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Cort Performer Series

di Oskar77 [user #17983] - pubblicato il 26 aprile 2013 ore 14:25

Ciao a tutti, tempo fa' in un mio diario ho chiesto lumi su alcune chitarre degli anni '80 e ho ricevuto un discreto numero di commenti e opinioni varie. Il tutto si e' concluso con l'acquisto, sul noto sito di aste on line, di una Cort Performer Series dell'89, senza volere di una chitarra, secondo me, particolare. In quanto alle caratteristiche di primo impatto siamo di fronte ad una chitarra dal look anni 80 quindi: Stratoide con paletta a punta reverse tipo Jackson, Charvel , Kramer o simili, ponte Floyd licensed e bloccacorde al capotasto, tutto rigorosamente nero, colore del body verde metallizzato scuro, a mio avviso non molto tamarro visto che c'e' di peggio, segnatasti a dente di squalo e capitolo a parte l'elettronica, vera particolarita' di cui prima.

Si tratta di un circuito attivo/passivo pilotato dalla canonica pila da 9v indispensabile sempre in qualsiasi stato, pick up HSS attivabili con switch indipendenti, con combinazione di tutti i pick up non possibile, pot volume e tono per tutti e per finire distorsore integrato, attivabile con mini switch e corredato da alcuni mini pot quali level, treble, bass e distorsion.. in realta' la distorsione disponibile non e' delle migliori ed e' ai livelli di un overdrive spinto, che se aggiunto al canale lead di un ampli produce una distorsione metal credibile. Al di la' dell'effettiva utilita' di quest'ultima aggiunta credo che non sia solita, forse si tratta di una delle tesimonianze del fatto che negli anni 80, con l'avvento del metal e di alcune tecnologie "moderne" per l'epoca si osava a progetti alquanto bizzarri non solo nelle chitarre.. In quanto al suono non si smentisce la poca personalita' sui suoni puliti, vuoi per i materiali del body, vuoi per il tipo di ponte, vuoi per le corde bloccate alle loro estremita', in pratica non e' la chitarra che puoi inviare in front in un ampli come potrebbe accadere ad una Tele o ad una Strato decisamente piu' votate a questo tipo di uso. Nei suoni distorti, pilotati da un multieffetto (Boss GT6) trova il suo abitat, buona dinamica, buon volume di uscita. L'hardware e' di dicreta fattura, si mantiene una buona precisione nei bending, nell'uso della leva e la perdita di accordatura non e' superiore alla media. A dire il vero ancora sono alle prese con il giusto setup del ponte e dell'action, ma avendola gia' usata alle prove credo di essere vicino alla soluzione.

Non e' una chitarra di gran valore, anche se all'epoca magari non era proprio entry level viste le caratteristiche, ma credo che si tratti comunque di una chitarra non comune. 


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Bella chitarra!! Auguri ;) ...
di aleck [user #22654]
commento del 26/04/2013 ore 14:47:32
Bella chitarra!! Auguri ;)

A quanto l'hai portata a casa?
Rispondi
Grazie... ...
di Oskar77 [user #17983]
commento del 27/04/2013 ore 13:09:22
Grazie...
Rispondi
di fraz666 [user #43257]
commento del 16/09/2016 ore 16:23:49
io ne ho una simile, è nera ma senza la parte attiva di circuitazione ed equalizzazione. fu la mia prima chitarra, la pagai intorno alle 400 mila lire nel '90.
ogni tanto cerco informazioni sui legni o sulla storia ma faccio una grossa fatica a trovare qualcosa.
ci sono cresciuto insieme e in poche righe tu hai saputo descriverla benissimo, in particolare "poca personalita' sui suoni puliti" e "non e' la chitarra che puoi inviare in front in un ampli".
l'ho usata spesso per esperimenti e mettendogli i pickup giusti mi ha dato soddisfazioni
Rispondi
di Oskar77 [user #17983]
commento del 16/09/2016 ore 16:37:07
Ciao, grazie per aver commentato il mio articolo. A distanza di qualche tempo posso dirti che l'ho venduta dopo qualche mese, senza rimpianti. Vista l'esperienza ho preferito continuare la mia avventura musicale successiva (e breve) con la mia fida Strato. Comunque tutte le chitarre che ci passano dalle mani ci lasciano sempre qualcosa, anche se le vendiamo senza rimpianti.
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