scritta certa storia, l'archeologia degli strumenti se mi è consentito il termine...sono d'accordo con Guycho perchè sia quando suonavo anni fa che oggi, i filo-vintage che conosco amano più collezionare che portare in giro sui palchi. Tra l'altro dove sta scritto che chi suona in casa per divertimento non possa avere una strumentazione degna di un concertista? Se vedessi cosa c'ha in casa un mio caro amico di vecchie suonate, rimarresti perplesso sapendo che usa tutto quel ben di Dio per divertirsi dopo il lavoro tra le quattro mura domestiche! Comunque, per sillogismo, se ci sono gli appassionati c'è anche il commercio e il business e se c'è questo ci sono anche persone che lavorano e guadagnano...in questo senso ben venga anche il vintage al di là della mia posizione personale.
Ciao.
Rispondi
Re: Collezionismo
di yasodanandana [user #699]
commento del 29/01/2013 ore 23:57:01
mi risulta un po' cosi' l'idea di essere sicuri delle motivazioni del perche' qualcuno la pensa, su qualcosa, differentemente da noi...

certamente non sta scritto da nessuna parte che un hobbista non possa avere buoni strumenti..

ciao... :-)
Rispondi
Re: Collezionismo
di LocoLobo [user #13138]
commento del 30/01/2013 ore 19:45:46
Ho il sospetto che il collezionismo si sia sovrapposto ad una realtà. Gli altri del forum che hanno la mia età potranno confermare ho correggere le mie affermazioni.
La ricerca delle Fender pre CBS è nata direttamente durante gli anni settanta perchè la produzione era decisamente peggiore, quindi chi cercava un buono strumento si orientava verso quelle anni sessanta in generale e se ben mi ricordo quelle anni cinquanta venivano ritenute strumenti più adatti al jazz, blues, rock'n roll! A fine anni settanta una strato mi sembra costasse intorno a 1.900.000 lire ed un usato degli anni settanta andava dalle 800.000 al 1.300.000 lire in base allo stato di conservazione. Quelle anni sessanta, soprattutto del 66 e precedenti erano già valutate intorno ai 6.000.000 di lire e certo non potevano essere considerate vintage. Oltretutto si tendeva a modificare le strato soprattutto il pickup al ponte che spesso veniva cambiato con hb DiMarzio, almeno qui a Roma. Quindi molte chitarre sono bruciate per un collezionista. Credo comunque che il collezionismo sia venuto subito dopo. Il tipo di sonorità delle vecchie Fender era ancora molto richiesto. Oggi e assolutamente diverso.

Ci sono comunque molti chitarristi famosi che collezionano chitarre. Negli anni ottanta si favoleggiava sulla collezione di Steve Howe. E molti chitarristi dell'epoca che suonavano Fender ne hanno almeno una che si portano dietro da allora.
Le riviste di chitarre inglesi ed americane quando fanno un articolo su un nuovo album chiedono sempre al chitarrista che strumentazione ha usato e molto spesso viene fuori che in studio vengono usate molte chitarre vintage. Molti inoltre dichiarano apertamente di non volerle portare in tour per il rischio dei furti.

Certo c'è pure chi ha un sacco di soldi e possiede collezioni impressionanti di chitarre senza saperlee suonare ma....teniamo presente che vengono ritenute un buon investimento visto che il valore continua sempre a crescere. E questo con la musica non ha nulla a che vedere.

Spero di ricordarmi bene ma se qualcun altro ha un ricordo migliore ben venga.
Rispondi
Re: Collezionismo
di yasodanandana [user #699]
commento del 30/01/2013 ore 20:28:50
concordo con te sul fatto che la ricerca del vintage nasca in un periodo nel quale le fender erano peggio di quelle costruite adesso.. pero', per me e per molti, battono anche gli strumenti costruiti oggi..
Lavoro con la musica ma con un'entrata simile a quella di un operaio o di un commesso, e non ho da comprare solo chitarre, ma debbo tenere in piedi una situazione completa di registrazione, un piccolo studio: se la chitarra fosse il mio unico strumento di lavoro e se guadagnassi, che so, il doppio di cio' che guadagno adesso, non avrei alcun dubbio sull'opportunita' di investire, che so, tra i 15 e i 25 mila euro per esempio in una tele dei primi anni 60... e sono sicuro che cio' incrementerebbe le mie "prestazioni" ...
Rispondi
Re: Collezionismo
di LocoLobo [user #13138]
commento del 30/01/2013 ore 21:33:5
Ysodanandana avevo capito da quello che scrivi che sei un professionista e so benissimo che a fronte di pochi che ci diventano ricchi la maggior parte dei musicisti fa moltissimi sacrifici per la propria passione e lavoro, soprattutto in Italia.

Anche solo per il fatto che un tecnico conosce già per esperienza il suono di certi strumenti, sicuramente guarderà male chi si presenta con chitarre diverse dallo standard che, pur se buone, lo costringeranno a ricercare nuove soluzioni. All'opposto strumenti impeccabili e consolidati nel tempo facilitano le cose.
Certo dipende da cosa suoni......io ero un punk, quindi avevo pochi problemi di raffinatezza...ma all'epoca, pur avendo uno stipendio, ho pensato molte volte a fare una pila di cambiali per una strato degli anni sessanta, ma alla fine non ne ho avuto il coraggio. A posteriori mi mangio le mani, ma quei soldi erano davvero tanti anche allora.

Ma sono daccordo con te.....ho le orecchie più buone delle mani e come avevo già scritto, per me il suono Fender è quello degli anni sessanta.

Rispondi
Re: Collezionismo
di yasodanandana [user #699]
commento del 30/01/2013 ore 21:46:58
===Anche solo per il fatto che un tecnico conosce già per esperienza il suono di certi strumenti, sicuramente guarderà male chi si presenta con chitarre diverse dallo standard che, pur se buone, lo costringeranno a ricercare nuove soluzioni. ===

ti assicuro che per un fonico di sala o di palco trovarsi di fronte ad una chitarra che non ha mai visto e' una passeggiata rispetto alle difficolta' che si trova a dover affrontare riprendendo strumenti ben piu' complessi....

grazie per la chiacchierata.. ;-)
Rispondi
miti per ragazzini
di alexxx882 [user #36111]
commento del 05/05/2014 ore 13:50:18
e basta con questi ragazzini "senza soldi" sempre a sminuire cio è oltre le loro tasche...

mettela come volete, ma prendete una qualsiasi Fender pre 65 e sentirete la timbrica unica e introvabile nelle Fender degli anni dopo. Stop. Il resto sono solo chiacchiere da bar per giustificare il fatto (pura invidia del classico musicista agonista e non artista) che il vostro strumento sia per forza "il migliore".

Non è vero. Abbiate "rispetto" per qualcosa che è fisicamente, biologicamente ed elettricamente diverso da uno strumento moderno prodotto in serie abnormi e definibili "giocattoli" talmente sono stampati in serie e plastificati.

Il suono del vostro Fender made in USA da 1200 euro è il suono di un Fender made in USA da 1200 euro prodotto a migliaia ogni giorno. Non è un suono da uno strumento custom o masterbuilt, figuriamoci un vintage.

Il suono di un Masterbuilt da 5mila è un suono da masterbuilt da 5mila.

Il suono di una strato del 1962 quindi pre CBS è un suono da pre CBS. Dal 1966 gia questo suono non cè piu, per questo è costoso, raro e unico.

Se non ve lo potete permettere cosa importa? dobbiamo per forza tutti suonare con strumenti vintage? o perche sminuirne il valore solo perche troppo inarrivabile?

questa ignoranza genera solo ignoranza e rovina il mercato ingolfandolo di ceppi invenduti e invendibili, per cui strumenti mediocrissimi magari solo perche degli anni 80 o 90 vengano venduti a cifre molto superiori al loro reale valore e considerati "vintage".
Rispondi
Re: miti per ragazzini
di euke [user #1325]
commento del 05/05/2014 ore 14:33:53
Mi spiace deluderti ma esistono anche ceppi pre-CBS...
Rispondi
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