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La mano del chitarrista
La mano del chitarrista
di [user #568] - pubblicato il

La mano è un sistema in perenne delicato equilibrio e come tutti i sistemi complessi, un uso intenso la affatica e crea le premesse perché smetta di funzionare correttamente. I musicisti, in particolare i violinisti, i chitarristi e i pianisti, sono maggiormente a rischio di lesioni acute e croniche.
La mano è un sistema in perenne delicato equilibrio e come tutti i sistemi complessi, un uso intenso la affatica e crea le premesse perché smetta di funzionare correttamente. I musicisti, in particolare i violinisti, i chitarristi e i pianisti, sono maggiormente a rischio di lesioni acute e croniche.

La mano è un organo straordinario. Sì, proprio un organo, tra i più complessi del corpo umano, composta da 27 ossa, 18 muscoli, 24 tendini, tre grossi vasi, tre tronchi nervosi oltre a un grande numero di piccoli vasi e terminazioni nervose.
È un sistema in perenne delicato equilibrio, capace di esprimere forza e delicatezza, di offendere e creare capolavori. Ma come in tutti i sistemi complessi, un uso intenso la affatica e crea le premesse perché smetta di funzionare correttamente.
I musicisti, in particolare i violinisti, i chitarristi e i pianisti, sono maggiormente a rischio di lesioni acute e croniche.

La mano del chitarrista

La famosa immagine delle mani di Keith Richards illustra chiaramente i danni della comune artrosi, che in un chitarrista prolifico e di lungo corso come Keef ha disseminato di noduli quelle povere articolazioni sottoposte a ore di stress quotidiano. Un uomo della sua tempra, sopravvissuto a decenni di vizi e abusi, porta i segni dell’usura delle articolazioni. Ma durante la carriera di un chitarrista le lesioni sono frequenti e, se non prevenute o curate, rischiano di pregiudicare le funzione essenziali della mano. 
Le lesioni riguardano tutti, principianti vogliosi di imparare, che si sottopongono a ore continuative di sessioni di studio, e professionisti, che non consapevoli dei propri limiti continuano imperterriti a suonare per ore, giorni, settimane. Nella mia doppia veste di ortopedico e chitarrista, conosco molto bene il disagio di chi si vede, all’improvviso, impedito anche nel prendere un barrè per colpa di quella fitta di dolore alla base del pollice.

Di seguito, una carrellata delle patologie più frequenti.

Sindrome da compressione nervosa
A - Sindrome del tunnel carpale:

questa patologia colpisce frequentemente i musicisti che utilizzano gli strumenti a corda, come i chitarristi, a causa delle posizioni prolungate del polso in posizione di flessione. La ragione dei disturbi, formicolii, dolore e perdita di forza nelle prime tre dita, risiede nella compressione del nervo mediano, che entra nella mano attraverso il famoso tunnel costituito da un pavimento fatto di tendini flessori e un tetto costituito da un legamento. Il legamento si ispessisce negli anziani, restringendo il tunnel dall’alto, mentre nei giovani l’uso prolungato dei tendini flessori ne provoca l’infiammazione e quindi l’ispessimento, che produce lo stesso risultato.
B - Sindrome del tunnel cubitale:
questa sindrome è dovuta alla compressione del nervo ulnare nella doccia in cui passa a livello del gomito (quella scossa che sentiamo a volte se sbattiamo il gomito dipende proprio da una comprssione di questo nervo). Il disturbo riguarda il dito anulare e il mignolo. È un disturbo comune nella mano che prende le note (la sinistra per i destrimani e viceversa), ma è una sindrome meno comune di quella che riguarda il tunnel carpale.

Tendinite
È la malattia infiammatola dei tendini, che frequentemente colpisce il polso dei chitarristi determinando una contrattura muscolare e dolore. Il disturbo è causato dallo sfregamento continuativo dei tendini e dei muscoli del polso per le troppe ore dedicate agli esercizi o alle cattive posizioni che si assumono durante gli esercizi stessi.

Gomito del tennista
Si tratta di una infiammazione dell’inserzione sul lato esterno del gomito dei tendini estensori del polso. È dovuto all’affaticamento da esercizi prolungati o cattive posizioni del gomito e del polso, ma una delle più frequenti cause dell’insorgenza di questa infiammazione è l’eccessiva pressione che si esercita sulla tastiera con le dita della mano sinistra nei destrimani e viceversa nei mancini. Si manifesta con dolore al gomito, sia in condizione di riposo sia quando si afferra un oggetto (come sollevare una bottiglia o un bicchiere).

Distonia focale
La distonia focale, definita anche come il crampo dello scrivano, consiste nel blocco improvviso della funzione di una o più dita, mentre si svolge una azione ripetitiva e forzata. Il paziente avverte una contrattura, spesso non dolorosa, che gli impedisce di muovere per alcuni secondi le dita o la mano. Non se ne conosce perfettamente la genesi dal punto di vista biologico, e questo ne rende difficile il trattamento.

Artrosi
L’esempio fatto all’inizio dell’articolo riporta la condizione tipica di una mano affetta da artrosi. La degenerazione, o più semplicemente l’invecchiamento delle articolazioni, può colpire qualunque dito, le ossa del polso, ma soprattutto riguarda la base del pollice (dove si chiama rizoartrosi) e le falangi terminali delle dita, ed è dovuta all’uso intensivo e ripetitivo delle dita. L’invecchiamento articolare è in funzione anche di fattori genetici, ma nei chitarristi la mano che suona sulla tastiera è soggetta a microtraumi che ne accelerano la degenerazione. La malattia si presenta con dolore, tumefazione, noduli, instabilità delle dita che ne compromettono la presa, la forza e la destrezza.

Nota della Redazione: Accordo è un luogo che dà spazio alle idee di tutti, ma questo non implica la condivisione di ciò che viene scritto. Mettere a disposizione dei musicisti lo spazio per esprimersi può generare un confronto virtuoso di idee ed esperienza diverse, dando a tutti l'occasione per valutare meglio i temi trattati e costruirsi un'opinione autonoma.
musica e lavoro premio accordo-gibson 2013
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Le ultime 3 non so ...
di Foglio [user #19480]
commento del 06/04/2013 ore 15:35:45
Le ultime 3 non so quante volte mi son venute...
Rispondi
Re: Le ultime 3 non so ...
di plettrox [user #6758]
commento del 08/04/2013 ore 16:16:48
Nno credo ti sia venuta la distonia e poi andata via e tornata. La descrizione della distonia nell'articolo non è precisa. Lo dico da distonico e su lforum lo sanno.
Rispondi
Re: Le ultime 3 non so ...
di Foglio [user #19480]
commento del 08/04/2013 ore 17:02:41
Si scusa, effettivamente parlavo solo di tendinite e del gomito del tennista...
Rispondi
Molto interessante....
di Dinamite bla [user #35249]
commento del 06/04/2013 ore 17:05:38
...capire dal punto di vista medico cosa succede quando sentiamo quei forti dolori dopo una sessione prolungata di studio o di prove..
Non sarebbe male conoscere qualche piccolo accorgimento per evitare questi inconvenienti, o se esistono dei "massaggi" autopraticabili per alleviare rapidamente i dolori più comuni.. anche se mi rendo conto che ciò potrebbe ledere la professione dell'autore dell'articolo, e comportare la perdita di qualche potenziale paziente.. :) :)
Rispondi
Re: Molto interessante....
di DocRock [user #568]
commento del 06/04/2013 ore 20:24:32
Se questo argomente dovesse suscitare interesse sarò ben lieto di dare suggerimenti, non lede la mia professione e men che meno mi interessa il ritorno economico, non ho mai fatto pagare una visita ad un chitarrista, la passione comune è come una fratellanza :-) :-)
Rispondi
Doc HELP ME!!!!!......
di alevadi [user #24379]
commento del 03/09/2013 ore 19:21:42
......è dal mese di aprile che ho dei problemi alla terza falange del dito indice, quella più vicina all'unghia, e non sono ancora riuscito a venirne fuori, anche se adesso rispetto a un po' di tempo fa va un po' meglio visto che prima mi era impossibile suonare....ma anche adesso sono limitato in diversi movimenti e così proprio non posso andare avanti, ad esempio mi è impossibile prendere 2 corde con la parte superiore dell'indice. Seguendo i consigli di un altro chitarrista ho provato con della laser terapia che non è servita a niente, a parte spendere 400 euro, sono stato fermo 2 mesi e mezzo ma niente.....non riesco a guarire completamente. La cosa più assurda è che dall'ecografia tutto risulta a posto, sia il tendine sia l'osso...almeno così ha detto chi l'ha fatta.
Però io mi sento una specie di gonfietto, appena percettibile, sulla parte destra della terza falange e premendoci mi crea un dolorino e subito si sentono le pulsazioni......sono disperato!!!!!!!
Su internet ho trovato il sito di una clinica ad imola che è specializzata nelle patologie dei musicisti ed adesso sto pensando vivamente di farmi visitare là.....secondo te, indicativamente, è una patologia che richiederà l'intervento chirurgico???.....la mia età è di 37 anni.....sarà già artrosi a questa età????
Rispondi
Re: Molto interessante....
di bassris [user #39810]
commento del 22/01/2014 ore 00:48:54
salve doc sono un bassista ho letto l'articolo è l'ho trovato molto interessante e le chiedo gentilmente un parere perché sono disperato ....ho un problema alla mano destra che è iniziato due mesi fa dopo aver suonato parecchie ore la sera ho iniziato ad avvertire un fastidio alle dita (anulare e mignolo) e al polso con tutto l'avambraccio il giorno seguente mi sveglio con la mano addormentata.La sera successiva ha peggiorato avvertivo sensazione di spilli dalle dita sino oltre il gomito e mi si addormentava questo per due sere poi è iniziato a migliorare dopo la cura del medico con medrol e un integratore per nervi chiamato neuronorm. Ho avuto disturbi per un po poi sono passati pero avvertivo ogni tanto strani fastidi (come fitte o qualcosa che mi punge sia alla mano e polso ma piu localizzato al avambraccio zona interna dal lato del mignolo) e questo sino adesso ho eseguito una elettromiografia per sospetto tunel carpale risultata negativa e aspetto di fare un eco-doppler per sospetto sindrome da restringimento toracico.Nel frattempo passata la fase acuta dopo 15 giorni dai primi sintomi ho ripreso a suonare senza sforzi eccessivi.Ieri sera ho suonato per un oretta il basso e quando sono andato a letto ho avvertito quei sintomi all' inizio descritti senza che si addormentasse ma era soprattutto sensazione di spilli.Non so se la può aiutare nel darmi un suo parere ma ho notato che i sintomi si accentuano quando suono con la tecnica del pizzicato a tre dita (indice,medio anulare) e infatti l'anulare è quello che mi da più fastidi.La prego mi dia qualche notizia sono disposto anche a venire da lei ovunque sia in italia io abito a bologna aspetto sue notizie e la ringrazio in anticipo e le ripeto se sa cosa può essere e come risolverlo sono disposto a venire da lei arrivedeerci
Rispondi
Uhm....
di valerio62 [user #30656]
commento del 06/04/2013 ore 17:06:58
Visto che ci sono quasi quasi pongo qualche domanda...
Ora, io non sono uno che si risparmia in niente e negli ultimi 50 anni (ne ho 51) mi son dato talmente da fare che ho rimediato una cervicale dovuta a schiacciamento (incidente d'auto) e una bella L5-S1 talmente bella da appendere la lastra in salone (quasi quasi).
Ora, fatte le premesse, da circa tre anni mi sono santificato smettendo completamente di bere (ero un compagnone immenso e tracannavo tutto a dosi da cetaceo) invece di dimagrire i soliti 10 kg... sono ingrassato esattamente della stessa misura...Da quel momento via di analisi e indagini di tutti i generi, anche perchè nel frattempo mi sono arrivati dolori in tutto il corpo, due spine ossee ai talloni, piedi e mani con bruciori a volte incredibili (formicolii a volte anche ai genitali e alla faccia). Le analisi le ho fatte tutte, anche quelle più "strong" per verificare la presenza di malattie serie tipo SLA o Sclerosi...beh... niente di niente... oltretutto valori nella norma di un giovane di 16 anni!

Qundi smisi di fare analisi, mi sono tenuto i dolori... la mattina per mettermi in moto mi ci vuole un pò... mi cadono le cose dalle mani ma una volta che sono in moto riesco a fare tutto, anche le chitarre che spesso presento qui... ovviamente, essendo informatico, mi sono organizzato per lavorare più in piedi che seduto, altrimenti più siedo e meno cammino... nel senso che la pesantezza agli arti inferiori diventa veramente tanta. Il fisioterapista ha consigliato nuoto, certo, sarebbe la cosa migliore per la schiena... ma il fatto è che negli 11 anni di nuoto che ho fatto fa ragazzo ho sviluppato una allergia tale al cloro che inizio a piangere sulla soglia della piscina...

Mangio poco, non dimagrisco come dovrebbe... però fumo... e mi è anche venuto in mente che possa essere una forte intossicazione da nicotina... mah...

La prossima indagine che vorrei fare è una elettromiografia per verificare l'eventuale presenza di una fibrimialgia... a quel punto mi curerei a potassio....

In sisntesi... ancora non sono inabile serio, continuo a fare tutto quello che facevo prima... ma a volte ci penso seriamente se andare a farmi una passeggiata in centro a Ladispoli perchè poi potrei pagarla con una settimana di fitte lancinanti alle ginocchia.

Se riuscissi almeno a capire cosa cavolo ho sarei contento... artrite... sicuramente.... ci sono gli anni.... tutto il resto è a posto e le chitarre vengono na favola ! :)

Ciaoooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo
Rispondi
Re: Uhm....
di DocRock [user #568]
commento del 06/04/2013 ore 20:21:38
L'Elettromiografia non consente di far diagnosi di fibromialgia, ma nel tuo caso è un esame fondamentale, esteso ai 4 arti, insieme a rmn della colonna cervicale e lombare, dosaggio della vitamina B12 e folati, e una visita con un bravo neurologo, per cominciare. Escluse patologie neurologiche si passa ad esaminare l'ambito artrosico, che, da quello che racconti, fa la sua parte.
Rispondi
Re: Uhm....
di valerio62 [user #30656]
commento del 06/04/2013 ore 20:26:1
Grazie fratello, lunedì infatti faccio la elettromiografia....
:)
grazie ancora
intanto finisco di lucidare la nuova bestiola... ispirata al Fender Bass Six quasi finita....
Rispondi
Re: Uhm....
di DocRock [user #568]
commento del 06/04/2013 ore 20:32:3
Visti i magnifici risultati delle altre mi aspetto molto dalla nuova creatura :-)
Rispondi
Re: Uhm....
di valerio62 [user #30656]
commento del 06/04/2013 ore 21:07:24
presto posto foto e articolo ;)
Rispondi
Re: Uhm....
di nicolapax [user #27042]
commento del 11/04/2013 ore 16:16:14
Lo dico fra il serio e "il criceto": dalle tue parti non state male a santuari... Prova in piazza Colonna a Roma alla Madonna della salute.
Poi come penitenza ti diranno di non toccare più frese, gommalacca e saldatori (suonare te lo lasceranno fare, per carità...) e io per misericordia mi accollerò tutto il tuo materiale (ahaha aahhaha, ahahhahahaha!)
A parte gli scherzi, San Giuseppe Moscati (che ha sfiorato il Nobel per la medicina, mica cotica) ha "curato" migliaia di pazienti in questo modo... funzionava.
Rispondi
Re: Uhm....
di valerio62 [user #30656]
commento del 11/04/2013 ore 16:35:37
hehehehehehe oh io quando freso me sento na favola
Rispondi
Re: Uhm....
di Capra_Poliuretanica utente non più registrato
commento del 07/04/2013 ore 10:51:39
Anche a me era venuta l'allergia al cloro.
Continuavo a piangere e starnutire da quando uscivo dall'acqua a quando m'addormentavo la notte.
Avevo risolto coi tappi per il naso, magari fanno anche al caso tuo.
Rispondi
Re: Uhm....
di valerio62 [user #30656]
commento del 07/04/2013 ore 18:21:46
grazie per la dritta ma proprio non la sopporto più la piscina... approfitterò appena fa caldo del mare visto che ho la riva a 400 metri.

Complimenti per il nick ! ;)
Rispondi
Re: "il nuoto sarebbe la cosa migliore per la schiena"..
di cotekinho [user #34840]
commento del 07/04/2013 ore 13:12:0
Ne siamo sicuri?

vai al link

senz'a ltro un calo ponderale sarebbe consigliatissimo nel tuo caso, soprattutto se si trattasse di artrosi!
mi dispiace moltissimo per questi tuoi problemi, e spero che non ti impediscano di suonare ma soprattutto ti auguro di trovare un rimedio.

Ciao!! :)
Rispondi
Re: "il nuoto sarebbe la cosa migliore per la schiena"..
di DocRock [user #568]
commento del 07/04/2013 ore 15:58:04
Beh, per anni il nuoto è stato considerato il rimedio panacea per i tutti i problemi muscolo-scheletrici, ma ovviamente non può esserci una soluzione che da sola basti a tutto. La verità sta nel mezzo, l'acqua ha un'azione molteplice anche sull'ambito emotivo, scarica tensioni e addolcisce l'esecuzione dei movimenti in assenza di peso, ma non può sostituire terapie specifiche, soprattutto in ambito di recupero posturale. E poi il cloro rovina corpi e tastiere :-)
Rispondi
Re: "il nuoto sarebbe la cosa migliore per la schiena"..
di valerio62 [user #30656]
commento del 07/04/2013 ore 18:24:36
Ecco appunto... poi ho appena finito il setup di El Rayo fregandomene dei dolori delle dita che, dopo un pò, hanno capito chi comanda e hanno smesso di esserci... ehehehhehehehehehe

Ancora qualche aggiustatina a capotasto, action e ottave e faccio l'anteprima... intanto posso dire solo una cosa:

AMMAZZA CHE BOTTA EL RAYO !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

ti tira via i vetri dalle finestre.......
Rispondi
Re: Uhm....
di superloco [user #24204]
commento del 10/04/2013 ore 11:29:31
spondilolistesi L5 spostamanto totale in avanti della colonna di quasi 2 centimetri
e poi schiacciamento cervicale e quasi tutto il resto
male da tutte le parti al mattino e quando sto troppo nella stessa posizione...
siamo quasi uguali (dimenticavo sono informatico) un lavoro di merda per la salute e per i nervi...
Rispondi
Re: Uhm....
di alexus77 [user #3871]
commento del 04/09/2013 ore 07:56:0
Ok, ora ti do due soluzioni di quelle che detesterai ;)

Non sono un fan di esami e medicine. Per me le soluzioni migliori sono quelle semplici. Intanto ti suggerirei di smettere di fumare immediatamente, che senz'altro non guasta.

Poi a dieta come stai? Hai mai pensato di darti ad una dieta vegana? Prova per un po', poi dicci come va. Pero' occhio, troppa gente crede di poter fare una dieta e di cambiare alimentazione senza documentarsi abbastanza, poi diventano anemici, e giu' tutti a dare contro alle diete vegane. Una sana alimentazione a base di frutta e verdura (niente carni, niente uova, formaggi, latticini o altri prodotti di derivazione animale), cambiera' completamente il tuo organismo. Sarai sorpreso dei risultati, ma non basta un giorno, devi pensare in termini di cambiamento nel modo di vivere, non di curetta di due settimane. Consulta un dietologo e documentati, ad esempio
vai al link /www.amazon.it/rivoluzione-forchetta-vegetali-salvarti-gustose/dp/8862295847/ref=sr_1_cc_1?s=aps&ie=UTF8&qid=1378273297&sr=1-1-catcorr&keywords=La+Rivoluzione+della+Forchetta+Vegan

E poi, tanto per completare lo stereotipo, dopo il suggerimento vegano non poteva che mancare quello di fare dello (rullo di tamburi) yoga! E relativa meditazione ovviamente. Occhio agli stili, oggi lo yoga e' confuso con una forma di ginnastica. Evita i vari "power yoga" che di yoga hanno poco e niente, cerca piuttosto diciture come Hatha, Kriya, Ashtanga, Vinyasa.

Prova, e resterai sorpreso :)
Rispondi
Re: Uhm....
di valerio62 [user #30656]
commento del 04/09/2013 ore 11:23:1
Sono già su questa direzione... e ti ringrazio dei suggerimenti che reputo essere la sola via per risolvere. Io seguo Sahaja Yoga e meditazione la faccio, ma faccio anche tante altre cose... quello di cambiare alimentazione in maniera definitiva credo sia un must... anche se a mio avviso io sono completamente divenutointollerante alle graminaceee...
Rispondi
Interessante
di ciun [user #15167]
commento del 06/04/2013 ore 18:00:45
Credo di essere sulla soglia della porta "A".
I sintomi ci sono tutti (anche perche' il bassista che suona con me da 10 anni e' stato operato al tunnel carpale a tutte e 2 le mani) in particolare scosse che scendono dall'avambraccio verso il dito medio passando per il palmo alla base del pollice, formicolio alla punta delle dita (in particolare suonando da seduto) affaticamento quando stringo molto la mano.
Approfitto dell'esperienza di Doc per un consulto al volo e pongo questa domanda : consapevole gia' che la patologia e' di carattere degenerativo e pertanto non credo che regredisca, e' possibile che venga mantenuta allomstato attuale, fastidioso ma tutto sommato sopportabile e ancora non (chitarristicamente) invalidante e se si come sarebbe bene comportarsi?
Oppure conviene prenderla di petto gia' da subito e cercare un bravo ortopedico per farsi operare?
In tal caso si riacquista il 100% della funzionalita' e in che tempi?

P.S. argomenti di questo genere pur se meno attinenti la musica sono molto interessanti, grazie per aver condiviso questo tuo sapere.
Rispondi
Re: Interessante
di DocRock [user #568]
commento del 06/04/2013 ore 20:29:35
La sindrome del tunnel carpale può essere trattata in molti modi, anche senza chirurgia, soprattutto nei soggetti giovani. È fondamentale fare una diagnosi con una elettroneurografia ad aghi e capire il meccanismo di compressione, e poi si può decidere come trattarla. Opero raramente le persone sotto i 50 anni, a patto che seguano le mie indicazioni. Se il grado di sofferenza del nervo è marcato, e dura anni, si rischia di non recuperare al 100% la sensibilità nelle prime tre dita, ma raramente diventa invalidante al punto di far smettere di suonare.
Rispondi
Prossimamente proporrò alla Redazione la ...
di DocRock [user #568]
commento del 06/04/2013 ore 19:50:0
Prossimamente proporrò alla Redazione la seconda parte dell'articolo, forse anche più interessante di questa perchè suggerirò trucchi e tecniche per prevenire e trattare le singole patologie. Tempo permettendo cercherò di dare una risposta a voi che mi avete fatto domande specifiche.
Rispondi
Re: Prossimamente proporrò alla Redazione la ...
di dantrooper [user #24557]
commento del 07/04/2013 ore 15:04:15
ottimo! attenderò con ansia l'articolo! .. e intanto Grazie da parte di tutti noi!
una cosa: ci sarebbe qualche accorgimento per prevenire i danni che possiamo causare alle nostre mani? (ad esempio molti consigliano l'uso dei polsini)
Rispondi
bell'articolo
di mehari [user #25169]
commento del 06/04/2013 ore 20:36:00
interesserà soprattutto i più attempati... come me...
io vanto una rottura al polso sinistro e un'artrosi precoce (rizartrosi bilaterale) che a tratti mi da più o meno noia... è proprio questa incostanza del disturbo che mi mette in difficoltà
sto cercando di individuare se ci sono (e credo sia così) degli alimenti che fanno da "volano" non tanto all'artrosi in se quanto all'accrescersi dello stato infiammatorio...
suggerimenti ?? a parte suonare in slide... ;)
Rispondi
Re: bell'articolo
di DocRock [user #568]
commento del 06/04/2013 ore 21:16:11
Gli alimenti non incidono, l'artrosi è un invecchiamento, più o meno accelerato, dovuto all'usura meccanica della cartilagine e a tutti i processi infiammatori conseguenti. Sull'età di esordio e sulla velocità di invecchiamento influiscono fattori genetici ed ormonali. Al contrario, alcuni integratori hanno dimostrato di essere efficaci nel controllo dei sintomi e nel rallentare il processo degenerativo.
Rispondi
La spalla c'entra qualcosa ?
di jotler [user #32545]
commento del 06/04/2013 ore 21:12:13
Si parla spesso di problemi alla mano o al gomito, io invece sono assillato da un dolore ricorrente e persistente alla spalla sinistra, nato quasi certamente grazie allo 7-8 ore in macchina che mi sciroppo tutti i giorni e che la pratica chitarristica sembra aver acuito. Il dolore è localizzato dietro l'inserzione delle ossa del braccio nella spalla, sembra provenire dal nervo e nelle fasi acute mi impedisce di sollevare il braccio dal fianco.
Rispondi
Re: La spalla c'entra qualcosa ?
di DocRock [user #568]
commento del 06/04/2013 ore 21:18:2
La chitarra influisce moderatamente, è probabilmente una comune infiammazione della cuffia dei rotatori, ma devi farti vedere da uno specialista della tua zona per riconoscerla e discriminarla da un problema della colonna cervicale.
Rispondi
Ah! Quindi il dolore che ...
di jojo61 [user #18219]
commento del 06/04/2013 ore 21:20:14
Ah! Quindi il dolore che ho allla base del pollice sinistro potrebbe essere rizoartrosi! Da un mese spalmo pomata senza successo....Caspita, a volte non riesco a suonare come vorrei e anche prendere oggetti provoca dolore a volte. Ormai sono un chitarrista casalingo, niente prove e niente serate ormai da anni, solo una mezzo'oretta al giorno..... se non dovessi più avere nemmeno quella sarebbe triste. Ti sarei molto grato se potessi indicarmi cosa fare.
Saluti.
Rispondi
Re: Ah! Quindi il dolore che ...
di DocRock [user #568]
commento del 06/04/2013 ore 21:44:03
La diagnosi non si può fare a distanza, ma se una rx conferma la rizoartrosi, peraltro comune nella mano che prende gli accordi, si può utilizzare un tutore per rizoartrosi durante la notte, fare fisioterapia e assumente anti-artrosici. Nei casi più gravi si fa ricorso alla chirurgia.
Rispondi
Re: Ah! Quindi il dolore che ...
di jojo61 [user #18219]
commento del 07/04/2013 ore 12:50:11
Certo una diagnosi non si può fare a distanza, pensavo che il mio dolore fosse dovuto a qualche movimento "falso" o distorsione. Andrò al più presto dal medico per farmi prescrivere una visita specialistica, l'unica cosa a cui non posso rinunciare è suonare.
Ti ringrazio per il veramente utile articolo e la tempestiva risposta. Saluti.
Rispondi
Lo stretching è importante!!
di F1_PICK utente non più registrato
commento del 07/04/2013 ore 01:14:16
Una cosa che sottovalutano molti chitarristi/bassisti è lo stretching prima e dopo una lunga sessione con lo strumento.Proprio come ogni sport, è necessario "scaladare" i muscoli prima di iniziare l'attività fisica e anche per le mani, ci sono un sacco di esercizi utili.Chi ha visto il video didattico di John Perrucci, avrà notato che la prima parte del video è proprio dedicata al riscaldamento delle mani.Non sottovalutate mai questo aspetto!!
Rispondi
Re: Lo stretching è importante!!
di DocRock [user #568]
commento del 08/04/2013 ore 20:03:32
hai assolutamente ragione, ma sappiamo benissimo che appena abbiamo la possibilità corriamo a suonare, senza riscaldarci. E' la foga che ci frega. O no? ;-)
Rispondi
...doloretti e crampo saltuario
di shoun [user #18490]
commento del 07/04/2013 ore 04:06:16
Visto che abbiamo l'esperto io la butto li, sai mai che alle volte troviamo la soluzione.

premesso che suono in fingerstyle, (pollice, indice e medio) più che dolore parlerei di infiammazione leggera localizzata e fastidiosa sull'estensore del carpo ulnare a volta sparisce e salta al flessore del carpo ulnare. Per intenderci se con l'avambraccio ruotato (palma della mano rivolta verso di voi) muovete alternativamente indice e medio ed al contempo vi guardate l'avambraccio vedrete i tendini sottopelle muoversi.

Detta infiammazione solo e soltanto sull'avambraccio destro...i medici escludono sia dovuto alla chitarra...e piuttosto pensano sia causata da anni quale data entry al terminale, so usare la tastiera cieca ma le dita che si usano più spesso sono indice e medio... non si capisce però perché solo l'avambraccio destro. Ho provato a fare uno stop di mesi ma l'infiammazione resta...ovviamente ci sono periodi che non sento alcun dolore... un po come le macchine quando le porti dall'elettrauto, funzionano perfettamente salvo poi piantarti sotto il diluvio in piena campagna.

Altra cosa strana, a volte a braccio flesso mi vengono dei crampi all'estensore del carpo radiale, questo però indifferentemente a tutti e due gli avambracci e nelle più disparate occasioni anche a braccio steso.

Vabbhè dai o capito so proprio da buttare, buona musica a tutti.

p.s.
da bravo ex sportivo faccio sempre dello stretching prima di iniziare a suonare.

Rispondi
Re: ...doloretti e crampo saltuario
di DocRock [user #568]
commento del 07/04/2013 ore 07:07:46
Non è corretto tentare diagnosi a distanza, ma faccio qualche considerazione. L'avambraccio destro è più sollecitato per l'alternanza tastiera/mouse, ormai la considero una malattia professionale di chi usa intensivamente il computer. Il dolore é sull'epicondilo, a livello del gomito? Se lo avverti invece sull'avambraccio andrebbe presa in considerazione la sofferenza delle branche sensitive del nervo radiale, una sindrome compressiva simile a quella del tunnel carpale e cubitale, ma che coinvolge il radiale sul dorso dell'avambraccio. Non so se hai problemi al rachide cervicale, ma visto che hai crampi fai anche tu una elettromiografia degli arti superiori,
Rispondi
Re: ...doloretti e crampo saltuario
di shoun [user #18490]
commento del 07/04/2013 ore 22:24:40
[IMG]vai al link[/IMG]

pallino rosso doloretto più comune alle volte passa al pallino giallo.

pallino fucsia è il crampo. Per quel che concerne il rachide ho due vertebre cervicali spostate (incidente di moto).

ad ogni modo grazie della risposta.
p.s.
In genere uso il touchpad o la tavoletta grafica, abbinati a diverse combinazioni a tastiera, quando uso il mouse invece i doloretti tendono a passare... che sia una sorta di tensione che si instaura nelle dita costrette al continuo movimento della digitazione, tensione che invece quando uso il mouse cessa in quanto le dita poggiano ed avviluppano il mouse.
Rispondi
Re: ...doloretti e crampo saltuario
di DocRock [user #568]
commento del 08/04/2013 ore 20:01:27
Confermo che devi fare una elettroneurografia ad aghi, anche se la zona può confondere il dolore tendineo da epicondilite con quello nervoso da compressione della branca sensitiva del radiale
Rispondi
In terapia per Tunnel Carpale alla destra e alla sinistra, sotto i 50 anni...
di 650s [user #2280]
commento del 07/04/2013 ore 08:01:17
Diciamo che sono interessatissimo alla seconda parte di questo articolo.

Ah! Avessi seguito di più i consigli di Di Mare!

Adesso mi ritrovo con un'infiammazione a destra ed a sinistra.

Con bacinelle galvaniche, integratori ed antinfiammatori spero di risolvere:

la destra non da più sintomi, la sinistra ogni tanto da qualche brivido.

Ho avuto lo stesso problema 4 anni fa, risolto con queste terapie.

Ora si è ripresentato più grave.

Ed ovviamente riposo assoluto da cordofoni (ma trasgredisco) e poche tastiere,

mi concentro sui fiati.

Attendo con ansia notizie su stretching ecc. per cercare di alleviare ritorni e aggravamenti

della situazione (ma non consigliatemi di smettere - come ha fatto l'ortopedico... posso

dedicarmi ad altri strumenti... ma sarebbe una tristezza peggiore della morte).
Rispondi
Re: In terapia per Tunnel Carpale alla destra e alla sinistra, sotto i 50 anni...
di DocRock [user #568]
commento del 07/04/2013 ore 19:20:00
Trovo più rischioso mettere un freno alle passioni che coltivarle pagando un piccolo tributo. Sicuramente esistono soluzioni per ogni problema, anche nel tuo caso. Se le terapie comuni sono inefficaci resta la soluzione chirurgica che non è un dramma, e seppure sotto i 50 anni io preferisco non operare, ho comunque operato molti giovani con esigenze improrogabili.
Rispondi
E per il tunnel cubitale?
di demonevil [user #10045]
commento del 07/04/2013 ore 12:16:15
Mi sa che ho la Cubitale...prende il gomito e poi anulare e mignolo come una scossa...ma se la sensibilità è diminuita e il formicolio è lievissimo ma costante sulla mano sinistra cosa si può fare?
Soprattutto sul mignolo..help!
Rispondi
Re: E per il tunnel cubitale?
di DocRock [user #568]
commento del 07/04/2013 ore 12:55:40
I sintomi sono suggestivi, ma come per gli altri ti consiglio una diagnosi fatta da uno specialista ortopedico che saprà suggerirti il trattamento migliore, anche se nella mia esperienza per il tunnel cubitale spesso la chirurgia è la soluzione più certa e consigliabile. Un danno severo e persistente al nervo ulnare porta alla perdita di forza del primo interosseo, cioè il muscolo che avvicina il pollice all'indice.
Rispondi
scoliosi causata da chitarra?
di LandolfoRuffy [user #35692]
commento del 07/04/2013 ore 14:09:06
Visto che siamo in tema...secondo voi potrebbe essermi venuta la scoliosi per colpa della continuata postura sbagliata che assumo mentre suono o dal continuo uso della tracolla suonando tante ore in piedi?
Rispondi
Re: scoliosi causata da chitarra?
di DocRock [user #568]
commento del 07/04/2013 ore 19:17:19
Assolutamente no. Atteggiamenti scoliotici possono essere causati da posture scorrette, la vera e propria scoliosi è una deviazione della colonna su basi organiche su cui non influiscono le posizioni assunte se non in minima parte.
Rispondi
Questo si che è un ...
di sepp [user #10489]
commento del 08/04/2013 ore 00:05:46
Questo si che è un articolo utile, grazie.
Io oltre a suonare regolarmente pratico uno sport (da più di una decina d'anni) che sollecita parecchio arti inferiori e superiori, e non solo...ah! kickboxing.
A volte avverto un po' di quei fastidi da te citati, soprattutto a carico del gomito.
La mia domanda è: quanto puoi influire l'avere una buona muscolatura per prevenire le patologie in questione?
Rispondi
Re: Questo si che è un ...
di DocRock [user #568]
commento del 08/04/2013 ore 10:36:38
Ciao e grazie per i complimenti. Più che una muscolatura robusta serve elasticità, uno squlibrio muscolare causa sempre sovraccarico dei tendini. Un altro fattore è lo stato biologico dei tendini. Alimentazione errata, uso di farmaci, alcool e fumo, patologie metaboliche impoveriscono tendini e legamenti facendo perdere loro elasticità e la capacità di riparare da soli velocemente. Questi concetti valgono sia per i musicisti che per gli sportivi come te.
Rispondi
Re: Questo si che è un ...
di sepp [user #10489]
commento del 08/04/2013 ore 11:32:35
forse mi sono espresso male, ma non intendevo una muscolatura da culturista, ma ad una muscolatura sana di uno sportivo che lavora a carico "naturale".
Grazie per la risposta, è sempre bello avere risposte da un professionista.
Rispondi
Polsini
di cek_sound [user #2683]
commento del 08/04/2013 ore 08:49:40
Buongiorno, leggo con piacere questo interessante articolo dato che mi riguarda da vicino.
Dopo 6 mesi di pausa musicale ( causa scioglimento dellla band ) riprendo in mano la chitarra per delle session di registrazioni e dopo un paio di giorni (dove suonavo di media 4 ore al giorno ) sento un formicolio ai muscoli interni dell' avambraccio sx. Nei gg successivi anche la mano ha perso di potenza e sensibilità ed il polso mi da qualche noia. Ho provato con delle creme ma non cambia nulla. Leggendo le varie situazioni, non mi è chiaro se è un mix di artosi o tunnel carpale ( ho 30 anni ) cmq al momento sono dolori sopportabili anche se dannatamente fastidiosi.
E' perchè sono tornato a lavorare da zero a cento? MI sono anche posto il problema che forse premo con "troppa inutile forza" sul manico e quindi metto i muscoli sotto pressione più del necessario...ma non credo il problema sia quello. Un mio amico m'ha detto di aver avuto lo stesso sintomo e il dottore gli ha consigliato uno stop forzato di almeno 2 settimane e poi di ricominciare utilizzando dei polsini...quelli in spugna da tennista...o - se preferite - da chitarrista metal ;-)
Servono veramente a qualcosa? thanks. cek :)
Rispondi
Re: Polsini
di DocRock [user #568]
commento del 08/04/2013 ore 10:45:23
L'esempio più tipico di un problema simile al tuo è quello di chi un giorno decide di fare le potature al proprio giardino, passando così dal riposo relativo di tendini e muscoli ad una attività intensa, prolungata e senza pause. Il risultato sono tendiniti e miositi. Il polsino non serve a nulla, se non psicologicamente a sentirsi il polso protetto. Da quello che descrivi è possibile che si tratti di una tendinite dei flessori del carpo che può aver determinato una sofferenza del nervo mediano (cioè tunnel carpale). La pressione eccessiva sulla tastiera è una causa frequente di infiammazione. I professionisti, che suonano in modo più rilassato, hanno minori problemi. Riposo ed antinfiammatori per due settimane sono un trattamento ragionevole, ma come sempre ci deve essere una indicazione di un professionista che visitandoti può fare diagnosi certa. La ripresa devve essere graduale, preceduta da stretching e riscaldamento progressivo.
Rispondi
Re: Polsini
di cek_sound [user #2683]
commento del 08/04/2013 ore 15:16:10
grazie per la veloce e completa risposta.
quindi riscaldamento e graduale esercizio. nel caso il fastidio non passasse mi rivolgerò ad un dottore. thanks.cek :)
Rispondi
SULLA DISTONIA FOCALE DEL MUSICISTA
di plettrox [user #6758]
commento del 08/04/2013 ore 16:29:16
Io vorrei precisare che la Distonia focale del musicista è ben più cosa di quella descritta nell'articolo.
Molti nel forum sanno che io sono affetto da distonia focale da anni e che sono in cura da due in Spagna e quindi credo di parlare con cognizione di causa come pochi.
Nella descrizione dell'articolo della distonia si parla come di blocco improvviso, ma così non è o almeno non è sempre così.
E' in realtà un movimento diverso da quello che si vorrebbe fare, come se il cervello si incasinasse nel mandare messaggi alla mano. E il durare di questi movimenti non voluti non è quantificabile poichè avvengono solo se si prova a suonare e mai o quasi in tutti gli altri campi della vita.
Ma per maggiori delucidazioni, per chi non li avesse mai letti, vi rimetto i link a dei miei diari dove parlo approfonditamente della distonia e del mio caso:

-qui come ero quando andai ormai due anni fa in Spagna prima di iniziare la riabilitazione e dopo due-tre mesi dall'inizio della cura:
vai al link

-vai al link

-vai al link

-vai al link

-vai al link


P.s. non vi sembrerà vero ma io dopo due anni di grandissima fatica ho recuperato al 75/80%.
Rispondi
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Re: SULLA DISTONIA FOCALE DEL MUSICISTA
di DocRock [user #568]
commento del 08/04/2013 ore 17:59:3
Ovviamente non era mio obiettivo scrivere un lavoro esauriente su tutte le patologie, altrimenti non sarebbero bastati volumi enciclopedici, con tutto quello che è stao scritto su ciascun disturbo. Per quanto riguarda la distonia focale ho riassunto i quadri più frequenti, riassumendo anche la mia esperienza. Tu, ovviamente, conosci a menadito la patologia che ti riguarda, ma conosci bene solo il tuo caso. Chi come me le tratta fa una media di quello che osserva. Non è vero che la distonia si presenti solo suonando, ho un paziente a cui succede sia quando suona il violino che quando impugna una penna oppure cerca di piantare qualcosa, tipo un bastone in terra. La mia conoscenza dell'argomento deriva dall'Intitute de la Main di Parigi, dove viene dedicato un ampio studio al problema. la malattia viene detta malattia di Schumann, perchè ne era affetto il pianista compositorre, che dovette rinunciare alla sua carriera. Riconosce cause certe nell'ambito emozionale (un sovraccarico emozionale mal gestito, da parte di musicisti che tendono al perfezionismo), mentre il contributo neurobiologico alla malattia è ancora molto discusso, anche se si sospetta una alterazione della plasticità cerebrale per cui si ha un malfunzionamento dei neuroni inibitori della corteccia. Insomma l'argomento, affascinante, è troppo vasto per essere racchiuso in poche righe. Volevo solo fare informazione e divulgazione perchè chi ne è colpito possa riconoscerla senza spaventarsi. Sono contento dei tuoi miglioramenti, e convinto che si possano ottenere ottimi risultati dalla combinazione di fisioterapia, bio-feedback, l'uso della ossina botulinica e terapia dell'ambito somato-emozionale.
Rispondi
Re: SULLA DISTONIA FOCALE DEL MUSICISTA
di plettrox [user #6758]
commento del 08/04/2013 ore 18:26:43
Si lo so che in un semplice articolo riassumere bene tutto non è semplice. Io ho solo aggiunto informazioni su una patologia che mi preme moltissima si conosca, visto che oggi in Italia pochissimi sanno dell'esistenza della distonia focale del musicista e pochi medici la diagnosticano.
L'unica cosa che però posso dire è mai usare la tossina botulinica per la distonia dei musicsit, mai. Fa peggio che meglio.
L'aspetto fondamentale è quello psicolocigo-emozionale: noi distonici siamo persone molto ansiose e ciò si ripercuote sullo strumento quando in maniera troppo maniacale ricerchiamo la perfezione. Io sono così e sono il classico tipo che poteva essere colpito da distonia.
Agendo soprattutto su questo espetto si raggiungono risultati che credevo impensabili.
Rispondi
Re: SULLA DISTONIA FOCALE DEL MUSICISTA
di DocRock [user #568]
commento del 08/04/2013 ore 19:37:5
Purtroppo in medicina l'interesse della comunità scientifica si posa su ciò che statisticamente è più frequente. La distonia focale interessa si e no l'1% dei musicisti, quindi di fatto è una patologia rara considerando la popolazione generale, ma hai ragione sul fatto che è un evento drammatico per chi ne soffre e vuole continuare a suonare o, peggio, con la musica ci vive. La medicina non è una scienza esatta, e ho imparato che non si può dire "mai" e "sempre", come in amore. Non ho mai curato con la tossina botulinica, ma un gruppo di neurologi con cui collaboro ha ottenuto risultati apprezzabili in alcuni casi limite, e la terapia deve sempre considerare più opportunità che a volte, come in questo caso, fanno sinergia. Meglio non dire: non fate mai questa cosa, a meno che non si abbia una ragionevole documentazione scientifica a riguardo. Siccome questo articolo potrà essere letto in futuro da persone affette dal disturbo, mi preme raccomandare di affidarsi a professionisti e non tentare terapie improvvisate basandosi sulle informazioni presenti in rete. Solo l'esperienza di un medico può filtrare le informazioni e trarne le dovute considerazioni. In bocca al lupo, di cuore, per te!
Rispondi
Fastidio al confine tra il polso e la mano
di Storx [user #19716]
commento del 08/04/2013 ore 16:32:13
Buonasera e complimentissimi a DocRock per l'articolo, davvero di utilità e notevole interesse per noi aficionados ed amatori dello strumento a corda (e non solo)!

Vorrei approfittare per chiedere un rapidissimo parere, vista la competenza e sensibilità verso la nostra categoria.
Ho quasi 32 anni e faccio da più di 5 anni lavoro di ufficio (al pc/terminale).
Ammetto che la mia attività fisica è sempre stata poca e (ri)legata perlopiù ad una corsetta domenicale (che ormai non faccio
più da quasi un anno). Non fumo (da sempre) e non bevo (sono astemio da una decina di anni).

Circa 7-8 mesi fa mi sono trovato in perido di particolare affaticamento del polso / mano sinistra (guarda caso proprio "quella buona", visto che
suono "da destro"), con due eventi negativi che credo abbiano determinato l'insorgere del mio attuale fastidio:

- trasporto di pesi rilevanti per tratte relativamente lunghe (ricordo una serata in cui ho dovuto trasportare l'ampli dalla macchina al pub per una bella camminata,
portandolo e caricandolo perlopiù con il braccio-polso sinistro)
- movimenti scorretti e forzature (ricordo in particolare, a causa di una mezza scivolata, che mi ero appoggiato male ed avevo piegato verso l'interno il polso,
appoggiandomi sul dorso della mano, ovvero con il palmo rivolto verso l'interno).

Da quel momento ho iniziato ad avvertire dei fastidi ricorrenti che non sono mai riuscito a risolvere del tutto (a tratti mi sembra che svaiscano, però poi bastano delle
stupidaggini come anche solo portare una piccola busta con il braccio sinistro, che si riaccende il fastidio) localizzati proprio al confine tra polso e mano
(per essere più precisi, tenendo la mano sinistra rivolta con il palmo verso l'alto, il fastidio è localizzato in basso a destra, poco sotto il palmo, alla giuntura tra mano e polso).
Se non erro in quella parte dovrebbero essere concentrati un bel po' di tendini e nervi (presumo quelli che mi fanno stendere o ritrarre il polso/mano). Ho pensato che
potrebbe essere una tendinite, ma mi chiedo...possibile che continui per così tanto tempo?

Inutile dire che questo problema sta drasticamente impattando sulla mia vita da musicista.
Suonare la chitarra, soprattutto se utilizzo tecniche e diteggiature più impegnative (sweep, string skipping, etc.), causando uno stress/lavoro anche del polso,
acuisce il fastidio (che nei casi peggiori torna ad esser quasi dolore), per non parlare del basso....Se ci sono parti molto impegnative e sto suonando il basso,
alla fine sento il polso che mi frigge, quasi vicino ad un formicolio insopportabile. Sto cercando piano piano di tenermi sempre più a riposo, ma avendo all'attivo un paio
di progetti musicali (come intuibile, uno con il basso e l'altro con la chitarra), questa cosa è davvero difficile da gestire.

Avevo effettuato, su consiglio del medico di base, una risonanza magnetica, ma non risultava nulla di anomalo. Avevo fatto una cura (settimanale) con antinfiammatori,
ma non avevo riscontrato particolari benefici. Una cara amica mi ha procurato una sorta di tutore/guanto di un tessuto sintetico che genera calore, ma non mi ha
portato particolare vantaggio.
Recentemente sono stato da un fisioterapista/medico dello sport che in una visita dignostica mi ha fatto fare un paio di movimenti (perlopiù rotazioni circolari o pressioni)
e lì per lì che, mi sembrava, che queste stessero intercettando proprio i punti di interesse del problema (tant'è che vedevo le stelle). Devo risentire questo tizio a breve
perchè vorrei intraprendere una terapia con lui, però vorrei chiedere un parere di qualcuno proprio come DocRock che ha sia competenze mediche (e conoscenza di questo tipo di
problemi), sia comprensione della nostra vita da palco.

Chiedo venia per la lunghezza del post, ma ho voluto scrivere anche perchè, magari qualche "dritta" di Doc può essere illuminante, non solo per me e per la risoluzione del
mio problema, ma anche per qualche "fratello accordiano" che fosse incappato (o dovesse trovarsi un giorno) in una situazione simile.

Grazie anticipatemente,
un saluto a tutti (soprattutto al grandissimo DocRock).

-----
'l'errore Senza la vita sarebbe una musica' -scheNietz
Rispondi
Re: Fastidio al confine tra il polso e la mano
di DocRock [user #568]
commento del 08/04/2013 ore 19:49:58
Ciao Storx e grazie per l'apprezzamento. Della tua storia quello che mi colpisce è l'episodio del trauma. Da qualche anno vengono riconosciute patologie del polso e della mano che prima venivano ignorate. Anche la diagnostica ha fatto passi in avanti, sia per la tecnologia delle macchine che per l'esperienza di bravi radiologi che si sono dedicati. Il disturbo che avverti, in particolare la sensazione che il polso "frigga" o il formicolio, fanno pensare ad un interessamento di una fibra nervosa, ma anche la fibrocartilagine triangolare, una specie di menisco che abbiamo nel polso, può far avvertire sintomi simili. Non sempre la prima risonanza è diagnostica, soprattutto va interpretata da un radiologo esperto dell'argomento, io consiglio sempre di chiedere negli ospedali chi si interessa del problema e cercare di fare l'esame con il radiologo specifico. Ad esempio la fibrocartilagine triangolare si studia con una artro-RMN, cioè con mezzo di contrasto iniettato dentro l'articolazione. Fidati del medico che ti sta seguendo, probabilmente ha già individuato la fonte del problema ed abbi pazienza, vedrai che troverete una soluzione.
Rispondi
A leggere questo articolo (utilissimo ...
di peppe80 [user #11779]
commento del 08/04/2013 ore 19:21:48
A leggere questo articolo (utilissimo ed interessantissimo) l'ansia e la paura di arrivare al giorno in cui non si potrà suonare più iniziano a farla da padrone. L'articolo cade a fagiuolo, purtroppo in questo caso non è il POD, in quanto da due mesi a questa parte ho riscontrato spiacevoli inconvenienti. Premetto che ho 32 anni e che circa 10 anni fà sono stato costretto ad interrompere "il suonare" per un paio di mesi a causa di un principio di tendinite all'avambraccio sinistro, fastidi curati con 10 sedute di terapia ad ultrasuoni e ionoforesi. Per anni tutto normale, ad ottobre ho ripreso a studiare con un insegnante, esercizi base senza mai forzare, scale tre note per corda, simmetriche, arpeggi, triadi ecc... Lo scorso gennaio in occasione di un live nel bel mezzo di un brano il dito indice della mano sinistra (sono un destro) è rimasto bloccato sulla tastiera senza poterlo più alzare, il tutto per circa 10/15 secondi, nessuno tranne me si è accorto dell'accaduto, poi tutto normale; un mesetto fa ho iniziato a sentire formicolio, prima a mignolo della mano sinistra poi a tutte le falangette della mano in corrispondenza delle unghia, e questo formicolio avviene anche quando non suono, magari non lo sento per più giorni poi ricompare, due settimane fa nuovamente si è bloccato l'indice, in questo è rimasto tale fino alla fine del brano, era l'ultimo in scaletta e subito dopo si è sbloccato. In corrispondenza di tale periodo sembra accuso notevole facilità nell"addormentarsi" di entrambi arti dal gomito in giù come se le braccia perdessero "potenza". Qualcuno di voi ha accusato questi sintomi? E' possibile che siano dovuti alla mia ripresa degli studi tecnici sullo strumento? Conto di farmi vedere presto da uno specialista e spero di riuscire a curare e rsolvere rapidamente questi inconvenienti, spiacevoli al pensiero di dover fare un live con la paura che magari si è costretti ad interromperlo, oltre che alla salute di per se.
Rispondi
Re: A leggere questo articolo (utilissimo ...
di DocRock [user #568]
commento del 08/04/2013 ore 19:58:44
Per prima cosa mi preme incoraggiare tutti, non bisogna avere paura di dover smettere di suonare, le soluzioni ci sono quasi sempre, e la nostra plasticità spesso ci consente di adattarci alle situazioni e tirare fuori il meglio di noi. Basti pensare a Django Reinhardt e alle sue dita fuse dal fuoco... Per quel che racconti direi che una visita neurologica ed una elettromiografia siano la base su cui ragionare, nell'ipotesi di una sofferenza dei nervi oppure di una distonia focale. Più in generale, riconosciuta la causa basta adottare alcuni accorgimenti per evitare il ripetersi dei danni. Quando suoniamo noi non abbiamo la percezione di come mettiamo le mani, se alziamo troppo le dita sulla tastiera, se esercitiamo una pressione eccessiva sulla tastiera, se il movimento del polso destro è fluido o a scatti ecc. Solo un bravo maestro che ci guarda può accorgersi di difetti di impostazione che alla lunga causano sovraccarico funzionale di muscoli, tendini e legamenti.
Rispondi
Re: A leggere questo articolo (utilissimo ...
di peppe80 [user #11779]
commento del 09/04/2013 ore 14:21:53
Ciao DocRock, grazie per la risposta, stamane sono stato dal mio medico curante e spiegati i sintomi mi ha detto proprio di fare un elettromiografia ed una radiografia della colonna cervicale; vedrò di farla al più presto così da risalire al problema. Per quanto riguarda il mio insegnante è un noto professionista, e con lui spesso discutiamo in merito alla postura e la fluidità degli esercizi; a detta sua la mia mano è abbastanza rilassata e fluida. Spero di risolvere presto tutto! Grazie ancora per la risposta e l'incoraggiamento!
Giuseppe
Rispondi
Ciao doc, davvero bellissimo articolo. ...
di SuperAdrian76 utente non più registrato
commento del 08/04/2013 ore 23:06:3
Ciao doc, davvero bellissimo articolo. Hai parlato di fibromialgia, avendo avuto diversi problemi di salute qualche anno fa mi è stata fatta l'ipotesi anche di questo patologia, ovviamente mai ufficializzata perchè a quanto pare non esistono esami diagnostici che permettano di diagnosticarla con certezza. Sai dirmi qualcosa in merito? grazie.
Rispondi
Re: Ciao doc, davvero bellissimo articolo. ...
di DocRock [user #568]
commento del 09/04/2013 ore 22:29:41
La fibromialgia non viene causata dall'uso intensivo di amno e polso. È una malattia reumatica, inquadrata tra le patologie del connettivo, difficile da diagnosticare, almeno non con gli esami. Può rappresentare un problema per un musicista perchè il dolore di solito è localizzato maggiormente al tronco, ma può interessare gli arti, con i così detti "trigger point", delle zone che funzionano da grilletto per l'innesco del dolore. Il paziente avverte fitte ai muscoli che possono rendere insopportabili anche i movimenti più semplici. Di solito si cura con mio-rilassanti e alcuni farmaci specifici per le malattie reumatiche, ma negli utlimi anni i farmaci biologici promettono bene. Spero tu non abbia una forma particolarmente dolorosa. Grazie per i complimenti.
Rispondi
Re: Ciao doc, davvero bellissimo articolo. ...
di SuperAdrian76 utente non più registrato
commento del 10/04/2013 ore 07:22:2
Per fortuna riesco a fare una vita normale, anche se prima stavo meglio! Ma posso suonare la chitarra il che mi è sufficiente :) Ciao e grazie ancora!
Rispondi
"B - Sindrome del tunnel ...
di diumafe [user #17831]
commento del 09/04/2013 ore 15:23:30
"B - Sindrome del tunnel cubitale:
questa sindrome è dovuta alla compressione del nervo ulnare... ma è una sindrome meno comune".

Ho proprio questa.
Che culo. :-)

PS: ma una bella rubrica su "La patologia del musicista" qui su Accordo? Sarebbe interessante.
Rispondi
Re: "B - Sindrome del tunnel ...
di DocRock [user #568]
commento del 09/04/2013 ore 22:35:08
Il tuo è un disturbo curabile per fortuna, anche se spesso solo chirurgicamente. La rubrica? Si esaurirebbe subito, per fortuna, non esistono così tante malattie riconducibili alla chitarra. Però una è da temere: il tetano da ruggine dei ferri vecchi. Per questo, se trovate chitarre e ampli vecchi di 40/50 anni nelle vostre cantine, portateli a me, al dottore, cosî che non rischiate di farvi del male :-)
Rispondi
grazie doc...
di pesce28 [user #23944]
commento del 11/04/2013 ore 09:11:06
accidenti...
il prossimo 3 maggio mi opererò a Savona: trapeziectomia e ligamentoplastica in sospensione alla mano sinistra, perlappunto.
Ho 58 anni e sono un po' preoccupato. Di appendere la chitarra al chiodo, nonostante la mia scarsa propensione (ma il mio grandissimo divertimento), non avrei davvero intenzione.
Che fare, soprattutto nel decorso post operatorio?... un consiglio (o una parola di conforto) sarebbero molto graditi.
Rispondi
Re: grazie doc...
di DocRock [user #568]
commento del 11/04/2013 ore 11:38:57
Ciao. Faccio motli interventi di trapeziectomia e tenoplastica in sospensione e non ho mai osservato una perdita di forza significativa, che è il rischio maggiore di cui parliamo ai pazienti. A Savona ci sono alcuni tra i migliori chirurghi della mano del mondo, quindi sei in mani più che ottime! Per le prime 4 settimane io faccio tenere un tutore in gesso parziale e poi faccio riprendere gradualmente i movimenti di forza. Stai tranquillo perchè vedrai ottimi risultati!
Rispondi
Re: grazie doc...
di pesce28 [user #23944]
commento del 11/04/2013 ore 12:02:0
grazie di nuovo... di essermi messo in mani (ecco, vedi?...) buone lo sapevo... le tue parole mi tranquillizzano un po'...
...
bello l'aforisma dei 20 min.
Rispondi
SIETE TUTTI IPOCONDRIACI
di nicolapax [user #27042]
commento del 11/04/2013 ore 16:27:56
Leggetevi "Tre uomini in barca" di J. K. Jerome, quando parla delle 107 malattie mortali di cui è affetto il protagonista/narratore!!

Mammamia più che un sito di musicisti sembrava la sala d'aspetto di ortopedia!

Ovviamente scherzo e ho letto con serietà e crescente interesse tutti i post. Tanti sinceri auguri a tutti voi ed alle vostre patologie, spero che riusciate a risolverle presto e definitivamente, mi è passata la voglia di aggiungere il "giradito" come affezione da musicista.
Gran bell'articolo e grazie.
Rispondi
Re: SIETE TUTTI IPOCONDRIACI
di Tonyc [user #1886]
commento del 11/04/2013 ore 19:50:05
Salve a tutti,
interessante parlare di questo argomento tanto prima o poi, in diverse proporzioni, ci passeremo tutti.
Suono la chitarra da 35 anni a volte in modo intensivo.
15 anni fa sono stato operato al carpiale della mano sinistra, 5 anni fa alla destra. Tutto andava bene ma ecco che da sei mesi altro problema alla mano sinistra: "il dito a scatto" ( detta anche malattia di Notta).
Il fenomeno del dito a scatto è dovuto ad un ostacolo allo scorrimento dei tendini flessori, manifestazione oggettiva di un processo di infiammazione con conseguente ispessimento delle pareti del canale nel quale i tendini stessi scorrono durante i movimenti di flessione ed estensione delle dita.
Infiltrazione di cortisone ma tre mesi dopo riborda il problema torna. Adesso l'unica soluzione é l'operazione.

Che sculo pero' noi chitarristi.


Rispondi
Re: SIETE TUTTI IPOCONDRIACI
di DocRock [user #568]
commento del 11/04/2013 ore 20:57:0
Tenete presente che tutte queste affezioni, tranne forse la distonia, vengono anche a chi non ha mai visto una chitarra dal vivo. Non sono patologie esclusive dei chitarristi. Non fa eccezione il dito a scatto. Sono tutte patologie da uso intensivo della mano. Ma se il buon Dio ci ha dato delle mani è perche le usassimo, no? E allora forza, tutti a suonare, pelandroni! :-)
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Scuse
di nicolapax [user #27042]
commento del 11/04/2013 ore 21:10:01
Allora, leggendo il titolo mi aspettavo una disamina/carrellata di samples e demo varie su come "LA MANO" del chitarrista faccia suonare la stessa chitarra e di come la mano appunto, abbia una sorta di marchio di fabbrica fondamentale sul suono (che è vero).
Imbraccio una chitarra, ci gioco un po' e ne do un giudizio, poi la suona qualcun altro e magari la stessa chitarra non la si ascolta o ne viene fuori un suono dell'altro mondo (e non è solo una questione di tecnica) chiaro cosa intendo? Se suona Quaini tutte sembrano delle figate pazzesche, bravo com'è, ma questa è un'altra storia.
Mi spiego: io mi vanto di sapere cucinare benissimo (però non esagero), tempo fa mia suocera accetto "la sfida" e con gli stessi ingredienti, nello stesso posto e contemporaneamente abbiamo cucinato lo stesso piatto; bene, a me è venuto ottimo :) ma ciò che ha fatto mia suocera era semplicemente divino. Sfumature, dettagli, reminescenze, insomma... migliore. Differenza? LA MANO appunto.
Poi invece mi imbatto in una dissertazione sulle patologie che possono affliggerci e condizionare noi amanti delle sei corde e dai commenti leggo molta più sofferenza e serietà preoccupata che non leggerezza di quanto superficialmente mi aspettavo, segno che è un argomento molto sentito; sono rimasto spiazzato: l'avevo liquidato supponentemente (visto che suono tanto da 35 anni e non ho MAI avuto niente di niente) e mi scuso con tutti.

Vi posso consigliare un libro? Si tratta (guarda un po' il titolo?) di LA MANO scritto da Luca Doninelli nel 2001. Parla di Isabel una suora che vive con un pitone che rivive il suo rapporto con il fratello Jerry, gigante del rock dalla vita dissipata e la morte atroce, dopo essersi tagliato la mano sinistra con cui suonava la chitarra. Libro allucinante ma molto bello.
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Re: Scuse
di DocRock [user #568]
commento del 11/04/2013 ore 21:46:0
Non devi scusarti, hai portato il riflesso del tuo stato d'animo. Qui nessuno ne fa una tragedia, però quando stiamo bene non riusciamo neanche a capire quanto possa essere invalidante anche un piccolo fastidio. A me succedeva, ora molto meno frequentemente, che mi si sollevavano le unghie dopo sedute lunghe condite di bending. È un problema di tecnica, ora lo so, ma quando mi succede soffro non tanto per il dolore ma per non poter suonare anche la sola mezzora che dedico alla chitarra di sera. È un problema di testa, più che di mano. Il libro che consigli ha uno sfondo molto gotico, mette i brividi anche a me, abituato a ben altro.... Grazie per il suggerimento.

PS: condivido la storia della mano, delle sfumature che separano una porcheria da un capolavoro, molti dei segreti del successo, in ogni campo, risiedono nelle sfumature, a volte impercettibili.
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Legamento pollice partito (ciao ciao)
di truelies [user #3144]
commento del 14/04/2013 ore 06:18:07
A sto punto ne approfitto anche io (grazie infinitamente)
A 16 (10 anni fa) sono caduto giocando a calcio sulla mano chiusa a pugno e il pollice dentro. Cadendo così mi sono lussato il pollice (sx); me ne sono accorto perchè mentre mi lavavo la mano ho rimesso dentro l'articolazione (non apposta, stavo strofinando la parte esterna del palmo gonfia, ha fatto TLOC ed è tornata dentro da se). Al pronto soccorso hanno confermato la lussazione con una lastra (e anche che era tornata al posto giusto) e mi hanno detto che mi ero rotto un legamentino lì nella zona palmo-pollice.

I problemi sono 2:
1. che fine ha fatto la lastra con la diagnosi? BOH
2. Da allora fare i barrè per più di 10 minuto mi uccide... ho sempre il muscolo fra pollice e indice durissimo (non vale che hai messo sta ocsa del barrè nella premessa e poi non hai approfondito :p).

Le domande sono:
1. Che cavolo di legamento mi sono rotto (ho visto tanto parlare del legamento dello sciatore ma il mio pollice ha fatto il movimento opposto, è andato troppo "dentro" la mano, non troppo fuori)?

2. Come fare per sti barrè? E' solo una cosa psicologica sentirsi l'articolazione meno stabile rispetto all'altra mano? (immagino di no, sto benedetto legamento sarà pur servito a qualcosa no :) )

Grazie mille! Saluti!
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Re: Legamento pollice partito (ciao ciao)
di DocRock [user #568]
commento del 14/04/2013 ore 10:26:35
Ciao e buona Domenica. La lesione dello sciatore porta ad una instabilità cronica del pollice che causa dolore costante. Da quello che scrivi sul meccanismo di lussazione e dal fatto che provi dolore dopo 10 minuti di barrè direi che forse hai lesionato il legamento collaterale radiale, che in genere ripara da solo e non lascia postumi importanti. Il dolore può essere dovuto alla posizione che assume la tua mano, alla forza che eserciti sul manico ecc. ma può essere dovuto anche ad una lesione della cartilagine o della capsula articolare. Il muscolo tra pollice ed indice è il primo interosseo, se è molto contratto è una spia del fatto che eserciti troppa forza sul manico, forse per paura di non essere efficace. Considera comunque che il barrè continuato per molti minuti fa male più o meno a tutti, anche a chi non ha avuto un trauma sul pollice, ragion per cui i musicisti esperti usano power chord, nei quali si esercita meno forza perchè la si concentra su un numero inferiore di dita, e lo stesso Hendrix (e tutti i suoi seguaci) non prendeva mai un barrè, ma eseguiva gli accordi nella loro forma contratta, mantenendo il Mi basso con il pollice. Se il dolore è intenso fai una risonanza della mano e fatti visitare da un chirurgo esperto di mano. Da chitarrista ti consiglio di modificare la presa per il barrè, ci metterai un po', però poi sarà tutto più semplice e scoprirai un oceano di sonorità possibili. Ciao
Rispondi
Salve a tutti sono anche ...
di Fragolino91 [user #37469]
commento del 11/06/2013 ore 18:00:42
Salve a tutti sono anche io un chitarrista amatoriale con una forte passione per lo strumento,ma anche uno studente di fisioterapia tanto che sto facendo la tesi sui disturbi muscolo-scheletrici nei chitarristi. Sto cercando dei casi, di chitarristi professionisti, ma anche amatoriali che hanno avuto o stanno convivendo con queste patologie, e sapere,se possibile, l'insorgenza del disturbo e i trattamenti che sono stati effettuati e quali miglioramenti si sono avuti,attingendo possibilmente, a documenti redatti da medici o i fisioterapisti addetti. Ovviamente sarà rispettata la privacy e tutto ciò che esso comporti. Per chi fosse interessato, se potete mandarmi un email all'indirizzo aciccone01@gmail.com oppure scrivere un commento qui.

Vi ringrazio

A.Ciccone
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una luce nel buio
di fender64 [user #14522]
commento del 08/07/2013 ore 12:46:05
ho letto solo ora l'articolo e mi sono ritrovato detro questo problema.
Ho 48 anni e suono da quando ne avevo 9 ma ora inizio ad avere deipreoccupanti prolemi.
Ho il pollice delle due mani che mi fa perennemente male alla base dell'articolazione e l'indice della mano sinistra(quella che lavora sulla tastiera) che ogni tanto mi si blocca la prima falange e mi fa male come se avessi un crampo. Il medico di base mi ha detto che si tratta dell'età che avanza(ma va a cagare!!) ed io ho paura di andare a farmi una visita specifica per sentirmi dire...mi dispiace ma lei a breve non potrà più suonare).
sono veramente preoccupato.
Rispondi
ahah
di vecchioblues [user #37105]
commento del 13/07/2013 ore 19:03:06
bellissimo articolo, mi viene in mente che srv usava corde esageratamente grosse tipo 016 e si spaccava le dita, però quel suono ce l'aveva solo lui. credo si proteggesse i polpastrelli con della gomma o roba simile. certo, se a qualcosa vuoi ambire, un pochin devi soffrire. impressionante la foto di richards.
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Aiuto Doc, ho perso la forza nell'anulare!
di pentatonico87 [user #37921]
commento del 14/07/2013 ore 23:42:13
Ciao a tutti, mi presento, mi chiamo Alberto, ho 26 anni, amo la chitarra e la buona musica in genere e...sono disperato!!! Perché? Perché da tempo riesco solo ad ascoltare la musica e non più a suonarla. Ecco la mia storia...
Iniziai a suonare la chitarra a 14 anni. Cominciai ad esercitarmi con una classica e in seguito passai all'elettrica, suonando anche e soprattutto in una band. Giunto ai 18 anni, però, la mia esperienza musicale fu ininterrotta per motivi di lavoro e per totale carenza di tempo.
A distanza di circa 5 anni, tentai di riprendere in mano la chitarra, ma fui subito scoraggiato da un problema di cui mi ero dimenticato, ma che, in realtà, avevo già notato nell'ultimo anno di attività da giovane chitarrista, prima dell'interruzione dei 18 anni di cui parlavo sopra. Anzi, ritengo che il problema sia stato anche in parte determinante la decisione di mettere la chitarra da parte, se non altro procurandomi un senso di scoraggiamento derivante dall'aver constatato di non riuscire più a suonare come prima.
Vengo al dunque: tempo fa, cominciai a notare che non riuscivo più a prendere come prima alcuni accordi che comportavano il far forza con l'anulare, tenendolo staccato dalle altre dita (il problema era evidente, ad esempio, sul Do Maggiore in posizione aperta sui primi tre tasti e non si notava sul Mi minore sempre in posizione aperta). All'epoca trascurai il problema, pensando che fosse un disturbo passeggero. Se non ricordo male, le prime volte che l'inconveniente si presentò, era stato preceduto da crampi alla mano, probabilmente causati dal freddo (raggiungevo la sala prove in motorino, anche in pieno inverno e senza guanti) e dal mancato riscaldamento della mano pre-suonata.
Da poco ho acquistato una bella acustica, perché volevo tornare a suonare, ma ho dovuto constatare per l'ennesima volta, mio malgrado, che il problema, purtroppo, persiste anche a distanza di anni. Più in dettaglio, è come se non riuscissi a far forza nell'articolazione che collega il palmo alla falange (non so se mi esprimo correttamente...dove il dito s'attacca al palmo, per intenderci) e durante l'esecuzione di accordi nei quali l'anulare è separato dalle altre dita, il dito non riesce a spingere sulla tastiera e tende, di conseguenza, a piegarsi verso sinistra (guardando la tastiera dal punto di vista di chi sta suonando), appoggiandosi sul dito medio. Una sensazione orrenda! Per evitare ciò devo fare una gran fatica e, comunque, la posizione non è naturale e dopo un minuto di strimpellata, la minima forza esistente svanisce e il problema non è contrastabile in nessun modo. Ho provato a paragonare la mano sinistra a quella destra e in quest'ultima il problema non si presenta affatto.
Non so come fare, non so a chi chiedere, non so se esista una cura e se riuscirò mai a tornare a suonare come prima...e questo mi crea grande sconforto!!!
Quindi Doc, non penso ci sia qualcuno in grado di comprendere la mia sensazione meglio di uno come te, che nella "doppia veste di ortopedico e chitarrista" spero sappia darmi un consiglio e magari indicarmi qualcuno a cui rivolgermi o un esame clinico specifico al quale sottopormi per eseguire una diagnosi esatta ed individuare una soluzione (lo spero proprio!) al mio problema.

Grazie mille

Alberto
Rispondi
mal comune.....
di sterossoblu [user #38762]
commento del 08/10/2013 ore 23:02:56
buonasera a tutti,
mi chiamo stefania, ho 25 anni e suono da quando ne avevo 11.
Da 3 anni a questa parte la chitarra non è più solo una grande passione, ma protagonista assoluta della mia vita lavorativa.
Ora sono in un periodaccio...dolori incredibili alle mani da diversi mesi.
Da un mese circa sono seguita da una bravissima fisioterapista, consigliatami dal Professor Rossello, chirurgo della mano alla clinica di Savona.
Il mio problema pare sia OVERUSE SYNDROME... Sospetta rizoartrosie quasi esclusa compressione del nervo ulnare.
Ho prenotato i raggi per verificare la rizo e l'elettroneurografia, farò entrambi gli esami il prossimo mese.
Al momento sto facendo diversi esercizi che mi ha dato la fisioterapista per la muscolatura, ovviamente riscaldamento e stretching prima e dopo aver suonato, in piu utilizzo dei cerotti (Celadrin) a base di esteri di acidi grassi contro il dolore, dei cerotti kinesiologici per velocizzare il recupero muscolare e sono all'ottava seduta di ultrasuoni.
Devo dire che dopo quasi un mese di queste cose inizio ad avvertire qualche cambiamento.
Fino a poco tempo fa dopo sole 3 ore di studio avevo la mano sinistra completamente fuori uso e dolorante per ore e ore...adesso inizia ad andare meglio, spero di migliorare ancora ovviamente.
Ammetto che per tutti questi anni ho trascurato moltissimo lo stretching....voi ne avete sempre fatto?
Ho visto che siamo in molti con questi problemi...
Chi di voi ha anche fastidi alla mano destra dovuti alla compressione dello spigolo della chitarra sull'avambraccio? La fisioterapista mi ha consigliato di mettere uno spessore in gel per attenuare lo spigolo sulla fascia della chitarra, per non bloccare la circolazione e non dare fastidio ai nervi...ma al momento non ho ancora trovato nulla che facesse a caso mio. Voi avete problemi simili?
Saluti a tutti!!
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Re: mal comune.....
di DocRock [user #568]
commento del 29/01/2014 ore 13:43:09
La overuse syndrome è un termine anglofono per indicare che... suoni troppo. Chunque usi le mani, o un'altra articolazione, in modo ripetitivo, senza dar modo ai tessuti di recuperare la fatica va incontro a problemi. Per la rizoartrosi mi sembra un età troppo precoce, credo si tratti solo di una infiammazione del pollice. Io credo che, a parte il corretto trattamento impostato finora, tu debba lavorare alla impostazione della mano dolente, perchè sicuramente eserciti pressioni eccessive ed inutili, oltre che dannose. L'errore più comune a chi studia ed è insicuro è di premere e stringere il manico della chitarra in modo eccessivo. La mano sinistra deve essere rilassata, evitare di suonare il barrè per tempi prolungati (chi ricorda che Hendrix non faceva mai un barrè?), imparando ad utilizzare le posizioni alternative in cui suonano solo alcune corde. Anche la questione della pressione dell'avambraccio sullo spigolo della chitarra mi pare la spia di un approccio troppo energico allo strumento: prova ad alleggerire la pressione quando suoni, pian piano ti verrà naturale.
Rispondi
Rizoartrosi mano sinistra
di marcomoro [user #39338]
commento del 05/12/2013 ore 12:34:0
Ciao DocRock,
mi è stata diagnosticata una rizoartrosi della mano sinistra. Ho 45 anni e mi sembra un po troppo presto per smettere di suonare la chitarra. Volevo chiederti innanzitutto se potrò continuare a suonare e fino a quando. Ci sono degli accorgimenti eventuali da prendere come ad esempio suonare solo chitarre elettriche montando corde più sottili (per sforzare meno nell'opposizione del pollice)? Oppure devo rassegnarmi?
Ti ringrazio molto in anticipo e ti ringrazio per aver evidenziato alcuni problemi che molti musicisti possono avere.

Marco
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